LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 1 Febbraio 2012 <

Lunedì 30 Gennaio 2012

Martedì 31 Gennaio 2012

Mercoledì 1 Febbraio 2012

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Domenica 5 Febbraio 2012

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Mercoledì della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO043 ;
È con gioia che Gesù è ritornato a casa sua, nel suo villaggio. In quella sinagoga dove ha così spesso ascoltato commentare le Scritture, egli, a sua volta, le spiega. Lo fa con semplicità e profondità, con "autorità". Ma coloro che lo ascoltano sono sbalorditi. Non capiscono come il bambino, il giovane uomo, l'operaio che hanno conosciuto durante gli anni della vita comune, possa essere un profeta. È uno di loro, dunque non è possibile.
Gesù "si stupisce" della loro mancanza di fede e non può compiere miracoli.
Vi è nell'essere umano, colpito dal peccato, una strana cecità e, nello stesso tempo, una forte tendenza alla gelosia, spesso camuffata in zelo per la giustizia e in ricerca dell'uguaglianza.
Noi accettiamo la diversità con difficoltà. Il diverso, soprattutto se ci è vicino, ci fa paura. Quando è lontano, viene accettato. Colui che ci assomiglia ed è nostro vicino non può essere migliore di noi.
La nostra epoca vive di astrazioni e di dichiarazioni formali che tranquillizzano la coscienza: i diritti dell'uomo, l'uguaglianza per tutti, la giustizia per gli oppressi, la negazione solenne di ogni razzismo... Perché, allora, le esplosioni di razzismo, di odio, di violenza, che scaturiscono dove e quando meno ci si aspetterebbe? Perché vi è in ogni cuore un razzista potenziale. Le belle dichiarazioni che escono dalle nostre labbra, che traducono le nostre convinzioni intellettuali nascondono sempre qualche eccezione concreta nel nostro cuore. Amiamo tutti, certamente; rispettiamo tutti, certamente... tranne due, tre o quattro eccezioni molto vicine a noi che non "meritano" la nostra simpatia. Queste eccezioni sono la bomba a scoppio ritardato che rischia un giorno di far saltare le nostre convinzioni così mobili.
Ecco perché il Signore non ha mai detto: "Amate tutti". Egli ha detto: "Ama il tuo prossimo". Cioè il tuo vicino, chi è di fianco a te, chi incroci per la strada, chi incontri in metropolitana... Colui che ti sembra diverso, colui che non pensa come te, colui che ti dà fastidio... Riconosciamo umilmente che il nostro cuore ha tendenza a fare delle discriminazioni, e lottiamo contro l'apartheid che lo tenta. Quando noi amiamo uno dopo l'altro, uno a uno, coloro che ci sono vicini, il nostro cuore si dilata e prende a poco a poco le dimensioni del mondo.





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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. (Sal 105,47)



Colletta
Signore Dio nostro,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l'anima
e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

2Sam 24,2.9-17
Io ho peccato facendo il censimento; ma queste pecore che hanno fatto?

Dal secondo libro di Samuèle

In quei giorni, il re Davide disse a Ioab, capo dell'esercito a lui affidato: «Percorri tutte le tribù d'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione».
Ioab consegnò al re il totale del censimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in Giuda cinquecentomila.
Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: «Va' a riferire a Davide: Così dice il Signore: "Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò"». Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!».
Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. E quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».
L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà, il Gebuseo. Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 31

Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.

Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia;
quando irromperanno grandi acque
non potranno raggiungerlo.

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia.
















Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 6,1-6
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore sa di che siamo plasmati: conosce i nostri bisogni e la nostra fragilità, ed è sempre pronto alla misericordia. Perseveranti nella fiducia, rivolgiamoci a lui, che è buono e grande nell'amore. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Per i figli della Chiesa che, con umiltà e mitezza, testimoniano Gesù, Figlio di Dio: si sentano confortati dal saperlo amico e fratello. Preghiamo:
Per quanti si affidano esclusivamente alle sicurezze terrene e alle certezze della ragione: il soffio dello Spirito li apra al trascendente. Preghiamo:
Per chi sente sgomento di fronte al male del mondo e alle colpe personali: riceva il coraggio da Dio che perdona e rinnova la faccia della terra. Preghiamo:
Per tutti quelli che si sentono insoddisfatti, imperfetti e incapaci: offrano la loro debolezza come sacrificio spirituale a te gradito. Preghiamo:
Per tutti noi, tentati di credere solo ai miracoli o alle grandi manifestazioni: l'umile segno dell'eucaristia confermi la nostra fede. Preghiamo:
Per gli inviati del vangelo nella nostra comunità.
Perché la nostra comunità sia la patria del Signore Gesù.

Padre Santo, che conosci nell'intimo i tuoi figli, nelle tue mani di misericordia deponiamo le nostre suppliche e la nostra speranza. Per mezzo del tuo Unigenito Figlio, Gesù Cristo Signore, che ci ha riscattati dalla sofferenza e dalla morte, per la vita beata dei secoli eterni. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
i doni del nostro servizio sacerdotale:
li deponiamo sull'altare
perché diventino sacramento della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Signore, che io non debba vergognarmi
per averti invocato. (Cf. Sal 30,17-18)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione,
fa' che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza
cresca sempre più la vera fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 03-02-2021)
Commento al Vangelo 3 febbraio 2021
...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 03-02-2021)
#2minutiDiVangelo Mercoledì 4 Ordinario: Che tenerezza il fatto che Gesù abbia bisogno del tuo abbraccio!
Commento al Vangelo del Mercoledì della IV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 6 1-6 Ecco: io credo che la buona notizia di oggi sia proprio questa: che sul nostro cammino, come Gesù, c'è sempre qualcuno che ci darà filo da torcere o ve ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 03-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 03-02-2021)
Nessuno è profeta in patria (Mc 6,1-6)
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(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 05-02-2020)
Peste e corna non ti fermeranno! - Video commento su Mc 6,1-6
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 05-02-2020)
Gesù non potè fare miracoli
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-02-2019)
Commento su Mc. 6, 1-6a
«Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-02-2017)
Commento su Mc 6, 2-3
«Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Gi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-02-2016)
Commento su 2 Sam 24, 16-17
"Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!»." 2 Sam 24, 16-17 Come vivere questa Parola? Davide aveva peccato di orgoglio e presunzione. Nella ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-02-2015)

Lo stupore e la meraviglia caratterizzano questo racconto. Sono stupiti i concittadini del Maestro che si interrogano sulla sua sapienza. È meravigliato e addolorato il Signore per il netto rifiuto della sua predicazione fra i suoi famigliari e parenti. È così: facciamo tanta fatica a vedere con sgu ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-02-2015)
Commento su Mc 6, 1-2; 3-6
«Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono... E molti, ascoltandolo, rimanevano stupiti e dicevano: "... Non è costui il falegname, il figlio di Maria?...". Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi par ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-02-2014)

È un susseguirsi di stupore, il vangelo di oggi. Si stupisce la folla per l'intensità dell'insegnamento di Gesù, si stupiscono alcuni perché a parlare di Dio, a fare il maestro, è il loro concittadino, Gesù, che fino a poco tempo prima era il carpentiere del villaggio. E si meraviglia Gesù per il lo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-02-2013)
Commento su Mc 6,1-6
Sono increduli, i concittadini di Gesù. Allibiti dal falegname che si è fatto profeta. come può parlare, visto che non ha studiato? Come fa a fare il profeta, visto che conosciamo tutti i suoi famigliari? Gesù, come spesso accade, smonta le nostre pretese, delude le nostre aspettative. Gesù è poco " ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 00-00-0000)
Commento su Mt 18, 1-6
«I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?". Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà picc ...
(continua)