LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 20 Gennaio 2012 <

Mercoledì 18 Gennaio 2012

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Venerdì 27 Gennaio 2012

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(es. Mt 28,1-20):
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  Venerdì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO025 ;
Siamo tutti chiamati ad essere discepoli, ma non tutti i discepoli sono chiamati per essere apostoli. Dalla montagna (luogo che generalmente nella Bibbia è teatro delle rivelazioni divine) Gesù Cristo sceglie, senza alcun obbligo, dodici discepoli perché questi diventino apostoli.
Apostolo significa "inviato" di Gesù Cristo, investito della sua autorità. Gli apostoli hanno la responsabilità di cementare la Chiesa, nella persona di Gesù Cristo. Ne ha scelti dodici perché siano con lui, perché annuncino come lui il vangelo e scaccino gli spiriti cattivi.
Il numero dodici simboleggia le dodici tribù di Israele. Sono loro che sosterranno il nuovo popolo di Dio, iniziato da Gesù Cristo.
La Chiesa è apostolica perché è cementata dagli apostoli. Tutti i suoi membri partecipano all'apostolato, che è luce e speranza tra gli uomini, come un fermento.
L'apostolo e il discepolo hanno un solo scopo, anche se il loro ministero è diverso. Essi trasmettono il regno di Dio a tutti e a tutte le generazioni.
Sulla soglia del terzo millennio, le voci dei nostri pastori ci invitano a dare un impulso all'evangelizzazione. Se la prendiamo sul serio, questa sfida verrà in aiuto a molti uomini che aspettano una nuova civiltà di amore e di solidarietà.





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Antifona d'ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio.
A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 65,4)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che governi il cielo e la terra,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo
e dona ai nostri giorni la tua pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

1Sam 24,3-21
Non stenderò la mano su di lui, perché egli è il consacrato del Signore.

Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni, Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna.
Gli uomini di Davide gli dissero: «Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"». Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore». Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.
Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: «O re, mio signore!». Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: «Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti; ma la mia mano non sarà mai contro di te. Come dice il proverbio antico:
"Dai malvagi esce il male,
ma la mia mano non sarà contro di te".
Contro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano».
Quando Davide ebbe finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: «È questa la tua voce, Davide, figlio mio?». Saul alzò la voce e pianse. Poi continuò rivolto a Davide: «Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me e che il Signore mi aveva abbandonato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi. Ora, ecco, sono persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele».

Parola di Dio







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Salmo responsoriale

Sal 56

Pietà di me, o Dio, pietà di me.

Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te si rifugia l'anima mia;
all'ombra delle tue ali mi rifugio
finché l'insidia sia passata.

Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che fa tutto per me.
Mandi dal cielo a salvarmi,
confonda chi vuole inghiottirmi;
Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Grande fino ai cieli è il tuo amore
e fino alle nubi la tua fedeltà.













Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.


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Vangelo

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Mc 3,13-19
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, uniamo le nostre invocazioni alla preghiera che Cristo rivolge al Padre, e alla voce dello Spirito che è in noi, dicendo:
Signore, ascoltaci.

Concedi, Signore, al tuo popolo fondato sugli apostoli, giorni sereni e frutti di bene. Noi ti preghiamo:
Benedici, Signore, il Papa, i vescovi e i loro collaboratori che tu invii a evangelizzare, e dona loro amore e sapienza. Noi ti preghiamo:
Illumina, Signore, i ragazzi e le ragazze che compiono una decisiva scelta di vita e chiama nuovi operai nella tua messe. Noi ti preghiamo:
Dona, Signore, a tutti i cristiani un rapporto personale e profondo con Cristo, perché comunichino con gioia agli altri la propria fede. Noi ti preghiamo:
Suscita, Signore, nella nostra comunità parrocchiale, un rinnovato impegno ad evangelizzare, con le parole e con le opere, l'ambiente in cui viviamo. Noi ti preghiamo:
Perché anche noi ci lasciamo evangelizzare.
Per i sacerdoti, i religiosi e le religiose della nostra parrocchia.

O Signore, tu ci hai chiamati per nome affidandoci una missione particolare nella tua Chiesa, e ci ami di amore eterno: attiraci sempre di più a te e rendici strumenti della tua salvezza. Per Gesù tuo Figlio, nostro fratello e salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.



Preghiera sulle offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre,
di partecipare con viva fede ai santi misteri,
poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale
del sacrificio del tuo Figlio,
si compie l'opera della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Davanti a me tu prepari una mensa;
il mio calice trabocca. (Sal 22,5)

Oppure:
Abbiamo conosciuto e creduto
l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore,
perché saziati dall'unico pane del cielo,
nell'unica fede siamo resi un solo corpo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 21-01-2022)
Commento al Vangelo 21 gennaio 2022
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 21-01-2022)
Il nostro audio quotidiano
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici -  che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici. * Il racconto evangelico costituisce lo statuto ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 21-01-2022)
Gesù chiama gli apostoli (Mc 3,13-19)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 21-01-2022)
Venerdì - II settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
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(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 22-01-2021)
Commento al Vangelo 22 gennaio 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 22-01-2021)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it Iscriviti anche al canale YouTube Per ascoltare subito il commento qui sotto, clicca play! ...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 22-01-2021)
#2minutiDiVangelo Venerdì 22: Per far la guerra Gesù non sceglie i migliori, ma i più amici!
Commento al Vangelo del Venerdì della Seconda Settimana del Tempo Ordinario - Anno Pari - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 3 13-19 Se notate bene, Gesù non scelse né i migliori né i più titolati. Scommise su 12 discepoli sperando che nell'amicizia con Lui imparasse ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 22-01-2021)
Gesù chiama i 12 apostoli (Mc 3,13-19)
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 24-01-2020)
I dodici Apostoli
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-01-2018)
Commento su Sal 56,6b.11
«Innalzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. Grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà.» Sal 56,6b.11 Come vivere questa Parola? Come nel salmista, anche per noi oggi è forte il desiderio che la gloria del Signore non venga occultata, ma risplenda ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-01-2017)
Commento su Mc 3,13-15
«In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni». Mc 3,13-15 Come vivere questa Parola? La salita su un monte, per la scrittura, è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-01-2016)
Commento su Mc 3,13-15
"In quel tempo Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che volle ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni." Mc 3,13-15 Come vivere questa Parola? Ai suoi più vicini collaboratori, meglio, a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-01-2015)

Gesù ha bisogno di avere delle persone che stiano con lui per condividere la sua missione e chiama a sé quelli che vuole. La sua è un'iniziativa libera, una proposta che mette in gioco la libertà di chi riceve l'invito a seguirlo. Così nasce la Chiesa: attraverso la preghiera, la meditazione, la pre ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-01-2015)
Commento su Mc 3, 13
«Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui» Mc 3, 13 Come vivere questa Parola? Gesù sceglie gli Apostoli per renderli suoi collaboratori e strumenti per testimoniare e diffondere la sua carità e verità. Sono persone umane, diverse per provenienza, carattere; essi rispondono ad una ch ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-01-2014)

Gesù chiama a sè quelli che egli vuole, è una sua libera scelta. E a questa chiamata risponde la libertà di chi è chiamato. La Chiesa non è il club di coloro che hanno la fede come hobby, ma la compagnia di coloro che sono chiamati dal Signore. E a cosa serve la Chiesa? Lo dice il Signore: per stare ...
(continua)