Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO320 ;
Dopo i farisei e gli scribi appaiono nuovi avversari di Gesù: i sadducei. Essi negavano la risurrezione come pura chimera umana e hanno adottato contro Gesù una diversa strategia di lotta. I sadducei temevano che l'affluenza delle folle verso Gesù potesse trasformarsi in agitazione politica che i Romani avrebbero soffocato brutalmente. Perciò miravano a limitare l'influenza di Gesù sulla vita pubblica. A questo scopo, hanno raccontato una storia di loro invenzione sui sette fratelli e la moglie del maggiore fra loro, ripromettendosi così di mettere in ridicolo Gesù e la credenza nella risurrezione. In realtà, la derisione si è rivolta contro gli avversari di Gesù. Egli dimostra infatti che il mondo futuro non è il prolungamento di questo, afferma che la morte sarà vinta e che coloro che risusciteranno avranno parte alla vita di Dio e non saranno più sottomessi alle leggi biologiche di questo mondo. Nel seguito del discorso, fondandosi sull' Esodo (Es 3,6), libro che i sadducei consideravano sacro, Gesù presenta un argomento biblico sulla vita eterna: "Dio non è Dio dei morti", e lo sarebbe se Abramo, Isacco e Giacobbe non vivessero più. Ma essi vivono e rendono gloria a Dio. Ciò significa anche che solo chi vive per Dio, vive davvero. Dio invita tutti gli uomini alla sua casa paterna, perché desidera che noi tutti beneficiamo con lui della pienezza della vita nell'immortalità.
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Antifona d'ingresso
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87,3)
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Dio dei viventi,
che fai risorgere coloro che si addormentano in te,
concedi che la parola della nuova alleanza,
seminata nei nostri cuori,
germogli e porti frutti di opere buone per la vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
2Mac 7,1-2.9-14
Il re dell'universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all'ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell'universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
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Seconda lettura
2Ts 2,16-3,5
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all'amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello". C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
Forma breve (Lc 20, 27.34-38):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c'è risurrezione:
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.
1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci conceda di mantenerci fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all'interno della travagliata storia dell'uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.
O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Padre, volgi benevolo
il tuo sguardo su queste offerte,
perché celebrando nel mistero
la passione del tuo Figlio
vi aderiamo con amore fedele.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22,1-2)
Oppure:
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24,35)
Oppure (Anno C):
Dio non è il Dio dei morti,
ma dei viventi, perché tutti vivono per lui. (Lc 20,38)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore,
e imploriamo la tua misericordia:
per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti,
ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.
Gesù Ha Ucciso Dio?
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«Dio è morto! Dio resta morto! E noi l'abbiamo ucciso!" scrive Friedrich Nietzsche nei sui scritti. Il filosofo vissuto nella seconda meta del XIX secolo vede tutto il sistema religioso cristiano-giudaico al collasso proprio a causa dei cambiamenti dell ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 20,27-38
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don Marco Pozza (Omelia del 10-11-2019)
Quando il tempo si misurerà in battiti
Avanti un altro! Dopo scribi e farisei, tocca alla tribù dei sadducei. I quali, siccome non credono alla risurrezione, che fanno? S'ingegnano di prendere per i fondelli Cristo, inventandosi di sana pianta una storiella pruriginosa: «C'erano sette fratelli». E, guarda caso, una sola donna che, rimast ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 10-11-2019)
Vita nella resurrezione
La resurrezione esiste! Va detto, con forza. È l'assoluta novità del cristianesimo, è la rivelazione sconvolgente di Dio in Gesù. Annacquare questa verità significa ridurre il Vangelo a insensatezza o vanità, come aveva ben capito Paolo. E chissà che l'insignificanza dei cristiani nel mondo secolari ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 10-11-2019)
Qualcosa che vada oltre
Fino a poco prima del Concilio Vaticano II, esisteva, nella prassi del confessionale, la cosiddetta "casistica", che era resa visibile anche da un testo, il cosiddetto "libro dei casi"; il confessore, ricevuta l'accusa dei peccati da parte del penitente, per sapere quale tipo di penitenza dare, corr ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 10-11-2019)
Dio non è dei morti, ma dei viventi!
