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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO343 ;
Tra la prima lettura della Messa di oggi e il Vangelo, a prima vista non si scorge nessun rapporto. Da una parte, il racconto di un banchetto regale turbato da un episodio misterioso; dall'altra, la predizione fatta da Gesù di persecuzioni contro i suoi discepoli. È possibile tuttavia avvertire tra i due testi un rapporto di contrasto, molto significativo.
Infatti, vediamo, nella prima lettura, il trionfo di un personaggio ricco, potente, giunto al più alto grado del successo umano: il re Baldassar esercita la sua dominazione su un immenso impero e può far organizzare celebrazioni grandiose: l'imbandisce un gran banchetto a mille dei suoi dignitari" (Dn 5, 1).
Nel Vangelo, una sorte diversa viene annunziata da Gesù ai suoi discepoli: "Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni... sarete traditi... sarete odiati da tutti..." (Lc 21, 12.16.17). Invece della felicità esultante di un banchetto, la sorte misera di chi è braccato come i criminali.
Il contrasto violento tra le due situazioni sa di scandaloso, perché non si accorda affatto con le esigenze della giustizia. Il re Baldassar, infatti, abusa della sua potenza per commettere atti sacrileghi: comanda che siano portati al banchetto i vasi sacri del tempio di Gerusalemme e profana questi vasi, usandoli per bere e ubriacarsi (Dn 5,25). Prende quindi la figura dell'empio trionfante e insolente, come appare nel salmo 73 (72),312.
Invece, i discepoli perseguitati a causa della loro fede in Gesù si trovano paradossalmente in perfetta sicurezza. La loro sensibilità può essere sconvolta; nel profondo del cuore, però, sono tranquilli, nella pace. Trascinati davanti ai tribunali, non debbono nemmeno preoccuparsi di preparare la loro difesa. Gesù promette loro: "Io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere" (Lc 21,15). Effettivamente, gli avversari di santo Stefano "non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava" (At 6,10). I discepoli di Gesù sanno che, perdendo la loro vita per lui, la salvano (cfr. Mt 16,25; Mc 8,35; Lc 9,24). Niente sarà perso. "Nemmeno un capello del vostro capo perirà" (Lc 21,18). Anche se abbandonato da tutti, come Paolo nel suo ultimo processo (2 Tm 4, 16), il vero discepolo ha il Signore vicino, che gli dà forza (4, 17) e lo libererà da ogni male, salvandolo per il suo regno eterno (4,18).
La sola cosa importante, quindi, è che la nostra relazione personale con Cristo sia autentica. Lo è davvero? Se viviamo veramente per lui, niente ci può nuocere, tutto diventa occasione di progresso e di vittoria. In tutte le prove, "siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati" (Rm 8,37).
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Antifona d'ingresso
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 85,9)
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Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli
perché, collaborando con impegno alla tua opera
di salvezza,
ottengano in misura sempre più abbondante
i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28
Apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere.
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Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni, il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine. Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere sull'intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l'uno contro l'altro.
Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele, un deportato dei Giudei, che il re, mio padre, ha portato qui dalla Giudea? Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e risolvere questioni difficili. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai terzo nel governo del regno».
Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione. Ti sei innalzato contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. Da lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello scritto. E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato insufficiente; Peres: il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Dn 3
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A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, sole e luna, il Signore.
Benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore.
Benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore.
Benedite, freddo e caldo, il Signore.
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Canto al Vangelo (Apoc 2,10)
Alleluia, alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore,
e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
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Lc 21,12-19
Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Nella fugacità del tempo, Dio è presente con il suo amore provvidenziale e salvifico. E anche ora sostiene la nostra preghiera. Con fiducia, quindi, diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini scorgano, al di là degli avvenimenti negativi della vita, la presenza di Dio Padre e di Cristo liberatore. Preghiamo:
Perché la Chiesa, con pazienza vigile e operosa, affronti le inevitabili incomprensioni e le persecuzioni, confortata dalla promessa di Cristo di essere presente fino alla fine dei tempi. Preghiamo:
Perché coloro che, per paura o vergogna, nascondono la propria fede, trovino, nell'esempio dei martiri, il sostegno alla loro debolezza. Preghiamo:
Perché i perseguitati religiosi e politici vivano nella certezza che Dio, grazie alla loro sofferenza, elargirà alla Chiesa e alle nazioni un futuro ricco di benedizioni. Preghiamo:
Perché chi, nella nostra comunità, si sente più solido nella fede, comprenda le difficoltà dei più deboli e li aiuti a crescere valorizzando il positivo che c'è in loro. Preghiamo:
Perché il Signore ci aiuti a soffrire in silenzio.
