LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Santa Elisabetta d'Ungheria

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Elisabetta d'Ungheria
S1117 ; DO332

Elisabetta (Ungheria 1207 - Marburg, Germania, 17 novembre 1231), sposa di Luigi IV, Langravio di Turingia, fu madre di tre figli. Dopo la morte del marito si consacrò interamente alla penitenza, alla preghiera e alla carità. Iscrittasi al terz'Ordine Francescano, fondò in onore di san Francesco l'ospedale di Marburg, in cui ella stessa serviva i malati.

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Antifona d'ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore nel ricordo di santa Elisabetta:
con noi gioiscono gli Angeli e lodano in coro il Figlio di Dio.



Colletta
O Dio, che a sant'Elisabetta hai dato la grazia
di riconoscere e onorare Cristo nei poveri,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di servire con instancabile carità
coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

2Mac 6,18-31
Lascerò ai giovani un nobile esempio, perché sappiano affrontare la morte per le sante e venerande leggi.

Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni, un tale Eleàzaro, uno degli scribi più stimati, uomo già avanti negli anni e molto dignitoso nell'aspetto della persona, veniva costretto ad aprire la bocca e a ingoiare carne suina. Ma egli, preferendo una morte gloriosa a una vita ignominiosa, s'incamminò volontariamente al supplizio, sputando il boccone e comportandosi come conviene a coloro che sono pronti ad allontanarsi da quanto non è lecito gustare per attaccamento alla vita.
Quelli che erano incaricati dell'illecito banchetto sacrificale, in nome della familiarità di antica data che avevano con quest'uomo, lo tirarono in disparte e lo pregarono di prendere la carne di cui era lecito cibarsi, preparata da lui stesso, e fingere di mangiare le carni sacrificate imposte dal re, perché, agendo a questo modo, sarebbe sfuggito alla morte e avrebbe trovato umanità in nome dell'antica amicizia che aveva con loro.
Ma egli, facendo un nobile ragionamento, degno della sua età e del prestigio della vecchiaia, della raggiunta veneranda canizie e della condotta irreprensibile tenuta fin da fanciullo, ma specialmente delle sante leggi stabilite da Dio, rispose subito dicendo che lo mandassero pure alla morte. «Poiché - egli diceva - non è affatto degno della nostra età fingere, con il pericolo che molti giovani, pensando che a novant'anni Eleàzaro sia passato alle usanze straniere, a loro volta, per colpa della mia finzione, per una piccola e brevissima esistenza, si perdano per causa mia e io procuri così disonore e macchia alla mia vecchiaia. Infatti, anche se ora mi sottraessi al castigo degli uomini, non potrei sfuggire, né da vivo né da morto, alle mani dell'Onnipotente. Perciò, abbandonando ora da forte questa vita, mi mostrerò degno della mia età e lascerò ai giovani un nobile esempio, perché sappiano affrontare la morte prontamente e nobilmente per le sante e venerande leggi».
Dette queste parole, si avviò prontamente al supplizio. Quelli che ve lo trascinavano, cambiarono la benevolenza di poco prima in avversione, ritenendo che le parole da lui pronunciate fossero una pazzia.
Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: «Il Signore, che possiede una santa scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui».
In tal modo egli morì, lasciando la sua morte come esempio di nobiltà e ricordo di virtù non solo ai giovani, ma anche alla grande maggioranza della nazione.

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 3

Il Signore mi sostiene.

Signore, quanti sono i miei avversari!
Molti contro di me insorgono.
Molti dicono della mia vita:
«Per lui non c'è salvezza in Dio!».

Ma tu sei mio scudo, Signore,
sei la mia gloria e tieni alta la mia testa.
A gran voce grido al Signore
ed egli mi risponde dalla sua santa montagna.

Io mi corico, mi addormento e mi risveglio:
il Signore mi sostiene.
Non temo la folla numerosa
che intorno a me si è accampata.












