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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Carlo Borromeo S1104 ; DO313
Un pastore buono è un dono eccellente per la Chiesa, come san Carlo è stato per la Chiesa di Milano e per tutta la Chiesa. Consacrato vescovo a soli 25 anni, questo giovane, vissuto negli agi e negli onori del suo rango, si diede tutto al servizio del suo popolo, profondendo ricchezze e salute, sostenendo fatiche e penitenze estreme, che certamente gli abbreviarono la vita. Propugnò con energia e pazienza l'applicazione del Concilio di Trento, con la costante preoccupazione di formare sacerdoti santi e pieni di zelo.
L'amore di Gesù crocifisso era per lui modello e continuo sprone. "San Carlo è stato detto fu l'uomo della preghiera, delle lacrime, della penitenza intesa non come opera eroica ma come partecipazione misteriosa, appassionata alle sofferenze di Cristo, al suo entrare nel peccato del mondo, fin quasi allo scoppio del cuore e alla divisione dell'animo".
Oggi preghiamo in modo speciale per il nostro papa, vero buon pastore intrepido e noncurante di sé, che moltiplica i viaggi, i discorsi, che accoglie tutti, che annuncia con coraggio e franchezza la verità del Vangelo in ogni circostanza e in ogni punto del mondo.
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Antifona d'ingresso
"Cercherò le pecore del mio gregge,
dice il Signore, "e farò sorgere un pastore
che le conduca al pascolo;
io, il Signore, sarò il loro Dio". (cf. Ez 34,11.23.24)
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Colletta
Custodisci nel tuo popolo, o Padre,
lo spirito che animò il vescovo san Carlo,
perché la tua Chiesa si rinnovi incessantemente,
e sempre più conforme al modello evangelico,
manifesti al mondo il vero volto del Cristo Signore.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
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Prima lettura
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Rm 13,8-10
Pienezza della Legge è la carità.
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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell'amore vicendevole; perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 111
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Felice l'uomo pietoso, che dona ai poveri.
Beato l'uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s'innalza nella gloria.
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Canto al Vangelo (1 Pt 4,14)
Alleluia, alleluia.
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Alleluia.
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Lc 14,25-33
Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: "Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro".
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
A Colui che tutto può e tutti conosce, esprimiamo con fiducia le nostre attese, nella certezza che egli ama donare più di quanto sappiamo domandare. Diciamo insieme:
Dio della vita, ascoltaci.
Perché noi, tua Chiesa, spogliandoci di orgoglio e asprezza, sappiamo somigliare a Cristo mite, umile e crocifisso. Preghiamo:
Perché nei nostri cuori penetri la benevolenza, vinca la fraternità, fiorisca la carità. Preghiamo:
Perché le nostre comunità d'occidente siano generose nel donare persone e mezzi alle missioni. Preghiamo:
Perché negli ospedali, nelle carceri e nei ricoveri, chi soffre possa oggi incontrare un animo cristiano. Preghiamo:
Perché i ragazzi e i giovani, sostenuti dalla nostra preghiera e dagli esempi, sappiano andare incontro alla vita con fede e onestà. Preghiamo:
Per chi non ha fede, ideali e avvenire.
Per i catechisti e gli animatori della comunità.
Altissimo Signore, il tuo popolo è in cammino nella valle delle prove dove s'attarda, si stanca, si ferisce. Sostienilo, Padre, con la fede incrollabile di Abramo, la fortezza di Mosè, la saggezza di Salomone. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Guarda con bontà, Signore,
i doni che portiamo al tuo altare
nel ricordo di san Carlo,
pastore vigilante e modello di santità,
e per la potenza di questo sacrificio
concedi anche a noi di produrre nella tua Chiesa
frutti genuini di vita cristiana.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Il buon pastore dona la vita
per il suo gregge. (cf. Gv 10,11)
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Preghiera dopo la comunione
La partecipazione al tuo sacramento, Signore,
ci comunichi lo spirito di fortezza
che animò san Carlo e lo rese fedele alla sua missione
e pronto a donare la vita per i fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-11-2019)
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Non può essere mio discepolo
La sequela di Gesù non è senza regole. La prima regola è finalizzata al raggiungimento del fine. Non si segue Gesù per le cose di questo mondo, ma per quelle eterne. Si entra in paradiso percorrendo la via della sua Parola, che è il Discorso della Montagna. Si rimane nella Parola, si obbedisce ad es ...
(continua)
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don Nicola Salsa (Omelia del 06-11-2019)
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Tu non sei solo
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-11-2018)
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Non rinuncia a tutti i suoi averi
La parola di Gesù è chiara e inequivocabile: ?Così chiunque non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo?. È giusto chiedersi: ?Qual è il vero pensiero di Gesù in ordine a questa sua Parola??. Conoscerlo è essenziale, al fine di non cadere in quelle conclusioni ideologiche e quasi ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-11-2018)
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Commento su Lc 14,28-33
«Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: «Costui ha iniziato a costruire, ma no ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-11-2017)
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Commento su Lc 14,33
«Chi non rinuncia a tutti suoi averi non può essere mio discepolo»
Lc 14,33
Come vivere questa Parola?
