LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 24 Settembre 2007 <

Sabato 22 Settembre 2007

Domenica 23 Settembre 2007

Lunedì 24 Settembre 2007

Martedì 25 Settembre 2007

Mercoledì 26 Settembre 2007

Giovedì 27 Settembre 2007

Venerdì 28 Settembre 2007

Sabato 29 Settembre 2007

Domenica 30 Settembre 2007

Lunedì 1 Ottobre 2007


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Lunedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO251 ;
"Fate attenzione a come ascoltate" dice il Signore. Quando ascoltiamo la parola di Dio dobbiamo preoccuparci di approfondirla, di accoglierla con tutto il cuore. Questo vale oggi per il passo del Libro di Esdra che parla della ricostruzione del tempio di Gerusalemme, per ordine di Ciro: "Così dice Ciro re di Persia: il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruìrgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giudea". E' meraviglioso: Dio causa un enorme cambiamento della scena mondiale affinché il suo tempio in Gerusalemme possa essere ricostruito. "Chi di voi proviene dal suo popolo? Sia con lui il suo Dio, torni a Gerusalemme e ricostruisca il tempio del Signore Dio d'Israele". E' una chiamata di Dio, che giunge in modo stupefacente, è un grido di trionfo che risuona nella storia sacra. Anche il Salmo parla di questa meraviglia: "Il Signore ha fatto grandi cose per noi, ci ha colmati di gioia", ci ha riempiti di stupore, come quando nel deserto incomincia a scorrere un fiume.
In questa ricostruzione del tempio leggiamo la profezia della morte e della risurrezione di Cristo: il tempio era stato distrutto, il tempio risorge. Nei prossimi giorni, riflettendo sulle letture liturgiche, non perdiamo di vista il mistero centrale della risurrezione di Cristo: la risurrezione è la vera ricostruzione del Tempio del quale noi pure facciamo parte.
Nell'editto di Ciro c'è un dettaglio che ci tocca più da vicino. È vero che il nuovo tempio di Gerusalemme sarà ricostruito dai Giudei, però anche i pagani sono invitati a partecipare a questa ricostruzione: "Ogni superstite in qualsiasi luogo sia immigrato, riceverà dalla gente di quel luogo oro e argento, beni e bestiame con offerte generose per il tempio di Dio che è in Gerusalemme". Questo viene ripreso da san Paolo quando parla dell'offerta delle genti. Ma quando la parola di Dio si adempie, l'adempimento sorpassa sempre ciò che al primo momento si era capito: l'offerta delle genti è in realtà l'offerta di se stessi, come pietre per la costruzione del nuovo tempio. Noi, che non eravamo popolo di Dio, siamo stati accettati per formare il tempio di Dio, insieme con gli Apostoli e i profeti (cfr. i Pt 2,5.10).
Riconosciamo in questa pagina la nostra storia presente, il privilegio che abbiamo di partecipare alla costruzione del tempio di Dio non solo con offerte materiali, ma con l'offerta della nostra persona, unita all'offerta del Signore Gesù.



Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
"Io sono la salvezza del popolo",
dice il Signore,
"in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre".



Colletta
O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa' che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



>

Prima lettura

Esd 1,1-6
Chiunque appartiene al popolo del Signore, salga a Gerusalemme e costruisca il tempio del Signore.

Dal libro di Esdra

Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d'Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme. E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme"».
Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme. Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d'argento, oro, beni, bestiame e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.

Parola di Dio


>

Salmo responsoriale

Sal 125

Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

















Canto al Vangelo (Mt 5,16)
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro.
Alleluia.



>

Vangelo

Lc 8,16-18
La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c'è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore chiama ciascuno a lavorare nel cantiere del mondo, perché si realizzi il suo progetto di giustizia e di pace. Invochiamo fiduciosi il suo aiuto:
Signore, insegnaci ad amare!

