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Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde
PO043 ;
È con gioia che Gesù è ritornato a casa sua, nel suo villaggio. In quella sinagoga dove ha così spesso ascoltato commentare le Scritture, egli, a sua volta, le spiega. Lo fa con semplicità e profondità, con "autorità". Ma coloro che lo ascoltano sono sbalorditi. Non capiscono come il bambino, il giovane uomo, l'operaio che hanno conosciuto durante gli anni della vita comune, possa essere un profeta. È uno di loro, dunque non è possibile.
Gesù "si stupisce" della loro mancanza di fede e non può compiere miracoli.
Vi è nell'essere umano, colpito dal peccato, una strana cecità e, nello stesso tempo, una forte tendenza alla gelosia, spesso camuffata in zelo per la giustizia e in ricerca dell'uguaglianza.
Noi accettiamo la diversità con difficoltà. Il diverso, soprattutto se ci è vicino, ci fa paura. Quando è lontano, viene accettato. Colui che ci assomiglia ed è nostro vicino non può essere migliore di noi.
La nostra epoca vive di astrazioni e di dichiarazioni formali che tranquillizzano la coscienza: i diritti dell'uomo, l'uguaglianza per tutti, la giustizia per gli oppressi, la negazione solenne di ogni razzismo... Perché, allora, le esplosioni di razzismo, di odio, di violenza, che scaturiscono dove e quando meno ci si aspetterebbe? Perché vi è in ogni cuore un razzista potenziale. Le belle dichiarazioni che escono dalle nostre labbra, che traducono le nostre convinzioni intellettuali nascondono sempre qualche eccezione concreta nel nostro cuore. Amiamo tutti, certamente; rispettiamo tutti, certamente... tranne due, tre o quattro eccezioni molto vicine a noi che non "meritano" la nostra simpatia. Queste eccezioni sono la bomba a scoppio ritardato che rischia un giorno di far saltare le nostre convinzioni così mobili.
Ecco perché il Signore non ha mai detto: "Amate tutti". Egli ha detto: "Ama il tuo prossimo". Cioè il tuo vicino, chi è di fianco a te, chi incroci per la strada, chi incontri in metropolitana... Colui che ti sembra diverso, colui che non pensa come te, colui che ti dà fastidio... Riconosciamo umilmente che il nostro cuore ha tendenza a fare delle discriminazioni, e lottiamo contro l'apartheid che lo tenta. Quando noi amiamo uno dopo l'altro, uno a uno, coloro che ci sono vicini, il nostro cuore si dilata e prende a poco a poco le dimensioni del mondo.
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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici da tutti i popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome
e ci gloriamo della tua lode. (Sal 106,47)
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Colletta
Dio grande e misericordioso,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l'anima
e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
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Prima lettura
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2Sam 24,2.9-17
Io ho peccato facendo il censimento; ma queste pecore che hanno fatto?
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Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, il re Davide disse a Ioab, capo dell'esercito a lui affidato: «Percorri tutte le tribù d'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione».
Ioab consegnò al re il totale del censimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in Giuda cinquecentomila.
Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: «Va' a riferire a Davide: Così dice il Signore: "Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò"». Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!».
Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. E quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».
L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà, il Gebuseo. Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Sal 31
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Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.
Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia;
quando irromperanno grandi acque
non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia.
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Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
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Mc 6,1-6
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore sa di che siamo plasmati: conosce i nostri bisogni e la nostra fragilità, ed è sempre pronto alla misericordia. Perseveranti nella fiducia, rivolgiamoci a lui, che è buono e grande nell'amore. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Per i figli della Chiesa che, con umiltà e mitezza, testimoniano Gesù, Figlio di Dio: si sentano confortati dal saperlo amico e fratello. Preghiamo:
Per quanti si affidano esclusivamente alle sicurezze terrene e alle certezze della ragione: il soffio dello Spirito li apra al trascendente. Preghiamo:
Per chi sente sgomento di fronte al male del mondo e alle colpe personali: riceva il coraggio da Dio che perdona e rinnova la faccia della terra. Preghiamo:
Per tutti quelli che si sentono insoddisfatti, imperfetti e incapaci: offrano la loro debolezza come sacrificio spirituale a te gradito. Preghiamo:
Per tutti noi, tentati di credere solo ai miracoli o alle grandi manifestazioni: l'umile segno dell'eucaristia confermi la nostra fede. Preghiamo:
Per gli inviati del vangelo nella nostra comunità.
Perché la nostra comunità sia la patria del Signore Gesù.
Padre Santo, che conosci nell'intimo i tuoi figli, nelle tue mani di misericordia deponiamo le nostre suppliche e la nostra speranza. Per mezzo del tuo Unigenito Figlio, Gesù Cristo Signore, che ci ha riscattati dalla sofferenza e dalla morte, per la vita beata dei secoli eterni. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore, questi doni
che noi, tuo popolo santo, deponiamo sull'altare,
e trasformali in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
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Antifona di comunione
Fa' risplendere sul tuo servo
la luce del tuo volto,
e salvami per la tua misericordia.
Che io non resti confuso, Signore,
perché ti ho invocato. (Sal 31,17-18)
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Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa' che per la forza di questo sacramento,
sorgente inesauribile di salvezza,
la vera fede si estenda sino ai confini della terra.
Per Cristo nostro Signore.
