LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 20 Agosto 2008 <

Lunedì 18 Agosto 2008

Martedì 19 Agosto 2008

Mercoledì 20 Agosto 2008

Giovedì 21 Agosto 2008

Venerdì 22 Agosto 2008

Sabato 23 Agosto 2008

Domenica 24 Agosto 2008

Lunedì 25 Agosto 2008

Martedì 26 Agosto 2008

Mercoledì 27 Agosto 2008


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  San Bernardo

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Bernardo
S0820 ; PO203

Bernardo (Digione, Francia, 1090 - Chiaravalle-Clairvaux 20 agosto 1153), dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell'Ordine Cistercense. L'obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni di santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all'esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all'umanità di Cristo e alla Vergine Madre.

Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Il giusto si allieterà nel Signore,
riporrà in lui la sua speranza;
tutti i retti di cuore ne gioiranno. (Sal 64,11)


Colletta
O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa
san Bernardo abate,
come lampada che arde e risplende,
fa' che per sua intercessione
camminiamo sempre con lo stesso fervore di spirito,
come figli della luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





>

Prima lettura

Ez 34,1-11
Strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.

Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura.
Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge -, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna».

Parola di Dio



>

Salmo responsoriale

Sal 22

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.




















Canto al Vangelo (Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.


>

Vangelo

Mt 20,1-16
Sei invidioso perché io sono buono?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo".
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore





Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, rivolgiamoci con riconoscenza a Dio padre che ci chiama a collaborare con lui nella sua vigna, dicendo:
Aiutaci, o Signore, a servirti con gioia.

Per il popolo santo di Dio, perché serva il Signore nell'umiltà, e rispetti tutti coloro che, per vari motivi, non si trovano a lavorare nel campo della Chiesa. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché sappiano affrontare la fatica con fede e amore, senza lamentarsi come gli operai della prima ora. Preghiamo:
Per gli anziani, perché siano sempre pronti a rispondere alle ispirazioni del Signore che li chiama ogni giorno a rendersi utili, secondo le proprie possibilità. Preghiamo:
Per i disoccupati e cassintegrati, perché la società si senta impegnata a rivedere le attuali regole del lavoro e dell'economia. Preghiamo:
Per tutti noi, perché non ascoltiamo invano il Signore che ci passa accanto, invitandoci all'impegno. Preghiamo:
Per i sindacati.
Perché ringraziamo Dio della sua continua gratuità.

Ascolta, o Padre buono, queste preghiere e sostieni il nostro animo nelle fatiche e nell'arsura della nostra giornata terrena. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, Signore, questo sacrificio,
fonte di unità e di pace,
nel ricordo del santo abate Bernardo,
che con la parola e con l'azione
operò instancabile per la concordia nella Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)


Preghiera dopo la comunione
Il pane di vita eterna che abbiamo ricevuto
nella festa di san Bernardo,
ci rinnovi, Signore, nel corpo e nello spirito,
perché, illuminati dalle sue parole e dal suo esempio,
anche noi siamo afferrati
dall'amore del tuo Verbo fatto uomo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-08-2018)
Nessuno ci ha presi a giornata
Alcuni brani della Scrittura, uno tratto da Libro della Sapienza, uno dalla Lettera di San Paolo ai Romani e un altro ancora attinto dalla Prima Lettera ai Corinzi, pongono la nostra mente dinanzi ad un mistero insondabile e incomprensibile che è la volontà di Dio. Quella di Dio è volontà governata ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-08-2018)
Nessuno ci ha presi a giornata
Alcuni brani della Scrittura, uno tratto da Libro della Sapienza, uno dalla Lettera di San Paolo ai Romani e un altro ancora attinto dalla Prima Lettera ai Corinzi, pongono la nostra mente dinanzi ad un mistero insondabile e incomprensibile che è la volontà di Dio. Quella di Dio è volontà governata ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-08-2017)
Non posso fare delle mie cose quello che voglio?
Le regole del regno dei cieli non sono stabilite dall'uomo. A nessun uomo è stato dato questo potere. Esse sono tutte date dal Signore, da Dio e da nessun altro. Non solo vengono dal cielo, ma sono anche immodificabili in eterno. Anche le modalità della loro applicazione nel tempo, lungo il corso de ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-08-2016)
Prendi il tuo e vattene
Nell'uomo tutto è dono di Dio, una elargizione della sua misericordia, bontà divina carità, infinita compassione. Non solo per amore il Signore crea l'uomo, per amore lo vuole suo familiare, suo figlio, lo vuole corpo di Cristo, partecipe della sua natura divina. Lo vuole nel suo regno eterno, nel s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-08-2015)

È incomprensibile l'atteggiamento del padrone della vigna. Va in strada presto, al mattino, per assumere i primi operai. Quando si accorge che non bastano torna ancora per cercare altri operai. Stabilisce con loro ?quanto è giusto? come ricompensa. Quando esce alle cinque del pomeriggio, vede ancora ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-08-2015)
Quello che è giusto ve lo darò
Ogni uomo che vive sulla terra, che è vissuto, o che vivrà, mai potrà accusare il Signore di ingiustizia, di male o di altre cose nefande e abominevoli. Il nostro Dio è sommo ed infinito bene. La sua natura è carità eterna, divina. Le tre Persone divine vivono in una comunione perfettissima di amore ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-08-2014)

Quanto è grande il nostro Dio? Ci concede di lavorare nella sua vigna, il mondo. Non solo: esce diverse volte durante la giornata per assumere dei braccianti a giornata, anche alla fine del giorno, quando è ormai inutile la loro presenza. Ma non vuole umiliarli, fare l'elemosina. Dio sa bene (il nos ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-08-2014)
Amico, io non ti faccio torto
Il nostro Dio può essere compreso nel suo immenso, divino, eterno mistero di amore se ci lasceremo aiutare dal sole. Non appena esso si posiziona nella volta celeste, ogni uomo di questa terra può attingere tutto il calore, tutta la luce, tutti i raggi che vuole. Nessuno potrà dire all'altro: smetti ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-08-2013)
Commento su Mt 20,1-16
La chiave di lettura della dura parabola di oggi sta tutta in un particolare: nel pensiero degli operai della prima ora che, vedendo il padrone dare comunque un denaro a quanti hanno lavorato per un'ora soltanto prima del tramonto, pensano: "Se a costoro che hanno lavorato meno di noi, - questo è il ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 21-08-2013)
Non posso fare delle mie cose quello che voglio?
Invidia, gelosia sono lo smog della nostra vita inquinano i nostri sentimenti e la capacita di ragionare in maniera obiettiva. Ci facciamo prendere da quello che gli occhi ci suggeriscono, da ciò che elaboriamo al primo istante. Vi è mai capitato di incontrare una persona per la strada, squadrarla ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-08-2013)
Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?
La storia della salvezza è questa sublime, divina verità: Dio ama l'uomo di un amore eterno. È un amore che non si stanca, mai viene meno, mai si arrende, mai si indebolisce, mai smette di amare con più grande intensità. Così il profeta Geremia. In quel tempo - oracolo del Signore - io sarò Dio p ...
(continua)