LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 3 Settembre 2010 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  San Gregorio Magno

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Gregorio Magno
S0903 ; PO225

Gregorio (Roma 540 - 12 marzo 604), già prefetto di Roma, divenne monaco e abate del monastero di sant'Andrea sul Celio. Eletto papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590. Nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa, nella tutela delle popolazioni angariate dai barbari, nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletica e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo.

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Antifona d'ingresso
Il Signore ha stabilito con lui un'alleanza di pace;
lo ha fatto principe del suo popolo
e lo ha costituito suo sacerdote per sempre.


Colletta
O Dio, che guidi il tuo popolo
con la soavità e la forza del tuo amore,
per intercessione del papa san Gregorio Magno
dona il tuo Spirito di sapienza
a coloro che hai posto maestri e guide nella Chiesa,
perché il progresso dei fedeli
sia gioia eterna dei pastori.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...






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Prima lettura

1Cor 4,1-5
Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 36

La salvezza dei giusti viene dal Signore.

Confida nel Signore e fa' il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.

Sta' lontano dal male e fa' il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell'angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.


















Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 5,33-39
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: "Il vecchio è gradevole!"».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Il messaggio di Cristo ci chiede di vivere la fede rinnovando il nostro cuore con umiltà. Preghiamo quindi il Padre perché ci trasformi secondo la sua volontà, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché nella chiesa ci siano sempre pastori ricchi di fede e aperti ai segni dei tempi, capaci di trasmettere il vangelo nella novità dello Spirito. Preghiamo:
Perché tutti i cristiani riconoscano nella conversione del cuore e nell'amore al prossimo, le qualità che rendono sempre attuale la fede. Preghiamo:
Perché coloro che abitano nelle società ricche e opulente non dimentichino i valori evangelici della sobrietà e del digiuno a beneficio dei più poveri. Preghiamo:
Perché ci asteniamo dal pronunciare e diffondere, con troppa facilità, giudizi e pareri, ma ci sentiamo fratelli con tutti quelli che con onestà e sofferenza ricercano la verità. Preghiamo:
Perché noi, componenti di questa comunità, viviamo e celebriamo con gioia la domenica, per testimoniare che il Cristo è vivo e operante nel mondo. Preghiamo:
Per chi è triste e senza speranza.
Perché sappiamo soffrire con chi soffre.

O Dio, che in Gesù Cristo hai voluto manifestarti visibilmente agli uomini, rafforza la nostra fede, perché l'eucaristia che celebriamo ci riempia di gioia per l'incontro con lo Sposo, che vive e regna nei secoli eterni. Amen.





Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i doni che ti presentiamo
nel ricordo del papa san Gregorio Magno;
l'offerta di questo sacrificio di redenzione,
che cancella i peccati del mondo,
giovi alla salvezza del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il buon pastore dona la vita
per il suo gregge. (cf. Gv 10,11)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti di Cristo, pane vivo,
formaci alla sua scuola,
perché sull'esempio del papa san Gregorio Magno
conosciamo la tua verità
e la testimoniamo nella carità fraterna.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 06-09-2019)
Gesù e la forza di cambiare
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-09-2016)
Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo
Modello di un cammino perennemente nuovo è San Paolo. Lui reputa il vino vecchio nel quale aveva vissuto prima di conoscere Cristo Gesù e per la cui difesa stava distruggendo la Chiesa di Dio, una spazzatura, qualcosa di cui disfarsi dinanzi alla sublimità della conoscenza di Gesù Signore. La sua vi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-09-2015)

Quanto è difficile staccarsi dalle nostre abitudini religiose! Anche quelle apparentemente sane e sante... Anche quelle cattoliche e che ci hanno insegnato. Non basta sovrapporre la novità del Vangelo a ciò che pensiamo di credere: ci è necessaria un'autentica conversione del cuore, un cambiamento r ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-09-2015)
Il vecchio è gradevole!
Il cammino nella perenne novità della volontà di Dio obbliga a lasciare ogni giorno ciò che è stato ieri, perché ci si aggiorni sulla Parola che oggi il Signore fa risuonare al nostro cuore, perché noi la viviamo, donandole consistenza e realtà storica. Questo cammino stanca. È sufficiente qualche d ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-09-2014)

È inutile illudersi: non possiamo accogliere il vino nuovo del vangelo negli otri del vecchio pensiero religioso. Pensiero che ci è connaturale, fatto di sante abitudini, di qualche tradizione, e di ripetizioni automatiche. Anche fra noi cattolici. Paradossalmente noi discepoli del Signore rischiamo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-09-2014)
Allora in quei giorni digiuneranno
Gesù insegna una dottrina nuova con autorità. Conduce una vita conformemente alla verità che insegna. Il mondo religioso nel quale vive è incarcerato in una religiosità fatta di molti atti esteriori, che tolgono il respiro all'anima, alla mente, al cuore. Non c'è spazio in essa per le mozioni del cu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-09-2013)
Commento su Lc 5,33-39
È difficile convertirsi, siamo onesti, tanto più difficile quando siamo convinti di essere nel giusto e di avere bisogno, al massimo, di una piccola revisione di facciata. La Chiesa, poi, noi Chiesa, su questo siamo abilissimi: appellandoci ai principi assoluti e alla Tradizione continuiamo a reiter ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-09-2013)
Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi
Il digiuno è pratica religiosa antica, risalente alla notte dei tempi, mai però voluta direttamente da Dio, da Lui comandata. Celebre è il digiuno di Mosè sul monte. Ricòrdati, non dimenticare, come hai provocato all'ira il Signore, tuo Dio, nel deserto. Da quando usciste dalla terra d'Egitto fin ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-09-2013)
Commento su Luca 5, 38
Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. Lc 5, 38 Come vivere questa Parola? Questa Parola sapienziale viene pronunciata da Gesù quando Scribi e Farisei (i perpetui suoi oppositori) gli buttano in faccia la loro critica corrosiva circa il digiuno. Ci tengono a dire che, mentre i discepoli di ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-09-2012)
Commento su Luca 5,33-39
La novità del Regno è imperiosa, dinamica, folgorante. Come immaginare di sovrapporla alle vecchie abitudini religiose? Come pensare di mettere il vino giovane, ancora in fermentazione, in vecchie botti? Eppure anche noi facciamo così, spesso: infarciti di una religiosità (cattolica!) piena di abitu ...
(continua)