LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 2 Marzo 2008 <

Venerdì 29 Febbraio 2008

Sabato 1 Marzo 2008

Domenica 2 Marzo 2008

Lunedì 3 Marzo 2008

Martedì 4 Marzo 2008

Mercoledì 5 Marzo 2008

Giovedì 6 Marzo 2008

Venerdì 7 Marzo 2008

Sabato 8 Marzo 2008

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
AQ040 ;

La "luce" è uno dei simboli originali delle Sacre Scritture. Essa annuncia la salvezza di Dio. Non è senza motivo che la luce è stata la prima ad essere creata per mettere un termine alle tenebre del caos (Gen 1,3-5). Ecco la professione di fede dell'autore dei Salmi: "Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?" (Sal 28,1). E il profeta dice: "Alzati, Gerusalemme, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te" (Is 60,1). Non bisogna quindi stupirsi se il Vangelo di san Giovanni riferisce a Gesù il simbolo della luce. Già il suo prologo dice della Parola divina, del Logos: "In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Gv 1,4-5). La luce è ciò che rischiara l'oscurità, ciò che libera dalla paura che ispirano le tenebre, ciò che dà un orientamento e permette di riconoscere la meta e la via. Senza luce, non c'è vita.
Il racconto della guarigione del cieco è una "storia di segni" caratteristica di san Giovanni. Essa mette in evidenza che Gesù è "la luce del mondo" (v. 5, cf. 8, 12), che egli è la rivelazione in persona e la salvezza di Dio - offerte a tutti.

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Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi.
Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza:
saziatevi dell'abbondanza
della vostra consolazione. (cf. Is 66,10-11)



Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la nostra redenzione,
concedi al popolo cristiano
di affrettarsi con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

1Sam 16,1.4.6-7.10-13
Davide è consacrato con l'unzione re d'Israele.

Dal primo libro di Samuele

In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.
Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore».
Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

Parola di Dio




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Salmo responsoriale

Sal 22

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.




















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Seconda lettura

Ef 5,8-14
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».

Parola di Dio



Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!


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Vangelo

Gv 9,1-41
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va' a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov'è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l'età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l'ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.

Forma breve: Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù ci ha rivelato il Padre come amore senza misura. Per questo osiamo elevare a lui le nostre preghiere, che egli ascolterà con benevolenza, chiedendogli di concederci ciò che è conforme al suo disegno provvidenziale.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa, sull'esempio del Signore Gesù, sappia essere "luce del mondo", annunciando a tutti gli uomini la verità del Vangelo e orientamenti di vita conformi al cuore di Dio, preghiamo.
2. Perché coloro che governano le nazioni sappiano discernere le vie migliori per promuovere la dignità di ogni uomo, specialmente dei più poveri e bisognosi, preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono colpiti da invalidità o malattia, perché trovino consolazione nella Parola del Vangelo e, nella nostra vicinanza fraterna e cordiale, un segno dell'amore di Dio, preghiamo.
4. Per coloro che sono smarriti o stanchi di cercare la verità nella loro vita, perché il Signore Gesù irrompa nel loro cuore e illumini la loro mente, affinchè possano fare esperienza della bellezza dell'essere cristiani, preghiamo.
5. Per noi, perché ristorati da questa santa Eucaristia, possiamo camminare sulle strade della vita disseminando sul nostro cammino opere di giustizia, di pace, di carità fraterna, preghiamo.

O Padre, guidaci sulla via della conversione e dell'amore, perché impariamo a vivere secondo il Vangelo e nel generoso servizio del prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte
Ti offriamo con gioia, Signore,
questi doni per il sacrificio:
aiutaci a celebrarlo con fede sincera
e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
Il cieco nato e Cristo luce del mondo.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Nel mistero della sua incarnazione
egli si è fatto guida dell'uomo
che camminava nelle tenebre,
per condurlo alla grande luce della fede.
Con il sacramento della rinascita
ha liberato gli schiavi dell'antico peccato
per elevarli alla dignità di figli.
Per questo mistero
il cielo e la terra intonano un canto nuovo,
e noi, uniti agli angeli,
proclamiamo con voce incessante la tua lode: Santo...


