LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 30 Luglio 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Venerdì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO175 ;
Cerchiamo le meraviglie sempre lontano: in paesi remoti, in luoghi sconosciuti. Quanto è vicino a noi ci appare sempre banale, ovvio, perfino deludente e un poco irritante.
E, invece, c'è di che stupirsi anche guardando dalla finestra. O perfino dentro casa.
Pure le persone - quelle che accostiamo ogni giorno - ci si rivelano scialbe, insignificanti, perfino urtanti.
E, invece, a saperle guardare con attenzione, nascondono drammi, sofferenze, lembi di poesia. Possiamo vivere accanto a uomini e donne la cui esistenza non si sorregge senza la fede, e non accorgerci di nulla: nemmeno sospettare.
E per il Signore?
Lo vorremmo sempre vedere nelle grandi opere, nei fenomeni strabilianti, nelle vicende maestose e magari un poco eccentriche.
E invece egli si è rivelato in un uomo come noi. Straordinarissimo, poiché era il Verbo di Dio, ma come noi, fuorché nel peccato.
E ci è prossimo nella selva di segni che ci sta attorno, nella sua parola, nei suoi sacramenti, nelle persone più comuni, e sicuramente in quelle più povere.
L'importante è saper intuire il mistero dentro il più ovvio quotidiano.
Ci sta cercando. Ci sta sollecitando a rispondere.
Occorrono semplicemente gli occhi della fede.










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Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 68,6-7.36)


Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...





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Prima lettura

Ger 26,1-9
Tutto il popolo si radunò contro Geremìa nel tempio del Signore.

Dal libro del profeta Geremìa

All'inizio del regno di Ioiakìm, figlio di Giosìa, re di Giuda, fu rivolta a Geremìa questa parola da parte del Signore:
«Così dice il Signore: Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunciare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ciascuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso mi pentirò di tutto il male che pensavo di fare loro per la malvagità delle loro azioni. Tu dunque dirai loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi e se non ascolterete le parole dei profeti, miei servi, che ho inviato a voi con assidua premura, ma che voi non avete ascoltato, io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città una maledizione per tutti i popoli della terra».
I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremìa che diceva queste parole nel tempio del Signore. Ora, quando Geremìa finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo arrestarono dicendo: «Devi morire! Perché hai predetto nel nome del Signore: "Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata"?». Tutto il popolo si radunò contro Geremìa nel tempio del Signore.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 68

Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio.

Sono più numerosi dei capelli del mio capo
quelli che mi odiano senza ragione.
Sono potenti quelli che mi vogliono distruggere,
i miei nemici bugiardi:
quanto non ho rubato, dovrei forse restituirlo?

Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.















Canto al Vangelo (1 Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.


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Vangelo

Mt 13,54-58
Non è costui il figlio del falegname? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Preghiamo, fratelli, con un cuor solo e un'anima sola. La nostra voce si unisce alla preghiera di Cristo, nostro fratello e unico mediatore presso il Padre. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perché i ministri della Chiesa, assidui nella preghiera e nell'ascolto della parola di Dio, guidino il popolo loro affidato verso la conoscenza della verità. Preghiamo:
Perché i bambini e i ragazzi trovino nella famiglia e nella scuola l'ambiente idoneo per una integrale formazione civile e religiosa, nel rispetto della legge di Dio e della convivenza umana. Preghiamo:
Perché i giovani in ricerca della loro professione siano incoraggiati e aiutati a compiere scelte rispettose di tutti i valori. Preghiamo:
Perché il tempo dello svago e della distensione sia impiegato per recuperare anche le energie dello spirito e per rafforzare i vincoli di affetto e di amicizia. Preghiamo:
Perché tutti noi sappiamo stimarci e rispettarci al di là delle differenze di cultura, età, posizione sociale e capacità produttiva, e viviamo nella concordia e nell'aiuto vicendevole. Preghiamo:
Perché anche oggi il Signore mandi i suoi profeti.
Perché non ci meravigliamo del bene dei fratelli.

