Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO040 ;
Perché gli uomini rifiutano il profeta che parla in nome di Dio? Perché avvertono in lui un personaggio "scomodo", che li sveglia dal loro quieto vivere e condanna le vie sbagliate che percorrono, invitandoli a cambiare vita e a mettersi sulla strada indicata dal vangelo e dal modello di Cristo.
A Nazaret rifiutano Gesù, perché chiedeva un cambiamento radicale di vita, di abitudini, di mentalità. Allora trovano tanti pretesti per sfuggire all'ammonimento del profeta.
Il mondo ha bisogno di profeti del vangelo. Oggi più di ieri. Anch'io sono invitato a essere profeta, cioè a testimoniare il vangelo con la vita e la parola, in tutte le situazioni di ogni giorno: famiglia, lavoro, scuola, letture, conversazioni, impegno di carità, attenzione all'uomo, ecc. Debbo chiedermi: chissà se la gente che mi avvicina riceve da me uno stimolo al bene?
Ma prima ancora mi pongo questa domanda: come accolgo Gesù, che ogni giorno m'invita alla conversione? I miei criteri di giudizio, di scelta, non entrano in crisi quando leggo il Vangelo? È una verifica che dovrei fare con serietà, nella preghiera. Altrimenti, a cosa serve dirsi cristiano, se poi rifiuto tante volte ogni giorno l'invito di Gesù alla conversione?
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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. (Sal 105,47)
Colletta
Signore Dio nostro,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l'anima
e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
Signore Dio nostro,
che hai ispirato i profeti
perché annunciassero senza timore
la tua parola di giustizia,
fa' che i credenti in te non arrossiscano del Vangelo,
ma lo annuncino con coraggio
senza temere l'inimicizia del mondo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Nei giorni del re Giosìa, mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni.
Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
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Seconda lettura
1Cor 12,31-13,13
Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, desiderate intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo, per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
Parola di Dio.
Forma breve (1Cor 13, 4-13):
Dalla lettera prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, la carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Al presente conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 4,21-30
Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù è nato e cresciuto in mezzo a noi. La nostra assemblea ci testimonia ancora oggi questa sua vicinanza. Siamo chiamati a riconoscere sempre tutto ciò come un dono.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fa' che accogliamo la tua parola.
1. Perché l'esperienza liturgica sia sempre consuetudine serena e mai logora abitudine. Preghiamo.
2. Perché, impegnati a ricercare la verità, non trascuriamo i piccoli segni d'amore che abbiamo intorno. Preghiamo.
3. Perché sappiamo essere coraggiosi nell'addentrarci nella conoscenza di te. Preghiamo.
4. Perché sappiamo aprirci sempre al dialogo con i non cristiani, coscienti che la voce del Padre risuona anche in loro e attraverso di loro. Preghiamo.
O Padre, fa' che, anche in una società intrisa dei segni della sua presenza nella Storia, sappiamo riconoscere la meraviglia e la novità che Gesù Cristo è tuo Figlio e nostro fratello. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
i doni del nostro servizio sacerdotale:
li deponiamo sull'altare
perché diventino sacramento della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Signore, che io non debba vergognarmi
per averti invocato. (Cf. Sal 30,17-18)
Oppure (Anno C):
Oggi si è compiuta questa Scrittura
che voi avete ascoltato. (Lc 4,21)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione,
fa' che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza
cresca sempre più la vera fede.
Per Cristo nostro Signore.
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 30-01-2022)
Commento su Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 1Cor 12,31-13,13; Lc 4,21-30
"Qui locutus est per prophetas": la profezia è un carisma, un carisma gratuito, non è un, e il dono della profezia non è venuto mai meno nella Chiesa, attraverso dono naturale persone scelte liberamente da Dio.
Come vediamo la prima credibilità di una persona è la provenienza sociale e del territo ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 30-01-2022)
Commento su Luca 4,21-30
...E come promesso 8 giorni fa, riprendiamo la riflessione laddove l'avevamo bruscamente interrotta: Gesù si trova nella sinagoga del suo paese, in giorno di sabato; ha appena dichiarato che le profezie si sono finalmente realizzate nella sua persona; in altre parole, Gesù confessa ai suoi compaesan ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 30-01-2022)
Il brano del Vangelo di questa domenica, IV del Tempo Ordinario, è la continuazione di quanto abbiamo già avuto modo di riflettere la volta scorsa: dopo aver ricevuto il Battesimo, Gesù giunge nella sua città natale e nella sinagoga di Nazareth, dove proclama un brano tratto dal capitolo 61 del prof ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 30-01-2022)
C'è salvezza anche per Nazareth
Non possiamo certo dire che Gesù sia stato un tipo da compromessi facili o da calcoli politici.