Tu che sei un Dio d'amore, fà che con le opere, la Chiesa riveli al mondo il tuo volto paterno. Ti preghiamo:
Tu che concedi grazia agli umili, purifica il nostro cuore dall'arroganza e dall'egoismo e riempilo di delicata premura verso tutti. Ti preghiamo:
Tu che proteggi l'orfano e la vedova, fà di noi strumenti della tua provvidenza per aiutare i giovani privi di sostegno, le donne sole, l'infanzia abbandonata. Ti preghiamo:
Tu che benedici la casa dei giusti, fà che vediamo in ogni ospite Cristo pellegrino e aiutaci a essere operatori di pace fra parenti e amici. Ti preghiamo:
Tu che conosci i bisogni della nostra comunità, rendici forti e generosi nel portare gli uni i pesi degli altri con premura fraterna. Ti preghiamo:
Per i nostri ammalati.
Perché in ogni famiglia ci si ricordi di pregare.

O Padre, largo nei tuoi benefici e fedele nell'amore, che conosci ognuno per nome e hai su tutti un progetto di salvezza, concedi ai tuoi figli un cuore riconciliato, che sappia irradiare la tua pace nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.



Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, l'offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Hai dato, Signore, i tuoi precetti,
perché siano osservati fedelmente.
Siano diritte le mie vie nell'osservanza
dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5)

Oppure:
"Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me", dice il Signore. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 23-09-2019)
Una luce da non nascondere
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-09-2019)
Perché chi entra veda la luce
Il cristiano è luce di Cristo Gesù nel mondo allo stesso modo che Cristo Gesù nel suo corpo mortale era luce del Padre. Come Gesù illuminava il mondo della purissima verità del Padre con le sue opere e le sue parole, così il cristiano deve illuminare ogni uomo con la purissima luce di Gesù Signore. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 24-09-2018)
Perché chi entra veda la luce
Dio è luce eterna di verità, giustizia, santità, misericordia, speranza, compassione. L'uomo non è luce eterna. A Lui è chiesto di accendere la lampada della sua vita in Dio. Non solo la lampada va accesa in Dio. Essa illumina se la si alimenta con l'olio della Parola del Signore trasformata da noi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-09-2017)
A chi ha, sarà dato
Gesù chiede ai suoi discepoli di condurre una vita ricca di ogni virtù, nella quale non vi è nulla di meno onesto, di disonesto, così da doverla nascondere o tutta o parte di essa. Una lampada si accende per illuminare tutta la casa. Il cristiano accende la sua vita perennemente dalla vita di Cristo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-09-2016)
Sarà tolto anche ciò che crede di avere
Ormai tutto il mondo, e anche quasi la totalità dei cristiani, hanno un Dio fabbricato, fuso, non però con oro e argento, ma con i molti loro pensieri. Apparentemente si adora un Dio fuori di noi, in verità adoriamo i nostri pensieri come vero Dio. Così il pensiero dell'uomo sta realmente divenendo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-09-2014)

Quando la Parola abbondantemente seminata germoglia e porta frutto, anche chi gli è attorno beneficia della sua bontà e se ne nutre. Se davvero la Parola ci abita e orienta le nostre scelte, non siamo solo noi a gioire e godere della vita nuova in Cristo ma anche chi ci sta attorno. Accade come se n ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-09-2014)
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso
Il mondo vuole oscurare la luce. Le modalità usate sono molteplici e sempre nuove. Con Gesù prima si è servito della calunnia più infamante, gravissimo peccato contro lo Spirito Santo. Di Gesù infatti, per screditarlo, ne faceva un alleato di Beelzebùl. In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniat ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-09-2014)
Commento su Lc 8,16
«La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce» Lc 8,16 Come vivere questa Parola? La luce svolge un ruolo essenziale nella vita di ogni persona umana: illumina, dà gioia (bellissimo uno spettacolo al sorgere della luce all'aurora), ci rende sicuro il cammino, facendoci veder ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-09-2013)
Commento su Lc 8,16-18
La luce ricevuta dal vangelo illumina tutta la nostra vita, contagia le nostre scelte, cambia il nostro modo di essere e le nostre decisioni, ci converte. E si vede. Se non si vede, dice il Signore, non è un buon segno, significa che abbiamo paura della luce, che finiamo col mettere la luce potente ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-09-2012)
Commento su Luca 8,16-18
Siamo chiamati a mettere la fiamma della fede in alto, perché illumini la nostra e l'altrui vita. Smettiamola di vergognarci della nostra fede, di nascondere le nostre convinzioni. Il mondo ha bisogno di testimoni, non di pavidi credenti, di animali da sacrestia che non sanno dare ragione della sper ...
(continua)