LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 14 Agosto 2007 <

Domenica 12 Agosto 2007

Lunedì 13 Agosto 2007

Martedì 14 Agosto 2007

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Martedì 21 Agosto 2007


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO192 ;
Nel Deuteronomio oggi vediamo l'unione stretta delle promesse divine e delle divine esigenze. Le promesse divine sono generose; Dio promette di essere con gli Israeliti e in special modo con Giosuè. Agli Israeliti il Signore dice: "Non temete... il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà. Il Signore passerà davanti a te, distruggerà davanti a te le nazioni nemiche...". E anche a Giosuè viene fatta questa promessa bellissima: ~ Signore non ti lascerà e non ti abbandonerà; egli sarà con te".
Però queste promesse sono accompagnate da esigenze forti. Agli Israeliti Mosè dice, da parte di Dio:
"Siate forti; fatevi animo! " e la stessa cosa a Giosuè: "Sii forte; fatti animo!". Vediamo così che la vera speranza non è passiva. Non si tratta di rimanere con le mani in mano: la vera speranza è dinamica e si accompagna al coraggio.
Sant'Ignazio di Loyola diceva che dobbiamo sperare tutto da Dio e chiedere con fiducia immensa tutto ciò che ci occorre; però dobbiamo fare tutto ciò che siamo capaci di fare, come se Dio non facesse niente.
La speranza non può mai essere un pretesto per rimanere pigri, passivi, aspettando che Dio intervenga senza che noi facciamo nessuno sforzo.
Il coraggio cristiano, d'altra parte, è un coraggio che si accompagna all'umiltà. Lo vediamo nel Vangelo. Gesù ci dà come modello il bambino: "Se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli". Non dobbiamo avere la pretesa di dirigere tutto, o di realizzare i nostri progetti esattamente come noi li facciamo, ma la preoccupazione di fare con Dio l'opera di Dio, sapendo che chi la realizza è principalmente lui.
San Giovanni ci riferisce queste parole di Gesù, riguardanti lui stesso: "Il Figlio da sé non può fare nulla; se non ciò che vede fare dal Padre; ciò che il Padre fa, anche il Figlio lo fa". il Figlio riconosce che è Dio ad avere la iniziativa dell'opera e, d'altra parte, il Figlio ha la fiducia filiale di poter agire con il Padre, di poter collaborare con il Padre a un'opera comune, perché il Padre ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi. il Figlio s'impegna, direi, come un bambino che nell'officina aiuta il padre, con zelo, felicità, entusiasmo, ma senza pretesa orgogliosa. Questo deve essere proprio la caratteristica della nostra attività: sapere che chi agisce principalmente è Dio e noi siamo soltanto modesti collaboratori di una grande opera.
Chiediamo la grazia della vera fiducia filiale, fonte di tranquillo coraggio. Siamo invitati a fare l'opera di Dio; chi agisce principalmente è il Padre celeste, però per amore ci dà la possibilità di collaborare con lui e di fare così un'opera bellissima, con umiltà e con entusiasmo, con speranza e con dinamismo. L'atmosfera della vita cristiana deve essere così.







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Antifona d'ingresso
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che t'invocano. (Sal 74,20.19.22.23)



Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa' crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell'eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

Dt 31,1-8
Sii forte e fatti animo, Giosuè, perché tu condurrai questo popolo nella terra.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè andò e rivolse queste parole a tutto Israele. Disse loro:
«Io oggi ho centovent'anni. Non posso più andare e venire. Il Signore inoltre mi ha detto: "Tu non attraverserai questo Giordano". Il Signore, tuo Dio, lo attraverserà davanti a te, distruggerà davanti a te quelle nazioni, in modo che tu possa prenderne possesso. Quanto a Giosuè, egli lo attraverserà davanti a te, come il Signore ha detto.
Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha trattato la loro terra, che egli ha distrutto. Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dato.
Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore, tuo Dio, cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà».
Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele: «Sii forte e fatti animo, perché tu condurrai questo popolo nella terra che il Signore giurò ai loro padri di darvi: tu gliene darai il possesso. Il Signore stesso cammina davanti a te. Egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà. Non temere e non perderti d'animo!».