Alla prima uscita pubblica nella sinagoga del proprio villaggio, incubatrice misteriosa di tre decenni di vita nascosta e normalissima alla scuola di Maria e Giuseppe, ecco subito la rottura e lo scontro ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 30-01-2022)
Fede, Parola e verità
Si fa seguito alla pagina evangelica della scorsa Domenica e con essa anche alle conseguenze delle reazioni del popolo alla Parola che Gesù applicava su di sé. Essa aveva suscitato stupore nei presenti, che erano abituati a vedere in lui il "figlio di Giuseppe e di Maria", i cui parenti avevano viss ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 30-01-2022)
Dio, attraverso i semplici, ci prende per mano
Profezia: non è una parola moderna - ci siamo detti l'altra sera durante l'incontro degli universitari - anzi, una parola proprio antica ma una parola che al tempo stesso però sa di futuro, profuma di futuro e non perché il profeta sia uno che lo predice il futuro o ti dice cosa accadrà, no. Sa di f ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 30-01-2022)
Credere e sperare: ovvero, amare.
Luca mi perdonerà, se già alla seconda occasione che ci viene data di ascoltare un brano del suo Vangelo lo accantono e faccio l'occhiolino a Paolo, tra l'altro suo grande amico, suo collaboratore e compagno di missione; ma non riesco a non guardare e a non commentare il testo forse più bello, senza ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 30-01-2022)
Il rifiuto fa parte della vita
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
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Quanto è duro dire la verit ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 30-01-2022)
Accogliere e testimoniare Cristo oggi
Gesù è andato nella sinagoga di Nazareth, ha letto il testo del profeta Isaia e ha affermato: "Oggi si è compiuta questa scrittura". Gli abitanti della città non si aspettavano questo, non erano pronti all'incontro col Messia, soprattutto non erano capaci di comprendere e di accettare che quel loro ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 30-01-2022)
Il mistero di un grembo vivo
Dio non possiede segreti sulla nostra vita. Mentre una madre inizia il tempo sacro della gestazione, mentre sta per dare alla luce il figlio, Dio conosce ogni spazio della nostra esistenza. Nulla sfugge alla sua paternità che va nei dettagli. Perché tutto Lui ha pensato. Per amore. Come una narrazio ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 30-01-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Quintino Venneri
Il brano evangelico odierno è la prosecuzione di quello di domenica scorsa.
Lì, al centro della sinagoga di Nazareth, quel sabato mattina, dopo aver letto alcuni passaggi dal rotolo del profeta Isaia, Gesù rivela che - oggi - quelle ant ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 30-01-2022)
La tua Parola svela i pensieri del cuore
Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato (Lc 4,21). Questo versetto è una cerniera che unisce il vangelo di domenica scorsa a quello di oggi. Quanto abbiamo meditato nella 1a parte deve essere integrato da quanto diremo oggi a commento dei versetti che chiudono il racconto della r ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 30-01-2022)
Cari Bambini buon giorno!
Continuiamo a seguire insieme il cammino di Gesù nel Vangelo di oggi. La scorsa domenica abbiamo ascoltato come Gesù presentasse la sua missione nella sua città a Nazareth. Oggi il racconto continua e ci dice come gli abitanti di Nazareth reagiscono alle sue parole. Gesù a ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 30-01-2022)
Oggi sta a noi portare l'amore del Signore
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-01-2022)
Domenica - IV settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 30-01-2022)
Se non avessi la carità non sarei un nulla
Oh Signore Gesù Cristo, morto e risorto per me e per tutta l'umanità, se non ho l'amore gratuito che ti rende "uno" con il Padre, non sono niente.