Siamo ormai vicini al termine dell'anno liturgico e la liturgia ci sollecita a pensare alla realtà ultima, all'aldilà. Alcuni apertamente dicono che l'aldilà non esiste: se realmente l'aldilà non esiste, allora la vita è frutto del caso; la virtù è una fatica inutile; lo scopo della vita è godere pi ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 10-11-2019)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Giuseppe Di Stefano
FIGLI DELLA RISURREZIONE
Che cosa vuol dire «resurrezione», che cosa può significare per noi? Sono domande che tanti, prima di noi si sono fatti e, alle quali non possiamo rispondere con leggerezza. Ciò che dobbiamo avere chiaro è ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 10-11-2019)
Dio non è Dio dei morti, ma dei viventi!
Cari bambini ben trovati!
In questi giorni abbiamo ricordato ai primi di novembre tanti nostri fratelli: prima i Santi, che sono già nella pienezza della gioia del paradiso, poi i nostri cari defunti, quei fratelli che sono nelle mani di Dio. Ci sono poi an ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 10-11-2019)
Commento alle letture - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 10-11-2019)
Commento alle letture con i ragazzi - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 10-11-2019)
Nati per non morire più
Gesù parla di risurrezione, ma i suoi ascoltatori non capiscono. C'è chi non crede assolutamente alla risurrezione e chi la immagina in modo stravagante, come se con la morte il tempo si fermasse per poi riprendere a scorrere quando saremo risorti.
In realtà Gesù sta dicendo che la risurrezione n ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 10-11-2019)
Lectio Divina - XXXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 10-11-2019)
Morire amando per vivere nell'Amore
Il martirio è dono di Dio, è dono dei forti, è dono dello Spirito concesso anche ai ragazzi.
Con meraviglia, con stupore e ammirazione, questo eroismo incrollabile è ricordato nel racconto dei sette fratelli e della madre, messi alla prova dalle torture più disumane e poi uccisi per la loro adesio ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 10-11-2019)
Figli della resurrezione
Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione. Il pensiero di chi non ha prospettive non può essere che cupo e negativo, e a questa categoria appartiene il caso da loro sottoposto a Gesù. Persone allo sbando, guidate dal vuoto, da ... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 10-11-2019)
I sadducei, la resurrezione e la vita dopo la morte
... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 10-11-2019)
Commento al Vangelo del 10 novembre
... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 10-11-2019)
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui
... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
Non c'è risurrezione
C'è qualcuno che crede nella resurrezione? Mettendosi in ascolto dell'epoca moderna e soprattutto osservando il modo di vivere del mondo occidentale è davvero difficile capirlo. L'influenza delle filosofie orientali, la pratica dello yoga e delle forme di meditazione trascenden ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 10-11-2019)
Resurrezione: né reincarnazione, né rianimazione
Ricordo che un giorno, a tavola con alcuni collaboratori di una parrocchia che mi ospitava, ci si intrattenne a parlare circa la risurrezione dei corpi. Ad un certo punto un giovane papà intervenne: "beh, a me piacerebbe risorgere in un altro corpo, non necessariamente nel mio. Del resto, penso che ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 10-11-2019)
Siamo abituati a sentire il confronto di Gesù con i farisei. La liturgia nel brano del Vangelo ci parla dei sadducei. Essi costituiscono un'importante corrente del tardo giudaismo. Essi rappresentano le antiche famiglie aristocratiche dal quale venivano reclutati i sacerdoti dei ranghi più alti nonc ... (continua)
Questa domenica il Vangelo ci aiuta a riflettere sul tema della risurrezione. L'assurda domanda a Gesù è posta dal gruppo giudaico dei sadducei, discendenti del sommo sacerdote Sadok, sommo sacerdote dell'AT scelto da Salomone al posto di Ebiatar (cf 1Re 2,35; 1Cr 29,22). I sadducei erano uomini app ... (continua)
Vita eterna, non durata ma intensità senza fine
I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette volte vedova e mai madre, per mettere alla berlina la fede nella risurrezione. Lo sappiamo, non è facile credere nella vita eterna. Forse perché la immaginiamo come durata anziché come intensità.
Tutti conosciamo la meravi ... (continua)
#StradeDorate - Commento su Luca 20,27-38
... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 10-11-2019)
Da «figli di questo mondo» a «figli della risurrezione, figli di Dio»
Oggi non è scontato che tutti credano nella risurrezione e non lo è nemmeno tra i cristiani. Nel contesto globalizzato della cultura della comunicazione via social si mescolano credenze antiche e rinnovate sulla reincarnazione, diventando comune credere che ci siano altre vite dopo di questa.
