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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Beata Vergine Maria Regina

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Beata Vergine Maria Regina
S0822 ; DO211

Quando un popolo è oppresso, o quando un paese è invaso da un altro, esso è per così dire nelle tenebre. L'angoscia di un individuo è una specie di oscurità. Ogni volta che un popolo o un individuo è nel buio, cerca la luce della liberazione spera ardentemente che un giorno verrà la luce.
Quando un popolo cammina nelle tenebre, è portato di solito a dedurre che Dio lo ha abbandonato. È una conclusione sbagliata, perché è stato, invece, il popolo ad abbandonare Dio. Quando il popolo si pente, comincia a ritrovare la retta via: può camminare nella luce e avere speranza.
Qualche volta, questa speranza di luce si localizza su un bambino la cui nascita può dare corpo e vita alla speranza. Per gli abitanti della Palestina settentrionale, l'invasione degli Assiri era stata oscurità e tristezza, ma la profezia di Isaia sulla nascita di un bambino era capace di infondere speranza.
L'annuncio della nascita di questo fanciullo si riferiva ad un futuro re, dotato di una notevole saggezza e prudenza, un guerriero che sarebbe stato ritenuto un eroe dal suo popolo. Con la sua potenza avrebbe riportato la pace e così l'oscurità si sarebbe cambiata in luce.
La cristianità primitiva ha visto in questo bambino portatore di speranza Gesù di Nazaret. Avendo Maria dato alla luce la speranza fatta carne, è onorata come Regina del cielo.
Gesù non fu un guerriero né un eroe. Però, insegnò la sapienza. Si dedicò al popolo. Proclamò una pace che il mondo non può dare. Non fu il tipo di re che il popolo si era immaginato, ma trasformò le tenebre in luce.





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Antifona d'ingresso
Alla tua destra è assisa la Regina
splendente di oro e di gemme. (Sal 45,10)


Colletta
O Padre, che ci hai dato come nostra madre e regina
la Vergine Maria,
dalla quale nacque il Cristo, tuo Figlio,
per sua intercessione
donaci la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




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Prima lettura

1Ts 1,2-5.8-10
Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall'ira che viene.

Parola di Dio




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Salmo responsoriale

Sal 149

Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.












Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


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Vangelo

Mt 23,13-22
Guai a voi, guide cieche.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato". Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: "Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Gesù ha combattuto ogni tentativo di strumentalizzare Dio e la fede. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a servirlo nella verità, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Perché il mondo contemporaneo individui e respinga gli idoli che impediscono di riconoscere e servire Dio, e comprenda che Cristo è venuto a liberarlo da ogni schiavitù. Preghiamo:
- Perché la Chiesa sia sempre umile e coraggiosa serva della verità: la ricerchi con costanza, la annunzi con zelo e ne attenda con pazienza i frutti. Preghiamo:
- Perché tutti gli innocenti che soffrono, offrano a Dio il loro dolore per la purificazione e per la salvezza del mondo. Preghiamo:
- Perché tutti possano riconoscere la presenza reale del Signore nella nostra comunità, dalla gioiosa testimonianza della fede e dalla mutua solidarietà. Preghiamo:
- Perché nell'attesa della venuta definitiva del Signore, continuiamo a lavorare instancabilmente per la diffusione del vangelo a tutti i popoli. Preghiamo:
- Perchè ogni iniziativa pastorale porti a Cristo.
- Perché anche la vita quotidiana sia evangelizzazione.

O Dio onnipotente, che hai inviato il tuo Figlio per indicarci la via della verità e della libertà, aiutaci ad essere forti contro ogni forma di oppressione, per poterti sempre testimoniare con gioia. Per Cristo nostro Signore. Amen.







Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i doni che ti offriamo
nel gioioso ricordo della Vergine Madre
ed esaudisci la nostra preghiera;
ci aiuti e ci soccorra il Cristo, uomo Dio,
che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Prefazio della beata Vergine Maria.