O Signore, riempi del tuo amore e della tua grazia il cuore di ogni uomo, perché possa cercare e amare solo te, servendo con gioia i propri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.



Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore, queste offerte
che la tua generosità ha messo nelle nostre mani,
perché il tuo Spirito,
operante nei santi misteri,
santifichi la nostra vita presente
e ci guidi alla felicità senza fine.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici. (Sal 103,2)

Oppure:
Beati i misericordiosi: essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore: essi vedranno Dio. (Mt 5,7-8)



Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la grazia
di partecipare al mistero eucaristico,
memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio,
fa' che questo dono del suo ineffabile amore
giovi sempre per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-08-2018)
Non è costui il figlio del falegname?
La Scrittura Antica ci rivela che i più grandi re del passato, Davide e Salomone, sono stati elevati a tanta grandezza solo dal Signore. Lo stesso futuro di Davide è interamente fatto dal Signore. Essi non si sono fatti. Sono stati fatti interamente da Dio. Anche la Vergine Maria vede se stessa tutt ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-07-2015)

Gesù non viene riconosciuto come profeta proprio dai suoi familiari e dei suoi concittadini. Questo dato, all'apparenza sconcertante, è unanimemente condiviso dagli evangelisti. Nonostante la fama acquisita e le testimonianze a suo favore di molte persone, proprio a Nazareth Gesù riceve un clamoroso ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 31-07-2015)
Ed era per loro motivo di scandalo
Gesù viene dal Padre. Lo attestano le sue opere. Lo rivela la sua vita. Se una persona trova in lui motivo di scandalo è segno che essa non è nella verità di Dio, vive di stoltezza, insipienza, non conosce il Signore. La luce della divina verità non brilla sopra di essa. Gesù non è luce contraria al ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-08-2014)

Gesù non soddisfa il desiderio di cose meravigliose che associamo alla religione. A volte non lo ammettiamo, ma associamo tutto ciò che sfugge alla nostra sensibilità, fede e cristianesimo inclusi, alla categoria del ?soprannaturale? che spazia dai fantasmi alla Trinità... Dio, quindi, deve necessar ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-08-2014)
Non è costui il figlio del falegname?
Ogni uomo, chiamato ed inviato per fare le cose di Dio sulla nostra terra, è in tutto simile ad un misero vaso d'argilla. L'argilla è argilla. L'umanità è più fragile dell'argilla. È il niente del niente. Eppure questa argilla e questa piccolezza e pochezza umana è investita da Dio per essere il suo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-08-2013)
Commento su Mt 13,54-58
Gesù, purtroppo, non è all'altezza del suo ruolo. E non fa nulla per esserlo. La sconcertante pagina di oggi mette a nudo uno dei reali problemi che riguarda Gesù: è difficile riconoscere in lui l'opera di Dio visto che non si adegua al nostro immaginario religioso. Ma dai! Dio che fa il falegname? ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 02-08-2013)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua
Ci sono persone che vengono chiamate a tenere conferenze, sono considerati grandi uomini e donne, politici di grande fama, ma capita spesso che in seno alla propria famiglia o ad un ristretto gruppo siano addirittura disprezzati, denigrati, talvolta persino odiati per le stesse cose che in altre cir ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-08-2013)
Ed era per loro motivo di scandalo
Quando il pensiero dell'uomo trasforma e stravolge il pensiero di Dio, è la fine della verità e della fede. Gesù oggi viene nella sua patria, insegna nella loro sinagoga, la gente rimane stupita del suo insegnamento. Ascolta parole che a giudizio di tutti sono inattuabili, non in sé, non in Dio e pe ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-08-2012)
Commento su Matteo 13,54-58
La gente si scandalizza di Gesù: non è forse il figlio del buon Giuseppe? In casa molti hanno dei manufatti della bottega artigiana di suo padre: un baule, uno sgabello, un tavolo... Cosa gli viene in mente ora di fare il profeta? Da quando si è trasferito a Cafarnao si è montato la testa! I suoi co ...
(continua)