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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
PO344 ;
Questo testo è il compimento apocalittico di Israele, della parola di Gesù e dell'esperienza della Chiesa. La completa disfatta di Israele nella guerra del 70 e l'angoscia generale contengono già in germe la distruzione del mondo.
La tragedia di Israele ha sconvolto il popolo di quel tempo, perché ha visto la terra dei suoi antenati devastata e ridotta a un cumulo di rovine. La caduta di Gerusalemme non fece che confermare le apprensioni di quelli che dicevano: il tempo di questa terra sarà presto compiuto (Lc 21,20-24) e le catastrofi sulle quali scenderà l'ombra minacciosa della morte dilagheranno sul mondo intero (Lc 21,25-26). Tuttavia, coloro che credevano nell'immortalità dell'anima umana sapevano bene che questi cataclismi non erano la fine del mondo, perché, se un individuo può morire, la sua anima è liberata e sale in cielo.
Questa verità è affermata chiaramente nella Nuova Alleanza; la Chiesa afferma inoltre: in mezzo alle rovine del mondo, si erge la presenza salvatrice di Dio, che ci offre asilo e salvezza. La venuta del Figlio dell'uomo renderà giustizia ad ogni uomo. Così, nello stesso tempo la parola misteriosa della devastazione ha una risonanza consolatrice: "Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" (Lc 21,28).
Il senso della storia non sta nella distruzione dei popoli di questo mondo. Perciò in questa successione di massacri, in questa storia priva di significato e che annienta, stritola la vita dei suoi figli, dobbiamo ascoltare malgrado tutto le parole di Gesù: "Rallegratevi". La vittoria non sta nel trionfo del male o della morte, ma nel Cristo che ci invita a conservare la sua parola, a stare in guardia e a camminare sulle sue orme. La risposta ai nostri interrogativi sulla vita e sul senso della vita si trova nella risurrezione di Cristo, che è la verità eterna. Ogni cosa acquista valore alla luce di Cristo, nel trionfo di Gesù sulla morte. Chi scopre Gesù nella propria vita ha trovato la pienezza assoluta della sua esistenza.
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Antifona d'ingresso
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 85,9)
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Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli
perché, collaborando con impegno alla tua opera
di salvezza,
ottengano in misura sempre più abbondante
i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9
È caduta Babilònia la grande.
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Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».
Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della macina
non si udrà più in te;
la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte».
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 99
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Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.
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Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
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Lc 21,20-28
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
La creazione geme nelle doglie del parto, nell'attesa che Dio crei cieli nuovi e terre nuove e la liberi da ogni schiavitù e caducità. Preghiamo dunque Dio, che ha il potere di fare nuova ogni cosa, e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Da ogni divisione religiosa, ideologica e politica che alimenta l'antagonismo, i pregiudizi e la violenza fra i popoli. Preghiamo:
Da ogni paura che la Chiesa ha di essere rinnovata e purificata per vivere in semplicità il vangelo. Preghiamo:
Dalla durezza del cuore che si chiude alle necessità dei nostri fratelli e ai segni di Dio nella nostra vita. Preghiamo:
Dalla tristezza che impedisce di guardare con meraviglia e gratuità le opere del creato e, attraverso di esse, adorare Dio creatore. Preghiamo:
Da tutto ciò che ferisce la nostra comunità, impedendole di vivere serenamente l'amicizia con Dio e bloccando il dialogo e la fiducia fra le persone. Preghiamo:
Dall'egoismo che impedisce il nascere di nuove vite.
Dall'accidia che non considera il dolore altrui.
O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il tuo piano salvifico e collaboravi docilmente e generosamente, perché l'umanità vada incontro al tuo Cristo benedetto, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questi santi doni
che ci hai comandato di offrire in tuo onore,
perché, obbedienti alla tua parola,
diventiamo anche noi un'offerta a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi. (Sal 117,1.2)
Oppure:
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo", dice il Signore. (Mt 28,20)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai dato la gioia di unirci alla tua stessa vita,
non permettere che ci separiamo mai da te,
fonte di ogni bene.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 28-11-2019)
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Alla fine, vince la pace
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2019)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
Come il Signore ha creato il cielo e la terra con la sua Parola onnipotente, così il Signore lascerà che essi si dissolvano per dare mano alla creazione dei cieli nuovi e della terra nuova. Nel linguaggio apocalittico, queste immagini significano che realmente, veramente il Signore è il Signore. Tut ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-11-2018)
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Commento su Lc 21,20-28
«20Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città;22quelli infatti saranno ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2018)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
Spesso la profezia è come un fiore dai molti petali. Il fiore è uno. I petali sono molti. Ogni petalo porta scritta una particolare profezia. Il discorso escatologico di Gesù è uno. Le profezie sono molte. Una di questa riguarda la distruzione di Gerusalemme. Nella storia, quando Gerusalemme è stata ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2018)
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Finché i tempi dei pagani non siano compiuti
I profeti rivelano che Dio è il Signore dei popoli e delle nazioni. Nessun regno sulla terra e nessun re devono sentirsi padroni, signori, governatori del mondo o della storia. Tutti devono sapere che in ogni istante e momento il Signore può intervenire nella sua creazione e capovolgerla, scompiglia ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 24-11-2016)
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Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube
Tutta la storia dell'umanità è travolta dal suo peccato che la distrugge, l'annienta, la crocifigge. Sopra la storia vi è il Signore, il Creatore dell'uomo, il suo Dio. Dio, l'unico e solo vero Dio, il Dio vivo, ha posto tutto nelle mani del Figlio dell'uomo, a Lui ha consegnato ogni suo potere. Lui ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-11-2016)
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Commento su Ap 19,9
«Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!»