Canto al Vangelo (1Gv 4,10)
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 19,1-10
Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
La fiducia e la misericordia che vengono da Cristo, danno il coraggio per imboccare la strada impegnativa ma gioiosa della conversione. Al Padre di ogni bontà, diciamo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Perché Dio mandi sempre al suo popolo uomini saggi e coraggiosi che sappiano illustrare la dottrina e testimoniare con la coerenza di vita il vangelo di Gesù Cristo. Preghiamo:
Perché il Signore ci preservi dal pericolo dell'indifferenza e della freddezza verso di lui, e ci aiuti a essere attenti nell'ascoltare la sua voce nell'obbedienza della fede. Preghiamo:
Perché l'ateismo non prevalga sulla fede, e la Chiesa esca da questa grave prova che minaccia il nostro tempo, più solida e purificata nella sua fedeltà al Signore. Preghiamo:
Perché coloro che si convertono dopo una vita di peccato, trovino nei cristiani persone che non guardano al loro passato, ma ai miracoli della grazia di Dio. Preghiamo:
Perché la misericordia di Dio, che incontriamo nei sacramenti della penitenza e dell'eucaristia, diventi sorgente di conversione e di riconciliazione con i fratelli. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi che vivono con gli emarginati.
Per un'equa distribuzione dei beni.

Dio, Padre misericordioso, che hai inviato nel mondo il Figlio tuo per riconciliare gli uomini con te, entra nella nostra vita con la forza purificatrice del tuo perdono, e fà che il nostro cammino sia sempre orientato verso di te. Per Cristo nostro Signore. Amen.









Preghiera sulle offerte
Accetta, o Signore, l'offerta del nostro servizio sacerdotale
nel ricordo di Santa Elisabetta,
e concedi che, liberi dagli affanni
e dagli egoismi del mondo,
diventiamo ricchi di te, unico bene.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,
se vi amerete gli uni gli altri»,
dice il Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai fatti tuoi commensali,
donaci di imitare l'esempio di santa Elisabetta
che si consacrò a te con tutto il cuore,
e si prodigò instancabilmente per il bene del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 24-11-2019)
Gesù scommette anche su di te
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-11-2019)
È entrato in casa di un peccatore!
Il primo ad entrare nella casa dei peccatori è stato il Signore. L'uomo e la donna avevano appena peccato e il Signore Dio subito è venuto per una parola di speranza. Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo, con sua moglie, si na ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-11-2018)
Commento su Lc 19,5
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua» Lc 19,5 Come vivere questa Parola? Tipica la figura di Zaccheo! Un esattore delle imposte, facilmente più ?incollato? ai soldi (da consegnare ai romani detentori del potere) c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-11-2018)
A cercare e a salvare ciò che era perduto
Cercare chi è perduto è proprio della misericordia del Signore. Dopo aver manifestato tutta l'onnipotenza della sua forza creatrice, subito il Signore rivela l'onnipotenza della sua forza di misericordia, pietà, perdono, promessa di salvezza. La storia dell'umanità è segnata essenzialmente dalla com ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-11-2017)
Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?
Due episodi della storia antica - nel Nuovo Testamento cambiano le modalità, ma non la verità e neanche la sostanza dell'amore verso il Signore - ci aiutano a comprendere quanto oggi il Signore rivela con parole forti, che potrebbero sembrare di vero ripudio della Madre sua, dei suoi parenti, di ogn ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-11-2016)
È entrato in casa di un peccatore!
Il mondo si meraviglia e mormora perché Gesù è entrato in casa di un peccatore! Prima ancora dovrebbe meravigliarsi perché Dio, il Signore del cielo e della terra, il Creatore dell'uomo, è entrato nella casa di un peccatore. Non solo è entrato, ogni giorno entra nella casa dei peccatori, che sono gl ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-11-2016)
Commento su Lc 19, 2-3
«Ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura». Lc 19, 2-3 Come vivere questa Parola? Zaccheo era ricco e aveva potere nel senso che, maneggiando molti soldi, aveva anche l'abili ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-11-2015)

