Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde CO330 ;
I discepoli ammirano l'architettura del tempio. Gli occhi di Gesù si spingono più in là: egli vede la distruzione di Gerusalemme, i cataclismi naturali, i segni dal cielo, le persecuzioni della Chiesa e l'apparizione di falsi profeti. Sono manifestazioni della decomposizione del vecchio mondo segnato dal peccato e dalle doglie del parto di nuovi cieli e di una terra nuova. In tutte le pressioni e le estorsioni esercitate sulla Chiesa, noi non dovremmo vedere qualche cupa tragedia, perché esse purificano la nostra fede e confortano la nostra speranza. Esse sono altrettante occasioni per testimoniare Cristo. Altrimenti il mondo non conoscerebbe il suo Vangelo né la forza del suo amore. Ma un pericolo più grande incombe su di noi: si tratta dei falsi profeti che si fanno passare per Cristo o che parlano in suo nome. Approfittando delle inquietudini e dei rivolgimenti causati dalla storia, i falsi profeti guadagnano alle loro ideologie, alle loro idee pseudo-scientifiche sul mondo e alle loro pseudo-religioni. La vera venuta di Cristo sarà invece così evidente che nessuno ne dubiterà. Gesù incoraggia i suoi discepoli di ogni tempo a rimanere al suo fianco sino alla fine. Egli trasformerà tutte le infelicità, tutti i fallimenti e persino la morte del martire in risurrezione gloriosa e in adorazione.
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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)
Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno C):
O Dio, principio e fine di tutte le cose,
che raduni l'umanità nel tempio vivo del tuo Figlio,
donaci di tenere salda la speranza del tuo regno,
perché perseverando nella fede
possiamo gustare la pienezza della vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà - dice il Signore degli eserciti - fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 21,5-19
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci ricorda sempre che la nostra quotidianità non è mai sprecata se la viviamo come un servizio a lui e agli altri.
Preghiamo insieme e diciamo: Conservaci sereni nella tua giustizia.
1. Perché conserviamo il desiderio di un mondo migliore. Preghiamo.
2. Perché riconosciamo che quanto c'è di buono nel mondo è segno della tua presenza. Preghiamo.
3. Perché venga concesso ad ogni uomo di guadagnare il proprio pane lavorando, mantenendo la propria dignità e non cedendo alla disperazione. Preghiamo.
4. Perché le distrazioni e le difficoltà non ci impediscano di commuoverci per la tua giustizia. Preghiamo.
O Padre, l'invidia verso i superbi a volte supera la coscienza del tuo amore. Aiutaci a sentire che non c'è nulla di svilente in una vita semplice. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo, o Signore,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72,28)
Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)
Oppure (Anno C):
Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. (Lc 21,18-19)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento,
ti preghiamo umilmente, o Padre:
la celebrazione che il tuo Figlio
ha comandato di fare in sua memoria,
ci faccia crescere nell'amore.
Per Cristo nostro Signore.
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 17-11-2019)
Commento su Ml 3,19-20; Sal 97; 2Ts 3,7-12; Lc 21,5-19
Il messaggio delle letture che proclamiamo in questa XXXIII domenica del tempo ordinario è sintetizzabile nel termine "fedeltà". La parola del Signore ci chiama oggi ad essere "fedeli", superando la nostra innata mediocrità spirituale (e spesso anche umana). Fedeli non a un'istituzione, non a una le ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 17-11-2019)
La Speranza In Un Capello
Clicca qui per la vignetta della settimana.
In questi giorni ho telefonato ad una mia amica che non sentivo da tempo. Volevo salutarla e soprattutto avere notizie sulla salute del suo compagno. Da quasi un anno gli è stato diagnosticato un tumore non operabile e va avanti con continue visite di c ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 21,5-19
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 17-11-2019)
Mi vergogno: la mia fede misura "zero-virgola"
Accumulate tutto il buio dell'universo, poi moltiplicatelo all'infinito. Ditemi: è abbastanza per spegnere la flebile luce di una candela? Quando mi si affaccia davanti, quella mamma ha il sorriso scritto in faccia: "Scusa se ti ho disturbato: volevo conoscerti, parlarti un po'". A Venezia, nel frat ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 17-11-2019)
Il Vangelo di questa XXXIII domenica del tempo ordinario sembra soffermarsi su un tema di grande attualità, oggetto di curiosità e di ogni genere di superstizione; la fine dei tempi. La fine del mondo è da sempre associata allo sconvolgimento della creazione e a spaventosi fenomeni naturali che evoc ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 17-11-2019)
Il tempo è vicino!