Le ne ... (continua)
Il caso di una donna con sette mariti
Le ultime domeniche dell'anno liturgico - oggi è la terz'ultima - invitano a considerare il futuro, le "realtà ultime" del mondo nel suo insieme, e di ciascuna persona in particolare. E' un invito a regolare il transitorio presente in base all'esito che gli atteggiamenti di oggi produrranno in forma ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 10-11-2019)
Tu Signore della vita, insegnaci a vivere in questa vita
La parola di Dio di questa XXXII domenica del tempo ordinario ci invita a continuare a riflettere sulla vita eterna.
Nel mese di novembre dedicato ai morti, questo continuo richiamo all'immortalità dell'anima, giova alla nostra salute spirituale, per meglio orientare la nostra esistenza nella prosp ... (continua)
Audio commento al Vangelo della Trentaduesima domenica del Tempo Ordinario (Anno C - Lc 20,27-38)
... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 10-11-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 20,27-38)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 10-11-2019)
Perché la speranza si tramuti nella gioia
A pochi giorni dall'esaltazione dei Santi e dalla Commemorazione dei Defunti, si torna a parlare della vita ultraterrena particolarmente proponendocisi l'argomento del paradiso subito dopo la morte fisica e della resurrezione finale al momento del giudizio.
Seppure invischiati dalle soverchierie de ... (continua)
Commento su Luca 20,27-38
"Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà". Ogni Domenica concludiamo la nostra professione di fede con queste parole che dovrebbero esprimere non solo una delle convinzioni più profonde del nostro credo ma dovrebbero illuminare anche il nostro modo di vivere.
Questa XXXII Do ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
Sui morti non si scherza! I Sadducei ci scherzano eccome!...
Nell'ormai lontano 1954 il regista americano Stanley Donen diresse un film musicale diventato famosissimo, dal titolo: "Sette spose per sette fratelli"; si sarà forse ispirato al Vangelo di oggi?
Questa storiella dell'unica sposa che si ... (continua)
Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità
"Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità".
È una frase a grande effetto del film "Il Gladiatore", pronunciata dal protagonista, il Generale Massimo Decimo Meridio nell'imminenza di un attacco di cavalleria.
Eppure sono convinto, che non rimarranno su questa terra e nel mondo che ha da v ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 20,27-38
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 06-11-2016)
L'esempio portato dai sadducei, della donna presa in moglie da sette fratelli, rasenta il grottesco. Sarcasmo puro! altro che Charlie Hebdo, tristemente famoso per le sue vignette satiriche.... Irridere i morti è un atto grave, irriguardoso della vita e del dolore di chi ha perduto il marito, la mog ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 06-11-2016)
Dio è il Dio dei vivi, non dei morti
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don Maurizio Prandi (Omelia del 06-11-2016)
Prendere o consegnarsi?
La preghiera Colletta suggerita per questa trentaduesima domenica del tempo ordinario credo ci possa aiutare a fare un po' di sintesi rispetto ai temi che oggi attraversano le letture che abbiamo ascoltato: O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa' c ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-11-2016)
Commento su Lc 20, 37-38
«Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Lc 20, 37-38
Come vivere questa Parola?
L'uomo è una realtà storica, vive nel tempo: si pone in continuità con un tempo trascorso da cui trae la possibilità di compr ... (continua)
L'amore dei risorti: purezza degli angeli, pienezza di Dio
I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette volte vedova e mai madre, e lo sottopongono a Gesù come caricatura della sua fede nella risurrezione. Lo sappiamo: non è facile credere nella vita eterna. Forse perché la immaginiamo come durata indefinita, anziché come int ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 06-11-2016)
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi
Che senso avrebbe, nascendo, sperimentare la vita, se tutto, ma proprio tutto, finisse con la nostra morte? Che senso la bontà, la gioia, le fatiche e le ansie, il nostro ?affannarci', se poi tutto si rivelasse solo una breve, molto breve, e tante volte infelice esperienza su questa terra?
A queste ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 06-11-2016)
La vita non finisce, e neppure la speranza
Ho pure provato a pensarci, qualche volta, ma ho abbandonato prontamente il pensiero. Non so se per paura, o forse perché dentro di me lo ritenessi inutile: ma più di tanto, non vi ho mai indugiato o macchinato sopra. Ripeto, forse tutto nasce da un timore, dalla paura - tutta umana, credo - nel pen ... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 06-11-2016)
Video commento alla liturgia con i ragazzi - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 06-11-2016)
Video commento alla liturgia - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 06-11-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Paolo Ricciardi
Non so perché novembre è associato solo al ricordo dei defunti, quando il primo giorno del mese è la festa di tutti i Santi, celebrata qualche giorno fa. Come sempre, noi uomini tendiamo a vedere gli aspetti che ci buttano giù, e la pregh ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 06-11-2016)
Buon giorno ragazzi e buona Domenica.
