Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: San Luigi Gonzaga S0621 ; PO114
Luigi, primogenito del marchese di Mantova, nacque il 9 marzo 1568. Era un ragazzo vivace, impaziente, senza complessi, amava il gioco e si divertiva. La madre, Marta Tana di Chieri, gli insegnò a orientare decisamente la sua vita a Dio. E con la sua tenacia vi riuscì. Ricevuta la prima volta l'Eucaristia da san Carlo Borromeo, coltivò una forte unione con Gesù.
La grazia fece di lui un santo di grande dominio di sé, interamente votato alla carità. Il suo segreto di eroismo è la preghiera; già a 12 anni aveva deciso di dedicare 5 ore al giorno alla meditazione. Si sentì attratto alla vita religiosa. Col coraggio delle sue convinzioni, vinse l'opposizione del padre, rinunciò alla primogenitura e a 16 anni entrò nella Compagnia di Gesù, avendo a maestro spirituale san Roberto Bellarmino.
Lui, che riusciva bene negli affari, si dà assai più allo studio, alla preghiera, alla carità: mira alle missioni e al martirio. Gliene venne l'occasione, ma diversa da quelle sognate: scoppiò la peste e Luigi si prodigò talmente che la contrasse e ne morì il 21 giugno 1591 a soli 23 anni.
Catechista coi ragazzi, premuroso con i poveri e i malati, fatto tutto a tutti: modello e protettore dei giovani che vogliono vivere la propria fede in Cristo.
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Antifona d'ingresso
Chi ha mani innocenti e cuore puro salirà il monte del Signore
e starà nel suo luogo santo. (Cf. Sal 23,4.3)
Colletta
O Dio, fonte di ogni dono del cielo,
che in san Luigi [Gonzaga] hai unito in modo mirabile
l'innocenza della vita e la penitenza,
per i suoi meriti e la sua intercessione
fa' che, se non l'abbiamo imitato nell'innocenza,
lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Sir 48,1-14
Elìa fu assunto in un turbine di fuoco ed Elisèo fu ripieno del suo spirito.
Dal libro del Siràcide
Sorse Elìa profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
Per la parola del Signore chiuse il cielo
e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte
e dagl'inferi, per la parola dell'Altissimo;
tu hai fatto precipitare re nella perdizione
e uomini gloriosi dal loro letto
e hai annientato il loro potere.
Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero,
sull'Oreb sentenze di condanna.
Hai unto re per la vendetta
e profeti come tuoi successori.
Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco,
su un carro di cavalli di fuoco;
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l'ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell'amore,
perché è certo che anche noi vivremo
ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà.
Appena Elìa fu avvolto dal turbine,
Elisèo fu ripieno del suo spirito;
nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe
e nessuno riuscì a dominarlo.
Nulla fu troppo grande per lui,
e nel sepolcro il suo corpo profetizzò.
Nella sua vita compì prodigi,
e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
Un fuoco cammina davanti a lui
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo:
vede e trema la terra.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Si vergognino tutti gli adoratori di statue
e chi si vanta del nulla degli idoli.
A lui si prostrino tutti gli dèi!
Canto al Vangelo (Rm 8,15)
Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Padre che sta nei cieli conosce in profondità i nostri cuori e sa di quali cose abbiamo bisogno. Rivolgiamogli con fiducia la nostra preghiera, dicendo:
Si compia, Signore, la tua volontà.
Per la Chiesa, perché fedele al messaggio evangelico, si mantenga sempre pura e semplice, per celebrare la perenne liturgia di lode al Padre. Preghiamo:
Per i nostri pastori, perché siano uniti nell'ascolto della parola, concordi nella celebrazione dei sacramenti e zelanti nell'accrescere la comunione tra i fratelli. Preghiamo:
Per quanti hanno responsabilità educative e civili, perché con la loro opera promuovano la crescita integrale della persona, aperta a Dio e al prossimo. Preghiamo:
Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché la preghiera semplice e gioiosa trovi spazio adeguato nelle nostre famiglie e accompagni l'impegno e il lavoro quotidiani. Preghiamo:
Per chi non ha ancora la forza di fare la volontà del Signore.
Perché la nostra comunità sia anticipazione del regno di Dio.
