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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Giovanni Battista de La Salle S0407 ; EP031
Giovanni (Reims, Francia, 1651 - Rouen 7 aprile 1719) aprì scuole libere per l'educazione dei fanciulli poveri a Reims, Parigi (1688) e Rouen (1705) con un nuovo metodo didattico e pedagogico. La congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, da lui fondata (1684), contribuì largamente all'educazione popolare.
UN POPOLO UMILE E POVERO (L). La Chiesa di Cristo non è una società ricca e potente. È un popolo di umili e di poveri. La festa è per i poveri, la salvezza per gli infelici.
ACCOGLIERE I FANCIULLI (V) La Chiesa ha sempre dimostrato una cura particolare per i fanciulli. E non per sentimentalismo, né per assicurarsi nuove leve, ma per obbedire a Cristo. Come atto di fede nel Vangelo: i fanciulli possiedono una comprensione semplice che non sempre hanno gli adulti. E come atto di amore di Dio: accogliere un fanciullo vuoI dire accogliere Gesù.
È importantissimo non costringere mai un ragazzo ad una lezione che non potrebbe capire.
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Antifona d'ingresso
"Chi fa e insegna, sarà grande nel regno dei cieli",
dice il Signore.
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Colletta
O Dio, che hai scelto san Giovanni Battista de la Salle
per l'educazione cristiana dei giovani,
suscita sempre nella tua Chiesa educatori e maestri
che s'impegnino generosamente
al servizio delle nuove generazioni nella scuola e nella vita.
Per il nostro Signore...
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Prima lettura
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At 6,8-15
Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.
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Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 118
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Beato chi cammina nella legge del Signore.
Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.
Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
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Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
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Gv 6,22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
L'opera di Dio che Cristo ci ha chiesto di compiere è la fede in lui. Con questa fiducia, supplichiamo Dio per noi e per tutti, dicendo:
Donaci il cibo che dura in eterno, Signore.
- Per la Chiesa, perchè per la forza dello Spirito Santo proclami dappertutto con coraggio il messaggio evangelico di Cristo Gesù. Preghiamo.
- Per i credenti in Cristo, perchè comprendano che l'opera essenziale da compiere è permeare tutta la vita di una fede più pura e generosa. Preghiamo.
- Per tutti gli uomini che sono impegnati nelle opere del progresso sociale e della pace, perchè sappiano orientarsi al Cristo per rispondere pienamente ai veri bisogni dell'uomo. Preghiamo.
- Per tutti coloro che soffrono la fame e la sete, perchè trovino solidarietà nelle istituzioni sociali e nelle decisioni coraggiose dei responsabili. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè superiamo la continua tentazione del formalismo religioso e della superficialità consumistica. Preghiamo.
- Per coloro che hanno il compito di esercitare la giustizia. Preghiamo.
- Per i popoli in via di sviluppo. Preghiamo.
O Dio misericordioso, che ti riveli attraverso i segni e gli interventi salvifici di coloro che ti cercano senza interesse o calcolo, Fa' che aderiamo con fede al tuo Figlio Gesù che ci hai donato come cibo che dura per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, l'offerta del tuo popolo in onore dei tuoi Santi,
e per la partecipazione a questo sacrificio
donaci di esprimere nella vita
la forza della tua carità.
Per Cristo ...
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Antifona di comunione
"Chi segue me, non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita", dice il Signore.
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Preghiera dopo la comunione
Questo santo convito ci sostenga, Signore,
perchè sull'esempio dei Santi
testimoniamo nei pensieri e nelle opere
la luce della tua verità
e l'amore verso i fratelli.
Per Cristo ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-05-2019)
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Commento su Gv 6, 26-29
?Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di l ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-05-2019)
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Che crediate in colui che egli ha mandato
Una prima verità che troviamo nei dialoghi di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni è l'andare oltre di Cristo Signore ad ogni parola superflua, insignificante. L'altro si accosta a Lui per parlare. Gesù ascolta solo le prima parole. Poi subito annunzia il mistero che deve essere annunziato. Così con Ni ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 16-04-2018)
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Commento su Gv 6, 26-27
?voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo?.
Gv 6, 26-27
Come viv ...
(continua)
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don Cristiano Mauri (Omelia del 16-04-2018)
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Less is more. Il bello del minimalismo
Dopo il miracolo dei pani, la folla presa dall'entusiasmo aveva cercato Gesù per farlo re.
La sua reazione era stata una forte ed eloquente presa di distanza.
Ritirandosi solo sulla montagna aveva dichiarato di non voler corrispondere in alcun modo all'idea di messia politico che il popolo dimost ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 16-04-2018)
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Questa è l'opera di Dio
I Giudei hanno mangiato il pane dato loro da Gesù. Si sono saziati. Cercano Cristo per avere ancora da lui il pane. Ma Gesù non è stato mandato nel mondo per risolvere la questione del pane per il corpo. La sua missione è divinamente altra. Lui è mandato perché ogni uomo possa nutrire la sua anima e ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-05-2017)
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Commento su Gv 6,27
"Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo"
Gv 6,27
Come vivere questa Parola?