Antifona di comunione
"Il Signore ha spalmato un po' di fango sui miei occhi:
sono andato, mi sono lavato, ho acquistato la vista,
ho creduto in Dio". (cf. Gv 9,11)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa' risplendere su di noi la luce del tuo volto,
perché i nostri pensieri
siano sempre conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Sal 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Ps 22 Come vivere questa Parola? Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla... questo salmo è uno dei più belli del salterio. Uno dei più citati nella stessa Bibbia, nella tradizione della Chiesa, ma soprattutto il salmo che affiora da solo su ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
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(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 26-03-2017)
Audio commento alla liturgia - Gv 9,1-41
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 26-03-2017)
Dal fango alla luce
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" dice la volpe al piccolo principe nel famoso romanzo di Antoine de Saint Exupèry. Sembra proprio che sia questa la "morale" del racconto dell'evangelista Giovanni in questa dome ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-03-2017)
Tornare a vedere
Ci sono momenti nella vita in cui sprofondiamo nella notte. Non quella che si alterna al giorno, che può essere dolce e intensa. Ma quella dello spirito, dell'anima, dell'inconscio. Uno stato in cui la tenebra contraddistingue le nostre scelte, il nostro percorso. Una notte interiore che possiamo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 26-03-2017)
Svégliati, risorgi, lasciati illuminare da Cristo
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 26-03-2017)
Un Dio capovolto
Quante sorpese e quanta ricchezza scopriamo nel volto di Dio che domenica dopo domenica ci si rivela. Qualcuno, alla condivisione sulla Parola venerdì, diceva: tutto è capovolto nel vangelo che abbiamo ascoltato: - un uomo che non chiede nulla e al quale viene dato tutto - chi crede di vedere in ...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 26-03-2017)
Seppe che lo avevano cacciato
Nel racconto evangelico di questa domenica ci è posto davanti, al di là dell'episodio specifico della vita di Gesù, l'itinerario che ciascun battezzato compie per venire alla luce della fede. Ciascuno di noi nasce spiritualmente cieco, però, camminando nella vita, per un dono di Dio, la luce della f ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 26-03-2017)
Mi ha aperto gli occhi
Se avessi saputo che riacquistare la vista voleva dire suscitare tutto questo polverone, forse avrei scelto di rimanere cieco...e che diamine! Sottoposto a processo da parte del sinedrio, tacciato di peccato sin dalla nascita, espulso dalla sinagoga, i miei genitori - poveretti - richiamati ufficial ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 26-03-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Eduard Patrascu "Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi". É quasi una banalità dire che il mondo in cui viviamo è un mondo del visivo, un mondo in cui l'importante è ciò che si vede e appare. In sé, ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Per capire il bello della Parola di oggi dobbiamo prima fare un gioco! Chiudiamo gli occhi, stretti stretti, e proviamo a pensare di giocare tutti insieme con gli occhi ben chiusi. Immaginiamo di giocare a nascondino. Dove potremmo nasconderci? E soprattutto chi è sotto e deve cercare gli altri, co ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 26-03-2017)
Quelli che "ci penserà Dio a punirti!" Che vadano all'inferno!
