LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Martedì 3 Febbraio 2009


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO032 ;
Le due letture di oggi si illuminano a vicenda. "Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre" dice Gesù. E la lettera agli Ebrei: "Cristo, entrando nel mondo, dice: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato... Allora ho detto: Ecco io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà"". E continua: "E appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Cristo".
La volontà di Dio è per noi un tesoro inestimabile, preziosissimo, ma è un tesoro che non accettiamo spontaneamente. Perché? Perché non ne abbiamo il concetto esatto. Infatti si parla spesso di volontà di Dio nelle prove, nella sofferenza: "E volontà di Dio!", e si pensa alla rassegnazione. E un primo passo, ma non corrisponde a tutta la verità. La volontà di Dio per Gesù era la risurrezione, non la morte!
La morte era un passaggio, dolorosissimo, ma un passaggio per la trasformazione della natura umana, perciò non dobbiamo fermarci li. La volontà di Dio è la trasformazione, è opera bella, è gioia.
Così, nelle circostanze difficili dobbiamo vivere non solo con rassegnazione, ma con fiducia, con adesione, con speranza: Dio vuol operare una cosa positiva, che sarà la nostra gioia. La sua volontà è la vittoria su tutto ciò che è negativo.
Faccio una seconda riflessione. Queste letture ci fanno capire meglio la Messa e la comunione. La Messa è la "nuova alleanza" che Gesù ha sostituito alla prima col suo sangue, in adesione alla volontà di Dio; la Comunione mette in noi la vittima che ha perfettamente aderito alla volontà di Dio. La Comunione è stata istituita proprio in vista della continua adesione alla volontà di Dio: sono due modi di comunicarsi. Anzi, la comunione sacramentale ha senso proprio in vista da questa seconda comunione esistenziale. La Messa è in dispensabile, ma è ordinata alla comunione concreta nella vita. Chiediamo al Signore che ci faccia entrare in questo mistero e ci aiuti a fare con amore la sua volontà, per essere davvero suo fratello, sorella e madre cioè vivere uniti a lui con la fede, nella vita nuova secondo lo Spirito.




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Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui,
potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)



Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guida i nostri atti secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

Eb 10,1-10
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, la Legge, poiché possiede soltanto un'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici - sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno - coloro che si accostano a Dio. Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati? Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: "Ecco, io vengo
- poiché di me sta scritto nel rotolo del libro -
per fare, o Dio, la tua volontà"».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio









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Salmo responsoriale

Sal 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho celato il tuo amore
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
















Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 3,31-35
Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio vuole radunarci attorno a sé come fa un padre con i figli che ama. Resi confidenti da questa intimità e pregando in unione col nostro salvatore Gesù Cristo, diciamo:
Padre celeste, ascoltaci.

Perché il cammino delle Chiese verso l'unità sia fondato sull'ascolto della parola di Dio e sulla ricerca paziente della sua volontà. Preghiamo:
Perché gli abitanti di ogni continente, nel dialogo e nel rispetto reciproco, diventino la famiglia umana voluta da Dio. Preghiamo:
Perché la parola e il pane, accolti in questa eucaristia, facciano di noi dei veri parenti di Gesù, uniti come le membra di un unico corpo. Preghiamo:
Perché i legami di parentela e di affetto non impediscano a nessuno di seguire la voce di Dio e della propria coscienza. Preghiamo:
Perché le nostre assemblee liturgiche siano fonte di fraternità e di solidarietà da donare ad ogni uomo. Preghiamo:
Per le famiglie del nostro quartiere.
Per chi si trova di fronte a scelte impellenti.

O Dio, che hai voluto uscire da te stesso per farci conoscere il tuo amore, alita col tuo Spirito sui nostri egoismi e donaci un cuore nuovo, che sappia donarsi senza limiti. Te lo chiediamo nel nome di Cristo, che con te vive e regna nei secoli eterni. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Guardate al Signore e sarete raggianti,
e il vostro volto non sarà confuso. (Sal 34,6)

