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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
AQ050 ;

Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle "storie di segni" che racconta san Giovanni. Si tratta qui di presentare Gesù, vincitore della morte. Il racconto culmina nella frase di Gesù su se stesso: "Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me non morrà in eterno" (vv. 25-26).
Che Dio abbia il potere di vincere la morte, è già la convinzione dei racconti tardivi dell'Antico Testamento. La visione che ha Ezechiele della risurrezione delle ossa secche - immagine del ristabilimento di Israele dopo la catastrofe dell'esilio babilonese - presuppone questa fede (Ez 37,1-14). Nella sua "Apocalisse", Isaia si aspetta che Dio sopprima la morte per sempre, che asciughi le lacrime su tutti i volti (Is 25,8). E, per concludere, il libro di Daniele prevede che i morti si risveglino - alcuni per la vita eterna, altri per l'orrore eterno (Dn 12,2). Ma il nostro Vangelo va oltre questa speranza futura, perché vede già date in Gesù "la risurrezione e la vita" che sono così attuali. Colui che crede in Gesù ha già una parte di questi doni della fine dei tempi. Egli possiede una "vita senza fine" che la morte fisica non può distruggere. In Gesù, rivelazione di Dio, la salvezza è presente, e colui che è associato a lui non può più essere consegnato alle potenze della morte.

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Antifona d'ingresso
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà;
salvami dall'uomo ingiusto e malvagio,
perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. (Sal 43,1-2)



Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità,
che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.
Egli è Dio e vive e regna con te...


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Prima lettura

Ez 37,12-14
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele.
Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 129

Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.

Più che le sentinelle l'aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.




















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Seconda lettura

Rm 8,8-11
Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Parola di Dio



Canto al Vangelo (Gv 11,25.26)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chi crede in me non morirà in eterno.
Lode e onore a te, Signore Gesù!


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Vangelo

Gv 11,1-45
Io sono la risurrezione e la vita


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.

Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre di accogliere le nostre preghiere, e soprattutto chiediamogli di educare e rendere sempre più piena e radicale la nostra fede, affinché possiamo vivere da cristiani, uomini e donne redenti dal Cristo.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non si stanchi di annunciare al mondo il valore unico ed insostituibile di ogni persona agli occhi di Dio, preghiamo.
2. Per gli operatori sanitari, perché nella fede si impegnino a promuovere e a difendere la vita, preghiamo.
3. Per gli anziani e per coloro che sono provati dalla malattia, perché sappiano vivere le loro sofferenze come partecipazione alla croce di Cristo, preghiamo.
4. Perché lo Spirito infonda in coloro che sono nel lutto per la perdita di una persona cara la consolazione di Dio e la speranza della vita eterna, preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché i fratelli che incontreremo sulle strade del mondo percepiscano la nostra fede nella salvezza e nella vita eterna, preghiamo.

Esaudisci o Padre le nostre suppliche e concedici di custodire i doni che ci elargisci, perché possiamo vivere la nostra esistenza terrena come preludio della comunione eterna a cui tu ci chiami. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte
Esaudisci, Signore, le nostre preghiere:
tu che ci hai illuminati con gli insegnamenti della fede,
trasformaci con la potenza di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
La risurrezione di Lazzaro segno della Pasqua.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Vero uomo come noi, egli pianse l'amico Lazzaro;
Dio e Signore della vita, lo richiamò dal sepolcro;
oggi estende a tutta l'umanità la sua misericordia,
e con i suoi sacramenti
ci fa passare dalla morte alla vita.
Per mezzo di lui ti adorano
le schiere degli angeli e dei santi
e contemplano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, Signore,
che si uniscano le nostre voci
nell'inno di lode: Santo...


