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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO304 ;
Noi siamo chiamati alla santità! Quando riflettiamo a questo, può darsi che confondiamo la santità con un insieme di virtù. Quando si fa un processo di canonizzazione effettivamente si comincia col verificare se la persona che si suppone degna di essere canonizzata ha esercitato le virtù in modo eminente e il primo decreto è quello sulla eroicità delle virtù. Tuttavia è molto insufficiente e inesatto confondere la santità con la perfezione.
San Paolo nella lettera ai Romani ci rivela in che cosa consiste la santità quando parla di non essere separati dall'amore di Dio, di non essere separati da Dio, infatti questo è la santità: l'unione con Dio, essere in comunione col Dio santissimo. Dio è santo, dice la Scrittura, ed è la migliore definizione di Dio, Dio è tre volte santo. Questo significa che è il Diverso da noi e che per giungere a lui dobbiamo essere trasformati a sua immagine, cioè diventare santi.
Nella religione antica questa santità non era confusa con lo sforzo morale, si sapeva che si trattava di un altro ordine. Lo sforzo dell'uomo non può mai portarlo al livello di Dio; perché l'uomo diventi santo bisogna che Dio agisca e lo renda simile a lui: la santificazione è prima di tutto opera di Dio in noi. Ed è proprio quanto ci dice san Paolo: Dio ha fatto tutto per portarci vicino a lui, per metterci in comunione con lui, perché noi siamo santi. "Non ha risparmiato il proprio Figlio, ma l'ha dato per tutti noi... Come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?". Per questo abbiamo fiducia, non in noi ma nell'amore di Dio che ci innalza accanto a sé, che ci santifica, che ci dà quella santità di cui neppure avremmo idea se nella sua bontà egli non venisse a donarcela.
San Paolo esclama: "Noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati", più che vincitori in ogni circostanza: la santità è una grande vittoria. Nell'Apocalisse è detto che il premio è promesso a colui che avrà riportato vittoria, e noi siamo più che vincitori, perché Cristo ha vinto e ci comunica la sua vittoria. E Dio che donandoci il suo Figlio ha superato tutti gli ostacoli che ci separavano da lui, il Dio di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, come diciamo nella formula dell'assoluzione, il Dio pieno di bontà che vuoi comunicare se stesso e ha trovato il mezzo per farlo.
Ecco la strada della santità. Si tratta allora di aprirsi all'azione santificante di Dio, di aprirsi a questo amore che è stato più forte di tutto. Così riceviamo in noi la vittoria di Dio e siamo più che vincitori. E siamo sicuri che nessun ostacolo ci impedirà di essere con Dio, perché egli stesso ha percorso tutto il cammino: "Né morte, né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né potenze... niente potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore". Per progredire nella santità dobbiamo costantemente approfondire la nostra fede in questo amore di Dio, nell'amore che Dio ci dà, che è l'amore che egli ha per noi e l'amore che egli mette in noi.
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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)
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Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Rm 8,31-39
Nessuna creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù.
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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelti? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto:
«Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello».
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 108
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Salvami, Signore, per il tuo amore.
Tu, Signore Dio,
trattami come si addice al tuo nome:
liberami, perché buona è la tua grazia.
Io sono povero e misero,
dentro di me il mio cuore è ferito.
Aiutami, Signore mio Dio,
salvami per il tuo amore.
Sappiano che qui c'è la tua mano:
sei tu, Signore, che hai fatto questo.
A piena voce ringrazierò il Signore,
in mezzo alla folla canterò la sua lode,
perché si è messo alla destra del misero
per salvarlo da quelli che lo condannano.
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Canto al Vangelo (Lc 19,38)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli.
Alleluia.
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Lc 13,31-35
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme".
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Dio Padre non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, perché diventassimo figli. Trasformati dal suo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera. Diciamo insieme:
Per il tuo Cristo, ascoltaci, o Signore.
