LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 28 Giugno 2011 <

Domenica 26 Giugno 2011

Lunedì 27 Giugno 2011

Martedì 28 Giugno 2011

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sant'Ireneo

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Sant'Ireneo
S0628 ; DO132


NOTA: La liturgia della Messa della Vigilia della Solennita' dei Santi Pietro e Paolo e' in questa pagina, sotto la Messa della Memoria di Sant'Ireneo.

Dice la preghiera di Colletta: "O Dio, che al vescovo sant'Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace...", indicando bene l'opera compiuta da questo santo, vescovo della Chiesa di Lione nel Il secolo.
In quel tempo la dottrina cristiana era minacciata dallo gnosticismo, tendente a ridurre tutto a pura astrazione; Ireneo, con la sua predicazione e le sue opere, ne tutelò l'integrità, approfondendo la conoscenza delle Scritture e dei misteri della fede: la Trinità, Cristo centro della storia, l'Eucaristia che nutrendoci del corpo e del sangue di Cristo "rende la nostra carne atta alla visione di Dio".
Ireneo è un santo molto Ottimista: è sua la famosa affermazione: "Gloria di Dio è l'uomo vivente".
Promotore di verità, Ireneo lo fu anche di pace nella Chiesa, facendosi mediatore di riconciliazione nella controversia sulla data della Pasqua, questione ben poco importante, ma che minacciava l'unità e la pace dei cristiani in quel secolo.
Domandiamo allora, per sua intercessione, quello che oggi chiede la Chiesa: "O Dio, che al vescovo sant'Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa' che ci rinnoviamo nella fede e nell'amore e cerchiamo sempre ciò che promuove l'unità e la concordia".





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Antifona d'ingresso
Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore,
essi vi guideranno con sapienza e dottrina. (Ger 3,15)


Colletta
O Dio, che al vescovo sant'Ireneo
hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa
nella verità e nella pace,
fa' che per sua intercessione
ci rinnoviamo nella fede e nell'amore,
e cerchiamo sempre
ciò che promuove l'unità e la concordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...






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Prima lettura

Gen 19,15-29
Il Signore fece piovere sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città di Sòdoma». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». Ma Lot gli disse: «No, mio signore! Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. Ecco quella città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva». Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. Presto, fuggi là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Soar.
Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 25

La tua bontà, Signore, è davanti ai miei occhi.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi,
nella tua verità ho camminato.

Non associare me ai peccatori
né la mia vita agli uomini di sangue,
perché vi è delitto nelle loro mani,
di corruzione è piena la loro destra.

Ma io cammino nella mia integrità;
riscattami e abbi pietà di me.
Il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore.












Canto al Vangelo (Sal 129,5)
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.



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Vangelo

Mt 8,23-27
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Solo Dio è fonte di pace e conduce la storia degli uomini alla salvezza eterna. Preghiamolo quindi con fede, dicendo:
Dio della pace, ascoltaci.

Perché la Chiesa, sempre rinnovata dalla potenza creatrice di Dio, veda nelle prove e nelle difficoltà l'occasione per rafforzare la propria fede nel Cristo risorto. Preghiamo:
Perché il Signore converta il cuore degli uomini e fermi il braccio dei violenti che sconvolgono la convivenza delle nostre città. Preghiamo:
Perché colui che domina la furia del vento e del mare, porti tranquillità e pace nel cuore di chi vive incapace di amore e di perdono. Preghiamo:
Perché la nostra pigrizia nel seguire fedelmente il Signore, ottenga ogni giorno la sua misericordia che ci invita a conoscerlo e ad amarlo sempre di più. Preghiamo:
Perché l'eucaristia, presenza reale del Cristo tra i suoi, divenga il grido della nostra povertà e del nostro bisogno di salvezza. Preghiamo:
Per chi, con generosità, annuncia Cristo Salvatore.
Per chi da tempo attende un segno dal cielo.

Dio della nostra vita, accogli la preghiera della Chiesa che professa fiducia solo in te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.