Non so se già lo sapete ma, quando gli evangelisti incominciano a mettere per iscritto quello che gli apostoli avevano raccontato di Gesù, sono passati davvero tanti anni dalla sua morte. Voi vi domanderete:" E allora come facevano a ricordare tutto? Non c'eran ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 06-11-2016)
Nel risorto, amore senza misura
Perché in Paradiso non ci saranno più ?né moglie né marito'? Perché l'amore esclusivo e totalizzante che qui sulla terra è sacramento dell'amore di Dio verso l'umanità dovrebbe essere cancellato e dimenticato ?nella vita futura'? Possiamo pensare di desiderare il Cielo, se lassù non riconosceremo pi ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 06-11-2016)
Degni della vita futura
Dicono
I sadducei, i più ricchi e potenti della casta sacerdotale cercano a modo loro di porre fine allo scandalo dell'insegnamento di Gesù dopo il fallimento dei farisei (cfr Lc 19,47). Si fanno forti della lettura della Torah che non parla di resurrezione per raccontare una paraboletta per esaspe ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 06-11-2016)
Il Vangelo di oggi ci fa riflettere su una questione essenziale: la fede nella risurrezione.
I sadducei, ossia una parte del popolo ebreo, ricca e potente, non credevano alla risurrezione: la loro era una religiosità terrena, ridotta a semplice etica per vivere meglio qui sulla terra. Anche oggi t ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 06-11-2016)
Via i criteri mondani dalla vita piena
Nel mondo giudaico vigeva la cosiddetta "Legge del Levirato (ebraico Levir = cognato) per la quale, quando una donna restava vedova senza aver avuto figli, era tenuta a sposare il fratello del coniuge estinto per garantire la continuità nella discendenza e pacificare ogni situazione relativa all'ere ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 06-11-2016)
#StradeDorate - Commento su Luca 20,27-38
... (continua)
Gesù parla nel tempio di Gerusalemme. È la punta e il riassunto del suo magistero. Davvero Gesù è il volto delle nozze tra Dio e l'umanità, è lui stesso lo sposo e il dibattito tra sadducei e farisei circa la risurrezione dei morti diventa occasione della rivelazione della vita nuova in Dio. I figli ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 06-11-2016)
La nostra certa fede nella risurrezione finale: un inno alla vita per sempre
Si conclude oggi la settimana liturgica e di preghiera dedicata ai Santi e ai Defunti. Siamo stati invitati in questi giorni a contemplare la Gerusalemme celeste e a pensare, seriamente, ai nostri fratelli defunti, che sono ancora in attesa della visione beatifica di Dio nel Purgatorio.
Le anime sa ... (continua)
La Parola - commento a Lc 20,27-38
Commento a cura di don Luigi Maistrello, cappellano della Casa circondariale di san Pio X.
Registrato nella chiesa parrocchiale della Madonna della Pace, (Stanga) Vicenza. ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 06-11-2016)
La storia di una donna dai sette mariti
Le ultime domeniche dell'anno liturgico - oggi è la terz'ultima - invitano a considerare il futuro, le "realtà ultime" del mondo nel suo insieme, e di ciascun uomo in particolare. E' un invito a regolare il transitorio presente in base all'esito che gli atteggiamenti di oggi produrranno in forma def ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 06-11-2016)
Commento su 2Maccabei 7,1-2.9-14; Luca 20,27-38
Oggi riflettiamo sul senso di quello che viviamo, sul senso della nostra vita: tutto finirà.
Il senso non sta nelle cose, non sta nelle nostre azioni, non sta nelle realizzazioni, ma nella vita definitiva che si sviluppa attraverso tutto questo.
Come si perviene alla vita definitiva?
Accogliendo ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Lc 20,27-38
Il caso della vedova con molti mariti permette a Gesù di manifestare la sua fede: la resurrezione non è la continuazione dei rapporti terreni, ma una nuova dimensione, una pienezza iniziata e mai conclusa, che non annienta gli affetti ma li trasfigura.
Il Dio di Gesù è il Dio dei viventi, non dei m ... (continua)