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Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde
AO330 ;
La parabola dei talenti parla della venuta di Gesù per il giudizio universale. Quando ritornerà, egli esigerà di sapere da noi come abbiamo usato il nostro tempo, cosa abbiamo fatto della nostra vita e dei talenti che abbiamo ricevuto, cioè delle nostre capacità. Il premio per il buon uso sarà la partecipazione alla gioia del Signore, cioè al banchetto eterno. La parabola racchiude un insegnamento fondamentale: Dio non misurerà né conterà i nostri acquisti, le nostre realizzazioni. Non ci chiederà se abbiamo compiuto delle prodezze ammirate dal mondo, perché ciò non dipende da noi, ma è in parte condizionato dai talenti che abbiamo ricevuto. Vengono tenute in conto soltanto la fedeltà, l'assiduità e la carità con le quali noi avremo fatto fronte ai nostri doveri, anche se i più umili e i più ordinari. Il terzo servitore, "malvagio e infingardo" ha una falsa immagine del padrone (di Dio). Il peggio è che non lo ama. La paura nei confronti del padrone l'ha paralizzato ed ha agito in modo maldestro, senza assumersi nessun rischio. Così ha sotterrato il suo talento. Dio si aspetta da noi una risposta gioiosa, un impegno che proviene dall'amore e dalla nostra prontezza ad assumere rischi e ad affrontare difficoltà. I talenti possono significare le capacità naturali, i doni e i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ma anche il Vangelo, la rivelazione, e la salvezza che Cristo ha trasmesso alla Chiesa. Tutti i credenti hanno il dovere di ritrasmettere questi doni, a parole e a fatti.
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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
"Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi".(Ger 29,11.12.14)
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Colletta
Il tuo aiuto, Signore,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, che affidi alle mani dell'uomo
tutti i beni della creazione e della grazia,
fa' che la nostra buona volontà
moltiplichi i frutti della tua provvidenza;
rendici sempre operosi e vigilanti
in attesa del tuo giorno,
nella speranza di sentirci chiamare
servi buoni e fedeli,
e così entrare nella gioia del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Pr 31,10-13.19-20.30-31
La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.
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Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 127
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Beato chi teme il Signore.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
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Seconda lettura
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1Ts 5,1-6
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.
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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C'è pace e sicurezza!», allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Parola di Dio
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Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
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Mt 25,14-30
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo".
Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo (25, 14-15.19-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone"».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Consapevoli della fiducia che il Signore ha riposto in noi, ma anche della nostra fragilità e dell'incapacità a far fruttificare i doni che ci ha affidato, chiediamogli di aiutarci ad essere come lui ci vuole.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore
1. Perché la Chiesa ami ogni uomo con il cuore di Cristo e annunci il Vangelo sino ai confini del mondo. Preghiamo.
2. Perché chi è impegnato nelle strutture politiche e sociali si apra al contributo di tutti, collaborando con gli uomini di buona volontà per il bene comune. Preghiamo.
3. Perché coloro che hanno udito la chiamata del Signore la accolgano e la custodiscano nel cuore, per donarsi agli uomini secondo i disegni di Dio. Preghiamo.
4. Per i giovani che sprecano i loro talenti nell'edonismo e nel disimpegno, perché il Signore li renda consapevoli del fatto che la loro esistenza è preziosa ed è un dono da far fruttificare. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità vengano valorizzati i doni di tutti i suoi membri e si viva nella gioia della comunione fraterna. Preghiamo.
Ascolta le nostre preghiere, o Padre, e sostienici con il tuo aiuto, perché ogni nostra azione abbia in te il suo inizio e in te il suo compimento. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
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Preghiera sulle offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza. (Sal 73,28)
Oppure:
Dice il Signore:
"In verità vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato". (Mc 11,23.24)
Oppure:
"Servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco,
ti darò autorità su molto;
prendi parte alla gioia del tuo Signore". (Mt 25,21)
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Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale, che Cristo tuo Figlio
ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
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don Fabio Rosini (Omelia del 19-11-2017)
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Audio commento alla liturgia del 19 novembre 2017
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(continua)
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30
In questa XXXIII domenica del tempo ordinario l'evangelista Matteo riporta una parabola raccontata da Gesù e conosciuta come la parabola dei talenti. Gesù parla spesso in parabole per rivelare, con parole comprensibili ai suoi contemporanei, ma anche a noi, ?le cose nascoste sin dalla fondazione del ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Mt 25, 14-15; 24-25
«Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: ?Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. [...]