Perché, come cristiani, rifiutiamo ogni privilegio.
Dio onnipotente, che sei il Signore della storia, dirigi le vicende umane per la crescita del tuo regno, e sostieni con la tua forza coloro che lavorano per il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questi santi doni
che ci hai comandato di offrire in tuo onore,
perché, obbedienti alla tua parola,
diventiamo anche noi un'offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi. (Sal 117,1.2)
Oppure:
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo", dice il Signore. (Mt 28,20)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai dato la gioia di unirci alla tua stessa vita,
non permettere che ci separiamo mai da te,
fonte di ogni bene.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 27-11-2019)
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Cosa posso fare per Dio?
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-11-2019)
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Avrete allora occasione di dare testimonianza
Gesù, dopo la sua cattura nell'Orto degli Ulivi, ha dato pubblica testimonianza della sua verità al sommo sacerdote, al sinedrio, a Pilato, a Erode, ai soldati, al suo popolo e ai Romani. Tutti ora sanno che Lui è il Messia promesso, il Re atteso anche dalle isole lontane. La sua testimonianza è sta ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-11-2018)
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Commento su Lc 21,12-19
12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.13Avrete allora occasione di dare testimonianza.14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra dife ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2018)
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Avrete allora occasione di dare testimonianza
Dal momento in cui la vita del discepolo del Signore è consegnata a Cristo, a servizio del suo Vangelo, è il Padre che se ne serve nello Spirito Santo, perché ogni attimo di essa venga vissuto ad esclusivo servizio della missione per rendere testimonianza a Cristo. Quanto in essa accade è sempre sot ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2018)
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Con la vostra perseveranza
La perseveranza è nella fede. La fede è obbedienza ad ogni Parola che è uscita e che dalla bocca di Dio. Si inizia con la Parola, si rimane nella Parola, si cammina nella Parola, si procede di Parola in Parola, o di fede in fede. Senza Parola non c'è fede, non c'è neanche perseveranza nella giustizi ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-11-2017)
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COMMENTO SU Lc 21,14-15
«Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.»
Lc 21,14-15
Come vivere questa Parola?
Il Maestro, dopo aver preannunciato con tinte fosche e apocalittiche la fine del mondo, ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2017)
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Sarete traditi perfino dai genitori
Gesù capovolge la Scrittura Antica. In essa era prescritto che anche un padre, un fratello, un figlio consegnasse alla morte un figlio, un fratello, un padre, nel caso fosse passato all'idolatria, disobbedendo in modo esplicito al primo Comandamento. Anche un profeta trovato colpevole di idolatria d ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 23-11-2016)
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Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
San Paolo, grande maestro nelle cose di Dio, perché sempre illuminato dalla luce divina dello Spirito Santo, vede nella caduta dalla vera fede la causa della non perseveranza dei discepoli di Gesù Signore. Infatti quando si cade dalla fede, quando si perde la sua verità, anche in piccole cose e non ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-11-2016)
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Commento su Ap 15,1
«Io, Giovanni, vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l'ira di Dio».
Ap 15,1
Come vivere questa Parola?
Dopo la donna vestita di sole e il Figlio dell'uomo che viene sulla nube bianca, ecco un terzo se ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 25-11-2015)
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La Storia si accanisce contro i cristiani. E, bisogna ammetterlo, nella Storia anche i cristiani, pensando di rendere onore a Dio, si sono accaniti contro altri. Ora è il tempo del martirio. Non i primi secoli ma oggi, in questi spregiudicati e tecnologici tempi. Oggi, ora, migliaia di cristiani, da ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 25-11-2015)
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Io vi darò parola e sapienza
Nel Nuovo Testamento, esempio di sapienza e di parola ispirata è Paolo nel Sinedrio, dopo essere stato arrestato in Gerusalemme. È un momento assai delicato per la sua vita. Stava per rischiare una condanna a morte. Era accusato di aver violato la sacralità del tempio. Falsamente si pensava che vi a ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 25-11-2015)
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Comento su Lc 21, 19
"Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita."