Antifona di comunione
"Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno",
dice il Signore. (Gv 11,26)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli
di essere sempre inseriti come membra vive nel Cristo,
poiché abbiamo comunicato al suo corpo e al suo sangue.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Gv 11,25
«Io sono la risurrezione e la vita» Gv 11,25 Come vivere questa Parola? La risurrezione di Lazzaro, narrata nel vangelo odierno, ci presenta Gesù come colui che vince la morte: è uno dei segni più importanti che rivela la potenza e l'amore di Gesù per i suoi amici e, più in generale, per ogni per ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Giovanni 11,1-45
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 02-04-2017)
Audio commento alla liturgia - Gv 11,1-45
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 02-04-2017)
Lo Spirito fa rivivere i cuori delusi e depressi
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 02-04-2017)
Fede e pianto, abbracciati insieme
Un altro segno di Gesù, un segno che occupa, nel testo di Giovanni, poco più di un versetto. E se al segno, al miracolo, Giovanni dedica così poco spazio, allora vuol dire che la nostra attenzione deve essere attirata da qualcos'altro. Importanti mi paiono le varie reazioni di fronte alla morte: ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 02-04-2017)
Lazzaro è vivo
Clicca qui per la vignetta della settimana. Ho un ricordo molto caro e simpatico di mia mamma. Lei da quando mio padre era morto si recava spesso al cimitero del paese. Era una passeggiata di un quarto d'ora che ha fatto fin che ha potuto, e che faceva molto volentieri. E da quando per la sua mal ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 02-04-2017)
Video commento a Gv 11,1-45
...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 02-04-2017)
Gesù è Vita e Resurrezione
Continua il nostro cammino quaresimale. Sempre abbiamo davanti a noi la figura, la vita, la persona di Gesù, nostro salvatore. Abbiamo contemplato e accolto Gesù come acqua che disseta, nell'esperienza del suo incontro di salvezza con la samaritana. Gesù è la risposta alle sete profonda del nostro c ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 02-04-2017)
Amare da morire
Ho sempre vissuto in quello sperduto villaggetto di Betania, poco distante da Gerusalemme, da quando sono nato a quando sono morto: anzi, vi ho vissuto anche dopo, per la verità... Avevo due sorelle, Marta e Maria, zitellone come me, che mi avevano trascinato all'ascolto di un predicatore molto in a ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 02-04-2017)
Le arance di Lazzaro e la bara-su-misura
In quella casa Cristo amava mostrarsi veramente uomo. Era come se, per il tempo che vi sostava, lasciasse la sua divinità fuori dalla porta, quasi fosse un qualcosa d'ingombrante in quello spazio amico. Quella casa è il numero civico di tre fratelli: Marta, Maria, Lazzaro. Gente alla-buona, che non ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 02-04-2017)
Video commento su Giovanni 11,1-45
...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 02-04-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Rocco Pezzimenti 1. Nel leggere il brano evangelico della resurrezione di Lazzaro, viene subito spontanea una considerazione: il Signore viene a portare la vita, la vita vera, quella che è capace di sconfiggere la morte e i suoi avversari prendono spunto ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 02-04-2017)

