LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 2 Maggio 2009 <

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sant'Atanasio

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant'Atanasio
S0502 ; EP036

Il Vangelo presenta in modo molto realistico le difficoltà dei testimoni della fede: per questo lo si legge nella festa di sant'Atanasio, quattro volte esiliato, costretto a fuggire e a nascondersi proprio per la sua fede nella divinità di Gesù. Gesù Figlio di Dio non è al nostro livello, ci è infinitamente superiore, in un modo che possiamo appena intravedere nel racconto della trasfigurazione, e accettare nella fede. Ma nella storia della Chiesa sorgono ogni tanto uomini che vogliono ridurre Gesù alla misura umana, alla nostra statura di creature. Così è accaduto ai tempi di sant'Atanasio, con l'eresia di Ario, affermante che Gesù era semplicemente un uomo, grande, santo, adottato da Dio, ma non Figlio di Dio. E molti, anche vescovi, anche imperatori, accettavano questa teoria, perché è più facile, non esige l'adesione ad un mistero ineffabile, incomprensibile.
Atanasio difese questa verità di fede: è un mistero da cui dipende la nostra salvezza, perché se Gesù non è Figlio di Dio, noi non siamo né redenti né salvati, essendo la salvezza opera di Dio. Certo è una esistenza travagliata, una condizione penosa quella del fedele, e in più senza nessuna evidenza di vittoria. E' difficile credere che Gesù abbia vinto il mondo quando si subiscono persecuzioni. Ma la vittoria non ci può essere senza lotta, senza essere passati attraverso la passione del Signore. Crediamo nel mistero "totale" di Gesù: il mistero di una morte sfociata nella risurrezione. Un cristiano non può meravigliarsi troppo di essere, come Gesù, perseguitato, perché solo a queste condizioni si giunge alla vittoria della fede.
Che cosa significa "vittoria della fede"? Significa continuare a credere, nelle tribolazioni, che Dio ci ama e ci prova per un maggiore bene.


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Antifona d'ingresso
Il Signore gli ha aperto la bocca
in mezzo alla sua Chiesa;
lo ha colmato dello Spirito di sapienza e d'intelletto;
lo ha rivestito di un manto di gloria. Alleluia. (cf. Sir 15,5)



Colletta
Dio di infinita sapienza,
che hai suscitato nella tua Chiesa
il vescovo sant'Atanasio,
intrepido assertore della divinità del tuo Figlio,
fa' che per la sua intercessione e il suo insegnamento
cresciamo sempre nella tua conoscenza e nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





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Prima lettura

At 9,31-42
La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.
Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 115

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?

Oppure:
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
















Canto al Vangelo (Gv 6,63,68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.


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Vangelo

Gv 6,60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Gesù è il Santo di Dio, che ci invita ad un banchetto dove si manifesta la veracità della nostra fede in lui. Rivolgiamoci a Dio, dicendo:
Donaci la fede, o Padre.

- Perchè i ministri della Chiesa siano apostoli della consolazione dello Spirito, per la crescita nella fede e nel timore del Signore. Preghiamo.
- Perchè i vescovi nelle loro visite pastorali trovino accoglienza aperta e generosa e possano animare le chiese locali alla comunione, al servizio e all'impegno di evangelizzazione. Preghiamo.
- Perchè i credenti sappiano riconoscere nei segni sacramentali di oggi i gesti prodigiosi degli apostoli, che risanano e risuscitano i malati e i caduti nel male. Preghiamo.
- Perchè coloro che si scandalizzano del duro linguaggio della fede e del vangelo della croce, comprendano che le parole di Cristo sono sorgenti di vita eterna. Preghiamo.
- Perchè noi qui presenti facciamo l'esperienza di Pietro nell'appellarci alle parole di vita eterna del Cristo, ogniqualvolta siamo tentati di incredulità o di fuga. Preghiamo.
- Per il nostro parroco. Preghiamo.
- Per le associazioni caritative della parrocchia. Preghiamo.