Qualcuno, lo so, a questo punto, grida. Ci siamo! Sempre la chiamata è a diventare un rinunciatario. Come una larva, un abbietto relitto: un po' scemo e un po' folle, vocato all'accattonaggio.
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(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 04-11-2015)
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La logica di questo mondo è la prudenza, giusto. Vediamo la conseguenza di un mondo che ha abbandonato la prudenza e si illude dando sfogo a tutte le pulsioni, a tutte le passioni, a tutti gli istinti. Persone che liberano il cane rabbioso che è in loro che, alla fine, li trascina verso l'abisso. Es ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 04-11-2015)
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Una folla numerosa andava con lui
Gesù non è un politico che per avere qualche voto in più promette mari e monti, sapendo di mentire e di ingannare le persone alle quali si rivolge. Tra il politico, a qualsiasi schieramento esso appartenga la sostanza non cambia, e Gesù vi è lo stesso abisso invalicabile che separa Lazzaro che è nel ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-11-2015)
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Commento su Rm 13, 8-16
"Fratelli, non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge... L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore."
Rm 13, 8-16
Come vivere questa Parola?
Il teologo Narsai di Edessa, commen ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-11-2014)
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Che presuntuoso è Gesù! Che coraggio ha nel chiedere ciò che chiede! Ai discepoli, a noi, dice di essere la gioia più grande della più grande gioia che possiamo sperimentare! Che l'esperienza più coinvolgente e luminosa che possiamo vivere, l'innamoramento, la genitorialità, l'amicizia è sempre e so ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-11-2014)
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Commento su Fil 2, 13
"È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo il suo disegno di amore".
Fil 2, 13
Come vivere questa Parola?
È impressionante come una riflessione così profonda sul fare, sull'agire emerga proprio in uno scritto elaborato in reclusione! Paolo, ancora giovane, probabilmente sta s ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-11-2014)
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Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi
Con Gesù si compie il capovolgimento di tutta l'antica modalità di seguire il Signore. Quando il Signore chiamò Abramo, questi fu invitato a lasciare la sua terra. Non partì però da solo. Portò con sé la moglie, gli schiavi e le schiave, i suoi greggi e i suoi armenti, anche il nipote Lot andò con l ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 06-11-2013)
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Commento su Lc 14,25-33
Facciamoci bene i conti in tasca. È Gesù stesso che ce lo chiede, che ci invita ad osare, a prendere sul serio la sua sconcertante provocazione: egli pretende di essere più grande della più grande gioia che possiamo vivere. Più del bene, più dell'affetto, più dell'innamoramento, più del diventare ge ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 06-11-2013)
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Bambini violentati nel corpo e nell'anima
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo
Se una persona cammina diritta nella vita, seguendo determinati buoni principi, dettati dal Vangelo o dal buon costume, dai nonni piuttosto che dai genitori, si troverà inevitabilmente davanti mille ostacoli, di ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-11-2013)
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Commento su Romani 13, 8
Non siate debitori di nulla se non dell'amore vicendevole, perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge.
Rm 13, 8
Come vivere questa Parola?
Adempiere la Legge era per gli uomini di fede contemporanei di Paolo il punto fermo e intoccabile. Ma con la Legge e le sue prescrizioni molti si sentivan ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-11-2013)
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Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me
Chi legge con sapienza di Spirito Santo l'Antico Testamento troverà tante di quelle piccole luci che orientano e conducono verso la bellezza della luce piena che è Cristo Gesù. Abramo è una di queste luci. Lui però è luce grande, grandissima. Lui sa vivere la totale povertà in spirito. La sua unica ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 07-11-2012)
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Commento su Luca 14,25-33
Facciamo bene i conti: per cosa vale la pena vivere? Cosa ci rende davvero felici? Chi o cosa è in grado di colmare l'infinito desiderio di bene che alberga nel nostro cuore? Gesù è concreto, efficace, ci sfida ad affrontare con verità le grandi domande che da sempre abitano nei nostri cuori. E la r ...
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Riccardo Ripoli (Omelia del 07-11-2012)
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Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro
Quante volte avete iniziato a fare qualcosa e non l'avete portata a termine? Quante promesse fatte e non mantenute? Dico sempre che se avessi un euro per ogni promessa fatta e non rispettata, adesso non sapremmo dove mettere i soldi. Quanti volontari iniziano un percorso e poi blandamente si dilegua ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-11-2012)
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Commento su Filippesi 2,15-16
Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita
Fil 2,15-16
Come vivere questa Parola?
Abituati alle luci artificiali delle nostre città che non ci fanno più palpare il buio della notte, abbiamo anche perso la gioia di contemplare un cielo stellato. Ma basta allontanarsi dai cen ...
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-11-2012)
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Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi
Nell'Antico Testamento la sequela è della Legge. Si seguono, cioè si cammina dietro i Comandamenti, gli Statuti, i Precetti del Signore. Dio invece segue tutti i passi dell'uomo. Ancora non è maturata la verità che è Dio che si deve seguire. È dietro di Lui che bisogna andare. È alla sua presenza ch ...
(continua)
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