Buon giorno ragazzi. Il vangelo oggi è impegnativo! Quando dico impegnativo non voglio dire difficilissimo, ma è certamente una pagina che richiede più attenzione del solito perché qui Gesù, a una lettura veloce, sembra un superman dal momento che risuscita un uomo che è morto da quattro giorni e q ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 02-04-2017)
Togliete la pietra!
Venga glorificato Tutto il Vangelo di Giovanni ha un punto di attrazione, un orientamento di tutti gli avvenimenti raccontati come delle parole del Signore; questo punto di attrazione è indicato a volte come «l'ora» e a volte come «gloria» o glorificazione: è la manifestazione piena dell'Amore che ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 02-04-2017)
Commento alle letture - V Domenica di Quaresima (Anno A)
...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 02-04-2017)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 11,1-45
...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 02-04-2017)
Lazzaro risuscitato: perché soltanto lui?
Ci si avvicina alla celebrazione della Pasqua, la risurrezione del Signore, la festa della vita. Le scorse domeniche l'hanno preparata, parlando della vita eterna con gli episodi della samaritana al pozzo e del cieco nato; oggi il discorso si fa più esplicito, col racconto (Giovanni 11) di Gesù che ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 02-04-2017)
Non è la vita che vince la morte, è l'amore
Di Lazzaro sappiamo poche cose, ma sono quelle che contano: la sua casa è ospitale, è fratello amato di Marta e Maria, amico speciale di Gesù. Il suo nome è: ospite, amico e fratello, insieme a quello coniato dalle sorelle: colui-che-Tu-ami, il nome di ognuno. A causa di Lazzaro sono giunte a noi d ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 02-04-2017)
Lazzaro, vieni fuori. E l'amico morto risuscitò
La quinta domenica di Quaresima che celebriamo oggi ci prepara immediatamente alla Pasqua. Sono, infatti, pochi i giorni che ci separano dall'annuale ricorrenza liturgica della risurrezione del Signore, che il punto di riferimento di tutto il cammino spirituale del singolo cristiano, come per l'inte ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Giovanni 11,1-45
Le tre domeniche precedenti la Settimana Santa costituiscono una trilogia Cristologica, basata sul Vangelo di Giovanni. Dopo averci presentato Gesù come acqua che disseta la ricerca di verità, di bene, di vita eterna - che in ultima analisi è sete di Dio - e come luce che ci fa vedere Dio stesso, il ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 02-04-2017)
Video commento su Gv 11,1-45
...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Ezechiele 37,12-14; Giovanni 11,1-45
Il messaggio che ci viene dato in questa domenica di quaresima è un messaggio di concretezza straordinaria, perché indica con chiarezza il coinvolgimento profondo di Gesù nell'amicizia con Marta Maria e Lazzaro. Giovanni insiste molto su questo aspetto: "Gesù amava molto Marta, Maria e Lazzaro", poi ...
(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 02-04-2017)
Video Commento a Mt 11, 1 - 45
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(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 02-04-2017)
Sulla Tua Parola - Gv 11,1-45
...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 02-04-2017)
La Parola - commento a Gv 11,1-45
Commento a cura di don Giandomenico Tamiozzo. Registrato a Casa Villa san Carlo, Costabissara, Vicenza ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 02-04-2017)

