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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO222 ;
Quando Gesù parlava, la gente era colpita dall'autorevolezza della sua parola. Egli non si riferiva alla tradizione degli scribi, ma "parlava con autorità": lo dicono e lo dimostrano tutti gli evangelisti.
Era la grande novità. In Israele il modo normale di insegnare era di riferirsi sempre all'insegnamento dei predecessori, alla tradizione. Lo vediamo ancora oggi in tutti i documenti della tradizione giudaica: si riferisce quello che diceva rabbi Gamaliel, rabbi Achiba, o tanti altri... Gesù invece parlava senza cercare appoggio sull'autorità di nessuno: aveva la sua autorità personale e questo bastava.
il Vangelo di oggi ci mostra che questa autorità era poi confermata dalla efficacia della sua parola. Sono infatti due cose diverse, parlare con autorità e avere un discorso efficace. L'efficacia della parola di Gesù viene dimostrata dal suo intervento per scacciare un demonio. Egli intima al demonio di tacere e di uscire dalla persona di cui si è impadronito; e il demonio non può fare altro che obbedire: "I' demonio uscì da lui senza fargli alcun male". "Tutti furono presi da paura", la paura che prende un uomo quando vede una manifestazione divina, "e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi?"". La parola di Gesù non è soltanto autorevole, ma è efficace. Lo sappiamo, lo crediamo e questo è il fondamento della nostra sicurezza.
San Paolo nella prima lettura dice: "Voi, fratelli, non siete nelle tenebre... Voi siete figli della luce, figli del giorno". Siamo figli della luce grazie alla parola di Gesù, figli del giorno grazie all'efficacia di questa parola. Nei sacramenti della Chiesa la parola di Cristo ci raggiunge; non raggiunge soltanto le nostre orecchie, ma il nostro cuore, la nostra coscienza; ci purifica fino in fondo; fa di noi i figli della luce, e così siamo nella sicurezza, non ci troviamo nel pericolo di essere sorpresi. Qualsiasi tribolazione venga, siamo attrezzati per trasformare k difficokà in occasione di progresso, di vittoria.
Quelli che sono attaccati ai beni terreni si trovano sempre nell'insicurezza; chi invece segue Cristo e accoglie la sua parola ha in se stesso la forza tranquilla che permette di superare ogni ostacolo.
"Dio dice Paolo non ci ha destinati alla sua collera, ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo". Cristo è morto per noi; la sua parola ne ha acquistato tanta più potenza, tanta più efficacia: ormai possiamo essere sempre con lui, vivere con lui e per lui, e trovarci così nella più profonda pace.
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Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)
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Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l'amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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1Ts 5,1-6.9-11
Gesù Cristo è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.
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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C'è pace e sicurezza!», allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 26
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Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
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Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
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Lc 4,31-37
Io so chi tu sei: il santo di Dio!
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
La parola di Cristo ha il potere di respingere la forza del Maligno e donare all'uomo unità e pace. Allora, preghiamo con fede e diciamo:
Aiutaci, o Signore, ad ascoltare la tua parola.
Perché i cristiani rinnovino frequentemente le promesse del battesimo che li ha affrancati dal potere delle tenebre e li ha illuminati con la luce dello Spirito. Preghiamo:
Perché nella chiesa sorgano uomini ricchi di interiorità, capaci di ridare all'uomo la serenità e la gioia della vita. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sia docile alla voce dello Spirito per conoscere sempre più il mistero di Cristo e la grandezza della vocazione cristiana. Preghiamo:
Perché chi si riscontra debole e indeciso di fronte al male, trovi nella preghiera e nella parola di Dio la forza per evitarlo e combatterlo. Preghiamo:
Perché noi che ci accostiamo ogni giorno al Santo di Dio, diveniamo testimoni e annunciatori della sua parola. Preghiamo:
Per chi oggi diffonde il male e collabora con il Maligno.
Perché la parola di Dio abiti nel nostro cuore.
O Dio, sommo bene, ascolta coloro che pongono la fiducia in te; preservali da ogni insidia del Maligno e conservali sempre nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l'offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Quant'è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)
Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)
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Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa' che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 03-09-2019)
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Lo stupore del Vangelo
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-09-2017)
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Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Nel Vangelo secondo Matteo, dopo aver rivelato di essere potente nelle parole, Gesù si rivela potente in opere, iniziando il suo cammino tra gli uomini prima guarendo un lebbroso e poi un pagano. Sono due categorie messe ai margini. Il lebbroso è ai margini della comunità dei figli di Israele fisica ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 30-08-2016)
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Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Se leggiamo con attenzione, nel Vangelo secondo Luca, Gesù inizia la sua missione, prima ingaggiando nel deserto una dura lotta contro il diavolo tentatore, che vuole la sua rovina spirituale. Satana non tollera che un solo uomo viva di Parola del Signore, compia la sua volontà, resti ancorato nella ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 01-09-2015)
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Oggi si parla poco e male del demonio, soprattutto nei nostri ambienti, come se fosse una specie di drammatico eroe romantico così simile alle rappresentazioni cinematografiche che tentano di descriverlo. Non è una caricatura, il Maligno, esiste ed agisce, con astuzia e capacità: confonde il bene co ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 01-09-2015)
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Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Satana sa chi è Gesù. È il Santo di Dio mandato dal Padre per rovinare il suo regno di tenebre, idolatria, empietà, immoralità, stoltezza, insipienza, ogni sorta di male. Il suo grido: "Basta!", rivolto a Cristo Gesù è una vera sfida. Basta sfidarci. Basta rovinarci. Basta combatterci. Basta lottare ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 02-09-2014)
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Di nuovo una sinagoga, di nuovo un insegnamento. Ma l'esito, questa volta, è radicalmente diverso. La folla è stupita dell'insegnamento di Gesù, certo, ma questa volta in maniera positiva. Non si ferma davanti al fatto che a parlare non sia un rabbino famoso venuto dalla capitale ma un falegname di ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 02-09-2014)
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La sua parola aveva autorità
Uomini e spiriti immondi vedono la differenza che vi è tra Cristo Gesù e ogni altro uomo. Per i diavoli è una differenza di immediata obbedienza. Lui impone il silenzio ed essi devono tacere. Comanda loro di abbandonare un uomo ed essi devono farlo all'istante. Essi sanno che devono sottomettersi ad ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 03-09-2013)
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Commento su Lc 4,31-37
È nella sinagoga a pregare, l'indemoniato: veste come tutti, si comporta come tutti, è un buon fedele, all'apparenza. Ma la visione di Gesù lo scatena e manifesta tutta la rabbia che porta nel cuore: insulta Gesù, sa bene che egli è il Santo di Dio, non c'entra nulla con lui, è venuto per rovinargli ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 04-09-2012)
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Commento su Luca 4,31-37
Che parola è mai questa? Una parola che libera dagli spiriti impuri, che allontana il demone della schizofrenia religiosa di chi "sa" la fede senza viverla, che restituisce dignità alle persone. Che parola è mai questa? Se solo avessimo il coraggio di ascoltarla e meditarla con la fede dei santi! Qu ...
(continua)
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