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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco
EP046 ;
"Verità" è un termine chiave. Per lo spirito profano evoca una formula, una teoria, una cosa dello spirito, insomma, e, soprattutto, qualche cosa che si possiede. Cristo rovescia questa concezione della "verità", rifiutandola in quanto superficiale. Egli non dice: "Io ho", ma "Io sono": "Io sono la verità".
La verità è una persona, non una proposizione. Tutto il mondo cerca la verità, ma nei posti sbagliati, accontentandosi di qualche "ismo" o di qualche ideologia. Tutti gli "ismi", però, passano presto di moda, come un temporale d'estate.
Cercando la verità, noi cerchiamo la persona vera, cerchiamo il Padre e il Cristo che ne è la manifestazione concreta. Non si tratta di verità del Padre che il Figlio deve imparare per poi trasmettere. Cristo è la verità in se stesso.
Ciò andava al di là dell'intelligenza degli apostoli. Filippo esprime la loro inquietudine con una richiesta precisa: "Signore, mostraci il Padre e basta". Gli apostoli non riescono ad afferrare l'identità del Figlio e del Padre. Hanno appena saputo che stanno per lasciare Cristo e non sanno che andare presso il Padre significa restare con Gesù e rimanere sempre presso di lui nella terra promessa.
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Antifona d'ingresso
Voi siete un popolo redento;
annunziate le grandi opere del Signore,
che vi ha chiamato dalle tenebre
alla sua ammirabile luce. Alleluia. (1Pt 2,9)
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Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
rendi sempre operante in noi il mistero della Pasqua,
perché, nati a nuova vita nel Battesimo,
con la tua protezione possiamo portare molto frutto
e giungere alla pienezza della gioia eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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At 13,44-52
Noi ci rivolgiamo ai pagani.
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Dagli Atti degli Apostoli
Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio.
I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 97
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Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
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Canto al Vangelo (Gv 8,31-32)
Alleluia, alleluia.
Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.
Alleluia.
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Gv 14,7-14
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo:
Fratello nostro Gesù, ascoltaci.
- Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo.
- Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo.
- Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo.
- Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo.
- Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo.
- Per chi respinge la Parola di Dio. Preghiamo.
- Per i credenti delle religioni non cristiane. Preghiamo.
O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, Fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
Accogli, Signore,
i doni e le preghiere della tua Chiesa;
questo mistero,
che esprime la pienezza della tua carità,
ci custodisca sempre nella gioia pasquale.
Per Cristo nostro Signore.
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PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell'universo per mezzo del mistero pasquale
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l'universo risorge e si rinnova,
e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria: Santo...
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Antifona di comunione
"Quelli che mi hai dato, Padre,
voglio che siano con me, dove sono io,
perché contemplino
la gloria che mi hai dato". Alleluia. (Gv 17,24)
Oppure:
"Io sono nel Padre e il Padre è in me",
dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,11)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale della Pasqua,
che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la gioia
di partecipare a questo sacrificio,
memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio,
fa' di tutti noi un'offerta perenne per la tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 18-05-2019)
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Io sono nel Padre e il Padre è in me
Oggi, tempo in cui anche la vera fede della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, simile ad una valanga di neve, per colpa di molti dei suoi figli, sta scivolando rovinosamente dalla cima della sua verità verso la valle della falsità, della confusione, dell'eresia, dell'apostasia silenziosa e na ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 18-05-2019)
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Commento su At 13, 44 -48
?Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necess ...
(continua)
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don Cristiano Mauri (Omelia del 28-04-2018)
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Io non ti conosco, io non so chi sei
L'annuncio della propria partenza fatto da Gesù nel contesto dell'ultima cena ha profondamente scosso i discepoli.
La sua dipartita è però un'ottima notizia, perché è il preludio al suo ritorno, che corrisponderà al trasferimento dei discepoli nella piena e perfetta comunione con Dio.
La morte di ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-04-2018)
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Chi ha visto me, ha visto il Padre
Mettendo a confronto tutti gli uomini di Dio dell'Antico Testamento, tutti hanno manifestato chi una virtù e chi un'altra, chi una verità e chi un'altra, chi un frammento del volto di Dio e chi un altro. Molte cose non sono state manifestate affatto. D'altronde, anche se Dio avesse voluto manifestar ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 13-05-2017)
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Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio
Abele, Caino, Lamec, Noè, Abramo, Giuseppe, Mosè, Giosuè, Samuele, Davide, ogni profeta e giusto, rivela chi è il suo Dio. Volendo operare un confronto tra Abramo e Cristo Gesù, quale è lo specifico del Dio rivelato dall'uno e dall'altro? Cosa Abramo mostra del suo Dio e cosa invece mostra Gesù Sign ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-05-2017)
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Commento su At 13, 46
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani.
