|
|
Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Giovanni Bosco S0131 ; DO041
La festa di san Giovanni Bosco è un soffio di aria pura e di slancio apostolico perché egli ispirava e comunicava la gioia.
Già da ragazzo aveva fondato una "società" con il motto "Guerra al peccato": la gioia viene dalla vittoria sul peccato.
"Rallegratevi nel Signore sempre...". Dio è grande, e noi siamo come bambini bisognosi di tutto davanti a un Padre onnipotente che si occupa amorevolmente di noi.
E la fiducia in lui che genera la gioia: fiducia e riconoscenza perché da Dio riceviamo tutto.
Come possono dei bambini essere tristi quando sono colmati di doni?
Fiducia e riconoscenza ci conducono alla conversione che Gesù chiede come condizione per entrare nel regno dei cieli: diventare come i bambini.
San Paolo invitava gli educatori a farsi modello per i bambini tanto da poter dire: "Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me è quello ché dovete fare", e in molte pagine del Vangelo siamo esortati a imparare dai bambini a ricevere da loro.
Sono i due aspetti dell'educazione.
Un altro grande educatore Antonio Rosmini, diceva ai suoi confratelli: "Ricordatevi che ciò che ricevete dai bambini è molto di più di ciò che date" e questo è evangelico.
Accogliamo questa lezione di gioia e di fiduciosa semplicità perché possiamo trasmettere e ricevere reciprocamente i doni di Dio.
|
Ricevi la Liturgia via mail > |
|
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it > |
|
|
|
Antifona d'ingresso
Venite, figli, ascoltatemi:
v'insegnerò il timore del Signore.
Guardate a lui, e sarete raggianti.
|
Colletta
O Dio, che in san Giovanni Bosco
hai dato alla tua Chiesa
un padre e un maestro dei giovani,
suscita anche in noi la stessa fiamma di carità
a servizio della tua gloria per la salvezza dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
|
|
|
|
>
|
Prima lettura
|
|
Eb 11,32-40
Per fede conquistarono regni. Dio per noi aveva predisposto qualcosa di meglio.
|
|
|
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuèle e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.
Parola di Dio
|
|
|
|
>
|
Salmo responsoriale
|
|
Sal 30
|
|
|
Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell'uomo,
a chi in te si rifugia.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia
in una città fortificata.
Io dicevo, nel mio sgomento:
«Sono escluso dalla tua presenza».
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
quando a te gridavo aiuto.
Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia.
|
|
|
Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
|
|
|
|
>
|
|
|
Mc 5,1-20
Esci, spirito impuro, da quest'uomo.
|
|
|
|
|
+
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest'uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione - gli rispose - perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C'era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
Parola del Signore
|
|
|
|
|
Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Dio a lungo atteso, dopo aver parlato in molti modi agli uomini, nella pienezza dei tempi si è rivelato nel suo Figlio Gesù e nel dono dello Spirito che istruisce il nostro cuore. Leviamo, quindi, con fiducia le nostre mani nella preghiera, dicendo:
Signore, salvaci!
Perché l'intervento della Chiesa nel dialogo internazionale porti solidarietà ai poveri, speranza agli infelici, pace a tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché i cristiani sentano la missione all'unità voluta dal Padre e collaborino con amore alla strada dell'ecumenismo. Preghiamo:
Perché mitezza e umiltà di cuore sciolgano le tensioni che lacerano le nostre comunità e le nostre famiglie. Preghiamo:
Perché chi tenta di costruire la felicità sul benessere materiale scopra che tutti siamo poveri e bisognosi della liberazione portata da Cristo. Preghiamo:
Perché ci lasciamo guarire da Gesù, medico dei corpi e delle anime. Preghiamo:
Perché il Signore ci liberi dalla tentazione di escludere qualcuno dalla nostra comunità.
Per coloro che hanno bisogno di essere perdonati.
Padre Santo, che per l'uomo hai tracciato una storia di salvezza, continua ad assisterci col dono del tuo Spirito e non permettere che la presenza del male soffochi la vita del regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
|
|
|
|
|
Preghiera sulle offerte
Accetta, o Signore,
il sacrificio che ti offriamo con sincera devozione,
e fa' che ti amiamo in tutto e più di tutto
perchè la nostra vita sia un inno alla tua gloria. Per Cristo ...
|
Antifona di comunione
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi,
e l'amore di lui è perfetto in noi.
|
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dal mistero del tuo corpo e del tuo sangue,
ti preghiamo, o Signore nostro Gesù,
fa' che, sull'esempio di san Giovanni Bosco,
viviamo in ringraziamento perenne.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
|
|
|
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-02-2019)
|
Commento su Mc 5, 1-8
«Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 04-02-2019)
|
Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi
Satana è astuto e scaltro. Si tratta di una scaltrezza e astuzia tutta finalizzata a compiere il male. Lui sa che con Gesù nulla può. A Lui deve ogni obbedienza. Se Gesù gli dirà di uscire dal corpo dell'uomo che tiene sotto il suo completo governo, lui dovrà uscire. Se lui esce, è una sconfitta per ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 29-01-2018)
|
La misericordia che ha avuto per te
Sulla misericordia del Signore oggi vi regna tanta, anzi moltissima confusione. Mancano le verità elementari, o i principi primi per la sua definizione. La misericordia è ogni dono che da Dio si riversa sull'intera creazione e in modo particolare sull'uomo, sempre bisognoso di ogni grazia, luce, sap ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 30-01-2017)
|
Commento su Mc 5, 19
«Va' nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te».