Potrei anche parlare molte lingue, essere dottore in teologia; svolgere un ruolo importante nella comunità come ministro ordinato o animatore pastorale; ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 30-01-2022)
Si mise in cammino
È davvero sorprendente constatare che, la prima apparizione pubblica di Gesù in una sinagoga, si concluda con il desidero di toglierlo di mezzo. Proprio coloro che - teoricamente - avrebbero dovuto comprenderlo e accoglierlo, sono i primi a apporsi al maestro. Luca, fin dalle prime pagine del suo Va ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-01-2022)
Sabato - III settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
La sorprendente predicazione del Figlio del falegname
La parola di questa quarta domenica del tempo ordinario ritorna sul tema della predicazione. Il Vangelo, infatti, è la prosecuzione di quello di domenica scorsa, che si concludeva con la ben nota espressione detta da Gesù nella sinagoga di Nazareth dove era stato cresciuto e conosciuto, non come Mes ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 30-01-2022)
Nessun profeta è bene accetto nella sua patria
... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 30-01-2022)
Non i profeti ma gli amanti salveranno il mondo
Nazaret passa in fretta dallo stupore all'indignazione, dagli applausi a un raptus di violenza. Tutto parte da una richiesta: «Fai anche qui i miracoli di Cafarnao!». Quello che cercano è un bancomat di miracoli fra i vicoli del villaggio, un Dio che stupisca con effetti speciali, che risolva i prob ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-01-2022)
Domenica IV del Tempo Ordinario - Anno C - Lectio Divina
... (continua)
Dopo aver letto la parola di Isaia, Gesù, nella sinagoga di Nazareth, proclama che in Lui, oggi, si è compiuta! Come abbiamo visto domenica scorsa, si tratta di un annuncio di gioia: in Gesù si compiono le promesse di Dio, in Gesù si realizzano le attese più profonde del nostro cuore.
Abbiamo due t ... (continua)
padre Maurizio De Sanctis (Omelia del 30-01-2022)
Un Dio che scandalizza... Troppo umano! Troppo vicino! Troppo...
... (continua)
Dio non può essere così
E' l'inizio del ministero pubblico di Gesù e Luca mostra quale sarà il filo rosso che legherà la sua missione: rifiuto e incomprensione, fino alla fine, fino ad oggi.
Gesù inizia la sua missione apparentemente dal luogo più ospitale, nella sinagoga di Nazareth, il villaggio dove Gesù è cresciuto. P ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 30-01-2022)
Partire
Basta poco. Un attimo. Un istante.
Un moto improvviso. Parole che fanno cambiare l'umore.
Si sono entusiasmati, gli abitanti di Nazareth. Sono meravigliati del figlio del loro piccolo paese, del figlio del falegname.
Ora lo vogliono uccidere, furenti d'ira.
Lì, nella sinagoga, hanno ascoltato la ... (continua)
don Antonino Sgrò (Omelia del 30-01-2022)
Gesù, profeta riconosciuto e rifiutato
L'esordio di questo testo è altisonante perché rivela da una parte l'efficacia della Parola, che Gesù dichiara compiuta nel momento stesso in cui Egli la pronuncia; dall'altra la risposta di totale adesione degli ascoltatori, poiché «tutti gli davano testimonianza». Tuttavia, come spesso accade, sor ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 30-01-2022)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 4,21-30)
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 30-01-2022)
Ogni persona è un mondo mai del tutto esplorato
Tra le letture di oggi spicca il giustamente celebre, fonte perenne di ispirazione per chiunque voglia dirsi cristiano, "Inno alla carità", cioè all'amore (Prima lettera ai Corinzi 12,31-13,13): una pagina da imparare a memoria, o da stamparsi sul dorso della mano. Se si cominciasse a parlarne, non ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 30-01-2022)
Sii forte nella fede oggi... nonostante tutto!
... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 30-01-2022)
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Il vangelo di oggi è la continuazione di quello di domenica scorsa, dove abbiamo contemplato la visita di Gesù nel suo paesino di Nazareth. Ciò che si è compiuto è che Dio ha mandato s ... (continua)
Gesù, Che Delusione!
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Parlano gli ascoltatori della prima predica di Gesù a Nazaret:
"Che delusione!
Tutto qua il Messia? Sarebbe questo figlio di falegname la realizzazione di tutte le attese che leggiamo ogni sabato nelle antiche profezie? Ha detto che oggi si compie que ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 03-02-2019)
Commento su Lc 4, 23-28
«Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!»». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e c ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 4,21-30
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 03-02-2019)
Il dribbling del Maestro
Peggio di un'incomprensione c'è solo un'incomprensione che, forse, non verrà mai chiarita. Le città somigliano assai alle persone: non sono frequentabili nel momento della gloria. La fortuna le rende volgari, la volgarità è anticipo di crudeltà: «La gloria è una forma d'incomprensione - scriveva Jor ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 03-02-2019)
Ospitare Gesù!