Si presentò infine anche colui che avev ...
(continua)
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Wilma Chasseur (Omelia del 19-11-2017)
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Audio commento alla liturgia - Mt 25,14-30
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(continua)
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Sulla strada - TV2000 (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Matteo 25,14-30
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(continua)
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Missionari della Via (Omelia del 19-11-2017)
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Siamo davanti ad una splendida parabola, che ci pone davanti quello che è il senso della vita e del suo epilogo, ovvero il giudizio di Dio.
Il padrone della parabola è immagine di Dio, che affida a ciascuno di noi i suoi beni che sono di inestimabile valore: questi beni, prima che le nostre capacit ...
(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 19-11-2017)
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Le mani della fede
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(continua)
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don Maurizio Prandi (Omelia del 19-11-2017)
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Ognuno può dare il meglio di sé
In questa penultima domenica del tempo ordinario, che per volontà del papa è diventata la Giornata mondiale dei Poveri, la liturgia della Parola ci viene incontro chiedendoci questo stile di povertà di fronte al testo sacro. Condivido alcune intuizioni che sono scaturite dall'ascolto comune del Vang ...
(continua)
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don Marco Pozza (Omelia del 19-11-2017)
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Istruzioni per chi sogna di morire nuovo di zecca
Fidarsi è verbo di sicurezza: "Mi fido di te, sento di potermi fidare". Affidarsi è verbo di confidenza: "Mi affido alla tua discrezione". È pagamento di riscatto: «Mi affido alle tue mani; tu mi riscatti, Signore, Dio fedele» (Sal 30,6). L'opposto della confidenza è il guardarsi-bene: il verbo di c ...
(continua)
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don Giovanni Berti (Omelia del 19-11-2017)
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Il talento dell'amore
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Quando a Michelangelo venne proposto il lavoro di affrescare la volta della cappella dei papi in Vaticano, la Cappella Sistina, era un giovane e affermato artista il cui talento era riconosciuto ovunque in Italia. E quando dopo vent'anni dipinse il Giud ...
(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 19-11-2017)
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Video commento a Mt 25,14-30
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(continua)
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don Alberto Brignoli (Omelia del 19-11-2017)
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Inutile giustificarsi - Parte seconda
?Chi me lo fa fare? Ho già tante cose mie per la testa, ci manca anche di mettermi a fare qualcosa per gli altri... Chi si dà da fare per gli altri è perché ha buon tempo, se avesse qualcosa da fare a casa o sul lavoro non andrebbe a perdere tempo in giro. Per cosa, poi? Per sentirti osservato, giud ...
(continua)
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Diocesi di Vicenza (Omelia del 19-11-2017)
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La Parola - Commento al Vangelo Matteo 25,14-30
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(continua)
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don Giacomo Falco Brini (Omelia del 19-11-2017)
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La paura ti fa nascondere, l'amore ti moltiplica
Come vivere bene il momento presente? Il vangelo di domenica scorsa ci ha piantato questa domanda con l'esortazione del Signore a vigilare, perché siamo immersi nel tempo ma non ne siamo padroni: vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora (Mt 25,13). Oggi ci viene detto come accogliere ...
(continua)
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padre Ermes Ronchi (Omelia del 19-11-2017)
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Un Dio che ci chiama a non rimanere mai immobili
Il Vangelo è pieno di una teologia semplice, la teologia del seme, del lievito, di inizi che devono fiorire. A noi tocca il lavoro paziente e intelligente di chi ha cura dei germogli e dei talenti. Dio è la primavera del cosmo, a noi il compito di esserne l'estate feconda di frutti.
Come sovente ne ...
(continua)
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Omelie.org - autori vari (Omelia del 19-11-2017)
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COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Rocco Pezzimenti
1. La parabola dei talenti, nel Vangelo di san Matteo, precede esattamente la descrizione dell'ultimo giudizio. È davvero singolare, eppure, a ben vedere, quest'episodio richiama quel giudizio personale al quale nessuno di noi potrà sfug ...
(continua)
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Omelie.org (bambini) (Omelia del 19-11-2017)
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Voglio iniziare la riflessione su questo brano del Vangelo parlando di talenti.
