LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Domenica 8 Maggio 2011

Lunedì 9 Maggio 2011

Martedì 10 Maggio 2011

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Martedì 17 Maggio 2011


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della III settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP032 ;
Tu puoi impegnarti per i poveri, rischiare la tua reputazione per gli asociali, spogliarti per i mendicanti: tutto ciò non ha alcun valore se non sei importante per loro. Essi ti dicono: "Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti?". Bisognerebbe abbandonarli alla loro sorte e voltarsi verso coloro che si sentono confortati dal nostro aiuto, che lo accettano con piacere e riconoscenza! Ma il Signore è di diverso parere. Egli sa che, se la scorza esterna è dura, spesso l'interno è molto sensibile. La provocazione - qualsiasi sia la ripugnanza che ispira - è una sorta di disperata chiamata di aiuto: "Signore, dacci sempre questo pane!". Che preghiera per i provocatori!
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Antifona d'ingresso
Date lode al nostro Dio,
voi che lo temete, piccoli e grandi,
perché è venuta la salvezza e la potenza
e la sovranità del suo Cristo. Alleluia. (Ap 19,5; 12.10)



Colletta
O Dio, che apri la porta del tuo regno
agli uomini rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo,
accresci in noi la grazia del Battesimo,
perché liberi da ogni colpa
possiamo ereditare i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

At 7,51-8,1
Signore Gesù, accogli il mio spirito.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l'avete osservata».
All'udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.
Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio».
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.
E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.
Sàulo approvava la sua uccisione.

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 30

Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Io confido nel Signore.
Esulterò e gioirò per la tua grazia.

Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia.












Canto al Vangelo (Gv 6,35)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane della vita, dice il Signore:
chi viene a me non avrà fame.
Alleluia.


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Vangelo

Gv 6,30-35
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù si è proclamato il vero pane di vita. In questa preghiera universale possiamo invocarlo con la stessa supplica degli abitanti di Cafarnao:
Signore, donaci sempre questo pane.

- Per tutti i credenti in Cristo, perchè sazino la loro fame e sete con il cibo di vita eterna che egli ha donato. Preghiamo.
- Per ogni uomo che cerca di estinguere la fame e la sete nella realtà mondane, perchè senta questo appello a saziarsi del pane del cielo. Preghiamo.
- Per i fratelli che sono perseguitati nelle varie parti del mondo a causa della loro fede, perchè la Chiesa tutta li sostenga con la sua preghiera e solidarietà. Preghiamo.
- Per coloro che perseguitano i credenti, perchè si ravvedano e si convertano contemplando l'esempio cristiano dei martiri. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè impariamo, sull'esempio di Stefano, a perdonare a coloro che ci fanno del male. Preghiamo.
- Per chi è connivente con il male. Preghiamo.
- Per chi pretende sempre miracoli. Preghiamo.

O Signore, che ti sei rivelato superiore a Mosè per il tuo pane di vita elargito a noi come vera manna celeste, Fa' che attingiamo da questo tuo banchetto di immortalità una vita sempre più abbondante. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.







Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
i doni della tua Chiesa in festa,
e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia,
donale anche il frutto di una perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, Dio misericordioso,
questo memoriale della nostra redenzione,
sacramento del tuo amore,
e fa' che sia per tutti noi pegno di pace e di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE III
Cristo sempre vive e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Se siamo morti con Cristo,
crediamo che con Cristo anche vivremo.
Alleluia. (Rm 6,8)

Oppure:
"Io sono il pane della vita;
chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà più sete". Alleluia. (Gv 6,35)


Preghiera dopo la comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo,
che hai rinnovato con i sacramenti pasquali,
e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Padre, che in questi santi misteri
ci hai accolti alla tua mensa,
donaci la grazia di seguire con fede viva il Signore Gesù,
nel quale hai voluto che ogni uomo trovi la salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-05-2019)
Commento su Gv 6,30-35
?Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-05-2019)
Io sono il pane della vita
I Giudei è come se fossero bloccati al periodo del deserto, quando Mosè per spingerli in avanti verso la Terra Promessa era costretto a compiere ogni prodigio. È come se i profeti mai fossero esistiti. Tutti i profeti agivano per Parola di Dio annunziata. Era la Parola che si compiva il segno della ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-04-2018)
Commento su Gv 6,34-35
Allora gli dissero: ?Signore, dacci sempre questo pane?. Gesù rispose: ?Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete?. Gv 6,34-35 Come vivere questa Parola? Nonostante il desiderio di Gesù, cioè che la folla comprendesse il segno del pane nel s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-04-2018)
Quale opera fai?
La fede nella Scrittura è obbedienza ad ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. Si toglie l'obbedienza alla Parola, non c'è fede. Il segno che la Parola di Dio è vera è dato dal compimento della Parola. Che si obbedisca o non si obbedisca alla Parola, essa sempre produce ciò che dice. La storia del ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 02-05-2017)
Commento su Gv 6,32-33
«In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Gv 6,32-33 Come vivere questa Parola? Siamo a contatto con la santità di Parole ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-05-2017)
Io sono il pane della vita
Gesù ha detto ai Giudei che il Padre su di Lui ha messo il suo sigillo, aggiungendo che ormai chi vuole fare la volontà di Dio deve credere nella sua Parola. Lui parla, essi ascoltano, si fa la volontà del Padre. Vi è identità perfetta tra la Parola di Dio e la Parola di Gesù tra la volontà di Dio e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-04-2016)
Signore, dacci sempre questo pane
Ciò che Gesù dice su Mosè è vero. Non è stato Mosè a dare la manna nel deserto. Mosè era assillato dal popolo che chiedeva pane. Lui non sapeva in alcun modo come provvedere. È stato il Signore che ha promesso a Mosè il dono di questo pane prodigioso, o meglio della materia per fare il pane ogni gio ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-04-2016)
Commento su Gv 6,35
«Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!"». Gv 6,35 Come vivere questa Parola? Ai giudei che chiedevano un segno, Gesù offre il "segno" per eccellenza: il pane di vita che viene dal cielo. Non sarà come la manna (pure pane ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-04-2015)

