LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 4 Febbraio 2012 <

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO046 ;
Gesù vuole fare il punto della situazione con i suoi discepoli al ritorno dalla loro prima missione apostolica. Si interessa a ciò "che avevano fatto e insegnato". Poiché l'apostolo deve trasmettere fedelmente la parola che gli è stata affidata e con la sua condotta deve rendere testimonianza alla verità che insegna. Essi hanno faticato molto e hanno bisogno di riposarsi. Gesù dice loro: "Venite in disparte in un luogo solitario, e riposatevi un po'".
Ma essi devono imparare altre lezioni. Innanzi tutto che l'apostolo non è uno stipendiato, a ore fisse, con vacanze pagate e premi per le ore di straordinario. No, l'apostolo è un volontario, una persona assolutamente "donata". La gente arriva; aspetta una parola: "Non avevano più neanche il tempo di mangiare", nota san Marco.
Essi devono soprattutto imparare ad avere lo "sguardo apostolico".
Lo sguardo di Gesù sugli uomini e le donne che si stringono attorno a loro. "Gesù si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore". Lo spirito missionario nasce da un certo sguardo sulle persone. Uno sguardo che non si ferma alle apparenze. Uno sguardo che indovina i bisogni nascosti. Non solamente i bisogni materiali, la sete d'amore, le angosce segrete, ma anche e soprattutto il bisogno di Dio e della sua salvezza.
Possono esserci molti modi di guardare una folla. Gli uomini d'affari vi vedono dei consumatori; i politici dei sostenitori o semplicemente una scheda elettorale; i commercianti dei clienti; gli sportivi dei tifosi; gli operatori dei mass-media dei lettori, degli ascoltatori, degli spettatori; le vedettes dei fans...
Tutti sguardi superficiali che riducono gli altri al profitto che si può ricavare da loro.
L'apostolo vede "l'uomo nella sua singolare realtà, che ha una propria storia della sua vita e, soprattutto, una propria storia della sua anima... L'uomo nella piena verità della sua esistenza... Quest'uomo è la via della Chiesa..." (Giovanni Paolo II, Redemptor hominis , 14). Cioè, ogni persona nella sua individualità.
Quante persone nel mondo sono oggi delle pecore senza pastore! Dare loro del pane è relativamente facile; offrire loro servigi, soprattutto se ci si sente ripagati con una affettuosa riconoscenza, è altrettanto facile. Ma donare Dio è il privilegio di colui che si sa amato da Dio e che ama gli altri in Gesù. Cioè colui che, come Gesù, ha lo sguardo di Dio.







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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. (Sal 105,47)



Colletta
Signore Dio nostro,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l'anima
e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

1Re 3,4-13
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l'altura più grande. Su quell'altare Salomone offrì mille olocausti.
A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».

Parola di Dio




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Salmo responsoriale

Sal 118

Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Osservando la tua parola.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.

Con le mie labbra ho raccontato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.












Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


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Vangelo

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Mc 6,30-34
Erano come pecore che non hanno pastore.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Padre buono che è nei cieli riserva a ciascuno di noi l'esperienza della vera salvezza: abitare nella sua casa per sempre, ricolmi di felicità e grazia. Illuminati di speranza, diciamo:
Te lo chiediamo con fede, Signore.

O Dio che ci riunisci attorno a te, non far mancare alla tua chiesa uomini santi e generosi e suscita in essa la voce della profezia e della misericordia. Ti preghiamo:
O Dio che dai la vera pace, guarda i tuoi figli che soffrono e che lottano per un mondo migliore: fà che dalla loro offerta rifioriscano la giustizia e l'amore. Ti preghiamo:
O Dio che gradisci il sacrificio del cuore, purifica i nostri atti nel fuoco della tua carità: rendici solidali a Cristo e ai fratelli. Ti preghiamo:
O Dio che ti commuovi per il tuo popolo: assisti chi nasce e chi muore, illumina chi ha perso ogni ideale, conforta chi è abbattuto, insegna a tutti la tua verità. Ti preghiamo:
O Dio che abbracci l'universo: donaci un cuore che sappia discernere la tua volontà e la forza di viverla con serenità. Ti preghiamo:
Per chi sente il bisogno di raccogliersi in disparte a meditare.
Per chi sta cercando la propria strada nella vita.

Padre celeste, abbiamo fatto giungere a te la nostra voce, uniti all'unico sacrificio di Cristo e confidenti nella potenza del tuo nome. Ascoltala, per Colui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
i doni del nostro servizio sacerdotale:
li deponiamo sull'altare
perché diventino sacramento della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Signore, che io non debba vergognarmi
per averti invocato. (Cf. Sal 30,17-18)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione,
fa' che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza
cresca sempre più la vera fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 05-02-2022)

"Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato". In questa frase con cui inizia il Vangelo odierno, scopriamo forse la descrizione più bella di come si dovrebbe pregare. La preghiera non dovrebbe essere superficiale, uno spreco di parole vuote, ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 05-02-2022)
Commento al Vangelo 5 febbraio 2022
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 05-02-2022)
Restate qui e riposatevi (Mc 6,30-34)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 05-02-2022)
Sabato - IV settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 05-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanc ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 08-02-2021)
Non farti rubare il tempo (Mc 6,30-34)
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 06-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 06-02-2021)
Commento al Vangelo 6 febbraio 2021
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 06-02-2021)
#2minutiDiVangelo Sabato 4 T.O. Non servono più preti, ma più "veri" preti!
Commento al Vangelo del Sabato della IV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 6 30-34 ---- Per come la vedo io, non credo che la Chiesa abbia bisogno di più preti o di più suore. Il Signore chiama sempre il numero esatto, sufficiente. ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 08-02-2020)
Venite e riposatevi
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-02-2019)
Commento su Mc 6, 30-34
«Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-02-2017)
Commento su Mc 6, 34
«Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose». Mc 6, 34 Come vivere questa Parola? Quanto è forte la tristezza di Gesù, lui si commuove per noi ogni volta che ci vede come pecore che ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-02-2016)
Commento su 1 Re 3, 7-9
«Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male». ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-02-2015)

Meraviglia la costante attenzione che Gesù manifesta verso chi gli sta accanto. Capace di profonda empatia, l'arte di mettersi nei panni degli altri, sa gioire della gioia degli apostoli appena tornati dalla loro missione e compatire la folla che lo raggiunge per ricevere una Parola che possa illumi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-02-2015)
Commento su Mc 6, 31-32
«Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù... e disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po'". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte». Mc 6, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-02-2014)

I discepoli tornano dalla loro prima missione con la voglia di raccontare al Maestro com'è andata. Raccontano cosa è accaduto, parlano dei successi e delle difficoltà. Anche noi siamo invitati, ogni giorno, a parlare al Signore nella preghiera per affidargli le persone che incontriamo, le raccontarg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-02-2013)
Commento su Mc 6,30-34
Stupisce sempre leggere la delicatezza e la premura di Gesù verso i suoi. Gesù si accorge se siamo stanchi, ci invita ad andare con lui, a riposarci alla sua presenza. Guai a noi, che abbiamo investito la nostra vita nell'annuncio del vangelo, se continuiamo a parlare del Signore senza frequentarlo, ...
(continua)