LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO302 ;
Gesù ha proclamato la presenza del regno di Dio. Per un ebreo del suo tempo che lo ascolta non vi è nulla di più grande della venuta del regno di Dio, poiché rappresenta quello sconvolgimento del mondo che sarà il compimento di tutto.
Ma allora, per coloro che ascoltavano Gesù o che l'accompagnavano, quale scarto tra questa evocazione del regno di Dio e l'umile condizione di Gesù! Le sue parole e i suoi gesti non sono forse senza proporzione rispetto all'intervento di Dio che deve ricapitolare tutta la storia dell'universo? Gesù insegna a vedere: l'uomo che getta il suo granello di senapa nella terra, la donna che nasconde il suo lievito nella pasta, ecco ciò che tutti possono subito vedere. Ma questi gesti non assumono significato che a partire dai loro risultati, ancora nascosti: il grande albero, la pasta lievitata.
Così la parola di Cristo, in apparenza così povera, è già l'inizio, l'inaugurazione del regno di Dio. Ovunque è vissuto e trasmesso il Vangelo, per quanto poveramente lo sia, si dispiega una forza di Dio capace dell'impossibile.


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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



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Prima lettura

Ef 5,21-33
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 127

Beato chi teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!













Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.



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Vangelo

Lc 13,18-21
Il granello crebbe e divenne un albero.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
La diffusione del regno di Dio è opera anche delle mani operose dell'uomo. Rivolgiamoci al Padre che tutto porta alla piena realizzazione, dicendo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.

Il regno di Dio è più vasto della Chiesa. Perché il popolo di Dio sia specchio e icona del Cristo salvatore. Preghiamo:
Il mondo è alla ricerca spasmodica della libertà. Perché ogni uomo trovi, nella fede o nell'ascolto della retta coscienza, la verità che pienamente lo realizza. Preghiamo:
Il regno di Dio è come lievito che fermenta la massa. Perché tutti i cristiani fecondino il mondo con la preghiera e la testimonianza operosa. Preghiamo:
Il regno di Dio è già presente tra noi. Perché chi ha scelto il celibato annunci con semplicità e gratuità il primato assoluto di Dio. Preghiamo:
Cristo ha inaugurato il regno. Perché questa nostra celebrazione eucaristica anticipi quello che ancora, nella fede, stiamo aspettando. Preghiamo:
Perché la preghiera sia attesa della rivelazione di Dio.
Perché impariamo la pazienza e la fiducia dai nostri contadini.

Il tuo aiuto, o Dio, ci conforti nella partecipazione alla costruzione del tuo regno e ogni nostra opera sia per la santificazione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.










Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest'offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)

Oppure:
Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. (Ef 5,2)


Preghiera dopo la comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede
compia in noi ciò che esprime
e ci ottenga il possesso delle realtà eterne,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-10-2019)
È simile a un granello di senape
Il nostro Dio lavora nel tempo. Per lui un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno. Lui ha iniziato con un solo uomo e una sola donna. Oggi si è circa sette miliardi di persone. La Scrittura non conosce il poligenismo anche per motivi di redenzione. «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 29-10-2019)
Dio è nei particolari
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-10-2018)
Commento su Lc 13,18-21
«In quel tempo, diceva Gesù: ?A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senape, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati sui suoi rami? E ancora: ?A che cosa rassomig ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-10-2018)
E' simile a un granello di senape
Cosa vi è di più piccolo di una parola? Eppure con una sola parola si può distruggere la terra. Una sola parola crea la vita in un cuore. Una sola parola provoca la morte. Maledici il calunniatore e l'uomo che è bugiardo, perché hanno rovinato molti che stavano in pace. Le dicerie di una terza pers ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-10-2017)
Commento su Lc 13,18-21
«Il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lie ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-10-2016)
È simile a un granello di senape
Gesù vede il regno dei cieli in tutto simile ad un granello di senape. Esso è un seme piccolo, molto piccolo. Messo però nel terreno, inizia a crescere, fino a divenire un grande arbusto. Tra i suoi rami nidificano anche gli uccelli del cielo. Vi è cosa più piccola, povera, umile della parola? Se ci ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-10-2016)
Commento su Lc 13,18-19
«In quel tempo, diceva Gesù: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? E' simile a un granellino di senapa che un uomo ha preso e ha gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami"». Luca 13,18-19 Come vi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-10-2015)

È poca cosa, il Regno di Dio. Una presenza umile, nascosta, piccola come il grano di senape, insignificante come qualche grammo di lievito. Non ha apparenza, non aspira a grandi numeri, non cerca il potere, figuriamoci. Eppure ciò che diventa impressiona: il seme diventa un albero di speranza, il li ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-10-2015)
È simile a un granello di senape
Il regno di Dio è in tutto simile ad ogni organismo vivente. Un uomo appena concepito appare in tutto come ogni altra cellula del corpo. Dell'uomo futuro non si vede nulla. Dopo qualche giorno appare la forma umana, inizia a svilupparsi tutto il corpo. In quel minuscolo organismo vi è tutto l'uomo. ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-10-2015)
Commento su Lc 13, 18- 21
«A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami. A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lie ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-10-2013)
Commento su Lc 13,18-21
È come un granello di senape il Regno, come il lievito che, messo nella pasta, la fa fermentare. Cioè è poca cosa, nemmeno si nota, scompare in mezzo alla terra, in mezzo alla farina. Piccolo ma pieno di energia propria, il Regno cresce senza che ce ne accorgiamo, cambia le coscienze, feconda le civ ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 29-10-2013)
A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
Baby Prostitute "A chi è simile mio figlio, e a chi rassomiglierà?" E' questa la frase che ogni genitore si pone quando mette al mondo un figlio. Lo vogliamo immaginare uguale a noi, con i nostri pregi e senza i nostri difetti, ottimo ragazzo, studente modello, capace di fare grandi cose, benvolu ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-10-2013)
Commento su Romani 8,18.22-24
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. (...) Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo in ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-10-2013)
A che cosa posso paragonare il regno di Dio?
Possiamo comprendere secondo pienezza di verità la parabola del granello di senape, lasciandoci aiutare da un brano tratto dal profeta Osea. Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: «Togli ogni ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-10-2012)
Commento su Luca 13,18-21
Un seme di senape, un po' di lievito da mettere nella farina, ecco cos'è il Regno. Poca cosa, minuzia, un'apparenza insignificante. Ma il granello di senape, piccolo da sembrare polvere, diventa un grande albero. E poco lievito fa lievitare la farina che diventa pane in abbondanza. Quante volte ci l ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 30-10-2012)
Un granellino di senapa
Un granellino di senapa è piccolo piccolo, ma ha una forza dirompente. Al buio della terra, nel nascondimento, aiutato dal seminatore, cresce pian piano, ma diventa un arbusto, la pianta più grande dell'orto, tanto da poter dare riparo agli uccellini. Nessuno è troppo piccolo per poter fare cose gr ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-10-2012)
Commento su Luca 13,20-21
A che cosa posso paragonare (dice Gesù) il Regno di Dio? È simile al lievito che una donna prese e mescolò in tre misure di farina finché fu tutta lievitata. Lc 13,20-21 Come vivere questa Parola? Che attenzione a tutti i particolari della vita scorgiamo in Gesù! Da ragazzo e da giovane, a Nazare ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-10-2012)
A che cosa posso paragonare il regno di Dio?
Lo stile di Dio è inconfondibile. Crea un solo uomo dal quale proviene tutto il genere umano. Quanto leggiamo nella Genesi è verità. Da un solo uomo tutti gli uomini. Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, ...
(continua)