|
|
Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO183 ;
Nel Vangelo odierno una donna pagana ci dà un meraviglioso esempio di fede. Non ha diritto a niente, e lo riconosce; Gesù non le promette niente, ma la sua insistenza piena di fede ottiene la guarigione della figlia e l'elogio del Signore.
Nella prima lettura il popolo invece manca di fede. Dio gli ha promesso una terra; pochi mesi dopo averlo fatto uscire dall'Egitto lo invita a prenderne possesso:
"Il Signore disse a Mosè: Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli Israeliti". La relazione degli esploratori presenta aspetti contrastanti: il paese è davvero magnifico, è "un paese dove scorre latte e miele"; ma "il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense". Come reagire a questo stato di cose? Ci sono due possibilità: aver fede nella promessa del Signore e andare avanti, oppure fissarsi sulle difficoltà, sugli ostacoli e perdersi di coraggio. Quando però ci si lascia abbacinare dalle difficoltà, esse ingrandiscono, ed è proprio quello che succede al popolo degli Israeliti, i quali "alzarono la voce e diedero in alte grida; il popolo pianse tutta quella notte". E un pianto che è solo desolazione provocata dalla propria vigliaccheria.
Dio non può sopportare questa mancanza di fede nelle sue promesse, che lo ferisce nel cuore, e prende una decisione che corrisponde a quella degli Israeliti:
Non volete entrare nel paese? E non vi entrerete! "Io vi farò quello che ho sentito dire da voi. Sconterete le vostre iniquità per quarant'anni, nessuno di voi potrà entrare nel paese nel quale ho giurato di farvi abitare".
Nel nostro tempo purtroppo questo atteggiamento di sfiducia nei riguardi del Signore è molto diffuso. I giovani in particolare non hanno più il coraggio di prendere impegni duraturi perché non si fidano del Signore. Accettano di dedicarsi per un po' di tempo a qualche opera generosa, ed è già un bene, però non hanno il coraggio di impegnarsi in modo definitivo contando sulla grazia di Dio. E chiaro, senza la grazia divina nessuno è capace di mantenere un impegno per tutta la vita: tante cose cambiano, noi stessi cambiamo... però con il dono del Signore possiamo portare a termine in modo positivo ogni impegno preso nel suo nome.
Molti giovani non si sposano, ma convivono, perché non hanno il coraggio di impegnarsi in un matrimonio indissolubile: non fanno conto della grazia del Signore.
Egli propone loro un dono bellissimo: una vita di amore fedele, costante, che può sempre crescere ed essi dicono: "E impossibile, le difficoltà sono troppo grandi". E quando si sposano, spesso il divorzio rappresenta una soluzione dello stesso genere: è un abbandonare l'impegno preso perché si giudica che le difficoltà siano troppo grandi. Nell'Invitatorio della Preghiera delle Ore la Chiesa ci fa pregare il salmo che ricorda questo episodio della vita del popolo eletto: "Oggi se sentirete la sua voce non indurite il vostro cuore, come nel giorno della tentazione nel deserto, in cui i vostri padri mi hanno contestato e allora ho giurato nella mia collera:
Non entreranno nel luogo del mio riposo". E una messa m guardia contro questo atteggiamento e un incoraggiarci a seguire l'esempio della fede grande della donna cananea, che ottenne quanto non le era stato promesso proprio per la sua fede.
|
Ricevi la Liturgia via mail > |
|
|
|
Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)
|
Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce suo pastore e guida;
rinnova l'opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
|
|
|
|
>
|
Prima lettura
|
|
Nm 13,1-3.25-14,1.26-30.34-35
Rifiutarono una terra di delizie.
|
|
|
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il Signore parlò a Mosè [nel deserto di Paran] e disse: «Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore.
Al termine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione della terra e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra.
Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti. Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano».
Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: «Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo». Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: «Non riusciremo ad andare contro questo popolo, perché è più forte di noi». E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura. Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro». Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; quella notte il popolo pianse.
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia che mormora contro di me? Ho udito le mormorazioni degli Israeliti contro di me. Riferisci loro: "Come è vero che io vivo, oracolo del Signore, così come avete parlato alle mie orecchie io farò a voi! I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessun censito tra voi, di quanti siete stati registrati dai venti anni in su e avete mormorato contro di me, potrà entrare nella terra nella quale ho giurato a mano alzata di farvi abitare, a eccezione di Caleb, figlio di Iefunnè, e di Giosuè, figlio di Nun. Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare la terra, quaranta giorni, per ogni giorno un anno, porterete le vostre colpe per quarant'anni e saprete che cosa comporta ribellarsi a me". Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità malvagia, con coloro che si sono coalizzati contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno».
Parola di Dio
|
|
|
|
>
|
Salmo responsoriale
|
|
Sal 105
|
|
|
Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie.
Presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia del suo progetto,
arsero di desiderio nel deserto
e tentarono Dio nella steppa.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.
Egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli.
|
|
|
Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
|
|
|
|
>
|
|
|
Mt 15,21-28
Donna, grande è la tua fede!
|
|
|
|
|
+
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, - disse la donna - eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore
|
|
|
|
|
Preghiera dei fedeli
La nostra preghiera si innalzi piena di speranza al Padre, mediante la voce e lo spirito di Cristo, nostro mediatore e nostra guida. Preghiamo insieme e diciamo:
Salvaci, o Signore.
Per la Chiesa, perché rinnovi la sua fede nella potenza della preghiera umile e incessante, come il Signore ha insegnato ai suoi discepoli. Preghiamo:
Per i nostri fratelli che gemono nel pianto e nel dolore, perché trovino persone che sappiano ascoltare e comprendere, amare e soccorrere. Preghiamo:
Per i fedeli delle religioni non cristiane, perché la pratica della virtù e il desiderio di salvezza aprano la via a Cristo, salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
Per le nostre celebrazioni eucaristiche, perché lontane dallo spirito intimistico, divengano segno di carità e di amore universali. Preghiamo:
Per noi, perché invochiamo il Signore non solo nei momenti di necessità, ma lo ringraziamo dei benefici che quotidianamente ci elargisce. Preghiamo:
Perché chi compie il bene, non guardi a chi è diretto.
Perché conserviamo la fede durante la prova.
Padre degli orfani e avvocato degli umili, ascolta le nostre preghiere: le presentiamo a te, perché sei la nostra salvezza nel presente e la nostra speranza per il futuro. Per Cristo nostro Signore. Amen.
|
|
|
|
|
Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
|
Antifona di comunione
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. (Sap 16,20)
|
Preghiera dopo la comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore,
il popolo che hai nutrito con il pane del cielo,
e rendilo degno dell'eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
|
|
|
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 03-08-2016)
|
Donna, grande è la tua fede!
Gesù ammira la fede della donna cananea: "Grande è la tua fede!". Allora è giusto che ci chiediamo: ma in verità cosa è la fede? Come noi possiamo sapere se la nostra fede è piccola, grande, inesistente? Vi è un principio infallibile che ci aiuta a dare una risposta? Nell'Antico Testamento fede era ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 05-08-2015)
|
Gli apostoli non vogliono affatto interessarsi della donna che urla loro dietro, che fa la sceneggiata. Sono solo in imbarazzo, vogliono disfarsene al più presto come capita anche a noi, oggi, quando siamo assillati da qualche mendicante e lo liquidiamo con una monetina. Gesù no, non è così. Gli sta ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-08-2015)
|
Pietà di me, Signore, figlio di Davide!
Una donna cananea, una straniera, viene da Gesù, rivolgendogli una preghiera perfetta: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide!". Lei non si rivolge ad un taumaturgo, ad un profeta, ad un giusto di Israele. Si rivolge al Signore, al Figlio di Davide. A Lui chiede pietà per sua figlia gravemente torm ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 07-08-2013)
|
Commento su Mt 15,21-28
Sconcerta la durezza di Gesù che nemmeno rivolge una parola alla donna pagana che chiede insistentemente la guarigione della figlia. La sua risposta ci mette in imbarazzo: Gesù è un razzista, asseconda lo stereotipo del giudeo che si occupa solo dei suoi correligionari? No, certo: se così fosse non ...
(continua)
|
Riccardo Ripoli (Omelia del 07-08-2013)
|
Davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri
Nel massimo rispetto per chi non crede in Dio, devo dire che devo qualunque cosa io abbia fatto nella vita di positivo l'ho fatta per Fede. Questo non significa non sbagliare, ma vuole anche dire tenacia anche davanti ai problemi che possano apparire insormontabili perché so che dove non arrivo io, ...
(continua)
|
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 07-08-2013)
|
E li condusse in disparte, su un alto monte
La Festa della Trasfigurazione, trasfigurazione del Signore. La manifestazione particolare della sua vera identità, identità divina, identità gloriosa, identità che Gesù, anzi che Dio stesso concede oggi ai tre discepoli più vicini, Pietro, Giacomo e Giovanni, e grazie a loro anche a noi... Una cele ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-08-2013)
|
Ma egli non le rivolse neppure una parola
Gesù è la nuova Casa di Dio, il suo Nuovo tempio nel mondo. È Lui la Casa di preghiera per tutti i popoli. Questa verità di Gesù va proclamata, gridata ai quattro venti. Ogni uomo ha il diritto di pregare Gesù. A nessuno questo diritto dovrà essere negato. Si commette grave ingiustizia quando si vie ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 08-08-2012)
|
Commento su Matteo 15,21-28
Spera in una guarigione, la donna cananea. Gli hanno detto che Gesù è un grande guaritore, qualcuno che opera miracoli straordinari. Non sa nemmeno cos'è la fede, non conosce la promessa di Israele, non si occupa di queste cose. Sa solo che Gesù potrebbe guarire la figlia e grida, sbraita, fa la sce ...