Ap 19,9
Come vivere questa Parola?
Non ci sono esclusi a questo banchetto di nozze! Lo sappiamo bene: nel vangelo un paio di volte abbiamo una parabola di Gesù che parla di un banchetto di nozze. Chi è escluso, lo è perché ha scelto di esse ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 26-11-2015)
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Gesù, anima sensibile, sa bene che la situazione sta precipitando. Quella di Israele, galvanizzata dalla rinascita del tempio, che si illude di poter recuperare un'autonomia ormai persa da mezzo millennio. Quella sua personale, perché sa bene che l'ostilità nei suoi confronti sta crescendo e diventa ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 26-11-2015)
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Affinché tutto ciò che è stato scritto si compia
Possiamo comprendere quanto Gesù dice sul futuro di Gerusalemme e del suo popolo solo ricordandoci tutte le parole del Signore che accompagnano l'alleanza bilaterale con il suo popolo. Non quella fatta con Abramo, bensì quella stipulata al Sinai.
Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2015)
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Commento su Lc 21, 28
"Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina."
Lc 21, 28
Come vivere questa Parola?
Eventi naturali catastrofici, eventi terribili causati dalla disumanità sembrano essere i segni della parusia. Ma non sono l'esito finale. So ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 27-11-2014)
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Grande Luca, straordinario Gesù! In queste cupe pagine che chiudono l'anno liturgico troviamo una chiave di interpretazione nuova e straordinaria per la nostra vita. Gesù elenca tutta una serie di catastrofi e di tragedie. Alcuni esegeti vi vedono anche l'allusione alla distruzione del tempio ma, qu ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-11-2014)
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Finché i tempi dei pagani non siano compiuti
Se esaminiamo la storia dell'umanità con occhio libero, sapiente, intelligente, con cuore scevro da ottusità e menzogne, falsità e dicerie varie, dobbiamo confessare che sopra ogni regno vigila il Signore. Per ognuno di essi viene il giorno del giudizio divino. Giunge il tempo in cui il Signore dice ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-11-2014)
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Commento su Lc 21, 28
"Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina".
Lc 21, 28
Come vivere questa Parola?
I segni della fine di questo universo saranno drammatici. Ma apparterranno a un linguaggio - diciamo - cosmico.
E il cosmo non è paragonabile in nessun modo al pallone con cui giocano i ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 28-11-2013)
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Commento su Lc 21,20-28
Ci avviciniamo agli ultimi giorni dell'anno liturgico e nelle letture che ci vengono proposte prevalgono le pagine apocalittiche del vangelo di Luca. Il linguaggio apocalittico, che conosciamo perché ampiamente usato dall'evangelista Giovanni, era molto in voga al tempo di Gesù: attraverso una serie ...
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Riccardo Ripoli (Omelia del 28-11-2013)
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Vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo
Una volta si diceva che arrivati a toccare il fondo non si può scendere più in basso e che da quel momento in poi sarebbe stata solo una crescita.
A me pare che in questo momento, quando si arriva così tanto in basso da vedere calpestati principi e valori, dove delle bambine trovano naturale vender ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-11-2013)
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Commento su Daniele 6, 21
Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?
Dn 6, 21
Come vivere questa Parola?
Daniele attraversa il tempo e continua a raccogliere in sé saggezza, giovinezza, intelligenza, fede ineccepibile. La fantasiosa ed edificante narrazione c ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 28-11-2013)
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Allora sappiate che la sua devastazione è vicina
Il profeta è vero quando non solo annuncia cose buone e favorevoli per noi, ma anche cose non buone, non favorevoli, anzi pessime per noi. Un profeta che predica solo speranza, misericordia, compassione, carità, amore di certo è falso. È proprio della tradizione dei veri profeti annunziare il giudiz ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 29-11-2012)
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Commento su Luca 21,20-28
Le cupe pagine che stiamo leggendo in questa ultima settimana del tempo ordinario, pagine che usano un linguaggio "apocalittico" con immagini forti e tinte scure, risentono, molto probabilmente, della realtà che stanno vivendo le prime comunità cristiane quando Luca scrive la versione finale del suo ...
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Riccardo Ripoli (Omelia del 29-11-2012)
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Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
Vi è mai capitato di mettervi a sedere, rannicchiarvi come nel ventre della mamma in cerca di protezione, mettere la testa fra le gambe e le mani sui capelli, aver voglia di piangere ma essere talmente stanchi e spossati da non farcela nemmeno a sfogarsi. Chi viene in vostro aiuto quando siete in qu ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-11-2012)
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Commento su Apocalisse 18, 21; 19,9
«Sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della macina non si udrà più in te; la luce della lampada non b ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2012)
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Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube
Gesù non è un profeta come tutti i profeti del mondo. Questi dicono cose che nessun uomo al mondo potrà interpretare secondo verità prima che esse accadono. Per costoro non è la profezia la luce che illumina la storia, è invece la storia che illumina la loro profezia indistinta e indeterminata, oscu ...
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-11-2012)
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Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
La Scrittura Antica sempre annunzia momenti di sconvolgimento, devastazione, rovina, generale desolazione. Il Signore è il Giudice di tutta la terra. È Signore e Giudice del suo e di ogni altro popolo. Lui viene per affermare il suo diritto sopra ogni uomo.
Ecco sui monti i passi d'un messaggero ...
(continua)
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