LA CHIESA

      


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LITURGIA

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  Santa Monica

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Monica
S0827 ; PO211

Monica (Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, c. 331 - Ostia, Roma, 387) con l'assidua fiduciosa preghiera e le sue lacrime di implorazione ottenne la trasformazione spirituale del figlio Agostino. Nel libro delle «Confessioni» è delineata la sua figura di madre cristiana e di contemplativa, attenta ai bisogni degli umili e dei poveri. Il colloquio fra Monica e Agostino ci apre la profondità del suo spirito tutto proteso verso la patria del cielo.

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Antifona d'ingresso
Degna di lode è la donna che teme il Signore.
I suoi figli la proclamano beata
e suo marito ne tesse l'elogio. (Cf. Pr 31,30.28)

Oppure:
Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero,
non mangia il pane frutto di pigrizia. (Cf. Pr 31,20.27)






Colletta
O Dio, consolatore degli afflitti,
che nella tua misericordia hai esaudito le pie lacrime
di santa Monica con la conversione del figlio Agostino,
per la loro comune intercessione
donaci di piangere i nostri peccati
e di ottenere la grazia del tuo perdono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.







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Prima lettura

2Ts 1,1-5.11-12
Sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
Dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è giusto, perché la vostra fede fa grandi progressi e l'amore di ciascuno di voi verso gli altri va crescendo. Così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra perseveranza e la vostra fede in tutte le vostre persecuzioni e tribolazioni che sopportate. È questo un segno del giusto giudizio di Dio, perché siate fatti degni del regno di Dio, per il quale appunto soffrite.
Il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l'opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 95

Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.










Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


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Vangelo

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Mt 23,13-22
Guai a voi, guide cieche.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato". Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: "Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Gesù ha combattuto ogni tentativo di strumentalizzare Dio e la fede. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a servirlo nella verità, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Perché il mondo contemporaneo individui e respinga gli idoli che impediscono di riconoscere e servire Dio, e comprenda che Cristo è venuto a liberarlo da ogni schiavitù. Preghiamo:
- Perché la Chiesa sia sempre umile e coraggiosa serva della verità: la ricerchi con costanza, la annunzi con zelo e ne attenda con pazienza i frutti. Preghiamo:
- Perché tutti gli innocenti che soffrono, offrano a Dio il loro dolore per la purificazione e per la salvezza del mondo. Preghiamo:
- Perché tutti possano riconoscere la presenza reale del Signore nella nostra comunità, dalla gioiosa testimonianza della fede e dalla mutua solidarietà. Preghiamo:
- Perché nell'attesa della venuta definitiva del Signore, continuiamo a lavorare instancabilmente per la diffusione del vangelo a tutti i popoli. Preghiamo:
- Perchè ogni iniziativa pastorale porti a Cristo.
- Perché anche la vita quotidiana sia evangelizzazione.

O Dio onnipotente, che hai inviato il tuo Figlio per indicarci la via della verità e della libertà, aiutaci ad essere forti contro ogni forma di oppressione, per poterti sempre testimoniare con gioia. Per Cristo nostro Signore. Amen.







Preghiera sulle offerte
Le offerte che ti presentiamo, o Signore,
nella memoria di santa Monica,
ci ottengano il perdono e la salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Il regno dei cieli è simile a un mercante
in cerca di perle preziose;
trovata una perla di grande valore,
vende tutti i suoi averi e la compra. (Mt 13,45-46)


Preghiera dopo la comunione
L'azione del tuo sacramento, Dio onnipotente,
in questa memoria di santa Monica
ci illumini e ci infiammi,
perché, ardenti di santi desideri,
portiamo frutti abbondanti di opere buone.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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Commento su Mt 23,13-22
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