Cani che Gli stanno alle calcagna, con le bave alla bocca. Ossessionati da una Legge che, stando a quello che accade negli ultimi giorni, non è più capace di garantire la felicità del cuore. Vogliono i miracoli a tutti i costi. Pure i discepoli - quanto dev'essere stato frustrante, al Cristo, che an ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 26-03-2017)
Commento alle letture con i ragazzi - IV Domenica del Tempo di Quaresima (Anno A)
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(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 26-03-2017)
Commento alle letture - IV Domenica del Tempo di Quaresima (Anno A)
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(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 26-03-2017)
Dalle tenebre alla Luce deificante
"Và a lavarti nella piscina di Sìloe, che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva". Vediamo Gesù che, passando, vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: "Và a lavarti. Quegli andò, si l ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-03-2017)
Se foste ciechi, non avreste alcun peccato
Se c'è una verità che mai si potrà negare è ciò che accade, avviene, si compie sotto i nostri occhi. Ritengo che nella Scrittura Santa gli uomini più onesti, più veri, più sinceri dinanzi alla storia siano stati i Maghi d'Egitto. Essi si inchinano dinanzi alla storia e affermano al faraone che essi ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 26-03-2017)
Affidarsi a Dio, come mendicanti persi nel buio
Gesù vide un uomo cieco dalla nascita... Gesù vede. Vede lo scarto della città, l'ultimo della fila, un mendicante cieco. L'invisibile. E se gli altri tirano dritto, Gesù no, si ferma. Senza essere chiamato, senza essere pregato. Gesù non passa oltre, per lui ogni incontro è una meta. Vale anche per ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Tre questioni piuttosto delicate si agitano dietro le letture di questa IV domenica di quaresima: - il silenzio dei cristiani di fronte al male - il discernimento della verità al di là delle apparenze - la relazione tra peccato e sofferenza fisica Come già domenica scorsa, anche oggi dobbiamo ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento su Gv 9,1-41
...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 26-03-2017)
Il vero accecamento
Ogni volta che si rilegge il Vangelo del cieco nato non si può non restare stupiti di fronte all'atteggiamento dei farisei, messo in rilievo anche dall'ironia con la quale l'evangelista Giovanni lo dipinge. Hanno di fronte un cieco nato che ha ritrovato la vista, ma non esprimono nessuno stupore. Fi ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 26-03-2017)
Il vero accecamento
Il testo dell'omelia si trova in Luigi Gioia, "Mi guida la tua mano. Omelie sui vangeli domenicali. Anno A", ed. Dehoniane. Clicca qui ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 26-03-2017)
La gioia di una fede vera e sincera
Oggi celebriamo la domenica della letizia, della gioia che ci proietta direttamente alla Pasqua. La gioia che ogni cristiano deve per necessità sperimentale nasce dalla fede e vive di fede. I testi biblici di questa quarta domenica di Quaresima, infatti, ci mettono davanti a noi il cammino della gi ...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 26-03-2017)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 9,1-41
...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 26-03-2017)
Per vedere qual è la strada giusta
Domenica scorsa, con la samaritana, l'acqua; oggi le letture trattano un altro tema vitale, la luce. Paolo ricorda agli efesini (e a tutti noi, diventati cristiani con il battesimo) che "Un tempo eravate tenebra, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora, il frutt ...
(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 26-03-2017)
Sulla Tua Parola - Gv 9,1-41
...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 26-03-2017)