Lc 21, 19
Come vivere questa Parola?
La perseveranza è l'arte dell'uomo vigilante. Non è sinonimo solo di pazienza o di comportamenti ripetitivi. È piuttosto resistere, continuando a cercare, affidando la propria ragione alla fede. Non è osti ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 26-11-2014)
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È un mistero che ci lascia interdetti e spaesati... come può l'uomo essere così violento? E prendersela, in particolare, con le persone più miti? Eppure così è successo, anche nella storia del cristianesimo, punteggiata da momenti di feroce persecuzione. E oggi è uno di questi momenti, un tempo deli ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 26-11-2014)
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Avrete allora occasione di dare testimonianza
La Parola di Gesù Signore è divinamente vera. Una testimonianza data da persone accusate, incarcerate, si riveste di ufficialità. Non è una parola come tutte le altre. È invece una parola di sangue, di martirio, di libertà interiore a prezzo della prigionia esteriore. Paolo in catene illumina Romani ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2014)
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Commento su Lc. 21, 18-19
"Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita."
Lc. 21, 18-19
Come vivere questa Parola?
L'orizzonte degli ultimi tempi descritto dall'evangelista Luca è tutt'altro che "roseo". Ci saranno persecuzioni, aggressioni, oltraggi per quanti pers ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 27-11-2013)
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Commento su Lc 21,12-19
Una cosa negativa e brutale, essere condotti davanti ai tribunali, essere perseguitati, diventa l'occasione per manifestare la potenza di Dio, per parlare del vangelo, per annunciare l'inatteso volto di Dio. Gesù è davvero straordinario nel suo ottimismo! Ma ciò che dice è assolutamente vero: senza ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-11-2013)
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Commento su Daniele 5, 24-28
E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato insufficiente; Peres: il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani.
Dn 5, 24-28
Co ...
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-11-2013)
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Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno
Il popolo del Signore conosceva la persecuzione per la fede. Esso stesso la praticava attraverso la legge dello sterminio. Al tempo dei Maccabei si voleva persino estirpare ogni segno esterno della fede, compresa la stessa circoncisione. Sempre la storia della vera fede conosce questi momenti bui, t ...
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Paolo Curtaz (Omelia del 28-11-2012)
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Commento su Luca 21,12-19
Luca sembra descrivere, nelle parole del Signore, la situazione che stavano vivendo molti dei cristiani presenti nelle neonate comunità cristiane. Alla prima persecuzione di Erode, che fece uccidere l'apostolo Giacomo, ne seguirono altre. La più famosa fu quella di Nerone, a Roma, che riversò sui cr ...
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Riccardo Ripoli (Omelia del 28-11-2012)
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Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime
Non c'è risultato, nemmeno per la cosa più insignificante, che si possa ottenere senza fatica. Per imparare a camminare si deve cadere tantissime volte, per andare in bicicletta si devono mettere in conto cerotti e sbucciature, frequentare uno sport significa sudare tanto per emergere o per migliora ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-11-2012)
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Commento su Apocalisse 15,3-4
«Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente; giuste e vere le tue vie, Re delle genti! O Signore, chi non temerà e non darà gloria al tuo nome? Poiché tu solo sei santo, e tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te, perché i tuoi giudizi furono manifestati».
Ap 15,3-4
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2012)
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Sarete odiati da tutti a causa del mio nome
Gesù è persona corretta, onesta, perché vera. È vera nella sua essenza divina e umana. È vera nel suo cuore e nelle sue parole. È vera per il presente e per il futuro, sia quello del tempo che quello dell'eternità. Chi non è vero nella sua natura, non può essere vero nelle sue parole e ciò che dice ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2012)
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Avrete allora occasione di dare testimonianza
Chi vuole servire il Signore si prepari alla solitudine, all'abbandono, al tradimento, al rinnegamento, ai flagelli, alla sentenza di morte, alla crocifissione. Il profeta Michea profetizza questa solitudine, questo allontanamento da parte di tutti. Di nessuno si potrà fidare. Ognuno lo potrà vender ...
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