Nella prima lettura abbiamo ascoltato che Malachia dice: «Sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà - dice il Signore degli eserciti - fino a non lasciar loro né radice né ger ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 17-11-2019)
Semplicemente vita
Ci avviciniamo in maniera decisa alla conclusione dell'Anno Liturgico, e già da alcuni giorni la Liturgia della Parola ci presenta testi di particolare durezza e asperità, ostici da leggere e da ascoltare, ancor più da comprendere: figuriamoci cosa possa comportare il doverli "vivere", ossia renderl ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 17-11-2019)
Dio è Amore. Chi accetta la prova vive nel suo Amore
Camminiamo a passi veloci verso la conclusione grandiosa dell'anno liturgico. Sempre di più si staglia davanti ai nostri occhi la grandezza di Dio, la sua maestà, la sua bellezza, lo splendore della sua giustizia. Una giustizia che confina con l'amore. Dio, anche quando stigmatizza l'ingiustizia dei ... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 17-11-2019)
Commento al Vangelo del 17 novembre
... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 17-11-2019)
Salverete la vostra vita
Ornato di belle pietre
Come per ogni casa, così anche il tempio di Gerusalemme, così le chiese e gli altri luoghi di culto, sono "vestiti" di belle pietre e di doni votivi. Fa piacere essere circondati di cose belle, o che sembrano tali, di cose preziose; ogni momento storico ha le sue mode, anche ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 17-11-2019)
Il presente, questo sconosciuto
Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta.
Spesso pensiamo che tutto il bello e il buono che vediamo e che tocchiamo rimarrà per sempre. Poi basta un evento atmosferico, un atto di vandalismo, o il semplice trasco ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 17-11-2019)
Lectio Divina - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 17-11-2019)
Chi resiste, esiste
Hai mai avuto la sensazione di essere nessuno? Di sentirti inutile e ignorato? Hai presente quei momenti in cui ti senti un fallito? Quei momenti in cui cerchi un appiglio magari nelle cose o nelle persone sbagliate pur di sentirti vivo?
Quello è il baratro della disperazione, in cui si vive senz ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 17-11-2019)
Commento su Luca 21,5-19
Gesù annuncia la distruzione del Tempio e, siccome nell'anno 70 è successo veramente, oggi diciamo che l'aveva previsto. Ma proviamo ad immaginare che non sia successo e che il Tempio sia sempre lì, come il Panteon o il Colosseo, la profezia di Gesù potrebbe essere considerata sbagliata? Direi di no ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 17-11-2019)
La polizza di Dio sulla vita è "kasko"
L'alta marea che in questi giorni sta mettendo in ginocchio la città di Venezia è spesso simboleggiata sui media dalla Basilica di S. Marco invasa dall'acqua. Pare che nel suo seno siano state danneggiate irrimediabilmente opere dal grandissimo valore artistico-culturale. Una vera apocalisse, per di ... (continua)
Nel vangelo di oggi inizia il discorso di Gesù chiamato Discorso Apocalittico. "Per noi del XXI Secolo, il linguaggio apocalittico è strano e confuso. Ma per la gente povera e perseguitata delle comunità cristiane di quel tempo era la parola che tutti capivano ed il cui scopo principale era animare ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Il pensiero della fine del mondo e la curiosità di conoscerne in anticipo il giorno e l'ora ha accompagnato da sempre l'essere umano.
Chi non ha mai sentito qualcuno esclamare: "E' la fine del mondo" in presenza di eventi tragici, catastro ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 17-11-2019)
Cari bambini, ben trovati!
Il Vangelo di questa domenica è molto complesso, perciò ci tuffiamo subito nella Parola di Dio.
Potremmo dire che oggi il tema generale è quello della "giustizia" e della nostra "partecipazione".
Nella prima Lettura infatti si parla di un giorno in cui Dio manifesterà l ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 17-11-2019)
Neppure un capello si perderà nel nulla
Dov'è la buona notizia su Dio e sull'uomo in questo Vangelo di catastrofi, in questo balenare di spade e di pianeti che cadono?
Se ascoltiamo con attenzione, ci accorgiamo però di un ritmo profondo: ad ogni immagine della fine si sovrappone il germoglio della speranza. Lc 21,9: quando sentirete par ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 17-11-2019)
Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto
... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 17-11-2019)
Un ritiro permanente di perseveranza cristiana
Ci avviamo verso la conclusione dell'anno liturgico e la parola di Dio di questa domenica XXXIII ci invita a riflettere sull'eternità e sul secondo e definitivo avvento di Cristo sulla terra, per giudicare i vivi e i morti.