Un nuovo inizio:
1) inizio dei segni aCana due domeniche fa
2) domenica scorsa l'inizio del vangelo e l'inizio della vita pubblica di Gesù
3) oggi la vocazione di Geremia e l'inizio del cammino di Gesù verso Gerusalemme, il vangelo di oggi infatti si conclude proprio così: si mise in cammino. E ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 03-02-2019)
Passando in mezzo a loro, si mise in cammino
Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Oggi è il giorno che più ti fa paura. Spesso succede che ti chiudi nel rifugio di Ieri, a guardare album di foto ingiallite, a leccarti ferite, se non anche a inveire contro questa o quella persona, ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 03-02-2019)
Gesù emarginato
Il Vangelo di oggi (Lc 4,21-30) ci bastona sull'idea che abbiamo di Gesù.
Quando nel Vangelo dicono di Gesù «Non è costui il figlio di Giuseppe?», mi vengono in mente tutte le volte in cui sento dire che non c'è bisogno di andare a messa per conoscere Gesù, che Gesù lo porto nel cuore e quindi de ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 03-02-2019)
Dio si vendica? E da quando?
Non possiamo certo pretendere che, nella vita, tutti la pensiamo allo stesso modo. Ci mancherebbe altro: avremmo una monotonia di vita impressionante. E non parlo di mentalità proveniente da mondi e da culture diverse, bensì all'interno stesso di un paese, di una piccola comunità, o nel medesimo con ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 03-02-2019)
La carità: umiltà e amore
L'Apostolo Paolo nella sua lettera ai Corinzi parla davvero al cuore della comunità cristiana. Ricorda i carismi, i doni, la missione a cui chiama ciascuno dei credenti. Nel capitolo 12 incomincia parlare soprattutto della carità e al capitolo 13 ne farà addirittura un cantico concreto, profondo, ch ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 03-02-2019)
Lectio Divina - IV Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 03-02-2019)
Un Amore nelle mie mani da mendicante
Amare è scomodo. Annunciare l'amore è scomodo. Vivere l'amore è scomodissimo.
Dio ha scelto ciascuno di noi, come ha fatto con il profeta Geremia, prima che venissimo formati nel grembo di nostra madre. La prima e più amabile scintilla d'amore, scaturisce dal cuore amante di Dio ed è destinata a t ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 03-02-2019)
Audio commento al Vangelo del 3 febbraio
... (continua)
Cantare l'amore con il cuore e il coraggio di Cristo
La liturgia della parola di Dio di questa domenica quarta del tempo ordinario ci offre tra i testi da meditare il celebre inno alla carità di San Paolo Apostolo. Nella seconda lettura di questo giorno santo noi leggiamo, infatti, questo canto meraviglioso all'amore, al vero amore, all'amore che atti ... (continua)
Commento su Luca 4,21-30
"Non è costui il figlio di Giuseppe?". Questa parola viene dalla constatazione umana della situazione di Gesù, come appariva ai suoi contemporanei: per loro era solo il figlio di Giuseppe e non credevano a possibili miracoli che potessero provenire da lui; ed eventualmente, se qualcosa di buono Gesù ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 03-02-2019)
Cacciamolo fuori e buttiamolo giù
Il brano che leggiamo oggi nella liturgia della parola è la seconda parte del vangelo di domenica scorsa. Inizia precisamente dal versetto con cui si concludeva quello. Dunque si tratta del centro del testo. Guardiamo le reazioni dei concittadini di Gesù a queste sue semplici ma sorprendenti parole ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 03-02-2019)
Commento su Luca 4,21-30
La storia della salvezza è la storia dell'amore di Dio per l'umanità, che giunge a pienezza in Gesù, venuto a "sposare" l'umanità. Il suo progetto di salvezza si realizza anzitutto attraverso la sua parola che compie le profezie, proclamando l'anno di grazia del Signore, cioè la salvezza preannuncia ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 03-02-2019)
Nessun profeta è ben accetto nella sua patria
... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 03-02-2019)
Persecuzione «marchio» di garanzia dei profeti
La sinagoga è rimasta incantata davanti al sogno di un mondo nuovo che Gesù ha evocato: tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati! Poi, quasi senza spiegazione: pieni di sdegno, lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù. Dalla meraviglia alla furia. Nazaret passa in fretta dalla ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 03-02-2019)
Passando in mezzo
«Non è costui il figlio di Giuseppe?»
