|
|
Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Teresa d'Avila S1015 ; PO285
Santa Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa perché nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale e spiegarli agli altri, parlando veramente dall'abbondanza del cuore. E un piacere leggere i suoi scritti, per la spontaneità dello stile che li fa assomigliare non a dei trattati di teologia, ma ad una viva conversazione con una donna colma di Dio e che appunto racconta come ha incontrato Dio su tutte le sue strade, come ha lavorato con Dio per fondare ovunque carmeli che fossero centri di intensa vita spirituale.
Il passo della lettera ai Romani evoca la fecondità interiore della santa e capiamo che tutta la sua dottrina veniva proprio da un cuore formato dallo Spirito Santo. Ella stessa parla della forza delle sue aspirazioni spirituali, della loro profondità; si tratta veramente di gemiti, come dice san Paolo: "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, intercede per noi con gemiti inesprimibili". "Salvàti nella speranza", noi gemiamo verso Dio.
Questa vita "spirituale" nel senso più forte del termine, unisce santa Teresa alle tre Persone divine, e lo si comprende meglio leggendo i versetti successivi a quelli riportati, che già parlano dello Spirito di Dio che prega in noi con gemiti inesprimibili. La nostra preghiera è in noi stessi l'attività di Dio, del suo Spirito, se è preghiera autentica, se è preghiera cristiana. Non sono parole di sapienza umana, non sono un'invenzione umana: è l'attività dello Spirito in noi, che cerca di penetrare il nostro essere, di trasformarlo per slanciarci in Dio, per approfondire in noi il desiderio di Dio, per dare uno slancio fortissimo verso il Padre. Questo grido dello Spirito in noi è espresso nel salmo di ingresso: "L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente", anela a Dio, perché già abbiamo gustato la vita di Dio, perché siamo abitati da Dio. "E Dio che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito": c'è una corrispondenza tra ciò che Dio vuole per noi e ciò che in noi lo Spirito realizza secondo la volontà di Dio.
Ora tutto questo continua la lettera di Paolo - è affinché diventiamo simili al Figlio, perché "quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo".
Lo Spirito ci è dato per mezzo del Figlio. È per la parola del Figlio che possiamo ricevere in noi lo Spirito; è per il sacrificio del Figlio che otteniamo in noi la vita di Dio, che è vita dello Spirito: l'acqua viva, simbolo dello Spirito Santo, è ormai unita al sangue uscito dal fianco di Cristo; è dunque attraverso Cristo che riceviamo lo Spirito che ci slancia verso il Padre, trasformandoci a immagine del Figlio.
E il nostro cuore diventa un cuore buono perché in esso vive la Trinità. Dice un passo del Vangelo che l'uomo buono estrae cose buone dal suo cuore. Noi non possiamo pretendere che il nostro cuore sia buono: è lo Spirito che venendo vi porta la vita di Dio e lo trasforma, in modo che possiamo estrarre dal suo tesoro cose buone per coloro che avviciniamo. E ciò che ha fatto Teresa d'Avila. Ha spalancato il suo cuore a tutta la forza della vita divina che veniva a lei da Cristo e dallo Spirito e che la lanciava verso Dio e da questo cuore colmo di Dio ha estratto tesori di vita spirituale per tutti quelli che le erano affidati e per le generazioni successive.
Domandiamo al Signore la stessa fiducia di santa Teresa e di aprire il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo che ci viene da Gesù e ci conduce al Padre.
|
Ricevi la Liturgia via mail > |
|
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it > |
|
|
|
Antifona d'ingresso
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio:
l'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente. (Sal 42,2-3)
|
Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Spirito
hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù
per indicare una via nuova
nella ricerca della perfezione,
concedi a noi, tuoi fedeli,
di nutrirci spiritualmente della sua dottrina
e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
|
|
|
|
>
|
Prima lettura
|
|
Ef 1,11-14
Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo, siamo stati fatti eredi; e anche voi avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.
|
|
|
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli,
in Cristo siamo stati fatti anche eredi,
predestinati - secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà -
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.
Parola di Dio
|
|
|
|
>
|
Salmo responsoriale
|
|
Sal 32
|
|
|
Beato il popolo scelto dal Signore.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
|
|
|
Canto al Vangelo (Sal 32,22)
Alleluia, alleluia.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Alleluia.
|
|
|
|
>
|
|
|
Lc 12,1-7
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.
|
|
|
|
|
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Parola del Signore
|
|
|
|
|
Preghiera dei fedeli
La salvezza non è frutto del nostro sforzo, ma è dono gratuito dell'incondizionato amore di Dio. Resi forti da questo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera:
Ascoltaci, o Signore, nostra salvezza.
Perché la Chiesa non si lasci condizionare da disegni o progetti unicamente umani ma, serva della parola, annunci il vangelo nella sua integralità. Preghiamo:
Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e improntati a piena fiducia l'uno per l'altro. Preghiamo:
Perché gli anziani e i malati che si sentono inutili alla società, offrano a Dio la loro impotenza e sappiano l'immenso valore che ogni giornata ha agli occhi di Dio. Preghiamo:
Perché ogni uomo si lasci umanizzare dalla grazia di Dio, sappia vivere riconciliato con la vita, amandola ed apprezzandola sempre e ovunque come dono del Creatore. Preghiamo:
Perché i credenti di questa comunità rafforzino la loro fede nello Spirito Santo, che è sigillo e caparra della nostra completa redenzione, e vivano nell'attesa del Signore che viene a rivelare pienamente il suo mistero. Preghiamo:
Per chi ha timore di conoscere se stesso in profondità.