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Dt 32

Porzione del Signore è il suo popolo.

Voglio proclamare il nome del Signore:
magnificate il nostro Dio!
Egli è la Roccia: perfette le sue opere,
giustizia tutte le sue vie.

Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo racconterà,
i tuoi vecchi e te lo diranno.

Quando l'Altissimo divideva le nazioni,
quando separava i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini dei popoli
secondo il numero dei figli d'Israele.

Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe sua parte di eredità.
Il Signore, lui solo lo ha guidato,
non c'era con lui alcun dio straniero.
















Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.


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Vangelo

Mt 18,1-5.10.12-14
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con fiducia filiale innalziamo la nostra preghiera a Dio Padre che ascolta la voce dei piccoli e ama l'umiltà del cuore. Preghiamo insieme diciamo:
Donaci un cuore semplice, o Signore.

Per la santa Chiesa, perché nella parola e nelle opere manifesti la bontà, la mansuetudine e l'umiltà del suo Maestro. Preghiamo:
Per le giovani coppie, perché vivano il dono della maternità e paternità come missioni per il rinnovo dell'umanità. Preghiamo:
Per i giovani che si sono smarriti nell'errore e nel vizio, perché incontrino in tutti noi l'amore e la comprensione del buon pastore. Preghiamo:
Per gli anziani, perché sappiano accettare con serenità i limiti delle loro energie e trasmettano la propria esperienza ai giovani, aiutandoli ad affrontare le varie responsabilità. Preghiamo:
Per i genitori che adottano o prendano in affido bambini e ragazzi, perché siano segno dell'amore con il quale Dio assiste ogni creatura. Preghiamo:
Per la conversione di chi sfrutta e offende i bambini e i giovani. Preghiamo:
Per la nostra piena fiducia alla provvidenza di Dio. Preghiamo:

O Padre, che hai mandato il tuo Figlio a condividere la povertà e l'umiltà della nostra condizione, accogli le preghiere che ti rivolgiamo e aiutaci a diventare semplici come bambini. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni
che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa,
e con la tua potenza trasformali per noi
in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147,12.14)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi sacramenti
salvi il tuo popolo, Signore,
e lo confermi nella luce della tua verità.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Paolo Curtaz     (Omelia del 11-08-2015)

Farsi piccoli come un bambino. È ciò che chiede il Signore ai propri discepoli, a noi. Farsi piccoli in un mondo in cui tutti sgomitano e urlano, in cui ci si scazzotta per un titolo, per un riconoscimento, per un briciolo di visibilità. A volte, purtroppo, come ben segnalato da papa Francesco, anch ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-08-2015)
Se riesce a trovarla
La missione cristiana non è solo verso le Genti, coloro che non conoscono Cristo Gesù, ma è anche sia verso coloro che lo conoscono ma non vivono secondo la sua Parola, la sua Legge, i suoi Comandamenti, come anche verso chi si è ritirato dall'ovile della Chiesa, vivendo una vita senza alcuna appart ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-08-2014)

