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Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Presentazione della Beata Vergine Maria S1121 ; DO341
Oggi contempliamo una bambina che si dà completamente al Signore.
La Chiesa ha capito che l'atteggiamento di Maria all'annunciazione non era una improvvisazione e che nella sua anima l'offerta andava preparandosi da tempo, si era già progressivamente realizzata. E commovente vedere una bambina attirata dalla santità di Dio, che vuoi darsi a Dio, una bambina che capisce che l'opera di Dio è importante, che bisogna mettersi al servizio di Dio, ciascuno con le proprie capacità, aprirsi a Dio; una bambina che capisce che non si può compiere l'opera di Dio senza essere santificati da lui, senza essere consacrati da lui, perché non è possibile neppure conoscere la volontà di Dio, se il peso della carne ci chiude gli occhi.
Maria realizzava quello che san Paolo più tardi proporrà come ideale dei cristiani: offrire se stessi:
"Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio... Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio" (cfr. Rm 12,12).
Cerchiamo allora di comprendere più profondamente le condizioni dell'offerta. Lo facciamo tenendo presente il canto del Magnificat, perché è chiaro che nessun Vangelo può corrispondere esattamente alla festa di oggi, che non è riportata in nessuna pagina della Bibbia: l'offerta di Maria bambina non è un avvenimento che abbia attirato l'attenzione e sia stato registrato. Scegliere il Magnificat non è un anacronismo, perché esso esprime i sentimenti che si sono formati nell'anima di Maria ben prima del giorno della visitazione, sentimenti di fondo che sono proprio la base della sua offerta:
già della sua offerta di bambina, poi della sua offerta all'annunciazione e infine della sua offerta sul Calvario. Tutto parla del riconoscimento dei doni di Dio. Prima dell'offerta c'è sempre il dono di Dio e il riconoscimento di questo dono. "Ha guardato l'umiltà (la povertà, l'insignificanza) della sua serva... Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente... Di generazione in generazione si stende la sua misericordia": è proprio la scoperta dell'amore di Dio che fa pensare all'offerta, è la riconoscenza che suscita il bisogno di offrire.
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Antifona d'ingresso
Salve, Madre Santa, tu hai dato alla luce il Re, che governa il cielo e la terra nei secoli, in eterno.
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Colletta
Guarda, Signore, il tuo popolo
riunito nel ricordo delle beata Vergine Maria;
fa' che per sua intercessione
partecipi alla pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
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Prima lettura
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Dn 1,1-6.8-20
Non si trovò nessuno pari a Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa.
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Dal libro del profeta Daniele
L'anno terzo del regno di Ioiakìm, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, marciò su Gerusalemme e la cinse d'assedio. Il Signore diede Ioiakìm, re di Giuda, nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò nel paese di Sinar, nel tempio del suo dio, e li depositò nel tesoro del tempio del suo dio.
Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe regale o di famiglia nobile, senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni sapienza, istruiti, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, e di insegnare loro la scrittura e la lingua dei Caldèi. Il re assegnò loro una razione giornaliera delle sue vivande e del vino che egli beveva; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. Fra loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa.
Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non obbligarlo a contaminarsi. Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele: «Io temo che il re, mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e così mi rendereste responsabile davanti al re». Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa: «Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare verdure e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con i tuoi servi come avrai constatato».
Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni, al termine dei quali si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. Da allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino che bevevano, e diede loro soltanto verdure.
Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza, e rese Daniele interprete di visioni e di sogni.
Terminato il tempo, stabilito dal re, entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor. Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa, i quali rimasero al servizio del re; su qualunque argomento in fatto di sapienza e intelligenza il re li interrogasse, li trovava dieci volte superiori a tutti i maghi e indovini che c'erano in tutto il suo regno.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
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Salmo da Dn 3
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A te la lode e la gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso,
benedetto sei tu sul trono del tuo regno.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini,
benedetto sei tu nel firmamento del cielo.
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Canto al Vangelo (Mt 24,42)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.
Alleluia.