Preghiera sulle offerte
Il sacrificio che ti offriamo, o Padre,
nel ricordo della nascita al cielo di sant'Ireneo,
glorifichi il tuo nome
e ci ispiri l'amore alla verità,
perché custodiamo intatta la fede,
e salda l'unità della Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
"Non vi chiamo più servi,
perché il servo
non sa ciò che fa il suo padrone",
dice il Signore, "vi ho chiamati amici,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l'ho fatto conoscere a voi". (Gv 15,15)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi santi misteri, o Padre,
ci comunichi la fede viva,
che sant'Ireneo testimoniò fino alla morte,
perché diventiamo anche noi
veri discepoli del Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-07-2019)
Salvaci, Signore, siamo perduti!
Quando si cammina con il Signore, sempre si deve pensare dalla storia e non dal sentimento immediato. La storia ci rivela che nulla è impossibile al Signore. Il nostro Dio ha compiuto in Egitto dieci grandi segni della sua onnipotenza. Cielo e terra si sono prostrati in obbedienza e ascolto. C'è qua ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-07-2017)
Perché avete paura, gente di poca fede?
Un uomo di Dio è vero uomo di Dio quando sa che ogni cosa che avviene nella sua vita è per il suo più grande bene. È nella storia che si rivela la verità della sua fede, carità e speranza. San Paolo invita i cristiani a vivere con una sola certezza nel cuore. Dio è con loro e nessuna cosa potrà esse ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-06-2016)
Commento su Am 3, 7-8
In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti. Ruggisce il leone: chi non tremerà? Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà? Amos 3, 7-8 Come vivere questa Parola? Regalità, sacerdozio e profezia: sono questi i doni del nostro battesimo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-06-2015)

Ci sono dei momenti nella vita in cui abbiamo l'impressione di affondare. A volte a causa dei nostri sbagli, delle nostre scelte, dei nostri peccati. A volte, invece, perché travolti da eventi non previsti che ci mettono a durissima prova. Anche per la Chiesa è così: nei vangeli, quasi sempre, l'imm ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-06-2015)
Avvenne nel mare un grande sconvolgimento
Lo sconvolgimento che avviene nel mare, mentre Cristo Gesù lo sta attraversano su una piccola barca, è segno rivelatore dell'Onnipotenza del Padre che vuole agire per dare visibilità, potenza, forza al Figlio suo Unigenito. Quando la storia si sconvolge, allora essa ci sta rivelando che il Signore s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-06-2015)
Commento su Mt 8,23-27
" Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". Ed egli disse loro: "Perché avete paura, gen ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-07-2014)

Perché abbiamo paura? Di cosa? Perché abbiamo paura se il Signore è con noi sulla barca? Spesso abbiamo una visione scorretta della vita di fede: come se essere credenti, dare credito al Signore significasse vivere sempre nella bonaccia, senza scossoni, senza problemi. Non è così: al discepolo la so ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-07-2014)
Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?
San Paolo afferma che la fede nasce dall'ascolto della Parola del Signore: "Ergo fides ex auditu, auditus autem per verbum Christi". Ecco la verità della sua completa argomentazione: "Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno credu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-07-2013)
Commento su Mt 8,23-27
Siamo chiamati a passare all'altra riva ma può succedere, una volta iniziata la traversata, di essere travolti dalla tempesta. Gesù non ha un nido, una tana dove riposare: la fede non è un comodo rifugio che ci protegge dalle disgrazie della vita, al discepolo la sofferenza non è evitata. Allora può ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 02-07-2013)
Salvaci, Signore, siamo perduti!
Quante persone ho visto chiedere aiuto a Dio anche se non credenti. Quando ci si trova in pericolo di vita, quando qualcuno a noi molto vicino sta tanto male, quando i problemi ci attanagliano, anche il più miscredente alza gli occhi al cielo e chiede aiuto a Dio, magari solo come un tentativo in pi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-07-2013)
Perché avete paura, gente di poca fede?
Il Vangelo è la rivelazione progressiva e costante della verità di Gesù. Ogni evento che avviene e si compie, attesta che Gesù possiede la stessa onnipotenza di Dio, senza alcuna differenza. È sufficiente dare uno sguardo all\'Antico Testamento per convincerci che è così. Dio è colui che possiede il ...
(continua)

  SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)
S0629A ;

PIETRO, scelto da Cristo a fondamento dell'edificio ecclesiale, clavigero del Regno dei cieli (Mt 16, 13-19), pastore del gregge santo (Gv 21, 15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22, 32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell'unità e della comunione nella fede e nella carità.
PAOLO, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco (At 9, 1-16), strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli (At 9,15), è il più grande missionario di tutti i tempi, l'avvocato dei pagani, l'apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro fa risuonare il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo. Entrambi gli apostoli «sigillarono con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la loro testimonianza al Maestro. La «Depositio martyrum» (354) ne riferisce la solennità il 29 giugno.

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Antifona d'ingresso
Pietro apostolo e Paolo dottore delle genti
hanno insegnato a noi la tua legge, Signore.


Colletta
Signore Dio nostro,
che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo
hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana,
per loro intercessione vieni in nostro aiuto
e guidaci nel cammino della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

At 3,1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un'elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa.
Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 18

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.







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Seconda lettura

Gal 1,11-20
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, vi dichiaro che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo - lo dico davanti a Dio - non mentisco.

Parola di Dio




Canto al Vangelo (Gv 21,17)
Alleluia, alleluia.
Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene.
Alleluia.


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Vangelo

Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore




Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
i doni che portiamo al tuo altare
nella festa dei gloriosi apostoli Pietro e Paolo,
e alla povertà dei nostri meriti
supplisca la grandezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.





Prefazio proprio.


Antifona di comunione
Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?".
"Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". (Gv 21,15-17)


Preghiera dopo la comunione
Sostieni i tuoi fedeli, Signore,
con la forza di questi sacramenti
e conferma nella verità,
coloro che hai illuminato
con la dottrina degli Apostoli.
Per Cristo nostro Signore.





O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-06-2015)
Commento su Mt 16,15-17
"Ma voi, chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù gli disse: "Beato sei tu,..." Mt 16,15-17 Come vivere questa Parola? Dopo un po' di tempo passato insieme, siamo ad una svolta. Gesù chiede con umiltà ai discepoli che cosa hanno capito di ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-06-2013)
Commento su Mt 16,13-19
Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le colonne che diedero la loro vita nell'annuncio del vangelo e che insieme morirono a Roma. Viviamo in profonda comunione e senso di gratitudine con chi ci diede il Cristo. Pietro e Paolo, così unici, così diversi, così simili. Unici perché ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 29-06-2013)
Voi chi dite che io sia?
Anche il più ateo degli atei si sarà certamente interrogato, almeno una volta nella vita, su chi sia Gesù. E' certamente un personaggio storico, una persona sulla quale sono stati scritti moltissimi libri, uno che ha fatto vedere la morale da un'ottica diversa, che ha fornito dei principi applicabil ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 29-06-2013)
Santi Pietro e Paolo
Se fossimo ignari della grazia e della forza ineffabile dello Spirito Santo, ci verrebbe spesso da discutere e disapprovare persino, le scelte di Dio e quelle di Cristo. Chi di noi, volendo instaurare un Regno, diffondere a tutto il mondo una dottrina nuova, chiamare per questo testimoni ferventi ed ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-06-2012)
Commento su Matteo 16,13-19
La Chiesa celebra con solennità, oggi, Pietro e Paolo, le colonne. Degli apostoli sono certamente stati i più significativi e i più importanti: per le loro vicende, per la loro fede, per il loro comune destino. È bellissimo il fatto che oggi la Chiesa celebri insieme due santi così diversi eppure c ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 00-00-0000)
I santi Apostoli, fondamento della fede e della Chiesa
Questa domenica ci porta a celebrare quello che sempre ricordiamo il 29 giugno: la solennità dei Santi Pietro e Paolo, colonne e fondamento della fede cristiana e della Chiesa. Possiamo riprendere alcuni elementi della vocazione, della vita e della missione dei due Santi. Pietro>/b> Simone era u ...
(continua)