Gesù ci invita a diventare come bambini. Non a ?tornare? bambini: non parla di una regressione, né fa dell'infanzia un modello, un mito, come se l'essere piccoli fosse in sé un merito e non una condizione inevitabile. Ma ?diventare? bambini da adulti significa abbandonare tutte le sovrastrutture men ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-08-2014)
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli
La comunità vive se osserva delle regole perenni, che sono la fonte della sua stessa vita. La prima regola, quella che è a fondamento di ogni verità, che dona verità a tutte le altre, che ci rende veri strumenti per l'edificazione della comunità del Signore, che è la sua Santa Chiesa, vuole, stabili ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-08-2013)
Commento su Mt 18,1-5.10.12-14
Oggi per noi è scontato quanto dice il Signore: i bambini sono importanti, al centro dell'attenzione di Dio, in cima alle sue preoccupazioni. Ma lo diciamo proprio perché il Maestro Gesù ci ha illuminato, ci ha aiutato a capire! I bambini non sono mai stati considerati granché dalle diverse civiltà. ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 13-08-2013)
Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me
I più deboli, i feriti, gli abbandonati, i maltrattati, i violentati sono le persone che hanno bisogno del nostro aiuto, comprensione, affetto, accudimento, ma quando è un bambino ad essere violentato dai propri genitori, abbandonato a se stesso, maltrattato ogni giorno l'aiuto che dobbiamo dargli n ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-08-2013)
Che neanche uno di questi piccoli si perda
È volontà di Dio che ogni uomo venga cercato per essere condotto nella sua casa. L'Antico Testamento già annunzia questo desiderio di Dio. Anzi è Dio stesso il Pastore del suo gregge. È Lui che va alla ricerca dell'uomo smarrito, confuso, tentato. Dio cerca l'uomo anche prima del peccato. Lo cerca c ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-08-2012)
Commento su Matteo 18,1-5.10.12-14
Quanto è diverso Dio da come ce lo immaginiamo! Quanto ci mette i brividi leggere pagine come questa! All'epoca di Gesù nella cultura ebraica, e non solo, il bambino era considerato come un non-ancora uomo, non era certo al centro dell'attenzione: doveva prestare aiuto alla famiglia quanto prima ed ...
(continua)

  San Massimiliano Maria Kolbe

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: San Massimiliano Maria Kolbe
S0814 ;


NOTA: La liturgia della Messa della Vigilia della Assunzione della Beata Vergine Maria e' in questa pagina, sotto la Messa della Memoria di San Massimiliano Maria Kolbe.

Massimiliano Maria Kolbe è entrato nell'elenco dei santi con il titolo di sacerdote e martire. La sua testimonianza illumina di luce pasquale l'orrido mondo dei lager. Nacque in Polonia nel 1894; si consacrò al Signore nella famiglia Francescana dei Minori Conventuali.
Innamorato della Vergine, fondò "La milizia di Maria Immacolata" e svolse, con la parola e con la stampa, un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Deportato ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale, in uno slancio di carità offrì la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Morì nel bunker della fame il 14 agosto 1941.
Giovanni Paolo II lo ha chiamato "patrono del nostro difficile secolo". La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.



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Antifona d'ingresso
"Venite, benedetti del Padre mio", dice il Signore,
"ero malato e mi avete visitato.
In verità vi dico:
ogni volta che avete fatto queste cose
a uno dei miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me". (Mt 25,34.40)





Colletta
O Dio, che hai dato alla Chiesa e al mondo
san Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire,
ardente di amore per la Vergine Immacolata,
interamente dedito alla missione apostolica
e al servizio eroico del prossimo,
per sua intercessione concedi a noi,
a gloria del tuo nome,
di impegnarci senza riserva al bene dell'umanità
per imitare, in vita e in morte,
il Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te...









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Prima lettura

Sap 3.1-9
Li ha graditi come l'offerta di un olocausto.

Dal libro della Sapienza

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d'immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come l'offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

Parola di Dio.

Oppure (1Gv 3,13-18: Dobbiamo dare la vita per i fratelli):

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio?
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.

Parola di Dio











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Salmo responsoriale

Sal 115

Preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi fedeli.

Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento:
«Ogni uomo è bugiardo».

Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Canto al Vangelo (Gv 12,25)
Alleluia, alleluia.
Chi odia la propria vita in questo mondo,
la conserverà per la vita eterna.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 15,12-16
Nessuno ha un amore più grande di questo.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
i doni e le preghiere che ti presentiamo
nel ricordo di san Massimiliano Maria,
e fa' che impariamo ad offrirti come lui
il sacrificio della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.



