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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
DO316 ;
Oggi, sabato, il Vangelo ci permette di meditare sull'umiltà e sulla fedeltà della Madonna.
Gesù dice ai farisei: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è detestabile davanti a Dio".
Dio conosce anche il cuore umile di Maria: "Ha guardato l'umiltà della sua serva", e lo ha scelto per farne la dimora dello Spirito Santo, perché il Figlio suo si facesse carne in lei.
Cuore umile e cuore fedele, nelle cose piccole e nelle grandi cose di cui è stata intessuta la sua vita.
Maria è vissuta nella costante fedeltà ai doveri quotidiani: cose nascoste, cose che tutti ritengono ovvie, e che possono diventare così pesanti nella loro ripetitività. Ed è stata fedelissima alla volontà di Dio nei grandi eventi della sua vita: grandi, ma ancora nascosti: "Sono la serva del Signore: avvenga di me quello che hai detto". Si è compiuto in lei il più grande evento della storia umana, ma chi lo sa?
"E l'Angelo partì da lei". La vita di Maria continua senza "angeli": messaggeri saranno per lei da ora in avanti Elisabetta, i pastori, l'anziano Simeone. Ma la sua fedeltà non verrà meno fino al Calvario, quando offrirà al Padre il suo dono più prezioso, la vita del Figlio: fedele nei piccoli gesti d'amore e fedele nel gesto supremo.
Chiediamo alla Madonna, che per la sua umiltà e fedeltà è stata scelta ad essere madre di Gesù e Madre della Chiesa, di farci partecipare a questi doni e di custodirli e farli crescere in noi, perché possiamo essere "fedeli nel poco e fedeli nel molto".
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Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza. (Sal 38,22-23)
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Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa' che camminiamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Rm 16,3-9.16.22-27
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo.
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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell'Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.
Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi.
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.
Anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto.
A colui che ha il potere di confermarvi
nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell'eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all'obbedienza della fede,
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 144
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Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
Una generazione narra all'altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
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Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.
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Lc 16,9-15
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
La parola di Dio è come spada a doppio taglio che penetra nelle pieghe più nascoste delle nostre infermità. Chiediamo al Padre d'essere forti e vigilanti di fronte al male che ci distoglie da lui. Diciamo insieme:
Convertici, Signore.
Quando siamo tentati di seguire noi stessi più che la tua parola. Preghiamo:
Quando ci sentiamo a posto perché non facciamo del male a nessuno. Preghiamo:
Quando ci pesa la fedeltà ai piccoli doveri quotidiani. Preghiamo:
Quando salviamo il mondo a parole più che con i fatti. Preghiamo:
Quando la nostra condizione sociale, la cultura e le qualità che ci ha dato, ci servono per guardare gli altri dall'alto. Preghiamo:
Quando, per realizzare noi stessi, calpestiamo la giustizia, l'amicizia, la verità. Preghiamo:
Quando ti riduciamo a un Dio domenicale, riservando la settimana agli idoli del denaro, della carriera e del nostro egoismo. Preghiamo:
Padre amatissimo, tu vuoi che il peccatore si converta, abbia la vita e l'abbia in abbondanza. Con la potenza del tuo Spirito, guarisci le nostre esistenze, santifica i nostri cuori. Non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del tuo perdono a tutti garantito in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore,
salga a te come offerta pura e santa,
e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza. (Sal 16,11)
Oppure:
Dice il Signore: "Come il Padre che ha la vita ha mandato me
e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me". (Gv 6,57)
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Preghiera dopo la comunione
Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni promessi.
Per Cristo nostro Signore.
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 10-11-2018)
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Non potete servire Dio e la ricchezza
L'uomo ha un solo cuore, una sola anima, il solo corpo, una sola vita. Può consacrare se stesso al suo Signore per il compimento della sua volontà. Se fa questo diviene signore come Dio è il Signore. Ma anche può sottrarsi al suo Creatore e Dio porsi al servizio delle creature. La parabola di Gesù c ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-11-2018)
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Commento su Lc 16, 10.13-15
«Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. [...]
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non pote ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-11-2017)
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Commento su Lc 16,13
? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
Lc 16,13
Come vivere questa Parola?