Padre santo, che ci doni di poter venire al tuo Figlio nell'esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo,
nel ricordo annuale di sant'Atanasio,
e concedi anche a noi
di professare senza compromessi la verità della fede,
per ricevere il premio
riservato ai testimoni del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
"Io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo", dice il Signore. Alleluia. (Mt 28,20)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutriti a questi santi misteri,
dona forza e vita alla tua Chiesa,
che in comunione di fede con sant'Atanasio
proclama vero Dio il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-05-2019)
Commento su Gv 6,60-69
?Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-05-2019)
Volete andarvene anche voi?
La salvezza dell'uomo è il suo ritorno nella verità eterna dalla quale è stato creato a sua immagine e somiglianza. La verità eterna è Dio Padre. È il suo Figlio Unigenito. È lo Spirito Santo. L'uomo è stato creato ad immagine del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Con il peccato l'uomo è usc ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-04-2018)
Commento su Gv 6, 67- 69
?Disse allora Gesù ai Dodici: ?Forse anche voi volete andarvene??: Gli rispose Simon Pietro: ?Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio?.? Gv 6, 67- 69 Come vivere questa Parola? E' il momento della crisi. La folla si allon ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-04-2018)
Tu hai parole di vita eterna
La Parola di Gesù Signore è dura, a giudizio dei Giudei, perché essa chiede loro una radicale conversione: dall'Antica Alleanza devono passare nella Nuova, da Mosè a Gesù Signore, dalla Legge al Vangelo, dal sacrificio di comunione attraverso la carne degli animali al sacrificio di comunione con la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-04-2016)
Commento su Gv 6,68
«Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Gv 6,68 Come vivere questa Parola? Dopo aver udito le parole di Gesù che si presenta come il pane disceso dal cielo (cf Gv 6,50-51) per cui chi non mangia la sua carne e non beve il suo sangue non avrà la vita (cf Gv 6,53) molti discepoli, ritenendo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-04-2016)
Tu hai parole di vita eterna
È giusto che ci chiediamo: cosa è il Vangelo nella sua realtà più profonda, viva, essenziale? A cosa esso serve? La risposta non può essere se non una sola: l'obbligo che ha Cristo Signore di "creare" la fede dei suoi discepoli nella sua Persona, in modo da "creare" la fede nella sua Parola. Se Gesù ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-05-2014)

Ora sono tutti spiazzati, non scherziamo. Non solo la folla, stupita per il rifiuto di Gesù di essere incoronato re e ora protagonista di un incomprensibile e pericoloso discorso teologico. Non solo i suoi discepoli, straniti dalla richiesta astrusa di cibarsi della sua carne e del suo sangue. Ma an ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-05-2014)
Volete andarvene anche voi?
Con Cristo si entra in una nuova fase della storia religiosa dell'umanità. Nell'Antico Testamento, l'alleanza tra Dio e l'uomo, obbliga sempre. La fede poteva essere vista anche come obbligo, costrizione, imposizione, giogo da portare ogni giorno. Israele doveva sempre rimanere aggiogato alla Legge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-05-2014)
Commento su Gv 6, 66-69
«Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai dodici: "Volete andarvene anche voi?". Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» Gv 6, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-04-2013)
Commento su Gv 6,60-69
Se ne va la folla, e fa benissimo. Come si fa a star dietro alla valanga di parole che ha detto? E alle cose che chiede? E al volto di Dio inatteso e incredibile che professa? E all'esigenza di nutrirsi della sua presenza? Chi pretende di essere questo falegname che si è scoperto profeta? Anche noi ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 20-04-2013)
Forse anche voi volete andarvene?
Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Avete visto quante persone vi sono vicine quando le cose vanno bene, quando siete allegri e sorridenti, pieni di energia e vitalità, spiritosi, senza problemi a spendere. Ma quante vi sono accanto nel momento del bisogno? Chi è disposto a sopportare la t ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-04-2013)
Commento su Giovanni 6, 67
"Volete andarvene anche voi?" Gv 6, 67 Come vivere questa parola? La settimana di lettura del capitolo 6 del vangelo secondo Giovanni si conclude nella sinagoga di Cafarnao, con una scena che si spopola: la folla e i Giudei se ne sono andati. Non ci sono più panini gratis, non ci sono più provoc ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-04-2013)
E noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio
L'errore dei Giudei non è nella mancanza di fede in Cristo Gesù. È non fede nel Padre, in Dio. Essi non sanno chi è Dio. Non sanno che il Dio nel quale credono è amore eterno ed infinito, carità senza misura, divina onnipotenza illimitata. Ignorano che il loro Dio mai finora si è fermato al già acqu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-04-2012)
Commento su Giovanni 6,60-69
La folla è stordita dal discorso di Gesù. Troppo elevato il ragionamento, inaccessibile la sua riflessione, eccessiva la sua proposta. Il clima di tensione fra la folla e Gesù è sfociato quasi in rissa, e molti se ne sono andati, offesi dalla supponenza di questo falegname che, invece di accettare i ...
(continua)