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-02-2019)
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Commento su Mc. 6, 1-6a
«Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-02-2019)
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Ed era per loro motivo di scandalo
C'è uno scandalo che nasce dal peccato nostro o da quello degli altri e da questi scandali ci si deve rigorosamente astenere. Le parole di Gesù sono chiarissime.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 31-01-2018)
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Ed era per loro motivo di scandalo
Ogni uomo viene dalla non esistenza. Secondo la Scrittura la sua grandezza è il nulla o la polvere del suolo. È il Signore che lo chiama all'esistenza. Ma è anche Lui che lo innalza secondo il suo volere. Possiamo affermare che nulla è nell'uomo che sia dell'uomo, ma in Lui tutto viene per volontà d ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 01-02-2017)
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Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando
Gesù non dipende dalla fede o dall'incredulità degli uomini. Quanto lui fa, dice, opera, compie, ogni sua rivelazione, ammaestramento, insegnamento, racconto viene sempre e solo dalla volontà del Padre. Lui vive di purissima obbedienza ad ogni comando divino. Quanto vale per Ezechiele, molto di più ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-02-2017)
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Commento su Mc 6, 2-3
«Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Gi ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 03-02-2016)
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Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando
Gesù è il vero Maestro, anzi è il solo vero Maestro dell'umanità. Possiamo comprendere questa affermazione, che non offende nessun altro maestro a condizione che si veda nella sua verità e onestamente si riconosca in essa, confessandola, se ci lasciamo aiutare dal Libro di Giobbe, uomo dalla coscien ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 03-02-2016)
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Commento su 2 Sam 24, 16-17
"Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!»."
2 Sam 24, 16-17
Come vivere questa Parola?
Davide aveva peccato di orgoglio e presunzione. Nella ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 04-02-2015)
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Lo stupore e la meraviglia caratterizzano questo racconto. Sono stupiti i concittadini del Maestro che si interrogano sulla sua sapienza. È meravigliato e addolorato il Signore per il netto rifiuto della sua predicazione fra i suoi famigliari e parenti. È così: facciamo tanta fatica a vedere con sgu ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 04-02-2015)
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Da dove gli vengono queste cose?
Gesù si rivela in tutta la sua sapienza e i suoi concittadini rimangono ammirati, pieni di stupore. Si chiedono da dove gli vengano queste cose. Non riescono a capacitarsi come mai da una famiglia di semplici, piccoli, sia potuta scaturire una persona così alta, capace di così alte cose. La risposta ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-02-2015)
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Commento su Mc 6, 1-2; 3-6
«Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono... E molti, ascoltandolo, rimanevano stupiti e dicevano: "... Non è costui il falegname, il figlio di Maria?...". Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi par ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 05-02-2014)
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È un susseguirsi di stupore, il vangelo di oggi. Si stupisce la folla per l'intensità dell'insegnamento di Gesù, si stupiscono alcuni perché a parlare di Dio, a fare il maestro, è il loro concittadino, Gesù, che fino a poco tempo prima era il carpentiere del villaggio. E si meraviglia Gesù per il lo ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 05-02-2014)
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Da dove gli vengono queste cose?
Chi è di vera fede biblica deve confessare che nulla è dall'uomo, tutto è da Dio. Anche la luce che illumina la nostra intelligenza è una scintilla divina che il Signore ci comunica di volta in volta. Questa verità è acquisizione di autentica e vera fede dell'Antico Testamento. Così essa viene attes ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-02-2014)
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Commento su Mc 6,3b
"Gesù era per loro motivo di scandalo".
Mc 6,3b
Come vivere questa Parola?
Gesù è tornato a Nazareth, nella sua patria. In un giorno di sabato, sacro al riposo e all'ascolto della Parola, entra nella sinagoga e dà il via a un periodo nuovo della sua esistenza in terra. Perché, proclamando la par ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 06-02-2013)
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Commento su Mc 6,1-6
Sono increduli, i concittadini di Gesù. Allibiti dal falegname che si è fatto profeta. come può parlare, visto che non ha studiato? Come fa a fare il profeta, visto che conosciamo tutti i suoi famigliari? Gesù, come spesso accade, smonta le nostre pretese, delude le nostre aspettative. Gesù è poco " ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 06-02-2013)
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E si meravigliava della loro incredulità
Non passa giorno che non assistiamo a qualche miracolo. Oggigiorno diamo per scontate mille cose senza renderci conto che sono prodigi, veri e propri miracoli. A quasi tutto diamo una spiegazione scientifica, ma non ci rendiamo conto che tutto l'ingranaggio che fa grande la nostra vita qualcuno deve ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 06-02-2013)
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E si meravigliava della loro incredulità
Il cammino nella fede non è facile per l'uomo. Il Signore ci chiede di guardare solamente a Lui, ignorando tutte le leggi della fisica, della matematica, dell'astronomia, dell'economia, della politica, dell'intera storia. Il Signore è il Signore. Il Signore è l'Onnipotente. Quando? Sempre. Sopra ogn ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-02-2013)
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Commento su Ebrei 12,7.11
E' per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 01-02-2012)
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Commento su Marco 6,1-6
È un rincorrersi di meraviglie e di stupori il vangelo di oggi. Si meraviglia la folla per l'eloquenza di Gesù. Si meravigliano alcuni concittadini perché Gesù, il figlio di Giuseppe, fa il predicatore senza avere il patentino. Si meraviglia il Signore della loro incredulità. Nella vita ci possiamo ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 00-00-0000)
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Commento su Mt 18, 1-6
«I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: ?Chi dunque è più grande nel regno dei cieli??. Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: ?In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà picc ...
(continua)
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