Antifona di comunione
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto
al compimento delle parole del Signore. (Lc 1,45)


Preghiera dopo la comunione
Signore nostro Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa
nel ricordo della beata Vergine Maria,
nostra madre e regina,
concedi anche a noi di partecipare all'eterno convito,
che ci hai fatto pregustare in questo sacramento.
Per Cristo nostro Signore.




O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-08-2019)
Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente
Sempre la falsa profezia chiude il regno dei cieli. Lo chiude per i giusti e anche per gli ingiusti, per i buoni e per i cattivi. Perché lo chiude anche per i giusti? La risposta ce la offre il profeta Ezechiele. Essa merita tutta la nostra intelligente e sapiente attenzione. Mi fu rivolta questa p ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-08-2018)
Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente
È giusto chiedersi: come Gesù apre il regno di Dio? Conoscendo come Lui lo apre, possiamo aprirlo anche noi. Due episodi del Vangelo ci offrono ogni luce. Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-08-2017)
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti
Il primo obbligo di ogni adoratore del Dio vivo e vero è quello di conservare integra e pura la sua Parola, evitando di introdurre in essa parole e pensieri della terra. Questo dovere primario, essenziale, è altamente raccomandato dal nostro Dio. Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi ...
(continua)
padre Paul Devreux     (Omelia del 22-08-2016)

Per capire la rivoluzione che porta questa vangelo, è importante ricordarci da dove veniamo. Quando l'uomo intuisce che deve esistere qualche divinità, la sua prima reazione è quella di averne paura, per cui inventa dei culti di adorazione e sacrifici per evitare che si arrabbino. Poi inventano alt ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-08-2016)
Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente
Oggi si grida da ogni parte che le porte della misericordia di Dio sono aperte per tutti. Per questo anche la Chiesa deve aprire le sue porte, le porte della sua Eucaristia, del Sacramento del Perdono o della riconciliazione ad ogni persona. Ogni porta della grazia dovrà essere aperta. Nessuna dovrà ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-08-2014)

Le parole di Gesù sono taglienti, sferzanti, ora. È finito il tempo delle galanterie, finito il tempo del dialogo: sa che si complotta contro di lui. Troppa invidia nei suoi confronti, troppo destabilizzanti le sue parole. I detentori del potere religioso, ieri come oggi, vivono con immensa insoffer ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-08-2014)
Lo rendete degno della Geènna due volte più di voi
L'uomo di peccato pensa sempre dal peccato che è nel suo cuore. Mai potrà pensare secondo lo Spirito del Signore. La carne ha sempre pensieri secondo la carne. L'uomo spirituale invece ha sempre pensieri secondo lo Spirito. Se una persona vuole avere pensieri secondo lo Spirito deve divenire essere ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-08-2013)
Commento su Mt 23,13-22
Rabbrividisco ogni volta che leggo questo brano. Sul serio. Sento rivolte a me quelle accuse terribili del Signore: anch'io rischio di chiudere le porte del Regno a chi vuole entrare. Non è forse il pericolo più grande che la nostra Chiesa sta correndo? Quello di dare l'impressione di essersi irrigi ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 26-08-2013)
Guai a voi
Quante volte ci arrabbiamo con i nostri figli per ciò che fanno di sbagliato e diciamo "guai a voi". E' un avvertimento, se non studi vedrai come sarà difficile la tua vita, se non mangi avrai problemi di salute, se rubi finirai in prigione. Queste ammonizioni non significano aver perso la speranza, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-08-2013)
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti
Quello di Gesù è un "guai" profetico, una condanna senz'appello della falsità che governa mente, cuore, corpo dell'uomo. È una denuncia fatta in nome di Dio, per suo comando, volontà, desiderio, perché l'uomo possa convertirsi per entrare nella vita. In tal senso Gesù è vero profeta, più che Isaia e ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-08-2012)
Commento su Matteo 23,13-22
È duro e tagliente il Signore, quasi insostenibile. Dice il vero, ma questo "vero" è forte come l'acido, brucia le viscere, scuote nel profondo, accusa e converte. Gesù attacca duramente i professionisti del sacro. Quelli del suo tempo, certo, ma anche noi. Coloro che, presumendo di conoscere la vol ...
(continua)