LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Sabato 10 Settembre 2011

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Lunedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO241 ;
Durante la sua vita la missione di Gesù era necessariamente ristretta: egli era mandato a predicare il Vangelo del regno al popolo eletto, secondo le promesse divine.
La sua prospettiva però non era ristretta, perché sapeva benissimo che Dio aveva promesso, per mezzo della discendenza di Abramo, la benedizione per tutte le nazioni. Questo allargamento universale è stato reso possibile ed effettivo grazie al mistero pasquale di Cristo; tuttavia anche prima alcuni episodi evangelici lo lasciavano prevedere. Oggi ne leggiamo uno molto significativo: un centurione esprime la sua fede nell'intervento di Gesù per la guarigione di un suo servo.
La distanza tra i pagani e il popolo eletto si manifesta nell'atteggiamento di quest'uomo, che umilmente non vuole nemmeno disturbare il Signore: non lo chiama, non lo invita ad andare a casa sua, lo prega di comandare da lontano alla malattia: "Comanda con una parola e il mio servo sarà guarito".
Però, d'altra parte, questa manifestazione di fede dimostra che la grazia lavorava anche nel cuore dei pagani, con risultati meravigliosi, anzi Gesù esclama: "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!". La Chiesa ha scelto, proprio per il momento prima della comunione, le parole del centurlone:
"Non sono degno che tu venga nella mia casa, ma di' soltanto una parola e la mia anima sarà guarita".
Nella prima lettura l'apertura universale dell'amore di Cristo si manifesta attraverso le esortazioni di san Paolo, che raccomanda che "si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini". La comunità cristiana non può richiudersi su se stessa, è chiamata ad essere portatrice di grazie per tutti, ci è richiesta una totale apertura di cuore.
"C'è un solo Dio e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù", quindi la sua mediazione ha valore universale e deve essere proposta a tutti.
San Paolo precisa che i cristiani devono pregare in modo speciale per i governanti: "Per i re scrive e per tutti quelli che stanno al potere". I governanti hanno una responsabilità pesante, importante, li dobbiamo compassionare sinceramente, anche perché sono soggetti a tentazioni più forti degli altri uomini; un pensatore ha detto: "il potere corrompe", e il potere assoluto corrompe assolutamente; c'è un rischio tremendo per chi sta al potere, il rischio di abusarne a proprio profitto, per il proprio interesse. ll risultato naturalmente è l'ingiustizia che si diffonde liberamente. Per questo motivo è tanto necessario pregare per i governanti. Noi cristiani dobbiamo avere il senso della preghiera universale, aprire davvero il nostro cuore ai bisogni del mondo intero, non essere sempre preoccupati dei nostri interessi, dei nostri bisogni, delle nostre necessità, o di quelle dei nostri cari. Certamente dobbiamo avere un effetto particolare e una particolare cura per chi ci sta vicino, però, se vogliamo essere uniti al cuore di Gesù, dobbiamo nutrire nella preghiera una carità che si estenda a tutti, pregare e anche ringraziare dice san Paolo a nome di tutti gli uomini. Aprendo largamente il nostro cuore, riceviamo anche largamente le grazie del Signore e il suo amore universale.







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Antifona d'ingresso
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)



Colletta
O Dio, che hai creato e governi l'universo,
fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


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Prima lettura

1Tm 2,1-8
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 27

Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.

Ascolta la voce della mia supplica,
quando a te grido aiuto,
quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio.

Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie.

Forza è il Signore per il suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre.












Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.


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Vangelo

Lc 7,1-10
Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede - dicevano -, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Dio gradisce la fede degli umili e sempre solleva i suoi figli nell'ora del bisogno. Confidando nel suo amore, rivolgiamogli le nostre suppliche, e diciamo:
Salva il tuo popolo, Signore!

Perché i credenti, assistiti dallo Spirito, mettano la loro fiducia in quell'unica e santa irrepetibile parola, mandata da Dio per la salvezza del mondo. Preghiamo:
Perché la preghiera a te gradita sgorghi come fonte perenne nella Chiesa, nei chiostri come nelle case e per le strade. Preghiamo:
Perché gli operatori della sanità, nel risanare i corpi, riescano ad aprire spazi di fiducia e di pace là dove sembra dominare lo smarrimento e la sofferenza. Preghiamo:
Perché quelli che la scienza non sa ancora guarire, trovino sollievo nel sentirsi circondati dall'affetto e dalla fede delle persone amiche. Preghiamo:
Perché questa eucaristia apra il nostro cuore ad una totale fiducia nel Cristo che tutto può. Preghiamo:
Per coloro che hanno dubbi di fede.
Perché la nostra preghiera sia totale abbandono alla sua volontà.

O Dio, che fasci i cuori feriti e vuoi inondare il mondo della tua pace, aumenta in noi la fede. Per amore di Cristo, vita nostra, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.





Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all'ombra delle tue ali. (Sal 36,8)

Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo
è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)


Preghiera dopo la comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l'azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 16-09-2019)
Gesù in ascolto di chi soffre
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-09-2019)
Perché ama il nostro popolo
Nella Scrittura il primo uomo che pregò il Signore, adducendo le motivazioni della sua richiesta, è Abramo. Dio non può dire una Parola che poi non mantiene. Ma neanche può agire in modo difforme alla sua natura. Se Lui dice, essendo Onnipotente, può e deve mantenere la Parola. Se Lui agisce nella s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-09-2016)
Egli merita che tu gli conceda quello che chiede
Il merito è un obbligo di giustizia contratto presso il Signore. Quando un uomo osserva con fedeltà la Parola del suo Dio acquisisce presso il Signore il diritto di ricevere tutti quei beni che la Parola osservata contiene in sé. La misericordia di Dio dona la Parola che contiene per noi il bene. È ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-09-2013)
Commento su Lc 7,1-10
Che sostanziale differenza c'è fra l'atteggiamento dei notabili di Cafarnao che "raccomandano" il centurione romano e lo stesso centurione! I primi cercano di convincere Gesù perché l'ufficiale è un buon benefattore e va accontentato, il secondo chiede aiuto al Maestro non per sé, ma per un suo suba ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-09-2012)
Commento su Luca 7,1-10
È tutto un gioco di cortesie il rapporto fra il centurione e gli ebrei, e fra Gesù e il centurione. È un uomo buono, non solo ha collaborato al finanziamento della sinagoga, ma prende a cuore le sorti di un suo subalterno, disturbando addirittura l'ospite di Pietro. È un uomo buono e pieno di fede: ...
(continua)