Dopo i temi dell'acqua viva dello Spirito e della luce della salvezza, eccoci al tema battesimale della vita eterna. Gesù viene avvisato che un suo caro amico, Lazzaro, sta per morire; che fa? Si precipita affannosamente? No, se ne sta lì tranquillo e dice: Questa malattia non è per la morte, ma s ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 02-04-2017)
L'amore più forte della morte
Nel mezzo del Vangelo di oggi risuona una frase terribile, che forse più di ogni altra esprime l'essenza di ogni incredulità, di ogni nostra chiusura del cuore nei confronti del Signore. Irrompe in un momento di grande dolore per Gesù. Il suo amico Lazzaro è morto. Gesù è nel dolore, piange, ma alcu ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 02-04-2017)
L'amore più forte della morte
Il testo dell'omelia si trova in Luigi Gioia, "Mi guida la tua mano. Omelie sui vangeli domenicali. Anno A", ed. Dehoniane. Clicca qui ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 02-04-2017)
Vita, morte e Amore
La liturgia di oggi ci invita indirettamente al prosieguo della Parola della scorsa Domenica, perché a proposito della guarigione del cieco nato si interrogava espressamente Gesù intorno alle ragioni del suo malessere: "Chi ha peccato lui o i suoi genitori perché sia nato cieco?" Com'è noto era infa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-04-2017)
Perché credano che tu mi hai mandato
La risurrezione della figlia di Giàiro era avvenuta nel silenzio. Nessuno era stato spettatore all'infuori di Pietro, Giacomo, Giovanni. La risurrezione del figlio della vedova di Nain si è compiuta in un villaggio sperduto della Galilea, lontano da occhi vigili e attenti. La risurrezione di Lazzaro ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-04-2017)
Vivere da vivi
La sfida, alla fine della fiera, è fra la morte e la vita. Fra vivere da vivi o da morti. Fra il permettere che la vita contagi e si allarghi fino a superare ogni morte o, viceversa, permettere alla morte di contagiare ogni aspetto della vita. Il deserto, il Tabor, la sete, la cecità... tutto ci p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-04-2017)
Video commento a Gv 11,1-45
...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Giovanni 11,1-45
Parto dal dialogo tra Gesù e Marta, parole intime intercorse tra i due amici, mentre erano soli; come l'evangelista abbia conosciuto il contenuto della breve conversazione, non ci è dato di sapere... saranno state le solite indiscrezioni, la solita fuga di notizie, oppure una confidenza fatta da Mar ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 02-04-2017)
Commento su Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
Nella quarta domenica di Quaresima Gesù ci veniva presentato quale luce che illumina il cammino di ogni battezzato e attraverso il miracolo della guarigione del cieco nato ci veniva svelato il significato del perché Cristo sia la nostra luce. Il cieco vede la luce quando si lava nella piscina di Si ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 02-04-2017)
Video commento su Gv 11,1-45
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 06-04-2014)
Audio commento alla liturgia
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 06-04-2014)
Commento su Gv 11,1-45
Collocazione del brano Questo brano della risurrezione di Lazzaro, oltre a far parte delle ultime tre tappe di preparazione dei catecumeni è il preludio ai racconti della passione e morte di Gesù. Infatti Giovanni al termine di questo episodio (Gv 11,45-53) ricorda che il Sinedrio decise di far mo ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 06-04-2014)
Commento su Rm 8,8-11
Collocazione del brano Paolo nella lettera ai Romani affronta alcuni argomenti molto importanti, quali il legame tra la legge, la fede e la giustificazione e il cammino dell'uomo giustificato, la salvezza di Israele che non ha creduto al Cristo, il significato del culto a Dio. Nel capitolo 8 si de ...
(continua)
mons. Vincenzo Paglia     (Omelia del 06-04-2014)
Commento su Ez 37,12-14; Gv 11,1-45
Introduzione Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle "storie di segni" che racconta san Giovanni. Si tratta qui di presentare Gesù, vincitore della morte. Il racconto culmina nella frase di Gesù su se stesso: "Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me non morrà in eterno" (v ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-04-2014)
Vieni a vedere
È splendido, Dio. Disseta l'anima, ridona luce alla nostra cecità. La quaresima è il tempo in cui riscoprire l'essenziale della fede, entrando nel deserto delle nostre giornate ingombre di cose da fare. Un tempo per lasciare che l'anima ci raggiunga. E oggi, alla fine di questo breve percorso, tr ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 06-04-2014)
Usciamo dai nostri sepolcri
Clicca qui per la vignetta della settimana. Anche questa domenica un lungo racconto dal vangelo di Giovanni domina la parte della Messa nella quale si ascolta la Scrittura (la Liturgia della Parola). Dopo aver ascoltato nelle scorse domeniche i racconti di Gesù che incontra la Samaritana al pozzo ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 06-04-2014)
Credo in Te Signore, risurrezione e vita