Gesù ha realizzato il grande miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che ha susci ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 01-05-2017)
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Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Nel dialogo di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sono indicate delle regole di procedura nell'annunzio del Vangelo che sempre devono essere rispettate. Una di queste esige che l'altro sappia dinanzi a chi si trova. Colui che gli parla, parla in nome di Dio o da se stesso? Parla perché mandato, o perch ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 11-04-2016)
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Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Per comprendere chi è Cristo Gesù e cosa significa che su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo dobbiamo necessariamente lasciarci aiutare dalla Lettera agli Ebrei.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-04-2016)
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Commento su Gv 6,29
«Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Gv 6,29
Come vivere questa Parola?
Ogni opera manifesta e fa conoscere l'autore: per comprendere il più possibile la persona di Gesù, dobbiamo accoglierlo come l'inviato di Dio Padre e come il suo rivelatore. Solo così possiamo ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 20-04-2015)
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Quante volte anche noi cerchiamo Dio solo perché ci riempie la pancia, perché pensiamo che esaurisca i nostri desideri, le nostre ambizioni. Quante volte anche noi, se siamo onesti, dobbiamo ammettere di cercare Dio perché abbiamo paura della vita, perché non capiamo, perché speriamo che egli ci pos ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 20-04-2015)
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Questa è l'opera di Dio
Ogni uomo è chiamato a compiere le opere di Dio. Rispondendo ad ogni uomo nella persona dei Giudei, Gesù dice che una sola è l'opera di Dio: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Colui che egli ha mandato è uno solo: Cristo Gesù. È Lui il solo servo nel quale Dio si è ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 20-04-2015)
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Commento su Gv 6, 26-27
"Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di l ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-05-2014)
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Fugge, il Signore. No, non si aspettava certo una reazione di quel genere. Ha rischiato tanto, si è messo in gioco. Lui che da sempre ha fuggito i miracoli, ha compiuto il più eclatante dei miracoli. Forse sperava, illuso!, che la folla fosse pronta a quanto aveva da dire. A manifestare il vero volt ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-05-2014)
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Che crediate in colui che egli ha mandato
Crede in Dio è credere nelle opere di Dio. È dalle opere che si conosce il suo autore. Questa verità è annunziata dal Libro della Sapienza. Questa via, se rettamente perseguita, ci consente di non cade nell'idolatria, totale falsità di Dio che diviene totale falsità dell'uomo. Dalla verità di Dio è ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-05-2014)
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Commento su Gv 6, 28-29
«Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato"».
Gv 6, 28-29
Come vivere questa Parola?
È interessante sottolineare, alla fine del brano evangelico odierno, l'opposizione assai s ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 15-04-2013)
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Commento su Gv 6,22-29
Fugge, il Maestro. La folla lo vuole fare re. Giusto, e ci mancherebbe altro! Chi di noi non vorrebbe un governo che ci dà da mangiare invece di bastonarci con le tasse? Lo vuole fare re. Poco importa cosa Gesù dice, cosa chiede, poco importa chi dice di essere: facciamolo re e risolviamo ogni probl ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 15-04-2013)
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Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato
Proprio ieri Papa Francesco ha detto che in molti non credono e si allontanano dalla Chiesa per l'incoerenza dei fedeli e dei pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere.
Gesù ci ha dato l'esempio con la sua vita, ci ha fatto mostrato la carità verso il pross ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-04-2013)
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Commento su Giovanni 6, 29
"Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato"
Gv 6, 29
Come vivere questa parola?
Tutta la settimana saremo accompagnanti dal capitolo 6 del Vangelo secondo Giovanni. Un capitolo per certi versi difficile, lungo... pasquale, ma senza i colori brillanti e la luce radiosa de ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 15-04-2013)
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Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Il dialogo di Gesù con i Giudei nella sinagoga di Cafarnao è una miniera di saggezza, intelligenza, sapienza nello Spirito Santo. Con divina maestria li vuole portare alla fede nel suo mistero globale, che è infinitamente oltre tutte le profezie che l'Antico Testamento aveva proferito sulla sua Pers ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 23-04-2012)
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Commento su Giovanni 6,22-29
È un dialogo fra sordi quello di Gesù con la folla, piuttosto offesa, che lo ha cercato. Ma come, hanno appena cercato di farlo re e questi è fuggito? Che strano personaggio! Gesù, in effetti, appare profondamente turbato da ciò che è accaduto. Non si aspettava una reazione del genere: sperava che q ...
(continua)
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