LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  San Bonaventura

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Bonaventura
S0715 ; PO154

Bonaventura (Bagnoregio, Viterbo, 1218 - Lione, Francia, 15 luglio 1274), mistico e pensatore medievale, dottore allo studio di Parigi, diede forma di sintesi sapienziale alla teologia scolastica sulle orme di Agostino. L'espressione più matura di questo umanesimo teologico è nell'«Itinerario della mente a Dio». Discepolo di san Francesco guidò con superiore saggezza il suo ordine (1257-1273), tanto da essere chiamato «secondo fondatore e padre». Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico ed importante fu la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco.
Fu nominato vescovo di Albano e cardinale.
Partecipò al II Concilio di Lione che, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca. Proprio durante il Concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274.


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Antifona d'ingresso
Il Signore lo ha scelto come suo sommo sacerdote,
gli ha aperto i suoi tesori,
lo ha ricolmato di ogni benedizione.


Colletta
Dio onnipotente, guarda a noi tuoi fedeli
riuniti nel ricordo della nascita al cielo
del vescovo san Bonaventura,
e fa' che siamo illuminati dalla sua sapienza
e stimolati dal suo serafico ardore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

Is 26,7-9.12.16-19
Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere.

Dal libro del profeta Isaìa

Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo.
Signore, ci concederai la pace,
perché tutte le nostre imprese tu compi per noi.
Signore, nella tribolazione ti hanno cercato;
a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro.
Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
Abbiamo concepito,
abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire:
era solo vento;
non abbiamo portato salvezza alla terra
e non sono nati abitanti nel mondo.
Ma di nuovo vivranno i tuoi morti.
I miei cadaveri risorgeranno!
Svegliatevi ed esultate
voi che giacete nella polvere.
Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.

Parola di Dio



























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Salmo responsoriale

Sal 101

Il Signore dal cielo ha guardato la terra.

Oppure:
Il popolo che hai creato, benedice il tuo nome.

Tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo di generazione in generazione.
Ti alzerai e avrai compassione di Sion:
è tempo di averne pietà, l'ora è venuta!
Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre
e li muove a pietà la sua polvere.

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 11,28-30
Io sono mite e umile di cuore.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Liberaci, o Signore.

Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:
Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:
Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:
Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:
Per i giovani del nostro quartiere alla ricerca di una loro identità.
Per chi è tentato dal potere, dal denaro e dalla gloria.

Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, Signore, questo sacrificio di lode
in onore dei tuoi santi, nella serena fiducia
di essere liberati dai mali presenti e futuri
e di ottenere l'eredità che ci hai promesso. Per Cristo ...


Antifona di comunione
Il buon pastore dà la vita
per le pecore del suo gregge.


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro, la comunione ai tuoi santi misteri
susciti in noi la fiamma di carità,
che alimentò incessantemente la vita di san Bonaventura
e lo spinse a consumarsi per la tua Chiesa. Per Cristo ...



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-07-2017)
Imparate da me, che sono mite e umile di cuore
Ascoltando le parole di Gesù sembra di ascoltare le parole che la sapienza rivolge ad ogni uomo. Da questo ascolto viene la vita, perché è la sapienza la madre di ogni vita. «A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fate ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-07-2015)

Il Signore Gesù ha appena esultato davanti all'inattesa opera di Dio che rivela i suoi segreti ai piccoli e agli ultimi e, subito, si occupa di loro. Non si gloria della propria scoperta, non mette se stesso al centro della sua relazione con Dio ma, tutto rivolto ai piccoli, ai poveri, li invita a s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-07-2015)
Prendete il mio giogo sopra di voi
Ascoltando l'invito che Gesù oggi rivolge ad ogni uomo: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi ristorerò", sembra di ascoltare il grido accorato di Dio rivolto al suo popolo e all'intera umanità. Dio non parla solo ai figli di Israele, ma ad ogni uomo, così anche la sapienza i ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-07-2014)

Certo, Signore, veniamo a te. Perché ci sentiamo oppressi e stanchi, perché il peso della vita, in alcuni momenti, è davvero insostenibile. Veniamo a te perché sappiamo che solo in te troviamo conforto e incoraggiamento. Non vogliamo che tu risolva i problemi ma che ci renda capaci di vederli nella ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-07-2014)
Imparate da me, che sono mite e umile di cuore
Il mondo è stanco, si trascina di oppressione in oppressione. Stanchezza, affaticamento, oppressione sono il frutto del suo peccato, della sua trasgressione, della sua grande disobbedienza alla Parola, al Comandamento, alle Beatitudini, al Vangelo. La stanchezza dell'uomo è perché il suo spirito non ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-07-2013)
Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio
Gesù è solo il Mediatore nel dono della vera legge, della legge evangelica, del comandamento nuovo, ma anche il vero interprete della Legge antica. Lui è insieme Autore e Interprete, Datore e Maestro, Dono e Spiegazione del dono. Chi vuole conoscere secondo verità la volontà di Dio manifestata e con ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-07-2013)
Commento su Mt 11,28-30
Andiamo a lui, noi che siamo affaticati ed oppressi. Andiamo a lui noi che portiamo dei macigni nel cuore, che non capiamo, che non abbiamo risolto i grandi interrogativi della vita. Andiamo a lui noi che siamo travolti dalle disgrazie, dalla malattia, dal dolore, dopo averli strenuamente combattuti ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 18-07-2013)
Io sono
Mosè comprende quanto sia ardua l'impresa alla quale il Signore Dio lo manda. Vorrebbe rinunciare a questo incarico opponendo tante difficoltà che prevede nella loro realtà sia da parte del faraone come da parte del suo popolo, di dura cervice. Gli si obietterà: Chi ti manda a liberarci? Come si chi ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 18-07-2013)
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò
L'Associazione sta crescendo, le responsabilità aumentano, i problemi da affrontare sono sempre di più, le battaglie da combattere si moltiplicano. Anche le iniziative sono tante e a volte non è facile stare dietro a tutto, anche perché al primo posto ci sono i bambini che richiedono tanto tempo e t ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-07-2013)
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero
Ciò che Dio si è rivelato nell'Antico Testamento per il suo popolo, Gesù lo è per ogni uomo. Dio si è manifestato come il Datore di ogni dono di vita. Tutto è da Dio. O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senz ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-07-2012)
Commento su Matteo 11,28-30
I piccoli, gli umili, gli sconfitti capiscono le cose del Regno. Non i religiosi, né i sacerdoti del tempio. Questa scoperta ha stupito Gesù che ha lodato il Padre per questa logica inattesa. E proprio ai piccoli Gesù si rivolge e li invita ad andare a lui. Sì, amici, andiamo a lui, proprio perché s ...
(continua)