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Lc 21,1-4
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore
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Preghiera dei fedeli
Consapevoli che Dio non ha bisogno dei nostri doni, ma chiede piuttosto l'offerta del nostro cuore, rivolgiamogli le nostre preghiere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini, sazi dei beni di questo mondo, non chiudano il loro cuore a Dio, accontentandosi di dargli un culto puramente esteriore. Preghiamo:
Perché i poveri si trovino a loro agio nella Chiesa, accolti e venerati come i semplici del vangelo. Preghiamo:
Perché in questa nostra società consumistica, i cristiani siano esempio di sobrietà nell'uso del denaro e dei beni della terra. Preghiamo:
Perché coloro che vivono ammassati alle periferie delle città, trovino nelle istituzioni civili e religiose i luoghi per il recupero della loro dignità e per l'espressione della loro personalità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità impari a donare sempre con gioia e disinteresse, attuando già al proprio interno l'uguaglianza tra fratelli. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta pienamente accettato e amato da Dio.
Per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.
O Dio, Padre di bontà, ogni nostro desiderio è davanti a te. Rendici trasparenti e puri, perché amando la verità, possiamo vivere con cuore libero da ogni inganno e finzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Preghiera sulle offerte
Ci soccorra, O Padre, l'immenso amore del tuo unico Figlio, che nascendo dalla Vergine non diminuì ma consacrò l'integrità della Madre; ci liberi da ogni colpa e ti renda gradito il nostro sacrificio la mediazione di Cristo Signore che vive e regna nei secoli dei secoli.
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Antifona di comunione
Te beata, o Vergine Maria, che hai portato in grembo il Figlio dell'eterno Padre.
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Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti dei tuoi sacramenti, in questa celebrazione in onore della beata Vergine Maria, fa' che sul suo esempio collaboriamo fedelmente al mistero della redenzione. Per Cristo
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don Nicola Salsa (Omelia del 25-11-2019)
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Dona ciò che sei
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(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 25-11-2019)
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Hanno gettato come offerta parte del loro superfluo
La prima vedova della Scrittura che consacra tutta se stessa all'amore è Rut. Cambia persino i suoi dèi per poter essere a pieno servizio di un'altra vedova povera e sola.
Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata dalla sua gente e dal suo Dio; torna indietro anche tu, come tua cognata». Ma Rut ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2018)
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Commento su Lc 21,1-4
Alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. 2Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, 3e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. 4Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro super ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 26-11-2018)
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Tutto quello che aveva per vivere
Chi vuole servire e amare il Signore deve vivere la sua vita come una perenne, ininterrotta creazione del suo Signore. Senza questa fede nel Dio che crea la nostra vita, con Lui non si può camminare. Chi cammina, deve solo pensare a camminare. Se pensa ad altro non cammina, si ferma, mentre Dio non ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-11-2017)
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Commento su Lc 21, 2-4
«Vide anche una povera vedova che vi gettava due spiccioli e disse: ?in verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti...nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere.»
Lc 21, 2-4
Come vivere questa Parola?
Lo sguardo del Maestro è ?distratto? nella preghiera dal gesto di ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 27-11-2017)
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Ha gettato tutto quello che aveva per vivere
Luca chiude il suo Vangelo sulla vita pubblica di Gesù con il racconto della vedova povera che getta nel tesoro del tempio due monetine, tutto quanto aveva per vivere. Questa vedova è prima di tutto vera immagine di Gesù Signore. Lui getta nel cuore del Padre il suo spirito, quanto aveva per vivere. ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-11-2016)
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Commento su Ap 14,1
«Io, Giovanni, vidi: ecco l'Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo».
Ap 14,1
Come vivere questa Parola?
Le ultime due settimane dell'anno liturgico sono accompagnate dal libro della ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 21-11-2016)
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Vi gettava due monetine
Nel Vangelo secondo Giovanni Gesù ci invita a non giudicare secondo le apparenze, ma sempre con giusto giudizio. Ma l'uomo vede le apparenze, solo Dio vede il cuore.
Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come m ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 23-11-2015)
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Il mondo si impoverisce mentre poche persone vivono nel lusso crescente e sconsiderato, e l'egoismo è ormai il modello imperante proposto senza pudore anche alle giovani generazioni. Gesù, oggi, propone come modello di discepolato il gesto insignificante della vedova che getta nel tesoro del tempio ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 23-11-2015)
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Vide anche una vedova povera
Vi è una differenza tra la vedova del tempo di Elia e quella incontrata da Gesù nel tempio di Gerusalemme. La vedova di Elia viene messa alla prova nella fede. Il profeta le dona un comando ed essa obbedisce. La sua fede viene premiata. Lei ascolta e per tre anni e sei mesi può attingere ogni giorno ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-11-2015)
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Commento su Lc 21, 2
"Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine."
Lc 21, 2
Come vivere questa Parola?