È Zaccheo il modello del discepolo. Proprio lui, l'insalvabile, colui che assomma in sé ogni peccato: è capo dei pubblicani, ricco e ladro. Tutti lo temevano per i suoi legami con l'oppressore romano, ma tutti lo odiavano. Gli esattori delle tasse non risultano mai simpatici, ma imporre una tassa a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-11-2015)
Cercava di vedere chi era Gesù
Nel cuore dell'uomo Dio ha scritto un desiderio che nessuno potrà mai cancellare. Mentre il nostro corpo tende verso la materia, perché è materia, l'anima che è spirito, tende verso Dio, che è Purissimo Spirito, Eterno, Increato, Divino, Fonte del suo essere e della sua vita. Essa è perennemente att ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-11-2015)
Commento su Lc. 19, 1-3
" Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù..." Lc. 19, 1-3 Come vivere questa Parola? Gesù aveva incontrato il cieco avvicinandosi a Gerico; oggi incontra Zaccheo in Gerico. Gerico è la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-11-2014)
Commento su Sal 14,2-3
"Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua". Sal 14,2-3 Come vivere questa Parola? Questa strofa del Salmo 14 ritrae in ?tuttotondo' la persona dell'uomo giusto. Ne coglie i tratti caratteristici, fondamentali e, p ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-11-2014)
Coraggio, sono io, non abbiate paura!
Né Mosè, né Giosuè, né Elia hanno mai camminato sulle acque. Per passare da una parte all'altra hanno diviso il Mar Rosso, hanno arrestato il corso del Giordano. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia pre ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-11-2013)
Commento su Lc 19,1-10
Luca esagera, come sempre. Pone al cuore del suo vangelo la conversione impossibile, il discepolato folle, la chiamata dell'impresentabile. Gesù salva colui che nessuno voleva salvare, che nessuno poteva salvare, che nessuno avrebbe saputo come salvare. Eccetto Dio. Accade, certo che accade. Accade ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 19-11-2013)
Adozione nazionale e adozione internazionale
Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto Quante persone vorrebbero prendere in adozione un bambino, quante si mettono in moto, magari chiedendo anche prestiti o accendendo mutui, per un'adozione internazionale, più facile e più veloce da perseguire rispetto a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-11-2013)
Oggi per questa casa è venuta la salvezza
Sempre il Signore invita l'uomo perché lo cerchi. È un invito pressante che Dio rivolge alla creatura fatta da Lui a sua immagine e somiglianza. Il Signore stesso mai smette di andare lui personalmente a cercare l'uomo per offrirgli il suo perdono e la sua vita eterna. Rendete grazie al Signore e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-11-2013)
Commento su Luca 19, 10
Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. Lc 19, 10 Come vivere questa Parola? Zaccheo è una persona bisognosa di salvezza e per questo, piccolo di statura (non solo fisica, ma anche morale) sale su albero per vedere Gesù. Lo sguardo di Gesù non vede in lui un p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-11-2012)
Commento su Luca 19,1-10
Zaccheo è curioso, molto. Dalla vita ha ricevuto tanto: denaro, potere, obbedienza, ma poco affetto: nessuno ama un esattore delle tasse, men che meno un capo. Certo, la gente non lo ama, ma i soldi scorrono abbondanti nelle sue mani e riempiono le sue tasche. Ha saputo che da Gerico passerà quel ta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-11-2012)
Commento su Apocalisse 3,3
Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convertiti... Ap 3,3 COME VIVERE QUESTA PAROLA? Nelle lettere indirizzate alle sette Chiese incontriamo diverse formule che ritornano con insistenza e continuano a risvegliare in noi, lettori di oggi, la consapevolezza del ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 20-11-2012)
A salvare ciò che era perduto
Nel racconto odierno l'evangelista Luca vuole unire in uno sguardo d'insieme il correre di Zaccheo e l'amore di Gesù che lo cerca in quell'alzar gli occhi e scorgerlo fra i rami, primizia della sua offerta, che consumerà in Gerusalemme. Mentre Gesù attraversava la città, la gente si affollava intorn ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 20-11-2012)
Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto
Gli ospedali sono pieni di persone che si sentono male e che cercano nei medici l'aiuto per guarire. Anche chi sa di avere una malattia incurabile si affidano alle cure dei dottori attaccandosi alla speranza bassissima di poter guarire con tutte le loro forze. I sani che troviamo negli ospedali sono ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-11-2012)
Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua
Dinanzi a Gesù non vi è coscienza che tenga. Questa viene svelata in ogni parte, anche quella più recondita e nascosta. Il cuore dell'uomo per Gesù è più che un libro aperto, scritto a caratteri cubitali. Niente è nascosto ai suoi occhi. Tutto invece è chiaro, palese, evidente. I suoi occhi possiedo ...
(continua)