Mancano solo due settimane alla Pasqua, e le Letture bibliche di questa domenica parlano tutte della risurrezione. Non ancora di quella di Gesù, che irromperà come una novità assoluta, ma della nostra risurrezione, quella a cui noi aspiriamo e che proprio Cristo ci ha donato, risorgendo dai morti. I ...
(continua)
Giovani Missioitalia     (Omelia del 06-04-2014)
L' Amico
Anche il Vangelo di quest'ultima domenica di quaresima è una pagina ricchissima di spunti preziosi per la nostra vita. Non potendoli annoverare tutti quello su cui vogliamo soffermarci è l'Amicizia di Gesù. Per i nostri parametri gli amici si vedono nel momento del bisogno: è questo che misura l'aff ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-04-2014)
Tuo fratello risorgerà
Sa leggere bene la storia e ogni avvenimento che si compie in essa, solo chi è illuminato dalla potente luce dello Spirito Santo. Chi è senza la sua luce, passa accanto ad essa allo stesso modo del sacerdote e del levita che vedono l'uomo lasciato mezzo morto dai briganti sul ciglio della strada e v ...
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dom Luigi Gioia     (Omelia del 06-04-2014)
Io sono la risurrezione e la vita
Nel mezzo del Vangelo di oggi risuona una frase terribile, una frase che forse piu? di ogni altra esprime l'essenza di ogni incredulita?, di ogni nostra chiusura del cuore nei confronti del Signore. Una frase che, a pensarci bene, ricalca esattamente quella di satana quando tenta Gesu? nel deserto. ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 06-04-2014)
Risuscitati perché amati
Gesù è faccia a faccia con l'amicizia e con la morte, con l'a­more e il dolore, le due forze che reggono ogni cuore; lo vediamo coinvolto fino a fremere, piangere, commuo­­versi, gridare come in nessun'altra pagina del Vangelo. Di Lazza­ro sappiamo solo che era fratello di Marta e Maria e che Gesù e ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 06-04-2014)
Cristo s'è preso a letto. E Marta glielo rinfaccia
Betania, la città dove Cristo è di casa. Lì, tra il torrente Cedron e le mura di Gerusalemme, è come se l'Uomo di Nazareth lasciasse la sua divinità fuori dalla porta: troppo ingombrante in quel minuscolo rifugio, pertugio di anime pure e nobili come Marta, Maria e Lazzaro. I tre fratelli di Betania ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 06-04-2014)
Lacrime di risurrezione
Nel tenerissimo e solenne dialogo tra la vita e la morte che ci presenta oggi la pagina del vangelo di Giovanni, c'è la profondità dell'uomo e la sua ferialità, e c'è la premura infinita di Dio per la sua fragile e preziosa creatura. Davanti all'esperienza drammatica e misteriosa della morte, che al ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 06-04-2014)
La resurrezione di Lazzaro: la vita è una preparazione all'eternità
La Parola di Dio, dopo averci presentato, in questo cammino quaresimale, Gesù come sorgente di acqua viva, dono di Dio, nel racconto della samaritana al pozzo, e dopo averci rivelato Gesù come Luce che illumina ogni uomo, nel miracolo del cieco dalla nascita, oggi ci fa riflettere su Gesù unica nost ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 06-04-2014)
Ho amato, ho creduto, e ora vivo
La scorsa domenica, la Liturgia della Parola verteva intorno a due verbi: "vedere" e "credere". Due verbi molto cari a Giovanni, che trovano il culmine del loro significato nei racconti di Risurrezione, dove i discepoli Pietro, Giovanni e Maria di Magdala, credono nel Signore Risorto perché hanno vi ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 06-04-2014)
Liberatelo
il villaggio di Maria e di Marta sua sorella Protagoniste di questo episodio sono le due sorelle di Betania Marta e Maria. In modo diverso rappresentano il genio femminile estremamente dinamico e pragmatico, ricco di iniziativa, fortemente relazionale ma anche quello in cui la relazione passa attra ...
(continua)
mons. Gianfranco Poma     (Omelia del 06-04-2014)
Io credo, Signore: tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene in questo mondo
Il cap.11 del Vangelo di Giovanni ci presenta l'incontro di Gesù con la famiglia "che egli amava", di Lazzaro, Marta e Maria, in un momento drammatico della loro vita e pure della sua. Siamo alla fine della prima parte del Vangelo: poi egli ci mostrerà fino a che punto egli stesso si fa compagno de ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 06-04-2014)
Video commento su Gv 11,1-45
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-04-2014)
Commento su Ez 37,12
"Ecco io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe" Ez 37,12 Come vivere questa Parola? Dio non ama i sepolcri, non ama i nostri sepolcri e ce ne vuole portare fuori. Sa che rimanerci dentro significa iniziare a mandare "cattivo odore" perché tutto si ferma, diventa stantio, marcis ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 06-04-2014)
Commento su Giovanni 11,1-45
La profezia di Ezechiele, si presta a più di una interpretazione: se la confrontiamo con la pagina, ancor più famosa, ove il profeta descrive la scena delle ossa inaridite che prodigiosamente riprendono vita, si ricoprono della loro carne, ed ecco, risorgono i morti (cfr. Ger 37), anche il passo di ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 06-04-2014)