Contrariamente a Matteo (13,53-58) e Marco (6,1-6) che riportano la reazione negativa degli abitanti di Nazareth - ambedue dicono che l'atteggiamento di Gesù era per loro motivo di scandalo - Luca sembra invece raccontarci un atteggiamento all'inizio positivo: ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 03-02-2019)
Le sfide dell'evangelizzazione
L'evangelizzazione richiede tanta carità, ha bisogno di quelle caratteristiche dell'amore gratuito di Dio che abbiamo ascoltato nella prima lettera di San Paolo ai Corinzi e custodiamo nel cuore. San Paolo fu un grande evangelizzatore, fedele discepolo del Cristo. Nemmeno per lui fu facile annunciar ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Sembra che nel brano di Luca appena letto qualcosa non torni dal punto di vista narrativo. Pare di scorgere, cioè, un brusco passaggio narrativo che lascia intendere che l'evangelista non riporti tutte le parole di Gesù e che unisca due o alt ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 03-02-2019)
Cari Bambini buon giorno!
Oggi il Vangelo ci presenta un momento difficile della vita di Gesù: la scorsa domenica abbiamo ascoltato che Gesù veniva accolto con ammirazione dai suoi paesani a Nazareth. Oggi vediamo che i suoi paesani non vogliono proprio sentirlo parlare, anzi sono tanto arrabbiati ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 03-02-2019)
#StradeDorate - Commento su Luca 4,21-30
... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 03-02-2019)
Nessun profeta è bene accetto nella sua patria
La testimonianza di Geremia - profeta vissuto nel 7° secolo avanti Cristo - sulla propria vocazione è un bellissimo incoraggiamento per ogni credente. Tante volte, anche da adulti nella vita e nella fede, ci interroghiamo su ciò a cui il Signore ci chiama nelle diverse situazioni. La risposta non è ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 03-02-2019)
Niente barriere tra i figli di Dio
Tra le letture di oggi spicca il giustamente celebre, fonte perenne di ispirazione per chiunque voglia dirsi cristiano, "Inno alla carità", cioè all'amore (Prima lettera ai Corinti 12,31-13,13): una pagina da imparare a memoria, o da stamparsi sul dorso della mano. Se si cominciasse a parlarne, non ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 03-02-2019)
Audio commento al Vangelo della Quarta domenica del Tempo Ordinario (Anno C - Lc 4,21-30)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 03-02-2019)
Inderogabilmente e senza riserve
Anche per esperienza personale posso affermare che uno dei segni indubbi dell'identità di una chiamata vocazione è l'iniziale senso di timore dovuto all'impressione di non essere all'altezza o di non essere degno. Quando cioè si avverte un primitivo smarrimento e ci si domanda se si sarà capaci di p ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 03-02-2019)
Commento su Luca 4,21-30
Continua la riflessione sugli esordi del ministero pubblico di Gesù, esordi non proprio felici, come già abbiamo avuto modo di vedere domenica scorsa.
La gente che lo ascoltava in sinagoga, cambiò progressivamente atteggiamento, man mano che il figlio di Giuseppe parlava: dalla meraviglia ammirata, ... (continua)
don Nazareno Galullo (giovani) (Omelia del 03-02-2019)
Metterò un orecchino e la camicia da fuori!
Un giorno un amico prete mi disse: "sai Nazareno, ho pensato di fare il giovane, quindi da oggi in avanti mi vestirò come i giovani, metterò i jeans strappati, mi metterò l'orecchino e metterò la camicia da fuori, non mi farò più chiamare "don" e durante le omelie dirò pure qualche parolaccia, così ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 31-01-2016)
Commento su Lc 4,21-30
Collocazione del brano
Leggiamo oggi la seconda parte dei fatti accaduti alla sinagoga di Nazareth. C'era una profezia di Isaia che Gesù ha letto nella sinagoga e che oggi si sarebbe avverata.