Gesù, passando, vede questo cieco e gli va incontro per aiutarlo; non aspetta che quest'uomo gli chieda aiuto: l'iniziativa è sempre la Sua! Gesù compie un gesto che a noi potrebbe sembrare un po' strano e "poco delicato": sputa per terra e impasta un po' di terra con la saliva e spalmandola sugli o ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 26-03-2017)
La Parola - commento a Gv 9,1-41
Commento a cura di don Gabriele Gastaldello. Registrato a Casa Villa san Carlo, Costabissara, Vicenza ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 26-03-2017)
Cristo Luce e vita
Ancora una ricca pedagogia della vita e ancora una proclamazione di Gesù Cristo nostro Signore Via, Verità e Vita. Questa volta il termine di paragone ci viene dato dalla "luce", anch'essa associata alla vita e alla sussistenza dell'uomo, così come lo è l'acqua. Anche la luce è sinonimo di vita e il ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Quando sant'Agostino fece l'omelia su questa pagina, che invitava a meditare lentamente e a lungo, parlò per più di un'ora! Nelle catacombe, l'arte cristiana la offriva ai convertiti che si preparavano al battesimo ed erano ormai arrivati - come il cieco del Vangelo - alla professione di fede: "Io c ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su 1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
La liturgia della terza domenica di quaresima ci aveva fatto riascoltare il dialogo che Gesù ha con la donna Samaritana, uno dei dialoghi più belli e profondi del vangelo, nel quale Gesù chiede da bere, chiede l'acqua e a sua volta dà l'acqua viva che dà la vita. Il dono dell'acqua è un simbolo de ...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su 1Samuele 16,1-13; Giovanni 9,1-41
Oggi la liturgia ci propone un invito a diventare luminosi, ad avere uno sguardo che va oltre la superficie, che entra nel profondo della persona, perché Dio non guarda l'apparenza, ma la profondità, il cuore dell'uomo. E siccome tutti noi cominciamo a guardare le cose dall'esteriorità, rischiamo di ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento su Gv 9,1-41
...
(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 05-02-2017)
Video Commento a Gv 9, 1 - 41
...
(continua)
don Michele Cerutti     (Omelia del 30-03-2014)
Commento alla liturgia
Siamo sempre più immersi in questo periodo dell'Anno Liturgico, la Quaresima, che ci invita in maniera sempre più stringente a rispondere all'invito di convertirci e credere nel Vangelo. Le icone, che la Liturgia ci invita a contemplare, sono quelle adottate nella Chiesa Antica per accompagnare i c ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 30-03-2014)
1Sam 16,1.4.6-7.10-13;Ef 5,8-14;Gv 9,1-41
1 SAMUELE 16,1.4 6-7.10-13 Da qui inizia l'ascesa di Davide al trono d'Israele. Esso viene consacrato re da Samuele per mandato da Dio. Davide fu unto in mezzo ai suoi fratelli e lo spirito del Signore irruppe su di lui da quel giorno in poi. Nonostante Iesse abbia sette figli giovani e robusti, il ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 30-03-2014)
Audio commento alla liturgia
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 30-03-2014)
Con il cieco nato in dialogo con Gesù alla piscina di Siloe
La quarta domenica di Quaresima, domenica della gioia e della letizia evangelica, ci presenta uno dei miracoli più belli e significativi compiuti da Gesù e di cui ci parla il Vangelo di Giovanni: la guarigione del cieco nato, che viene operata da Gesù alla piscina di Siloe. Anche in questo testo ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 30-03-2014)
Un fascio di luce
Nel 2011 vi sono state le manifestazioni in onore di Renato Guttuso, per il centenario della nascita: un pittore tra i più significativi rappresentanti dell'arte italiana contemporanea, che sulla tela ha anche trasferito il suo impegno politico. E subito si è tornati a parlare del "caso Guttuso", os ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 30-03-2014)
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva
Ogni volta che si rilegge il Vangelo del cieco nato non si puo? non restare stupiti di fronte all'atteggiamento dei farisei, messo in rilievo anche dall'ironia con la quale l'evangelista Giovanni lo presenta. Hanno di fronte un cieco nato che recupera la vista - una cosa inaudita, impossibile - ma n ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 30-03-2014)
Commento su Gv 9,1-41
Collocazione del brano Continua la catechesi battesimale proposta dall'anno A. Questa domenica il discorso gira attorno alla luce, al vedere e al non vedere, simbolo della fede. Il capitolo 9 si apre con Gesù che esce dal tempio dove ha avuto un dialogo un po' acceso con i Giudei, tanto acceso ch ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 30-03-2014)
Commento su Ef 5,8-14
Collocazione del brano In correlazione con il vangelo di questa domenica dedicato alla guarigione del cieco nato e al discorso del vedere/non vedere, la seconda lettura scelta parla della scelta che ogni credente deve fare tra la luce e le tenebre. Qui le tenebre non sono intese nel senso del pecc ...
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don Marco Pedron     (Omelia del 30-03-2014)
Sei disposto ad accettare ciò che vedrai?