Antifona di comunione
"Non c'è amore più grande di questo:
dare la vita per i propri amici",
dice il Signore. (Gv 15,13)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, premio e gloria dei martiri,
che ci hai nutriti del corpo e sangue del tuo Figlio,
suscita anche in noi da questo sacro convito
il fuoco della carità,
che infiammò san Massimiliano Maria
e lo spinse a donare la vita per i fratelli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Mario Simula     (Omelia del 14-08-2018)
La Beatitudine di un Grembo e di un Seno
Divampa la gioia attorno all'arca del Signore dimora ospitata nella tenda. Quale gioia dovrebbe invadere la vita, il cuore, i pensieri, gli affetti di chi vede entrare nella sua vita l'Arca Santa della Madre del Signore? E' tabernacolo sigillato nell'amore. E' tabernacolo spalancato per amare. ?So ...
(continua)

  ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa della Vigilia)

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa della Vigilia)
S0815A ;

La solennità dell'Assunzione di Maria è una celebrazione della sua risurrezione. Per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e per essere stata preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per i gaudi della vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione.
Tutti sono corruttibili, cioè, ogni essere umano è composto di carne e di sangue destinati a perire. Dopo la morte e sepoltura, avviene la decomposizione. Nel giro di pochi anni, rimane ben poco ad indicare che quel tale una volta camminava su questa terra.
Tutti sono mortali, cioè, per ciascuno viene il giorno della morte. Nessuno vive per sempre. La medicina moderna e la tecnologia riusciranno forse a prolungare la vita fino a ottanta, novanta, o anche cento anni, ma, prima o poi, la sorte di ogni essere umano è quella di morire. La morte è un evento a cui nessuno riesce a sfuggire.
Però, grazie alla risurrezione di Gesù, Dio ha trasformato ciò che era corruttibile e mortale in incorruttibile e immortale. Quando Dio ha risuscitato Gesù dai morii e gli ha elargito una nuova vita eterna, ha anche reso possibile che ogni essere umano fosse risuscitato dai morti e partecipasse alla vita nuova ed eterna. Il corpo umano morirà e si decomporrà, ma Dio ha dimostrato che questa non è la fine.
Dio ha sconfitto la morte risuscitando Gesù dai morti. Ha rivestito il corpo risorto di Gesù di incorruttibilità e di immortalità. La morte ha perduto la battaglia; Dio ha riportato vittoria. Dopo Gesù, Maria è stata la prima a risorgere e ad essere rivestita della vita incorruttibile ed immortale di Dio. Quello che Dio ha fatto per Gesù e per Maria sarà fatto per ogni credente.




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Antifona d'ingresso
Grandi cose di te si cantano, o Maria:
oggi sei stata assunta sopra i cori degli angeli
e trionfi con Cristo in eterno.


Colletta
O Dio, che volgendo lo sguardo all'umiltà
della Vergine Maria
l'hai innalzata alla sublime dignità di madre
del tuo unico Figlio fatto uomo
e oggi l'hai coronata di gloria incomparabile,
fa' che, inseriti nel mistero di salvezza,
anche noi possiamo per sua intercessione
giungere fino a te nella gloria del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...







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Prima lettura

1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2
Introdussero dunque l'arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantata per essa.

Dal primo libro delle Cronache

In quei giorni, Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato. Davide radunò i figli di Aronne e i levìti.
I figli dei levìti sollevarono l'arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. Davide disse ai capi dei levìti di tenere pronti i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e cimbali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia.
Introdussero dunque l'arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantata per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio.
Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 131

Sorgi, Signore, tu e l'arca della tua potenza.

Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata,
l'abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato.

Sì, il Signore ha scelto Sion,
l'ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l'ho voluto».

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Seconda lettura

1Cor 15,54-57
Dio ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, quando questo corpo mortale si sarà vestito d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?».
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 11,28)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 11,27-28
Beato il grembo che ti ha portato!


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Il sacrificio di riconciliazione e di lode,
che ti offriamo, o Padre,
nell'Assunzione della beata Vergine Maria, Madre di Dio,
ci ottenga il perdono dei peccati
e trasformi la nostra vita
in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.



Prefazio proprio.