La vedova povera non è il personaggio di una parabola: stavolta Gesù parte dalla realtà, da quello che è sotto gli occhi di tutti. Egli è nel tempio: sta parlando alla gente e il suo discorso già da ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 24-11-2014)
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Quanto è importante l'elemosina nella vita del credente! In tutte le religioni esiste una forma di assistenza alle persone povere e tutte considerano importante occuparsi di quanti, più sfortunati di noi, faticano ad andare avanti. Ma la novità della proposta cristiana sta tutta in questo piccolo qu ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 24-11-2014)
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Gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio
L'offerta per il tempio era una tradizione in Israele molto sentita. Impressa nella mente è la raccolta indetta da Davide per la prima costruzione del tempio di Gerusalemme.
Il re Davide disse a tutta l'assemblea: «Salomone, mio figlio, il solo che Dio ha scelto, è giovane e inesperto, mentre l'imp ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-11-2014)
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Commento su Ap. 14, 4-5
"Seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia."
Ap. 14, 4-5
Come vivere questa Parola?
Questa pericope dell'Apocalisse tenta di esprimere qualcosa che, essendo ineffabi ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 25-11-2013)
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Commento su Lc 21,1-4
L'abitudine di praticare l'elemosina facendosi ben vedere è molto antica, evidentemente. Soccorrere i poveri è qualcosa che ci rende onore, che ci rende più uomini. Purtroppo, però, molti non hanno letto tutto il vangelo e pretendono di vedere il proprio nome pubblicato in qualche bell'elenco pubbli ...
(continua)
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Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 25-11-2013)
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L'obolo della vedova
Davvero i pensieri di Dio non sono come i nostri, i suoi calcoli sono molto, molto diversi. La ragione principale sta nel fatto che egli vede con gli occhi della sapienza infinita che scruta i cuori e l'intimità dei nostri sentimenti. I nostri calcoli invece sono spesso fatti di numeri e di visioni ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 25-11-2013)
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Conta più la qualità della quantità
Questa vedova, povera, ha messo più di tutti
Capita spesso di incontrare amici dopo tanto tempo e questi ti chiedano scusa per non essersi più fatti sentire, di essere lontani dalla tua quotidianità. Sono però amici veri, coloro sui quai sai di poter contare, presenti al volo se li chiami per un' ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 25-11-2013)
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Commento su Daniele 1, 19
"Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa, i quali rimasero al servizio del re."
Dn 1, 19
Come vivere questa Parola?
In questa ultima settimana dell'anno, la liturgia ci propone il libro di Daniele. È un libro tra i più recenti dell'antico ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 25-11-2013)
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Ha gettato tutto quello che aveva per vivere
Dinanzi al Signore non si va mai a mani vuote. Lo insegna la Legge di Dio.
Tre volte all'anno farai festa in mio onore. Osserverai la festa degli Azzimi: per sette giorni mangerai azzimi, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abìb, perché in esso sei uscito dall'Egitto. Non si dovrà c ...
(continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 26-11-2012)
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Commento su Luca 21,1-4
È una questione di dono, la vita di fede. Spendere la vita, donarla, spenderla, come ha fatto Gesù. Non tenersi stretta la vita, ma farla fluire negli incontri, nelle attenzioni, nel rapporto con Dio: in un mondo che esalta l'egoismo, l'attenzione ossessiva e piccina al "sé", Gesù propone un modello ...
(continua)
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Riccardo Ripoli (Omelia del 26-11-2012)
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Questa vedova, povera, ha messo più di tutti
Siamo abituati a giudicare gli altri in base alla macchina che guidano, alla posizione sociale che ricoprono, agli incarichi che svolgono, alla casa che abitano. Facciamo grandi inchini e riverenze, stringiamo le loro mani, chiediamo loro un autografo ed aneliamo ad avere un lembo dei loro vestiti. ...
(continua)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2012)
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Commento su Apocalisse 14,2-3
"Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe. Essi cantavano un canto nuovo"
Ap 14,2-3
Come vivere questa Parola?
Sono gli ultimi giorni ...
(continua)
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Movimento Apostolico - rito romano (Omelia del 26-11-2012)
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Ha gettato tutto quello che aveva per vivere
Le vedove erano persone povere. Esse andavano aiutate, sostenute, difese, sorrette. invece i farisei divoravano le loro case, approfittando proprio della loro debolezza, solitudine, fragilità. Quanto è strana la religione quando ci si serve di essa per il culto della propria persona. Sempre nella re ...
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