(continua)
|
|
Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Domenico S0808 ;
Domenico di Guzman (Caleruega, Spagna 1170 - Bologna , 6 agosto 1221) è, con Francesco d'Assisi, uno dei patriarchi della santità cristiana suscitati dallo Spirito in un tempo di grandi mutamenti storici. All'insorgere dell'eresia albigese si dedicò con grande zelo alla predicazione evangelica e alla difesa della fede nel sud della Francia. Per continuare ed espandere questo servizio apostolico in tutta la Chiesa, fondò a Tolosa (1215) l'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Ebbe una profonda conoscenza sapienziale del mistero di Dio e promosse, insieme all'approfondimento degli studi teologici, la preghiera popolare del rosario.
Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l'aveva. Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzerà il 3 luglio 1234.
|
Ricevi la Liturgia via mail > |
|
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it > |
|
|
|
Antifona d'ingresso
Questi sono i santi
che hanno ottenuto benedizione dal Signore
e misericordia da Dio loro salvezza;
è questa la generazione che cerca il Signore. (cf. Sal 24,5-6)
|
Colletta
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa
per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico:
egli, che fu insigne predicatore della tua verità,
interceda come nostro patrono davanti a te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
|
|
|
|
>
|
Prima lettura
|
|
1Cor 2,1-10
Parliamo della sapienza di Dio, che è nel mistero.
|
|
|
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto:
«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio
|
|
|
|
>
|
Salmo responsoriale
|
|
Sal 95
|
|
|
Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
|
|
|
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.
|
|
|
|
>
|
|
|
Lc 9,57-62
Ti seguirò dovunque tu vada.
|
|
|
|
|
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore
|
|
|
|
|
Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, san Domenico era parco di parole: apriva la bocca solo per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio ai fratelli. Uniamoci ora alla sua voce, elevando insieme la nostra fervida preghiera e diciamo:
Padre santo, ascoltaci.
Perchè la Chiesa di oggi sia vivificata da una nuova fioritura di uomini santi, che portino speranza all'umanità. Preghiamo:
Perchè i popoli che hanno goduto direttamente della predicazione di san Domenico e dei suoi frati, possano ora annunciare il messaggio di fede e di amore ereditato. Preghiamo:
Perchè tutti i cristiani sentano l'urgenza di essere luce del mondo e sale della terra, divenendo missionari con la parola e con la vita. Preghiamo:
Perchè il Signore conceda, a chi alla ricerca della verità, il dono di incontrare la luce di Cristo nel volto dei cristiani. Preghiamo:
Perchè comprendiamo, sull'esperienza di san Domenico, che una vita cristiana matura e responsabile va accompagnata ad uno studio accurato e attento della parola di Dio. Preghiamo:
Perchè il tempo di ferie faciliti l'ascolto della parola di Dio.
Per l'ordine dei frati domenicani.
O Dio, nostro rifugio e nostra forza, la vita dei santi ci fà sentire piccoli e incapaci. Ci sostenga la fiducia nell'amore ristoratore del tuo Figlio Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
|
|
|
|
|
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
per l'intercessione di san Domenico,
le preghiere e le offerte che ti presentiamo,
e con la forza di questo sacrificio
conferma e sostieni i predicatori del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
|
Antifona di comunione
Il Signore mandò i suoi discepoli
ad annunziare alle città:
è vicino a voi il regno di Dio. (cf. Lc 10,1.9)
|
Preghiera dopo la comunione
O Dio,
che ci hai nutriti del pane di vita eterna,
nel ricordo glorioso di san Domenico,
fa' che la tua Chiesa
illuminata dalla sua predicazione
e sostenuta dalle sue preghiere,
raggiunga la piena comunione con te.
Per Cristo nostro Signore.
|
|
|
|
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 08-08-2014)
|
Commento su 2 Tm, 4,1-8
Collocazione del brano
Queste parole che Paolo, in prigione e vicino alla morte, affida al suo caro discepolo Timoteo, vengono giustamente considerate il suo testamento spirituale. Egli dunque raccomanda a Timoteo di continuare ad annunciare il Vangelo, nonostante le nuvole minacciose che si prese ...
(continua)
|
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 08-08-2014)
|
Commento su Mt 28,16-20
Collocazione del brano
Questo è uno dei tre brani a scelta proposti per la solennità di san Domenico. Si tratta del brano previsto anche nel giorno dell'Ascensione, anno A. Gesù dopo la sua risurrezione dà appuntamento ai suoi discepoli in Galilea, il luogo in cui aveva incominciato la sua predica ...
(continua)
|
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 08-08-2014)
|
Commento su Lc 10,1-9
Collocazione del brano
Poiché san Domenico ha fondato un ordine dedicato principalmente alla predicazione, è ovvio che i brani di Vangelo utilizzati per la sua festa riguardino l'invio ad annunciare il Vangelo da parte di Gesù ai suoi discepoli. In questo brano vediamo il Signore che si dirige dec ...
(continua)
|
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 08-08-2014)
|
Commento su Mt 5,13-19
Collocazione del brano
Questo è uno dei tre brani di Vangelo che si possono scegliere per la celebrazione della solennità di san Domenico di Guzman, il nostro fondatore. E' tratto dal capitolo 5 di Matteo, dal cosiddetto "discorso della montagna", la nuova legge proclamata da Gesù sul monte, che n ...
(continua)
|
|