Il vangelo di oggi si gioca sul contrasto tra luce e tenebre, tra chi ci vede e chi non ci vede. Tutto il vangelo di Gv è impostato su questa opposizione: luce e tenebre. Il vangelo si snoda nei rapporti che il cieco ha con i vari personaggi. Ci sono i discepoli di Gesù, i farisei, i suoi genitori, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-03-2014)
Illuminazioni
La sete infinita di infinito della Sposa samaritana, ora, è colma, sazia. Non ha più vergogna della sua fragilità affettiva, della sua vita disordinata, degli inganni dati e ricevuti pur di avere una goccia d'acqua. Stagnante. Ora ha incontrato la sorgente. Ora lei stessa è divenuta sorgente che ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 30-03-2014)
Vedere a occhi chiusi
Clicca qui per la vignetta della settimana. Domani 42 ragazzi della mia comunità parrocchiale riceveranno la Confermazione del Battesimo. Sono ragazzi che frequentano la terza media, di 13 e 14 anni, che hanno davanti ai loro occhi molti più giorni di quelli che hanno alle loro spalle. Oggi, pri ...
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don Roberto Rossi     (Omelia del 30-03-2014)
Gesù, il Signore è la luce e la gioia della vita
La liturgia di questa domenica, chiamata domenica della letizia, invita a rallegrarci, a gioire, così come proclama l'antifona d'ingresso della celebrazione eucaristica: "Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell'a ...
(continua)
Giovani Missioitalia     (Omelia del 30-03-2014)
Aprire gli occhi
In questo brano tratto dal Vangelo di Giovanni ci troviamo davanti ad un film, tanto è stato bravo l'evangelista a descriverlo. Per seguire la narrazione quasi non si può fare a meno di immaginare le scene ingarbugliate eppure così coinvolgenti. Anzitutto è interessante cogliere che i fatti si sono ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 30-03-2014)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
don Valentino Porcile     (Omelia del 30-03-2014)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 30-03-2014)
Se incontri Cristo diventi un'altra persona
Il protagonista di oggi è l'ultimo della città, un mendicante cieco, uno che non ha nulla, nulla da dare a nessuno. E Gesù si ferma per lui. Perché il pri­mo sguardo di Gesù sul­l'uomo si posa sempre sul­la sua sofferenza; lui non giudica, si avvicina. La gente che pur conosceva il cieco, dopo l'in ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 30-03-2014)
Non c'è cieco peggiore di chi non vuol vedere
Dal pozzo di Sichar - luogo d'innamoramenti, di confidenze d'amabilità - alla piscina di Siloe: sembra proprio che Cristo, scegliendo la compagnia di personaggi alquanto guasti - si diverta a far esplodere dei "casi nazionali"; non tanto per il gusto di provocare, bensì con l'ardire di svegliare cos ...
(continua)
mons. Gianfranco Poma     (Omelia del 30-03-2014)
Ero cieco e ora vedo!
La scena del cieco che diventa vedente (Giov.9) è posta al termine della grande sezione del Vangelo di Giovanni 5-10: quando la resistenza a Gesù si fa particolarmente dura, un cieco, mendicante, diventa suo discepolo! "Gesù, passando, vide un uomo cieco dalla nascita...". L'introduzione presenta i ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 30-03-2014)
Ascoltare per vedere
«Siamo ciechi anche noi?». Il "segno" che Gesù compie nel guarire il cieco nato, coglie in fallo chi pretende di essere vedente. Nessuno discute sulla capacità ottica ma sulla capacità di elaborazione di quello che i sensi percepiscono. Per i giudei i ciechi erano confinati non potendo fisicamente ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 30-03-2014)
Ho visto, e ora credo
Ci fidiamo molto di ciò che vediamo. "L'ho visto io, con i miei occhi!": è una delle tipiche frasi cui attribuiamo un certificato originale di veridicità, e di fronte alla quale riteniamo inattendibile ogni tentativo di opinione contraria. "Diamine, l'ho visto io: sono sicuro! Non sono stupido: cred ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 30-03-2014)
Vincere la rassegnazione del peccato
Ci sono due tipi di persone rassegnate. Il primo tipo sono coloro che si sono convinti che tutto è sbagliato, tutto va male, loro soprattutto. E vivono ancorati nella passività, perché la storia familiare li ha bloccati in un passato disastroso e in un futuro senza speranza: ne risulta un presente d ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 30-03-2014)
Video commento su Gv 9,1-41
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-03-2014)
Commento su Gv 9, 7
«"Va' a lavarti nella piscina di Siloe"... Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva». Gv 9, 7 Come vivere questa Parola? La guarigione del cieco nato ci riguarda da vicino, perché, in certo senso, siamo tutti dei ciechi nati. Il bambino nasce se non proprio cieco, almeno ancora incapace di dis ...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 30-03-2014)
La luce degli occhi per vedere più in là
Le letture di queste domeniche toccano temi vitali: domenica scorsa era l'acqua, oggi la luce. "Un tempo eravate tenebra" scrive l'apostolo Paolo (Efesini 5,8-14), "ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora, il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e ve ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 30-03-2014)

