LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 9 Settembre 2010 <

Martedì 7 Settembre 2010

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Giovedì 9 Settembre 2010

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Giovedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO234 ;
Che audacia quella di Gesù! Ma conosce il mondo in cui viviamo? Chi non si difende viene ben presto schiacciato. E, inoltre, molto presto non lo si terrà più in considerazione. Sono i forti, quelli che sanno lottare, che vengono rispettati.
"Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano". È posta qui la questione della potenza dell'amore. È l'odio più forte dell'amore? Sì, eccetto che nel mondo dei figli dell'Altissimo, poiché essi hanno in se stessi l'amore di Dio per poterne vivere e per poterne essere testimoni; è un dono che ci è stato fatto, che ci viene da Dio, ed è la presenza stessa dell'amore di Dio nel cuore dell'uomo, amore che dobbiamo lasciare crescere.
Amare con il cuore di Dio: ecco quanto possono realizzare coloro che, tramite il battesimo, sono figli dell'Altissimo. Dio ama ogni uomo, Gesù ha amato anche coloro che lo condussero a morte. Tramite il battesimo, all'uomo "giustificato" viene dato l'amore stesso di Dio in tutta la sua potenza, la sua forza, la sua bontà. Ciò che Cristo domanda a noi, figli dell'Altissimo, non è al di sopra delle nostre forze: lasciare che il suo amore traspaia nella nostra vita. Allora il nostro mondo sarà il mondo dell'amore.


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Antifona d'ingresso
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)


Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l'eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

1Cor 8,1-7.11-13
Ferendo la coscienza debole dei fratelli, voi peccate contro Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.
Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c'è alcun dio, se non uno solo. In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra - e difatti ci sono molti dèi e molti signori -,
per noi c'è un solo Dio, il Padre,
dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;
e un solo Signore, Gesù Cristo,
in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com'è, resta contaminata.
Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello.

Parola di Dio








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Salmo responsoriale

Sal 138

Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere.

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.














Canto al Vangelo (1Gv 4,12)
Alleluia, alleluia.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l'amore di lui è perfetto in noi.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 6,27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore





Preghiera dei fedeli
Dio è amore. Animati da questa certezza e resi intrepidi dallo Spirito che in noi invoca incessantemente il Padre, eleviamo confidenti la nostra preghiera e diciamo;
Dio di carità, ascoltaci!

Rendi la Chiesa trasparenza della tua misericordia:
Rendi le nostre assemblee eucaristiche cenacoli di carità:
Rendi il cuore dell'uomo un luogo di pace:
Rendi ognuno di noi sollecito del prossimo, vicino e lontano: Rendi il volto del fratello, comunque si mostri, amabile ai nostri occhi:
Rendici capaci di perdonare nel cuore, noi che ci nutriamo del corpo e sangue di Cristo:

O Dio, tu che fai ardere il nostro cuore con sentimenti di amore, accogli questo desiderio di rinnovamento, perché testimoniamo la tua universale paternità. Te lo chiediamo per Cristo, vita nostra, che con te vive nascosto nei secoli eterni. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace,
salga a te nella celebrazione di questo mistero
la giusta adorazione per la tua grandezza
e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio:
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.(Sal 42,2-3)

Oppure:
"Io sono la luce del mondo, dice il Signore,
"chi segue me non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita". (Gv 8,12)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli
alla mensa della parola e del pane di vita,
per questi doni del tuo Figlio
aiutaci a progredire costantemente nella fede,
per divenire partecipi della sua vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 12-09-2019)
Perdona per non diventare come chi ti ha fatto del male
...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-09-2015)

Restiamo ulteriormente spiazzati dalla versione lucana delle beatitudini e dal discorso della montagna. Se già Matteo ci aveva messi in crisi per le parole del Signore Gesù, che riprende alcune delle norme consolidate e riconosciute dai giudei e le riporta all'essenziale, contestandole, Luca pigia a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-09-2015)
Anche i peccatori fanno lo stesso
Gesù chiede ai suoi discepoli di essere come il Padre suo: eterna natura, divina essenza di purissima carità. Un esempio potrà aiutarci. Il sole è natura di intensissima luce. Da quando Dio lo ha creato e lo ha posto nel suo firmamento, è rimasto sempre natura di luce. Mai ha smesso di effondere i s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-09-2014)

Ci ricordessimo più spesso di questa pagina! Eppure è chiara, evidente, Gesù va dritto al cuore della questione: con la misura con cui misuriamo agli altri sarà misurato anche a noi. Quando giudichiamo senza pietà, quando esprimiamo giudizi taglienti, quando usiamo sempre e solo il nostro ego come m ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-09-2014)
Fate del bene e prestate senza sperarne nulla
Il discepolo di Gesù deve presentarsi al mondo con una verità nuova, la quale a sua volta produce e genera una morale nuova. Se la morale è vecchia, vecchia è anche la verità che lo anima dentro. Vecchia è anche la fede che è nel suo cuore. Tutto è dalla verità. Gesù vive di verità eterna, divina. O ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-09-2013)
Commento su Lc 6,27-38
Luca riprende e riassume il lungo discorso della montagna che Matteo riporta per tre capitoli del suo vangelo. Lo fa citando solo l'essenziale: la gratuità del dono, la pace come criterio di giudizio, l'amore da donare senza condizioni, utilizzando il paradosso dello schiaffo ricevuto senza opposizi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-09-2013)
Commento su Luca 6, 31.36
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro (...) Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Lc 6, 31.36 Come vivere questa Parola? Il discorso della pianura si sviluppa in un grande canto dell'amore e del perdono. Esiste, certo, una regola d'oro vali ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-09-2013)
La vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo
L'Antico Testamento canta in modo mirabile la misericordia dell'uomo verso i suoi fratelli. La carità verso i poveri è un memoriale eterno presso il nostro Dio. Essa produce un frutto perenne di bontà che viene a noi direttamente dal Signore. Alleluia. Beato l'uomo che teme il Signore e nei suoi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-09-2012)
Commento su Luca 6,27-38
Luca, diversamente da Matteo, non entra nelle dispute accademiche degli ebrei: a lui non importa se la Legge orale, ossia gli oltre seicento precetti aggiunti alle parole di Mosè e considerate dai farisei parola divina e da Gesù tradizione umana, sia autentica o meno. Il suo uditorio è composto in g ...
(continua)