Oppure:
"Io sono la luce del mondo",
dice il Signore; "chi segue me,
non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita". (Gv 8,12)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-01-2019)
Commento su Mc 3,31-35
«In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». G ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-01-2019)
Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?
Sappiamo che Gesù è guidato dallo Spirito Santo. Ogni suo pensiero, sentimento, desiderio, volontà, affetto, tutto il suo cuore, la sua anima, il suo corpo, le sue forze, sono state da Lui consegnate, offerte al Padre suo perché se ne servisse per operare la redenzione e la salvezza dell'umanità. Ge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-01-2018)
Commento su 2 Sam 6, 12
«Davide andò e fece salire l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide, con gioia. Quando quelli che portavano l'arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un giovenco e un ariete grasso. Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore.» 2 Sam 6, 12 Come vivere quest ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 24-01-2017)
Commento su Mc 3,31-35
«Giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta molta folla, e gli dissero: "Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano". Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Girando lo sgu ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 24-01-2017)
Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?
La Vergine Maria è fuori. Di certo però non è Lei che manda a chiamare Cristo Gesù. Dal Vangelo di Luca sappiamo la risposta datale dal Figlio nel tempio di Gerusalemme. La Madre di Dio sa che il Figlio deve fare la volontà del Padre e lo rispetta. I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemm ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-01-2016)
Il Signore designò altri settantadue
Per comprendere quanto Gesù opera è necessario a volte lasciarci aiutare dalla Storia Antica. Mosè sente il peso del suo popolo tutto sulle sue spalle. Non riesce. Prima il suocero e poi Dio stesso vengono in suo aiuto perché lui possa portare il peso assieme agli altri. Il peso condiviso si porta b ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-01-2015)

La scorsa settimana abbiamo lasciato i famigliari di Gesù scesi da Nazareth per riportarsi a casa il loro scomodo e fastidioso congiunto che contesta i farisei e crea scandalo. Oggi, a sorpresa, Marco ci dice che nel gruppo c'è anche Maria, la madre del Signore. È un particolare imbarazzante, al pun ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-01-2015)
Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?
Gesù possiede una scienza perfetta di sé fin dalla più tenera età. Sa chi è e sa in ogni istante ciò che il Padre vuole che Lui faccia. Lo rivela la risposta data a sua Madre nel tempio di Gerusalemme. Lui non è da nessun uomo. Lui è solamente dal Padre. I suoi genitori si recavano ogni anno a Geru ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-01-2015)
Commento su Salmo 39, 7- 8
"Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo»." Salmo 39, 7- 8 Come vivere questa Parola? Prendiamo la liturgia del giorno come un'occasione che diventa molto vicina e semplice per riscoprir ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-01-2014)

Hanno saputo delle voci sul loro famigliare e si sono precipitati a vedere cosa stia davvero succedendo. Fanno parte del clan di Gesù, c'è anche sua madre fra i presenti che cercano di parlare col loro congiunto. Marco lascia intendere, e più avanti lo espliciterà, che non hanno buone intenzioni: si ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-01-2014)
Commento su Marco 3, 34-35
"Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre". Mc 3, 34-35 Come vivere questa Parola? Non basta ascoltare la volontà di Dio nella sua Parola, non basta conoscerla, non basta parlarne, bisogna farla per poter sentire rivolte a se st ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-01-2014)
Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?
Il Salmo, tratteggiando la figura morale del futuro Messia del Signore, lo presenta come un forestiero nella sua stessa famiglia. Gesù non è però un forestiero a sua Madre per ripudio della Madre o degli altri suoi parenti, lo è per scelta missionario, per purissima obbedienza al Padre suo celeste. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-01-2013)
Commento su Mc 3,31-35
Il Signore Gesù ci rende suoi famigliari, ci rende suoi intimi, ci chiama fratelli e amici. E non lo fa per propaganda, non è un imbonitore, vive ciò che afferma, lo realizza. Gesù supera il modello famigliare del clan, del legame di sangue, del rapporto fra genitori e figli: seguire il Vangelo coin ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-01-2013)
Commento su Ebrei 10,7.9
Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà Ebr 10,7.9 Come vivere questa Parola? La superiorità del sacrificio di Gesù compiuto con il suo stesso sangue, sottolineata dalla Lettera agli Ebrei dal cap. 8 in poi, viene ripetuta con enfasi nelle letture di questi giorni (cf 10,1-18). È importan ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 29-01-2013)
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre
Mi capita spesso di raccogliere lamentele sui figli da parte dei genitori. Il dispiacere più grande che in molti hanno è quello di non capire dove possano aver sbagliato "abbiamo cercato di dargli tutto" dicono "ma lui si è perso, allontanato". Rispondere male, disubbidire continuamente, rientrare t ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-01-2013)
Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre
La fratellanza secondo la carne era riconosciuta in Israele. Tutti i figli di Abramo erano fratelli gli uni gli altri. Essi vivevano una vera comunione dei santi, anche se imperfetta e solo agli inizi del suo percorso storico che raggiungerà la perfezione nella Chiesa. Ezechia mandò messaggeri pe ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-01-2012)
Commento su Marco 3,31-35
Gesù cambia radicalmente il nostro approccio a Dio e svela le piccole e grandi contraddizioni che, spesso, caratterizzano gli uomini religiosi. Le sue parole, chiare, autorevoli, inequivocabili, ci costringono all'angolo delle nostre presunte certezze per schierarci accanto o contro di lui. E Gesù o ...
(continua)