La ricchezza, in sé stessa è neutra: né cattiva né buona. Tutto dipende dall'uso che ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-11-2016)
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Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini
La Scrittura Santa indica ad ogni uomo una regola infallibile per non sbagliare nei giudizi e nelle valutazioni. Nessuno deve valutarsi guardando se stesso, la sua coscienza, il suo cuore. L'uomo in se stesso è già un inganno. Inganna se stesso, inganna gli altri. Ogni valutazione, misura, discernim ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-11-2016)
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Commento su Fil 4, 10-13
«Fratelli, ho provato grande gioia nel Signore perché finalmente avete fatto rifiorire la vostra premura nei miei riguardi: l'avevate anche prima, ma non ne avete avuto l'occasione. Non dico questo per bisogno, perché ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione. So vivere nella povertà come ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 07-11-2015)
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Mettessimo nelle cose di Dio la stessa attenzione che mettiamo nelle cose degli uomini! Fossimo capaci di dedicare alla nostra anima anche solo un decimo delle energie che investiamo per le cose di questo mondo! È paradossale, ma è un errore in cui incorriamo continuamente: a ciò che rimane, alla no ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 07-11-2015)
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Davanti a Dio è cosa abominevole
Una cosa sola è abominevole davanti a Dio: l'idolatria. È cosa abominevole che un uomo prenda il posto di Dio, si sostituisca a Lui. Come è anche abominevole che si cerchi nelle cose ciò che solo Dio può donare. L?uomo è fatto di anima e di spirito, di tempo e di eternità, di vita presente e futura. ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-11-2015)
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Commento su Lc.16,13
"Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro: Non potete servire a Dio e a mammona."
Lc.16,13
Come vivere questa Parola?
Gesù detta le sue regole, chiare ed essenziali. Ricalcano il detto popolare, la sapienza genuina ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 08-11-2014)
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Gesù continua la riflessione iniziata ieri con la sconcertante parabola dell'amministratore disonesto e chiede ai discepoli di essere liberi dalla bramosia e dall'attaccamento al denaro e di accumulare ricchezza davanti a Dio. Evidenzia poi un aspetto simpatico, una piccola regola di vita che può ai ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-11-2014)
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Commento su Fil 4, 10
"Ho provato grande gioia nel Signore perché finalmente avete fatto rifiorire la vostra premura nei miei riguardi: l'avevate anche prima, ma non ne avete avuto l'occasione".
Fil 4, 10
Come vivere questa Parola?
La gioia è la parola chiave di questo quarto e ultimo capitolo della lettera ai Filippe ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 08-11-2014)
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Non potete servire Dio e la ricchezza
La vera religione sempre cammina tra fedeltà e infedeltà, vera adorazione ed empietà, culto a Dio e superstizione, latria e idolatria. Celebre è il richiamo fatto dal profeta Elia al popolo del Signore che saltellava da una parte all'altra. Un poco con Dio e un molto più con gli idoli. Questa commis ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 10-11-2012)
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Commento su Luca 16,9-15
È difficile parlare di denaro, fra noi cristiani... troppe incomprensioni, troppi abusi, troppi sospetti per non essere prudenti. Il rischio, come sempre, è quello di scivolare nel moralismo o nel facile populismo: siamo tutti poveri francescani... con i soldi degli altri! Non ho mai incontrato ness ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 10-11-2012)
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Ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio
Quali sono le nostre aspirazioni? Cosa vogliamo dalla vita? Invidiamo chi ha il potere, sbaviamo dietro a chi ha soldi, bramiamo vacanze per sei mesi l'anno su yacht in isole tropicali.
Quanta stupidità. Dovremmo investire le nostre forze, la nostra stessa vita nel dare riparo a chi non ha casa, am ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-11-2012)
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Commento su Filippesi 4,10
Ho provato grande gioia nel Signore
Fil 4,10
Come vivere questa Parola?
Più volte, nella lettera ai Filippesi, torna il richiamo alla gioia: gioia di Paolo che si sente raggiunto e quasi avvolto dalla sollecitudine di questa comunità a lui particolarmente cara, invito alla gioia rivolto alla m ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 10-11-2012)
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Nessun servitore può servire due padroni
La tentazione di seguire molti padroni era evento quotidiano del popolo del Signore, a motivo della seduzione che sempre si avventa contro gli adoratori del vero Dio, indicando loro vie traverse sulle quali incamminarsi. Il cuore è però uno, o lo si consegna al vero Dio e al Dio falso, bugiardo, cos ...
(continua)
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