Voi sapete che cosa sono i talenti?
Penso che a scuola abbiate studiato che, nei tempi molto antichi, non si usavano monete e quindi il commercio si svolgeva mediante lo scambio di merci: animali, viveri, utensili, met ...
(continua)
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padre Paul Devreux (Omelia del 19-11-2017)
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Il Padrone consegna ai suoi servi, (che è un titolo onorifico, servo del Signore) ciò che ha di più caro, il suo regno: siamo noi. Un po' come dei genitori che consegnano la figlia amata allo sposo.
I talenti non sono le capacità, tant'è vero che il padrone dà i talenti,?secondo le capacità di cias ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 19-11-2017)
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Business man
Avere del talento, nel nostro parlare quotidiano, significa possedere qualità particolari, doni da far fruttare, da condividere, su cui investire.
Ma, in realtà, la parabola di oggi non considera i talenti come delle capacità innate ricevute da Dio, ma come dei doni che i discepoli devono custodire ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 19-11-2017)
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Video commento a Mt 25,14-30
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(continua)
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diac. Vito Calella (Omelia del 19-11-2017)
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Fedeli nel poco e non bloccati dalla paura
1. Il giorno del nostro battesimo fu il giorno della consegna dei talenti
Il giorno del nostro battesimo fu il giorno della consegna dei talenti. Come sarebbe bello ritagliare un tempo di silenzio e di preghiera e rivedere il film della nostra vita, dal giorno del nostro battesimo fino ad oggi.
N ...
(continua)
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don Domenico Luciani (Omelia del 19-11-2017)
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Video commento su Mt 25,14-30
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(continua)
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dom Luigi Gioia (Omelia del 19-11-2017)
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Il poco che da gioia
Anche solo soffermandosi sul frutto atteso, non è scontato riconoscere la logica evangelica nella parabola dei talenti. Nella parabola del seme, Matteo afferma infatti che il seme gettato sulla buona terra produce il cento, il sessanta, il trenta per uno, mentre in quella dei talenti il padrone non ...
(continua)
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dom Luigi Gioia (Omelia del 19-11-2017)
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Il poco che da gioia
Anche solo soffermandosi sul frutto atteso, non è scontato riconoscere la logica evangelica nella parabola dei talenti. Nella parabola del seme, Matteo afferma infatti che il seme gettato sulla buona terra produce il cento, il sessanta, il trenta per uno, mentre in quella dei talenti il padrone non ...
(continua)
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don Roberto Fiscer (Omelia del 19-11-2017)
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#StradeDorate - Commento su Matteo 25,14-30
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(continua)
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padre Antonio Rungi (Omelia del 19-11-2017)
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Talentuosi per il Regno dei cieli
Il Signore ci ha fatto dono di tante cose, di tanti carismi, facoltà e possibilità di fare ed operare per il bene, non solo su questa terra, ma in vista del Regno dei cieli. Questi doni che il Vangelo di oggi, con la parabola dei talenti, ci fa capire che possediamo tutti, in misura diversa, vanno f ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 19-11-2017)
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Chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni
Il Vangelo secondo Matteo sia nel Discorso della Montagna, sia nei Discorsi tenuti da Gesù in Gerusalemme immediatamente prima della Passione e Morte, termina con il giudizio del Signore sulla vita di ogni uomo. Per i discepoli di Gesù, poiché il Primo Discorso è stato rivolto ad essi, sarà tutto su ...
(continua)
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Wilma Chasseur (Omelia del 19-11-2017)
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Gesù è veramente il Signore?
Talenti. Chi non ne ha almeno uno? A tutti il Signore ne ha dati e almeno uno ce l'abbiamo tutti, sapete quale? La stessa vita è il primo talento che abbiamo ricevuto. E alla vita di ognuno Dio ha annesso un progetto strettamente personale. Quindi la vita è una cosa molto seria, non possiamo farne c ...
(continua)
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mons. Roberto Brunelli (Omelia del 19-11-2017)
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Tutti hanno ricevuto almeno un talento
Questa domenica, la penultima dell'anno liturgico, come la precedente e la seguente, presenta letture che invitano a considerare il futuro, e in particolare il momento in cui ciascuno passerà dalla vita terrena a quella che segue.