Antifona di comunione
Beata la Vergine Maria,
che ha portato in grembo
il Figlio dell'eterno Padre. (cf. Lc 11,27)


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci hai nutriti del pane di vita eterna
nel ricordo della gloriosa Assunzione
della beata Vergine Maria,
concedi ai tuoi fedeli
di essere liberati da ogni male
nella vita presente e nella futura.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Maurizio Prandi     (Omelia del 15-08-2019)
Ogni persona è un grembo
Stiamo provando, a partire da quanto il vangelo di domenica scorsa ci ha suggerito (ma tutto il cammino di queste domeniche, ricordate i binari sui quali Gesù ci sta conducendo a Gerusalemme: la preghiera e la compassione, l'amore verso il Dio e l'amore per il prossimo) a lasciarci interrogare da un ...
(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 15-08-2019)
?Donna umile fino al cielo?
Le donne silenziose che nessuno nota, ma che sanno ininterrottamente amare, sono quelle che scrivono, in realtà, la storia del mondo. Crescono custodendo la meraviglia dei doni di cui Dio le ha rese preziose. In ciascuna di esse il Creatore, ha dato libero passo alla sua creatività. Custodi di un mi ...
(continua)
don Lucio D'Abbraccio     (Omelia del 15-08-2019)
Beata la Vergine Maria, che ha portato in grembo il Figlio dell'eterno Padre!
Nella messa vespertina della solennità dell'Assunzione al Cielo della Madre di Dio, celebriamo il passaggio dalla condizione terrena alla beatitudine celeste di Colei che ha generato nella carne e accolto nella fede il Signore della Vita. La venerazione verso la Vergine Maria accompagna fin dagli in ...
(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 14-08-2018)
La Beatitudine di un Grembo e di un Seno
Divampa la gioia attorno all'arca del Signore dimora ospitata nella tenda. Quale gioia dovrebbe invadere la vita, il cuore, i pensieri, gli affetti di chi vede entrare nella sua vita l'Arca Santa della Madre del Signore? E' tabernacolo sigillato nell'amore. E' tabernacolo spalancato per amare. ?So ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 15-08-2017)
Maria è risorta con l'anima e il corpo
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-08-2017)
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria
Per misurare la non misurabile grandezza della Madre di Gesù basta osservare quanto è avvenuto nella casa di Zaccaria, non appena il saluto è giunto all'orecchio di Elisabetta. La voce di Maria è un vero travaso di Spirito Santo. In Elisabetta nasce uno spirito nuovo, un cuore nuovo. Anche il bambin ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 15-08-2016)
Commento su 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2; Sal 131; 1Cor 15,54b-57; Lc 11,27-28
Quasi a metà dell'estate arriva la solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria. Fin dai primi secoli dell'era cristiana la Chiesa ha percepito Maria come cammino e meta che attende ogni uomo. Già nel II secolo A. D., Ireneo di Lione, discepolo di Policarpo di Smirne a sua volta discepolo del ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-08-2015)
Maria si alzò e andò in fretta
La Vergine Maria che si alza e in fretta raggiunge la casa della cugina Elisabetta è il modello, l'esempio, cui sempre il cristiano deve guardare chiedendo al Padre dei Cieli la grazia di poter quasi realizzare la sua stessa vita in mezzo ai nostri fratelli. Per poter vivere Maria nella nostra terre ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 15-08-2014)
Commento su 1Cor 15,54b-57
Collocazione del brano Tra le celebrazioni dei santi, tre solennità prevedono una celebrazione nella vigilia: la natività di san Giovanni Battista, la solennità dei santi Pietro e Paolo e l'Assunzione al cielo della Beata Vergine Maria. Si tratta di alcuni santi che hanno giocato un ruolo speciale ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 15-08-2014)
Commento su Lc 11,27-28
Collocazione del brano Questo breve episodio riportato solo dall'evangelista Luca, ci aiuta a porre in giusta luce la figura di Maria. Maria ha avuto diversi "privilegi": è stata preservata dal peccato originale, è divenuta madre del Signore, è stata assunta in cielo in corpo e anima, però il suo ...
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don Michele Cerutti     (Omelia del 15-08-2014)

Nel mezzo di un'estate particolare, come quella che caratterizza questo anno qui nel Nord Italia, la liturgia ci invita ancora a una volta a soffermarci su un grande mistero: quello dell'Assunzione della Beata Vergine Maria. Una festa che ci invita a volgere il nostro sguardo sulle realtà ultime da ...
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