At 13, 46
Come vivere questa Parola?
I due grandi missionari dichi ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 23-04-2016)
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Chi ha visto me, ha visto il Padre
Isaia vede Dio. Lo vede sopra un trono alto ed elevato. Lo vede nella sua gloria.
Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la facci ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-04-2016)
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Commento su At 13, 46-47
«Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 02-05-2015)
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Devo essere sincero: nella mia lunga vita ho incontrato molti credenti e pochi cristiani. Intendo dire che sono ancora molte le persone che credono in Dio, che cercano una risposta alle grandi domande della vita, che frequentano le comunità cristiane. Ma quando mi confronto con loro, mi accorgo che ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 02-05-2015)
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Fin da ora lo conoscete e lo avete veduto
Finora i profeti avevano mostrato qualcosa di Dio. Se poniamo insieme le loro rivelazioni molte sono le lacune su Dio che vanno colmate. Manca ad esse il compimento che è dato solo da Gesù. È Lui il perfetto rivelatore del Padre. Mosè di Dio ha rivelato la sua onnipotenza invincibile. Samuele la for ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-05-2015)
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Commento su Gv 14, 8-10
"Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?"
Gv 14, 8-10
Come vivere ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 17-05-2014)
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Gesù ci svela il volto del Padre. Non abbiamo bisogno di cercare altrove o di interrogarci sulla natura di Dio: seguiamo gli insegnamenti del Maestro Gesù. Egli non parla di Dio come un Padre solo perché uomo dalla grandissima sensibilità interiore, no. Ne parla con verità perché lui e il Padre sono ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 17-05-2014)
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Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me
La comunione che regna tra il Padre e Gesù è la più alta relazione che possa viversi tra due Persone. Essere l'una nell'altra. È come se una fosse ne grembo dell'altra, nel cuore dell'altra, nella mente dell'altra, nella volontà dell'altra. È come se fossero una persona sola, mentre in realtà dono d ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 17-05-2014)
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Commento su At 13, 46-47
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto per essere luc ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 27-04-2013)
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Commento su Gv 14,7-14
Come biasimare il povero Filippo? A volte Gesù supera davvero il limite, spinge davvero troppo l'acceleratore! Per un ebreo era già una rivoluzione quasi impossibile cambiare la propria idea su Dio. Ma i Dodici l'avevano fatto, avevano lentamente convertito il proprio cuore al volto di Dio così come ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 27-04-2013)
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Chi crede in me, compirà le opere che io compio
Da bambini leggiamo un libro sui pirati e subito fantastichiamo di essere il terrore dei sette mari, sfogliamo le pagine dei tre moschettieri e ci ritroviamo a sventolare un bastone credendolo una spada con la quale sconfiggere i cattivi. Da grandi ci immedesimiamo in artisti di successo, grandi imp ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-04-2013)
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Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò
Gesù è il nuovo tempio di Dio. Chi prega da questo tempio, nel suo nome, Lui lo ascolterà dal Cielo. Leggiamo cosa chiede Salomone al Signore e comprenderemo.
Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché gli è imposto un giuramento imprecatorio, viene a giurare davanti al tuo altare in questo te ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-04-2013)
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Commento su Giovanni 14,9-10
«"Mostraci il Padre"? Non credi che io sia nel Padre e il Padre è in me?»
Gv 14,9-10
Come vivere questa Parola?
Durante gli ultimi giorni di Gesù tra i suoi, secondo il racconto di Giovanni, quasi ogni discepolo ha avuto un suo momento "clou" in cui però quasi sempre si manifestava la fatica a co ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-05-2012)
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Commento su Giovanni 14,7-14
Lentamente ma inesorabilmente i discepoli prendono consapevolezza su chi sia veramente Gesù. All'inizio lo hanno seguito per la sua forte personalità carismatica, per la sua forza interiore, poi, frequentandolo, si rendono conto che è un profeta, per la sua predicazione, per i prodigi che accompagna ...
(continua)
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