La seconda lettura (1Tessalonicesi 5,1-6) risponde alla domanda sul ...
(continua)
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don Gianfranco Calabrese (Omelia del 19-11-2017)
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Video commento su Matteo 25,14-30
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(continua)
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padre Giuseppe De Nardi (Omelia del 19-11-2017)
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Sulla Tua Parola - Mt 25,14-30
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(continua)
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don Luciano Cantini (Omelia del 19-11-2017)
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Brutti scherzi della paura
Consegnò loro i suoi beni
Matteo, da buon pubblicano, sa bene di che cosa Gesù sta parlando e tira fuori tutti i termini del suo repertorio, quelli che hanno costituito l'esperienza della sua vita: beni, talenti, investire, impiegare, guadagnare, denaro, conti, potere, banchieri, interesse. Basta ...
(continua)
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padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-11-2017)
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Tutti uomini di talento
Diceva Gandhi da qualche parte: ?Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.? Si riferiva particolarmente al concetto di azione che necessariamente deve seguire l'intenzione. Pensieri, sogni, progetti, ambizioni e grandi propositi, per quanto lodevoli e apprezzabili possano essere, sono ...
(continua)
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Matteo 25,14-30
La prossima domenica si concluderà l'anno liturgico; quella successiva sarà la prima di Avvento, e la prima di un nuovo anno liturgico. E come tutti gli anni, a fine d'anno il Vangelo ci invita a pensare alla ultime cose, al giudizio finale, etc. etc.
In verità più che sul giudizio universale, siam ...
(continua)
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Carla Sprinzeles (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Proverbi 31,10-13.19.20.30-31; Matteo 25,14-30
Amici che mi leggete, certamente il mio intento non è fare una predica. Sono una mamma, vorrei usare le letture della domenica per aiutarci a vivere meglio, per correggere l'idea di Dio, che nel corso della vita ci siamo fatti, spesso errata.
La nostra intelligenza non può contenere Dio, allora la ...
(continua)
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Agenzia SIR (Omelia del 19-11-2017)
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Commento su Matteo 25,14-30
I talenti non sono le capacità o i beni materiali da moltiplicare. Sono l'olio del brano precedente (le lampade delle dieci vergini che aspettano lo Sposo) e l'amore verso i poveri del brano seguente (?Avevo fame...?). Il vero talento è l'amore che il Padre ha per noi e che deve duplicarsi nell'amor ...
(continua)
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padre Fernando Armellini (Omelia del 19-11-2017)
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Video commento su Mt 25,14-30
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(continua)
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don Giorgio Zevini (Omelia del 12-11-2017)
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Video Commento a Mt 25, 14 - 30
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(continua)
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Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 16-11-2014)
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Commento su Mt 25,14-30
Collocazione del brano
Dopo due domeniche in cui la nostra lettura continua di Matteo è stata interrotta, riprendiamo il filo. La 33° domenica del tempo ordinario ci porta quasi alla fine del discorso apocalittico di Matteo (24,1-25,46), l'ultimo dei cinque grandi discorsi che danno la struttura po ...
(continua)
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Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 16-11-2014)
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Commento su 1Ts 5,1-6
I Tessalonicesi erano molto preoccupati riguardo il futuro ultimo, in particolare su "quando" sarebbe arrivato il giorno del Signore. Si tratta di una sollecitudine molto presente anche in ambito giudaico. La cosa più importante era il poter individuare il giorno della fine attraverso dei segni prem ...
(continua)
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 16-11-2014)
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Commento su Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30
Domenica la liturgia ci proponeva il ricordo della dedicazione della cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il tempio è il luogo dove ci si può riunire per pregare e per incontrare Dio, ma cosa molto più grande è la capacità di riconoscere Dio nel fratello che ci sta davanti, c ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 16-11-2014)
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Commento su Pr. 31,10
"Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore"
Pr. 31,10
Come vivere questa Parola?
Questa breve espressione è tratta dal Libro dei Proverbi che fa parte dei Libri Sapienziali all'interno della Bibbia.
L'autore pone un interrogativo circa la possibilità di trov ...
(continua)
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Wilma Chasseur (Omelia del 16-11-2014)
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Audio commento alla liturgia
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(continua)
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mons. Gianfranco Poma (Omelia del 16-11-2014)
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Entra nella gioia del tuo Signore!