Mc 5, 19
Come vivere questa Parola?
Siamo in tanti a cercare la vita vera che è Gesù. A volte questa ricerca è pure di quelli che non sanno che Dio stesso ci cerca da tempo.
Ci son ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 30-01-2017)
|
Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi
Quanto avviene nella terra dei Gerasèni deve aiutare ogni uomo a comprendere il mistero dell'uomo. Per questo dobbiamo chiedere allo Spirito Santo che ci aiuti a comprendere il mistero di Cristo Gesù e del Padre celeste. Per salvare l'uomo Gesù mette nelle mani del male il Figlio suo e il male lo cr ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 01-02-2016)
|
E nessuno riusciva più a domarlo
Dobbiamo convincerci: il male del mondo è ingovernabile. Non ci sono leggi umane che possano incatenarlo. Tutti gli Stati si affannano, perdono inutile tempo, fanno e disfanno decreti, ordinanze, codici, si mette anche l'uomo in carcere, in catene, ma il male è sempre scatenato, forte, invincibile. ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-02-2016)
|
Commento su 2 Sam 25, 9-11
"Allora Abisài, figlio di Seruià, disse al re: «Perché questo cane morto dovrà maledire il re, mio signore? Lascia che io vada e gli tagli la testa!». Ma il re rispose: «Che ho io in comune con voi, figli di Seruià? Se maledice, è perché il Signore gli ha detto: "Maledici Davide!". E chi potrà dire: ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 03-02-2014)
|
È straziato, l'indemoniato di Gerasa. Vive fra i morti, fra le tombe, si percuote, si fa del male. I suoi concittadini, dei geni!, per liberarlo dall'ossessione... lo legano con le catene! Marco ci sta dicendo che il maligno ci porta all'autolesionismo, quando passiamo il tempo a dire che non valiam ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 03-02-2014)
|
Commento su Mc 5,17
"Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio".
Mc 5,17
Come vivere questa Parola?
Ci soffermiamo su questa conclusione di un fatto raccontato dall'evangelista Marco. È avvenuto nella regione dei Geraseni e sembra impregnato di drammaticità pur presentando qualche risvolto comic ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 03-02-2014)
|
Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi
Satana è così potente da rompere ogni ceppo di legalità, ogni ordinamento giuridico, ogni forza militare, ogni altro dispositivo di difesa e di offesa inventato dall'uomo. Poiché è lui che crea i sistemi di offesa e di difesa dell'uomo senza Dio, di cui è signore e governatore, ad uno insegna come c ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 04-02-2013)
|
Commento su Mc 5,1-20
Vive fra i sepolcri, l'indemoniato. Nulla gli dà pace, nessuno riesce a tenerlo fermo: urla e grida, si percuote con le pietre, si fa del male. Come se Marco ci facesse capire che l'autolesionismo è di origine malvagia, demoniaca, che l'accusarsi di ogni nefandezza non fa piacere a Dio e ci sprofond ...
(continua)
|
Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 04-02-2013)
|
Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!
Nel Vangelo vi sono cose che si comprendono e cose che non si comprendono, cose facili e cose difficili da spiegare. Cosa difficile da comprendere e da spiegare è la preghiera che oggi l'indemoniato rivolge a Gesù: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non to ...
(continua)
|
Riccardo Ripoli (Omelia del 04-02-2013)
|
Nessuno più riusciva a domarlo
Quando non sappiamo come affrontare una situazione diciamo "non ci riesco", ma cosa significa "non ci riesco"?
Significa rinunciare, significa abbandonare la lotta.
Ricordo una mia amica che si innamorò di un ragazzo, lei abitava al nord e lui al sud. Non so come lo avesse conosciuto, fatto sta ch ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-02-2013)
|
Commento su Marco 5,15-17
"Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro ...
(continua)
|
Paolo Curtaz (Omelia del 30-01-2012)
|
Commento su Marco 5,1-20
È furioso, l'indemoniato, sconquassato da una schizofrenia profonda, in lui abita una moltitudine. I suoi concittadini, intimoriti dalle sue intemperanze, lo hanno relegato nel cimitero del paese, lontano dal borgo, dopo avere tentato di incatenarlo. Che vita terribile è quella di quest'uomo! Al tem ...
(continua)
|
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 00-00-0000)
|
Commento su Mc 5, 1-4; 6-9; 15; 18-19
«[...] subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene [...]. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: ?Che vuoi da me, Gesù, Fi ...
(continua)
|
|