Lectio
In quel tempo, 21Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 31-01-2016)
Commento su 1Cor 12,31 - 13,13
Collocazione del brano
Continuiamo la nostra lettura di 1Corinti. Si tratta di alcuni dei brani più importanti e famosi dell'opera di Paolo e hanno ancora molto da dire alle nostre comunità di oggi. Dopo aver ricordato che tutti i doni dello Spirito Santo sono tali solo se contribuiscono al bene c ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 31-01-2016)
Una parola che si riempie!
Un nuovo inizio: potremmo intitolare così la liturgia della Parola di questa domenica. Siamo stati presi per mano in queste domeniche e abbiamo con gioia cominciato un percorso sapendo che dall'inizio (con le domande che ci si pone quando qualcosa comincia) è passato anche Gesù. L'inizio dei segni a ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 31-01-2016)
Audio commento alla liturgia - Lc 4,21-30
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don Marco Pozza (Omelia del 31-01-2016)
La piazza di Nazareth cerca un Dio-giocoliere
Hanno capito tutto a puntino, pur non avendo capito un fico-secco di quelle parole, di quella Presenza così familiare e, al contempo, così foresta. Si sono resi conto - il giorno ch'è tornato tra la sua gente, la medesima che l'aveva visto nascere, crescere e abbeverarsi alla stessa fontana - ch'era ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 31-01-2016)
Come i profeti Gesù è rifiutato
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mons. Antonio Riboldi (Omelia del 31-01-2016)
Gesù cacciato dalla sinagoga
Ci sono momenti, in cui, in quanto discepoli, bisogna ricordare agli uomini la verità della vita ?secondo Dio', che investe o dovrebbe investire ciascuno fino a renderci splendenti.
Come afferma oggi il profeta Geremia: "Prima di formarti - dice il Signore - nel grembo materno, ti conoscevo; prima ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 31-01-2016)
Commento su Lc 4,21
"Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»."
Lc4,21
Come vivere questa Parola?
E' un momento di rivelazione messianica. Gesù è pienamente consapevole che quanto hanno profetato del Messia i grandi luminari dell'antica Alleanza si sta realiz ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 31-01-2016)
Mettere a tacere Gesù
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Il Vangelo di questa domenica inizia dove era finito il racconto del vangelo di domenica scorsa. Anzi, viene ripetuta l'ultima riga, quando Gesù proclama che quel che è stato letto da lui dal rotolo del profeta Isaia si sta realizzando.
E' davvero impo ... (continua)
La carità, "Amatevi come Io vi ho amato"
Gesù è il vero profeta, che ci parla e ci porta il regno di Dio, l'amore di Dio, la tenerezza e la potenza di Dio che ci salva.
Ma come i profeti della Bibbia, non viene accolto. Pensiamo al profeta Geremia mandato a predicare la conversione e la penitenza: viene contestato, ma Dio gli promette la ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 31-01-2016)
Andare fuori
Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato
La conclusione della lettura del vangelo di domenica sorsa, adesso diventa l'inizio. Letteralmente «Oggi si è compiuta questa Scrittura nei vostri orecchi». L'orecchio, come per dire l'uomo, è luogo di compimento della Parola, come lo ste ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 31-01-2016)
Domenica scorsa abbiamo lasciato in Signore nella sinagoga del suo paese, mentre proclamava che la profezia di Isaia si era finalmente realizzata nella propria persona: l'evangelista registra l'iniziale consenso del pubblico alle parole di Gesù, un consenso costruito intorno ai suoi miracoli ormai n ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 31-01-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Massimo Cautero
Profeta di Grazia
Di fronte alle letture di oggi penso sia impossibile, per noi battezzati, non porci la domanda sul significato dell'essere profeti. Forse qualcuno, a torto, pensa che il profetismo sia fuori moda o sia cessato con G ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 31-01-2016)
Buon giorno cari giovani amici!