Avviandoci alla conclusione dell'anno liturgico, ci appare sempre più evidente che la preoccupazione del Vangelo di Matteo, che ci ha accompagnato in quasi tutte le domeniche, è la formazione dei discepoli di Gesù. Al termine del cammino si fa più intenso il richiamo alla vigilanza: diventare discep ...
(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 16-11-2014)
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Non siamo addormentati, ma pronti a rendere conto
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
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don Giovanni Berti (Omelia del 16-11-2014)
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Una fede da paura
Clicca qui per la vignetta della settimana.
La paura è un sentimento che accomuna tutti gli esseri umani. La paura sembra qualcosa di negativo, ma in realtà ha profondi aspetti positivi per la sopravvivenza. Se non avessimo incisa nel profondo del nostro istinto la paura della morte non avremmo q ...
(continua)
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Gaetano Salvati (Omelia del 16-11-2014)
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Commento su Matteo 25,14-30
L'immagine scaturita dal vangelo di Matteo può sembrare quella di un Dio distante dalle vicende dei nostri giorni. Si allontana dalla sua proprietà e affida ai suoi servi i "suoi beni" (Mt 25, 14). In realtà, il Signore, padrone di ogni cosa e che potrebbe fare a meno di noi, confida in noi perché c ...
(continua)
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don Claudio Doglio (Omelia del 16-11-2014)
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Video commento a Mt 25,14-30
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(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 16-11-2014)
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Video commento a Mt 25,14-30
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(continua)
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don Roberto Rossi (Omelia del 16-11-2014)
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Quanti doni di Dio che posso far fruttare nell'amore al prossimo!
Ciascuno di noi ha ricevuto da Dio dei doni naturali e di fede. Dobbiamo spenderli bene, farli fruttificare per trasformare il mondo in cui viviamo e meritare così la vita eterna. Per il Vangelo la vita di un cristiano è una missione. C'è sempre da fare per tutti coloro che vogliono spendere il prop ...
(continua)
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don Alberto Brignoli (Omelia del 16-11-2014)
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Su, poche parole, e diamoci da fare!
È troppo scontato interpretare la parabola dei talenti in chiave "vocazionale", ovvero come una bella esortazione da parte di Gesù a seguirlo, mettendo a frutto i doni che ha messo a nostra diposizione per il bene di tutti, in primis della nostra stessa vita. Questa interpretazione è talmente assoda ...
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don Valentino Porcile (Omelia del 16-11-2014)
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Video commento a Mt 25,14-30
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don Marco Pozza (Omelia del 16-11-2014)
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Diabolico? Perseverare è evangelico!
Fregato dalla paura: così fifone da rinunciare a vincere per la semplice paura di poter perdere. Così tanto perdente che, all'indomani della sua morte, non ci pensarono due volte ad affiggere l'epitaffio funebre sin sulla sua tomba, ad imperitura memoria per coloro che a lui guarderanno con una malc ...
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don Luca Garbinetto (Omelia del 16-11-2014)
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Il talento della figliolanza
Tutti abbiamo dei doni, delle capacità, delle doti naturali. Chi più, chi meno: questo è certo. Succede anche che le vicende della vita condizionino la possibilità di mettere a frutto tali qualità, oppure che addirittura le elimino del tutto. Si pensi a un incidente che immobilizza la persona su un ...
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don Giorgio Zevini (Omelia del 16-11-2014)
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Video Commento a Mt 25,14-30
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padre Ermes Ronchi (Omelia del 16-11-2014)
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Il talento di coltivare e custodire la felicità degli altri
Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. Dio ci consegna qualcosa e poi esce di scena. Ci consegna il mondo, con poche istruzioni per l'uso, e tanta libertà. Un volto di Dio che ritroviamo in molte parabole: ha fiducia in noi, ci innalza a ...
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don Luciano Cantini (Omelia del 16-11-2014)
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Nel volto di Dio la nostra libertà
Avverrà come a un uomo
Questa Parabola, nella economia del capitolo 25 di Matteo, sta in mezzo tra la parabola delle dieci vergini (Mt 25,1-13) e la parabola del giudizio finale (Mt 25,31-46). Tutte e tre parlano del Regno di Dio, all'inizio come attesa nella vigilanza previdente, poi come responsa ...