Ha ragione il Signore Gesù: per quante soddisfazioni possiamo sperimentare nella nostra vita, per quanti risultati possiamo conseguire, per quanti sogni possiamo realizzare, nel nostro cuore alberga profondo inesauribile un desiderio mai veramente saziato. Un desiderio di pienezza che rischiamo di i ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-04-2015)
Io sono il pane della vita
Il pane dato da Mosè al popolo del Signore, in verità mai è stato dato da Mosè. È un dono pensato, voluto, deciso dal Signore, dietro una insistente mormorazione contro Aronne e lo stesso Mosè. Nel deserto parlare male contro il Signore era abitudine. Levarono le tende da Elìm e tutta la comunità d ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-04-2015)
Commento su Gv 6,34-35
"Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!" Gv 6,34-35 Come vivere questa Parola? Come la Samaritana chiede l'acqua che zampilla per la vita eterna (4,15), oggi la fo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-05-2014)

Gesù chiede alla folla che ha sfamato di credere in lui. Non di compiere delle opere per avere il cuore ricolmo, ma di credere. Solo la fede ci nutre, solo la fede ci sfama. E la folla, leggete bene!, chiede un segno. Un altro! Ancora! Quanti esami deve passare Dio per essere degno della nostra fidu ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-05-2014)
Signore, dacci sempre questo pane
I Giudei sono disposti a passare a Cristo Gesù, a credere in Lui quale vero Inviato, Messia del Signore. Per loro le parole non contano. Loro non hanno creduto in Mosè perché diceva parole. Hanno creduto in lui, quale vero inviato da parte del Signore, per i segni che faceva. Hanno creduto in Mosè, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-05-2014)
Commento su Gv 6, 35
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Gv 6, 35 Come vivere questa Parola? I Giudei chiedevano a Gesù - come al solito - un segno per credere. Gesù offriva molti segni, ma essi non li vedevano, non riuscivano a vedere l'azione di Dio ne ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-04-2013)
Commento su Gv 6,30-35
Gesù ha appena sfamato cinquemila capi-famiglia in quello che è il peggiore dei suoi miracoli, quello peggio interpretato. È fuggito quando la folla lo voleva fare re; ora, raggiunto dalla gente, inizia una feroce polemica con chi, invece di cercare Dio per Dio, lo cerca per avere la pancia piena. G ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 16-04-2013)
Non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo
Spesso pensiamo che sia l'uomo a compiere miracoli, a darci le cose di cui necessitiamo e tendiamo ad osannarlo, a idolatrarlo, ma non ci accorgiamo che ognuno di noi è uno strumento nelle mani di Dio. Tutto ciò che ci accade di buono è dono del Signore che si serve di tutti noi per elargire il suo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-04-2013)
Commento su Giovanni 6, 35
"Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! ." GV 6, 35 Come vivere questa parola? L'opera da fare, la folla, la chiede a Gesù. " Che opera fai, perché noi crediamo?". Hanno bisogno di segni per sostenere la fede, hanno bisogno di stupirsi, di ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-04-2013)
Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo
I Giudei comprendono la "gravità" delle parole di Gesù. Egli chiede loro una fede esclusiva e senza riserve. Quanto è stato dovrà essere abbandonato. Devono aprirsi al nuovo delle sue opere e della sua Persona. Quanto per loro ha avuto valore fino a questo giorno deve cedere il posto alla sua parola ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-04-2012)
Commento su Giovanni 6,30-35
Il dialogo nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, segna il vertice dell'incomprensione fra il progetto di Gesù e la folla che non capisce, che non coglie il valore di ciò che Gesù chiede. Dopo essere fuggito dal tentativo di farlo re, Gesù tenta ancora di far ragio ...
(continua)