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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Francesco di Sales S0124 ; DO026
San Francesco di Sales ha reso amabile la Chiesa in un tempo di lotte; è un esempio di dolcezza e ha saputo mostrare che il giogo del Signore è facile da portare e il suo carico leggero, attirando così molte anime.
E un vero riposo per l'anima contemplare questo santo, leggere i suoi scritti, tale è la carità, la pazienza, l'ottimismo profondo che da essi si sprigiona. Qual è la sorgente di questa dolcezza? Essa viene da una grandissima speranza in Dio. Nella vita di san Francesco di Sales si racconta che nella sua giovinezza visse un periodo di prove terribili in cui si sentiva respinto da Dio e perdeva la speranza di salvarsi. Pregò, fu definitivamente liberato e da allora fu purificato dall'orgoglio e preparato a quella dolcezza che lo contraddistinse. Non faceva conto su di sé: aveva sentito con chiarezza quanto fosse capace di perdersi, come da solo non potesse giungere alla perfezione, all'amore, alla salvezza e questa consapevolezza lo rendeva dolce e accogliente verso tutti. Ma più ancora dell'umiltà quella prova gli insegnò la bontà del Signore, che ci ama, che effonde il suo amore nel nostro cuore.
San Francesco esultava di gioia al pensiero che tutta la legge si riassume nel comandamento dell'amore e che nell'amare non dobbiamo temere nessun eccesso. Scrisse un lungo Trattato dell'amore di Dio e anche un libro più semplice, ma delizioso: Introduzione alla vita devota. Quest'ultimo lo compose capitolo per capitolo scrivendo lettere ad una giovane donna attirata da Dio. Parlandone a santa Giovanna de Chantal che già conosceva diceva di aver scoperto un'anima che era "tutta d'oro" e che egli cercava di guidare nella vita spirituale.
Non riuscì però ad estendere il suo apostolato come avrebbe voluto. Non potè mai risiedere a Ginevra sua città episcopale, diventata roccaforte dei calvinisti che gliene proibirono l'accesso sotto pena di morte. Tentò una volta a rischio della vita ma inutilmente. Avrebbe potuto provare dispetto e amarezza di fronte a questo ostacolo insormontabile, ma la sua fiducia e il suo amore lo mantennero nella profonda pace di chi compie l'opera di Dio secondo le proprie possibilità. Anche questo è un trionfo della pazienza e della mitezza: non irrigidirsi, non amareggiarsi davanti a difficoltà che non si riesce a vincere ma continuare a vedere dovunque la grazia del Signore e a rendere amabili le sue vie.
Domandiamo al Signore che ci faccia assomigliare a questo santo nella sua pazienza, dolcezza, semplicità, fiducia, che lo resero così simile a Gesù mite e umile di cuore.
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Antifona d'ingresso
Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore,
essi vi guideranno con sapienza e dottrina. (Ger 3,15)
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Colletta
O Dio, tu hai voluto
che il santo vescovo Francesco di Sales
si facesse tutto a tutti nella carità apostolica:
concedi anche a noi di testimoniare sempre,
nel servizio dei fratelli,
la dolcezza del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Eb 9,2-3.11-14
Cristo entrò una volta per sempre nel santuario in virtù del proprio sangue.
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Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, fu costruita una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c'era la tenda chiamata Santo dei Santi.
Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d'uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo - il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio - purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 46
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Ascende Dio tra le acclamazioni.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
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Canto al Vangelo (At 16,14b)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
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Mc 3,20-21
I suoi dicevano: «E' fuori di sé».
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, dicendo:
Donaci, o Padre, la forza del tuo Spirito.
Sostieni la Chiesa nel suo compito profetico di richiamare gli uomini al vero Dio e di abbandonare i falsi valori del mondo. Noi ti invochiamo:
Concedi al Papa e ai vescovi la luce per riconoscere le necessità del nostro tempo, e dona loro una grande sollecitudine verso i poveri. Noi ti invochiamo:
Aiuta i perseguitati e i prigionieri politici, incarcerati per la ricerca di verità e libertà, perché si sentano confortati da Cristo crocifisso. Noi ti invochiamo:
Guida le famiglie del nostro paese verso rapporti di vero amore, che rafforzi la libertà interiore dei loro componenti. Noi ti invochiamo:
Donaci la capacità di correggerci l'un l'altro fraternamente, senza cedere alla critica maligna e alla condanna del prossimo. Noi ti invochiamo:
Per le famiglie colpite da disgrazie e da lutti.