Per chi ha l'impressione di essere dimenticato da Dio.
O Dio Padre, che hai inviato nel mondo tuo Figlio Gesù per realizzare il tuo disegno di salvezza, aiutaci a comprendere sempre più profondamente il mistero della sua morte perché possiamo partecipare alla sua gloriosa risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.
|
|
|
|
|
Preghiera sulle offerte
Sia gradita, Signore, alla tua maestà
l'offerta del popolo cristiano,
come ti piacque la consacrazione verginale
di santa Teresa.
Per Cristo nostro Signore.
|
Antifona di comunione
Canterò in eterno le grazie del Signore;
di generazione in generazione
annunzierò la tua fedeltà. (Sal 89,2)
|
Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che sull'esempio di santa Teresa
questa famiglia a te consacrata
canti in eterno il tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.
|
|
|
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-10-2018)
|
Commento su Lc 12, 2
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto»
Lc 12, 2
Come vivere questa Parola?
Gesù definisce l'ipocrisia come il lievito dei farisei. Il lievito è quel pizzico di sostanza che si aggiunge all ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 19-10-2018)
|
Guardatevi bene dal lievito dei farisei
Sono sufficienti pochi grammi di lievito nella pasta ed essa tutta si fermenta. Gesù vede il regno di Dio come vero lievito nella pasta del mondo. Concretamente lievito del regno è il discepolo del Signore a sua volta lievitato con il lievito del cuore di Cristo Gesù, lievito di verità, carità, vita ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 20-10-2017)
|
Commento su Lc 12, 1-2; 4-7
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà rivelato, né di segreto che non sarà conosciuto [...]. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dov ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 14-10-2016)
|
Commento su Ef 1, 13-14
«In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquist ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 14-10-2016)
|
Guardatevi bene dal lievito dei farisei
Quando la religione è in mano a persone ipocrite, dal viso angelico ma dal cuore diabolico, essa viene trasformata in uno strumento di morte, disperazione, angoscia, terrore, mai potrà essere vera via di vita, benedizione, gioia, pace, ricerca del vero bene. L'ipocrisia è veleno letale per la religi ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 16-10-2015)
|
Il clima di ostilità nei confronti del falegname che si è fatto profeta è cresciuto a dismisura, dopo le invettive contro i farisei e i dottori della Legge. Finché Gesù puntava il dito contro le storture di chi non crede poteva andare ma, ora, Gesù accusa esplicitamente coloro che erano visti come i ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 16-10-2015)
|
Guardatevi bene dal lievito dei farisei
L'ipocrisia è la maschera che l'uomo indossa per nascondere quanto di marcio, lurido, putrido vi è nel cuore. Gesù dice ai discepoli di guardarsi bene dal lievito dei farisei. Questo ammonimento di Gesù ha un duplice significato. I suoi discepoli mai devono cadere nella trappola dell'ipocrisia di qu ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 17-10-2014)
|
I farisei, gli scribi, i dottori della Legge hanno falsato l'annuncio, hanno nascosto il volto straordinario del Dio di Israele. In un modo o nell'altro tutti si sono allontanati da Dio e, quel che è peggio, hanno allontanato il popolo da Dio... E nessuno riconosce Gesù come profeta anzi, tutto lasc ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 17-10-2014)
|
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati
Gesù vuole i suoi discepoli vera luce del mondo, vero sale della terra. La luce non ha tenebre. Non ha lati oscuri, nascosti. Neanche il sale si potrà mai rivestire di apparenze contrarie a ciò che esso è secondo verità di natura. Luce e sale non hanno un momento di realtà e un momento di apparenza. ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 17-10-2014)
|
Commento su Ef 1,12-14
"Avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della Sua gloria"
Ef 1,12-14
Come vivere questa Parola?
Non è affatto troppo ardito interpretare il sigillo ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 19-10-2012)
|
Commento su Luca 12,1-7
Non dobbiamo temere, valiamo molto più dei passeri... Con questa scanzonata affermazione Gesù ci mette di buon umore, ci rassicura; siamo preziosi agli occhi di Dio. Se diventiamo discepoli, se davvero accettiamo l'enorme sfida del vangelo e del mondo nuovo non dobbiamo temere nulla. I devoti contem ...
(continua)
|
Riccardo Ripoli (Omelia del 19-10-2012)
|
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio
Quando vediamo una persona sola, un poveretto che chiede l'elemosina ci viene da dire "abbandonato da Dio e dagli uomini". Niente di più sbagliato. Quanti di noi si sono sentiti abbandonati dalle persone, amici che non ci sono nel momento del bisogno, figli che escono di casa e non fanno più nemmeno ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 19-10-2012)
|
Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia
L'ipocrita è persona senza legge di Dio nel suo cuore. Nasconde questa assenza di verità, saggezza, scienza, timore del Signore, obbedienza ai comandamenti con una maschera di religiosità fatta di pura esteriorità. Mentre è tutto sporcizia morale, putridume etico, impurità e concupiscienza, superbia ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-10-2012)
|
Commento su Luca 12,4
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla.
Lc 12,4
Come vivere questa Parola?
Nel Capitolo 11 del Vangelo di Luca, i ?guai' rivolti da Gesù ai farisei e ai dottori della Legge, sono occasioni per invitare i discepoli a gua ...
(continua)
|
|