Dopo la dichiarazione di Gesù: "Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita", che ha introdotto il tema del vedere, viene il segno, la guarigione di un cieco; alla fine di questo capitolo Giovanni concluderà con queste parole del Signore: "È per un ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-03-2014)
Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori
Il Vangelo odierno ci rivela due logiche: quella del cuore semplice, l'altra del cuore malvagio, cattivo. La logica del cuore semplice è tutta finalizzata alla comprensione secondo verità di un evento accaduto nella storia. La logica del cuore malvagio e cattivo è tutta orientata a distruggere la ve ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 30-03-2014)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Paolo Ricciardi L'ultima domenica di marzo è caratterizzata, da tanti anni, dal fatto che si dorme un'ora in meno... Il passaggio all'ora "legale" ci toglie sessanta minuti per restituirceli di nuovo nell'ultima domenica di ottobre. Ci si illude anco ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 30-03-2014)

Questa domenica il Vangelo è veramente molto lungo, mi sembra che siamo già pieni di parole e immagino che non vogliate ascoltarne altre. Però, la pagina dell'evangelista Giovanni che abbiamo ascoltato è veramente pieno di spunti, è ricchissima di idee e motivi di riflessione... così mi dispiacereb ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 30-03-2014)
Commento su 1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Gv 9,1-41
A metà del cammino di quaresima, la liturgia della Parola ci propone letture piene di speranza; la luce della fede illumina le due scene rispettivamente di Davide e del cieco guarito. Quest'oggi siamo invitati ad un breve riposo, per riprendere forze e proseguire con rinnovato impegno verso la Pasqu ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 30-03-2014)
Vedenti e capaci di larghe vedute
Anche la luce, come l'acqua, è sinonimo ed elemento di vita. La luminosità è effettivamente fautrice e garanzia di ogni sistema vitale e in un ecosistema nel quale non vi sia energia solare difficilmente la vita prenderebbe forma. la pedagogia di Gesù Figlio di Dio a questo riguardo è ben nota: Egli ...
(continua)
don Marco Pratesi     (Omelia del 30-03-2014)
Ruminare i Salmi - Salmo 23,1 (IV domenica di quaresima, anno A)
Ruminare i Salmi - Salmo 23 (Vulgata / liturgia 22),1 (IV domenica di quaresima, anno A) CEI Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla NV Dominus pascit me, et nihil mihi deerit Ef 5,8 un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore Gv 9,7 si lavò e tornò che ci vedeva Gregor ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-03-2014)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)