Perché siamo consapevoli dell'immenso valore della Messa.
O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. Amen.
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Preghiera sulle offerte
O Padre, questo sacrificio,
suprema testimonianza dell'amore del tuo Figlio,
comunichi a noi l'ardore del tuo Santo Spirito,
che infiammò il cuore mitissimo
di san Francesco di Sales.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Il buon pastore dona la vita
per la salvezza del suo gregge. (cf. Gv 10,11)
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Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai dato la gioia
di partecipare ai tuoi sacramenti
nel ricordo di san Francesco di Sales,
fa' che in ogni circostanza della vita
imitiamo la sua carità paziente e benigna
per condividere la sua gloria nel cielo.
Per Cristo nostro Signore.
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 20-01-2018)
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Commento su Sal 79
«Fa' risplendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi (...) risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.»
Sal 79
Come vivere questa Parola?
Il volto di chi benevolo sorride, incoraggiando un bambino, sembra davvero risplendere. Lo abbiamo sperimentato da bambini in braccio alla mamma o a pe ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-01-2017)
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Comento su Mc 3, 20-21
«In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: " è fuori di sé"».
Mc 3, 20-21
Come vivere questa Parola?
Di nuovo una grande f ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 21-01-2017)
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Dicevano infatti: «È fuori di sé»
La vita degli uomini di Dio non è per nulla facile. Davide dovette fingersi pazzo per poter sfuggire ad una morte certa. Era allora nel territorio dei Filistei.
Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat. I ministri di Achis gli dissero: «Non è costui Davide, il ...
(continua)
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Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 23-01-2016)
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È fuori di sè
Noi, esseri umani, ordinariamente stiamo tutti molto attenti per comprendere e definire al meglio i contorni della normalità e cerchiamo di conformarci ad essi per essere felicemente annoverati nella schiera dei cosiddetti "normali". Ci siamo dotati perciò di norme e di paràmetri sempre più precisi ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 23-01-2016)
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Uscirono per andare a prenderlo
Sappiamo dalla Scrittura che il Re Davide fu giudicato "fuori di sé", "uomo da nulla", perché manifestò tutta la sua gioia, danzando davanti all'arca del Signore che veniva portata in Gerusalemme. Dinanzi a Dio l'uomo veramente è un niente, un "fuori di sé". Di fronte a Dio non vi è alcuna dignità d ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-01-2016)
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Commento su Mc 3,20-21
"In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla. Al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi. Sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: "E' fuori di sé"."
Mc 3,20-21
Come vivere questa Parola?
Di nuovo una grande fol ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 24-01-2015)
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La folla accorre ad ascoltare Gesù che raduna attorno a sé alcuni discepoli che staranno con lui giorno e notte. Nei dintorni del lago Gesù continua la sua predicazione. Ma, dalla sua Nazareth, alcuni suoi famigliari scendono a Cafarnao per riportarlo a casa. L'eco della sua fama è giunta fino al pi ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 24-01-2015)
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Uscirono per andare a prenderlo
Gesù non solo è considerato pazzo. È anche accusato di essere indemoniato. È questa un'accusa infamante, lesiva per la sua credibilità. È un'accusa che viene dai Giudei. Prima questi lo infamavano di alleanza con il demonio. Ora superano anche questo capo di infamia. Lo dichiarano pazzo e indemoniat ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-01-2015)
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Commento su Mc 3, 21
«Allora i suoi [...] uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: "È fuori di sé"»
Mc 3, 21
Come vivere questa Parola?
Gesù ha subito molte incomprensioni da parte delle persone che gli erano vicine, anche dai suoi stessi parenti, che lo considerano quasi impazzito e vogliono quindi tenerlo ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 21-01-2012)
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Commento su Marco 3,20-21
È matto Gesù, siamo sinceri. Fuori come un balcone, pazzo da legare. Non si risparmia, dedica tutto il suo tempo all'annuncio del Regno. Si dimentica di mangiare in un tempo in cui mangiare era privilegio di pochi. È matto, fuori di testa perché contraddice il nostro modo di vivere, di intendere la ...
(continua)
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