Avete ascoltato bene il vangelo di oggi? Guardando i vostri volti, li vedo un po' confusi. Avete ragione ad esserlo. Eh sì... Gesù è nel suo paese, tra gente che conosce da sempre e lì trova una grande ostilità, una chiusura del cuore proprio tra coloro che lo hanno ... (continua)
Il figlio di Giuseppe è una delusione
Una delle cose che mi piacerebbe molto conoscere in Cielo, (di certo lassù non ci si annoierà, mi basta considerare quel pullulare di desideri che ho già qui in terra per intuirlo...) è rivedere dal vivo la storia di Gesù: penso proprio che glielo chiederò al Signore questo regalo, sarei tanto curio ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 31-01-2016)
Guardare avanti, sempre
Siamo talmente orgogliosi - lo dico prima di tutto di noi ministri del Vangelo - da ritenere che i successi che riscontriamo nella nostra attività pastorale e di evangelizzazione siano esclusivamente merito nostro; magari - anzi, senz'altro - in collaborazione con gli altri, ma questo essenzialmente ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 31-01-2016)
Gesù sta iniziando la sua missione pubblica proprio dalla città in cui ha vissuto normalmente, lavorando e pregando da buon ebreo praticante. E qui si verifica uno scontro; Gesù infatti, proprio a Nazareth, dopo aver letto un passo di Isaia, fa capire che: Oggi, in me, si realizzano tutte le vostre ... (continua)
Quando il vento della profezia scuote la nostra polvere
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certam ... (continua)
#StradeDorate - Commento su Luca 4,21-30
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padre Antonio Rungi (Omelia del 31-01-2016)
L'inno alla carità e alla misericordia
Questa quarta domenica del tempo ordinario ci offre testi della parola di Dio, molto impegnativi da un punto di vista morale, soprattutto la seconda lettura, tratta dalla prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, nella quale è presentato il celebre inno alla carità, che ben a ragione, in un co ... (continua)
Quando crediamo di conoscere gli altri
La liturgia propone oggi una delle pagine fondamentali della Bibbia, fonte perenne di ispirazione per chiunque voglia dirsi cristiano. É il celebratissimo "Inno alla carità", cioè all'amore: una pagina da imparare a memoria, o quanto meno stamparsi sul dorso della mano. Lo si trova nella prima lette ... (continua)
Prediche senza Pulpito - Commento al Vangelo
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Michele Antonio Corona (Omelia del 31-01-2016)
Commento su Luca 4,21-30
Questa pagina evangelica è strettamente congiunta con quella ascoltata e meditata domenica scorsa.
Il comportamento dei nazaretani, prima stupiti, poi stizziti ed infine minacciosi reagisce alle parole di Gesù pronunciate nella sinagoga e successivamente alle menzioni profetiche evocate in riferim ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 31-01-2016)
La Parola - commento a Lc 4,21-30
Commento a cura di don Giovanni Battista Borsato.
Registrato nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista, Longa di Schiavon, Vicenza. ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 31-01-2016)
Commento su Ger 1,4-5.17-19; Lc 4,21-30
Oggi la liturgia ci propone il tema del rapporto del profeta con il suo paese e pone in relazione profezia e persecuzione.
Leggendo la storia della missione dalle origini ad oggi, vediamo che Colui che è stato profetizzato come "segno di contraddizione" ha continuato e continua ad esserlo delle div ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 31-01-2016)
La Parola non ha patria ma è sempre di casa
Domenica scorsa si diceva che alla Parola di Dio occorre che corrispondiamo il nostro "amen", cioè la nostra adesione a ciò che riteniamo per vero. Questo dovrebbe anche aspettarsi Gesù, che entra "come il suo solito"nella sinagoga, questa volta non più a Cafarnao ma a Nazareth, città della sua cres ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 31-01-2016)
In appena sei versi (dal 22 al 28) si passa dal "Tutti gli rendevano testimonianza" al "Tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno"; sono le parole di Gesù che all'inizio provocano meraviglia, ma poi producono risentimento e - persino - proposito omicida. A provocare i sentimenti degli ascoltatori ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 31-01-2016)
Commento su Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 1Cor 12,31-13,13; Lc 4,21-30
La liturgia di domenica scorsa ci ha fatto meditare sul grande dono che Dio ha dato all'uomo per poter vivere la sua vita in comunione con lui attraverso l'ascolto. Tutta la liturgia ci fa meditare sulla grande importanza che ha nel cammino verso la meta la Parola di Dio che è per noi spirito e vita ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 03-02-2013)
Commento su Lc 4,21-30
Oggi parliamo di come Dio sia venuto a parlare di sé e di come noi ci rifiutiamo di ascoltarlo. Le ragioni del rifiuto sono evidenti: Gesù è un Messia banale, poco spettacolare, non corrisponde ai criteri minimi di serietà del profeta standard.
La Chiesa necessita di profezia e di profeti, di posi ... (continua)