Lazzaro è malato e muore; attorno a Gesù tanti malati. La malattia è la condizione di tutti gli uomini e il Signore per ognuno ha grande misericordia. Anche il gesto di Maria, che unge il Signore e asciuga i suoi piedi con i capelli, insieme al pianto della peccatrice ai piedi di Gesù, parlano di te ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 06-04-2014)
Lazzaro, il risuscitato
La quinta domenica di Quaresima, ci presenta un altro dei miracoli di Gesù: la risurrezione di Lazzaro. Si tratta di un miracolo con finalità ben precise, che, come è facile intuire, è un preavviso di quanto accadrà, con la stessa persona di Gesù. Per Lazzaro la risurrezione è temporanea, in quanto, ...
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don Claudio Doglio     (Omelia del 06-04-2014)
Video commento a Gv 11,1-45
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don Valentino Porcile     (Omelia del 06-04-2014)
Video commento a Gv 11,1-45
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Omelie.org - autori vari     (Omelia del 06-04-2014)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris La quaresima è un cammino e un tempo in cui siamo invitati a tornare all'essenziale, a quello che conta nella nostra vita, e scoprire che ciò che più vale viene dal nostro sempre nuovo incontro con Dio. Mi sembra di poter tradurre c ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 06-04-2014)

Siamo arrivati alla quinta domenica di Quaresima, ormai al termine di questo bel percorso che certamente ci ha avvicinato ancora di più a Gesù. L'abbiamo contemplato in diverse situazioni e già siamo proiettati verso la passione e risurrezione. Prima però la liturgia ci offre un altro incontro di Ge ...
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don Marco Pratesi     (Omelia del 06-04-2014)
Ruminare i Salmi - Salmo 130,1-2 (V domenica di quaresima, anno A)
Ruminare i Salmi - Salmo 130 (Vulgata / liturgia 129),1-2 (V domenica di quaresima, anno A) CEI Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. TILC Dal profondo dell'angoscia grido a te, Signore; Signore, ascolta il mio pianto! NV De profundis clamavi ad te, Domine; Domine ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 06-04-2014)
Morte, qual è la tua ragion d'essere?
Il male e la morte sono incognite perenni della vita umana, cui tutti si cerca da sempre di dare un senso. Ma soprattutto da sempre l'uomo cerca di avere ragione di esse e se c'è una verità che possa soddisfarlo definitivamente, questa è quella di dare una soluzione risolutiva al problema del trapas ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-04-2014)
Video commento a Gv 11,1-45
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 06-04-2014)
Parole memorabili cui si lega la speranza
Domenica prossima cominceranno i riti pasquali, che culmineranno la domenica successiva, con la celebrazione della risurrezione del Signore, la festa della vita. Le scorse domeniche l'hanno preparata, parlando della vita eterna con gli episodi della samaritana al pozzo e del cieco nato; oggi il disc ...
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 06-04-2014)
Anticipazione di pasqua, anticipazione di vita
Anticipazione di pasqua, anticipazione di vita.. La liturgia della parola di questa domenica ci invita a meditare sul segno della resurrezione di Lazzaro (?El'asar = Dio ha aiutato, colui che è assistito da Dio) e lo pone come profezia della resurrezione di Gesù. Con questa domenica termina l'itine ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 00-00-0000)
Commento alle letture con i ragazzi - V Domenica di Quaresima (Anno A)
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