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don Domenico Luciani (Omelia del 16-11-2014)
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Video commento su Mt 25,14-30
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dom Luigi Gioia (Omelia del 16-11-2014)
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Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone
A prima vista sembra difficile riconoscere la logica evangelica in questa parabola e ciò già riguardo al frutto atteso. La parabola del seme nel capitolo 13 del Vangelo Matteo dice infatti che il seme gettato sulla buona terra produce il cento, il sessanta, il trenta per uno, mentre in questa parabo ...
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padre Antonio Rungi (Omelia del 16-11-2014)
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Vigilanza e sobrietà in vista dell'eternità
Le ultime domeniche dell'anno liturgico sono un forte appello a guardare avanti e a fissare il nostro sguardo nell'eternità, dove siamo diretti, camminando nel tempo ed aspettando il giorno in cui il Signore ci chiamerà a rendere conto della nostra vita, subito dopo la morte. Poi ci sarà anche il gi ...
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mons. Roberto Brunelli (Omelia del 16-11-2014)
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Ci si salva l'anima migliorando il mondo
La prima lettura di oggi (Proverbi 31) traccia il ritratto della donna ideale, che non spicca per imprese straordinarie; è una donna comune, che si distingue soltanto perché mette a frutto tutte le sue capacità per il bene della famiglia e la gioia del marito. E' una bella premessa per la parabola d ...
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Omelie.org - autori vari (Omelia del 16-11-2014)
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COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Questa domenica si parla di talenti, di giudizio, di premio, della donna virtuosa, della vigilanza cristiana, insomma tanta roba che dobbiamo mettere a fuoco.
Questa è una domenica di "proposta" da parte di Dio e non di condanna, o c ...
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Omelie.org (bambini) (Omelia del 16-11-2014)
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La parabola di oggi parla di talenti, monete che si usavano al tempo di Gesù.
C'è un uomo che, prima di partire per un viaggio, chiama i suoi servi e affida loro i suoi beni: ad uno dà cinque talenti, ad un altro ne dà due, ad un altro uno.
La prima cosa che mi sono chiesta è stata: "Ma quanto val ...
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padre Giuseppe De Nardi (Omelia del 16-11-2014)
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Sulla Tua Parola - Mt 25,14-30
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Agenzia SIR (Omelia del 16-11-2014)
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I talenti non sono le doti o i beni materiali da moltiplicare. Sono, invece, l'olio del brano precedente e l'amore verso i poveri del brano seguente. Il vero talento è l'amore che il Padre ha per noi e che deve duplicarsi nell'amore nostro verso i fratelli. La parabola ha tre tempi: il passato in cu ...
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padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 16-11-2014)
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Chi ha talenti ha opportunità
Dopo San Francesco di Paola, il calabrese Nicola Saggio sarà il secondo Santo dell'Ordine dei Minimi ad essere canonizzato il prossimo 23 Novembre. Finalmente si riconosce ufficialmente la virtù eroica di un semplice Frate Oblato del 1600 che ha vissuto nel silenzio e nel nascondimento, fuggendo il ...
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don Marco Pratesi (Omelia del 16-11-2014)
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Ruminare i Salmi - Salmo 128,2 (XXXIII domenica del tempo ordinario, anno A)
Ruminare i Salmi - Salmo 128 (Vulgata / liturgia 127),2 (XXXIII domenica del tempo ordinario, anno A)
CEI Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
TILC Potrai godere del frutto del tuo lavoro,
sarai felice e tutto ti andrà bene.
1Tessalonicesi 5,6: Non dormi ...
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 16-11-2014)
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Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò
Noi tutti viviamo di illusione. Il Qoelet ci rivela che questo accade a motivo di un giudizio non immediato di Dio sulle nostre azioni. Ognuno pensa che non si debba rendere conto mai di nessuna cosa e si continua a peccare. Invece il giorno del giudizio sempre viene. Ignoriamo il giorno, ma esso di ...
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 16-11-2014)
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Penultime parole del Signore ai Dodici, prima del suo ingresso trionfale a Gerusalemme; penultime, sì, perché le ultime sono quelle di un'altra parabola, altrettanto famosa, che non vi anticipo, perché ci rifletteremo la prossima domenica, solennità di Cristo Re e ultima domenica dell'anno liturgico ...
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