O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Concedi, o Signore,
che, sull'esempio di san Luigi [Gonzaga],
partecipiamo al banchetto del cielo
sempre rivestiti dell'abito nuziale,
per ricevere l'abbondanza della tua grazia
con la comunione a questo mistero.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Diede loro il pane del cielo:
l'uomo mangiò il pane dei forti. (Sal 77,24-25)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il pane degli angeli,
fa' che ti serviamo con purezza di vita
e, sull'esempio di san Luigi [Gonzaga],
viviamo in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.
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don Marco Scandelli (Omelia del 17-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Giovedì XI T.O. - Il Padre nostro ci chiede di cristificare il mondo!
Commento al Vangelo del Giovedì della XI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Mt 6 7-15 ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 17-06-2021)
La preghiera del Padre Nostro (Mt 6,7-15)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 17-06-2021)
Giovedi? della XI settimana del Tempo Ordinario Anno B
... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 18-06-2020)
Me lo compri papà? Video commento su Mt 6,7-15
Tuttu chiddu chi viri lu voli accattatu: Tu quello che vede lo vuole comprato ... (continua)
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don Marco Scandelli (Omelia del 18-06-2020)
Dio risponde alla tua preghiera. Tu rispondi alla sua?
Commento al Vangelo di Giovedì 18 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 6,7-15
Dio ascolta la tua preghiera, ma tu ascolti la sua? Lui ti chiede un'unica cosa... "rimettiamo i debiti ai nostri debitori". Per altro, se lo facciamo, noi stessi ne guadagniamo. Non ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 18-06-2020)
Talora si può pensare che in fondo ogni uomo, di qualsiasi religione, creda nello stesso Dio. E certo vi è un'aspirazione comune a molti. D'altro canto fa riflettere osservare che nessuno né prima e neanche dopo Gesù ha parlato in modo così semplice e profondo di Dio e dell'uomo. Un Padre buono e ta ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 20-06-2019)
Commento su Mt 6,7- 9
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Pregando non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siete dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancora prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-06-2018)
Commento su Mt 6, 7-10 ss
«Gesù disse ai suoi discepoli: "Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quale cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei ciel ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-06-2017)
Commento su Sal 110
Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
PS 110
Come vivere questa Parola?
Una settimana questa, all'insegna della misericordia e dell'amore di Dio, da riconoscere e accogliere. ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 16-06-2016)
Commento su Mt 6,7-15
Pregando non sprecate parole, come i pagani i quali credono di essere ascoltati a forza di parole.
Mt 6,7-15
Come vivere questa Parola?
Immediatamente dopo questa raccomandazione Gesù insegna la preghiera del Padre Nostro: così intensa che afferra in profondità il nostro cuore, così vera che sald ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 18-06-2015)
La preghiera può diventare un inutile spreco di parole quando cerchiamo di convincere Dio delle nostre buone ragioni. Come se Dio fosse un inarrivabile potente da blandire per ottenere qualche beneficio... Eppure, spesso, velatamente, è proprio questo l'atteggiamento che utilizziamo nei suoi confron ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 18-06-2015)
Commento su Mt 6, 7
"Pregando, non sprecate parole."
Mt 6, 7
Come vivere questa Parola?
Mi sembra di intravedere in questa frase la vecchia diatriba tra quantità e qualità. Meglio poco ma buono, o tanto anche se andante? Certo dipende dai contesti. A volte meglio in un modo, a volte meglio nell'altro. Come sempre l ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 19-06-2014)
La preghiera non è fatta di molte parole o di tanti gesti. In tutte le esperienze religiose esiste un modo di rapportarsi a Dio, una ritualità che separa il quotidiano dal divino, il sacro dal profano. E in questa ritualità, spesso, abbondano le parole e le esteriorità. Così nella fede ebraica, così ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 20-06-2013)
Commento su Mt 6,7-15
Il Padre sa. Da questa consapevolezza deriva la diversità della preghiera cristiana così come Gesù ce l'ha svelata. La preghiera non consiste, come immaginiamo, nella ripetizione di formule, nella celebrazione di riti e di cerimonie, ma nella profonda comunione con un Dio che scopriamo padre benevol ... (continua)