Perché la Chiesa sia il luogo dove tutti trovano salvezza. Preghiamo:
Perché il sangue dei martiri rigeneri la fede di molti. Preghiamo:
Perché ogni autorità sia a servizio del bene e della pace del mondo. Preghiamo:
Perché le nostre città siano luoghi di pace e di fede. Preghiamo:
Perché gli annunciatori del vangelo vengano accolti ed ascoltati. Preghiamo:
Perché la croce di Cristo sia per tutti il segno della vittoria sulla morte. Preghiamo:
Perché l'ateismo teorico e pratico non confonda la fede dei semplici. Preghiamo:
Perché Dio doni alla sua Chiesa nuovi profeti. Preghiamo:
Perché ogni volto sofferente ci richiami la passione di Gesù. Preghiamo:
Perché il cuore del violento si apra alla grazia del Signore. Preghiamo:
Padre santo, che hai fatto di Gerusalemme la città della nostra salvezza, sostieni il tuo popolo che si sforza di seguire le orme del tuo Figlio, perché con lui ti lodi per i secoli dei secoli. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest'offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)
Oppure:
Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. (Ef 5,2)
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Preghiera dopo la comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede
compia in noi ciò che esprime
e ci ottenga il possesso delle realtà eterne,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 31-10-2019)
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Benedetto chi viene nel nome del Signore
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 31-10-2019)
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Come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali
La gioia del Signore è fare a Gerusalemme ogni bene, anzi il sommo bene. Gesù si serve di un'immagine che già ricorre nel profeta Isaia. Come gli uccelli proteggono sotto le loro ali i loro pulcini, così il Signore promette di proteggere la sua città. Occorre però che essa voglia essere protetta. Lo ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-10-2016)
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È necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua
Alcuni farisei invitano Gesù a lasciare la Galilea, rifugiandosi in qualche luogo sicuro, perché Erode lo vuole uccidere. La risposta di Gesù è immediata: "Andate a dire a quella volpe: Ecco io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necess ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-10-2016)
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Commento su Sal 143
«Mio Dio. Ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde; a te che dai vittoria al tuo consacrato. Che liberi Davide tuo servo».
Sl 143
Come vivere questa Parola?
Tutti i Salmi sono espressione di una liturgia antica come il mondo. L'anima di queste preghiere di tutto un popolo ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 29-10-2015)
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Ci si mette anche Erode. Quella ?volpe? di Erode che, nel linguaggio ebraico non è certo un complimento, sì, proprio lui, uno dei figli inetti di Erode il grande, quello che stava con Erodiade, sua nipote e moglie di suo fratello. Quello che ha fatto uccidere Giovanni Battista per un'incauta promess ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-10-2015)
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E voi non avete voluto!
Sempre il Signore apre una porta di salvezza per il suo popolo. Tutte le profezie sono un annunzio di grazia, invito alla conversione, esortazione a rientrare nel patto dell'Alleanza. Il cuore di Dio è carità, amore, misericordia, compassione, pietà, grazia. Quando il suo cuore nulla può più operare ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 29-10-2015)
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Commento su Rm 8, 35-39
«Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?... Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né pres ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 30-10-2014)
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È pesante, il cuore di Gesù. Come ampiamente previsto, Gerusalemme non è la Galilea e l'entusiasmo della sua gente ha poco a che vedere con l'atteggiamento di sufficienza e di superficialità della città abituata ad accogliere (e uccidere) i profeti. A peggiorare la situazione ci si mette anche Erode ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 30-10-2014)
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Commento su Lc 13,33-34
«E' necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chi ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 30-10-2014)
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Andate a dire a quella volpe
Delle volpi si serve Sansone per incendiare i campi di grano dei Filistei. Esse servono perché Sansone possa attuare il suo desiderio di vendetta contro i suoi nemici.
Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: «Voglio ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 31-10-2013)
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Commento su Lc 13,31-35
Erode vuole far uccidere Gesù. Ti pareva! Non gli è bastato togliere di mezzo il Battista, ora è uno dei seguaci del Battista, il Nazareno, che lo tormenta. Sempre i potenti risolvono i problemi in questo modo: togliendo di mezzo chi li provoca, allora come oggi. Sono cambiati i metodi, ma l'arrogan ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 31-10-2013)
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Commento su Romani 8,31
"Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?"
Rom 8,31
Come vivere questa parola?
Subito dopo averci così fortemente provocati con questa domanda, Paolo porta la prova che Dio stesso si fa garante del fatto che niente e nessuno può essere contro di noi. Egli infatti, "non ha risparmiato il propri ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 31-10-2013)
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Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere
Un bambino delle elementari che mette un coltello alla gola ai suoi compagni di scuola
Quanti nemici sulla strada di ognuno, quanti ostacoli incontriamo sul nostro cammino.
Un giorno venne da noi una coppia che voleva prendere un bambino in affidamento. Vennero per chiedere consiglio, toccare co ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 31-10-2013)
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Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi!
Israele conosce cosa significa: "Ecco la vostra casa è abbandonata a voi!". Quando Il Signore è uscito dalla sua casa, dal suo tempio, dalla sua città, in Gerusalemme e in tutto il territorio della Giudea avvenne l'inferno della distruzione e della devastazione. Chi vuole conoscere questo inferno te ...
(continua)
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