Il genere letterario adottato per rendere più comprensibile ciò che la teol ... (continua)
Come ?capello? del nostro corpo, perseveranti nella consegna all' «Io ci sono»
Siamo condizionati dal tempo cronologico. La matematica di questo tempo è inarrestabile: ogni ventiquattro ore scatta un giorno in più della storia. Aumenta la contabilità del tempo passato, diminuisce quella del futuro che ci separa dal "fine vita". Siamo schiavi di questo tempo perché corriamo da ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 17-11-2019)
Gli sconvolgimenti degli ultimi tempi
Penultima domenica dell'anno liturgico. La prossima ci offrirà migliori prospettive; ma questa ci presenta situazioni da brividi.
La prima lettura, tolta come il solito dall'Antico Testamento, oggi presenta una pagina del genere che gli studiosi della Bibbia chiamano apocalittico, cioè relativo agl ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 17-11-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 21,5-19)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 17-11-2019)
Da risorti fra oggi e Domani
La profezia di Gesù sulla distruzione del tempio di Gerusalemme, sontuoso elemento dell'arte e della spiritualità a Gerusalemme oggetto di ammirazione e di predilezione, costruito in decenni di lavoro defatigante e asservito, assume due significati: 1) il primo di carattere storico, circoscritto e d ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 17-11-2019)
Audio commento al Vangelo della Trentatreesima domenica del Tempo Ordinario (Anno C - Lc 21,5-19)
... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 17-11-2019)
Commento su Luca 21,5-19
Il calendario liturgico sta volgendo al termine; la prossima domenica celebreremo la solennità di Cristo Re dell'universo; poi comincerà l'Avvento, e con esso un nuovo anno liturgico.
Il capitolo 21 del Vangelo di Luca, dal quale è tratta questa pagina, contiene l'annuncio della fine del mondo. Son ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 21,5-19
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Missionari della Via (Omelia del 13-11-2016)
Ci troviamo nel Tempio. I discepoli ne ammirano estasiati la bellezza. Gesù guarda più lontano e non preannuncia solo la fine del tempio, ma di tutto, poiché tutto ha un inizio e una fine. I discepoli sono un po' sconcertati: ma perché deve finire così? Quando accadrà? Gesù non soddisfa questi pruri ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-11-2016)
Commento su 2Ts 3,7-12
«Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 13-11-2016)
Avrete occasione di dare testimonianza
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don Luca Garbinetto (Omelia del 13-11-2016)
Il compimento della vita
Si compie ormai l'itinerario dell'anno liturgico, e la Parola ci propone la meditazione profonda e sconcertante sul compimento del tempo.
Gesù stesso sollecita gli uomini religiosi del suo tempo ad alzare lo sguardo, a vedere oltre, a penetrare nell'intimità del senso della storia. Si stavano gon ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 13-11-2016)
Il nome che infastidisce il mondo
La domanda-trabocchetto dei sadducei nel vangelo di domenica scorsa permette a Gesù di affermare la certezza della vita futura da risorti, come anche di chiarire che su di essa non si può ragionare con le categorie della vita presente: la sua novità è ben più grande della continuità che c'è fra ques ... (continua)
Vangelo antipaura
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Ricordo ancora bene la paura, anzi il terrore, che ho provato mentre ero seduto sul sedile della giostra chiamata "Blu Tornado", mentre pian piano salivo la grande rampa che mi avrebbe portato nel punto più in alto e poi da lì per tutto il percorso fatt ... (continua)
don Nazareno Galullo (giovani) (Omelia del 13-11-2016)
Il grande inganno....che mi fa ancora tanto male!
Gli inganni ricevuti sono una ferita ancora aperta nel mio cuore. Sono stato ingannato da alcuni che credevo amici, sono stato usato e gettato come un mozzicone di sigaretta. Perché? Perché mi ero fidato delle persone sbagliate, credevo ciecamente nelle loro parole, mi chiamavano "fratello" ma i fat ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 13-11-2016)
Il giorno della verità
In questi ultimi tempi assistiamo ad un ripetersi drammatico di catastrofi, che ci fanno chiedere se non stia giungendo ?la fine del mondo'. Sappiamo tutti che il nostro pianeta è in continuo movimento e trasformazione e ormai è un dato di fatto, scientificamente dimostrato, che l'uomo sta facendo d ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 13-11-2016)
Vita. E ha detto tutto.
Chi di noi, leggendo le pagine di un giornale, navigando sul web, o ascoltando i notiziari televisivi o radiofonici non rimane sconvolto dalle notizie con cui viene a contatto? Dalle devastanti guerre che affliggono l'umanità (ben 67 stati del mondo sono in situazioni di conflitto), ai fenomeni migr ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 13-11-2016)
Non un capello andrà perduto
Il Vangelo ci guida lungo il crinale della storia: da un lato il versante oscuro della violenza, il cuore di tenebra che distrugge; dall'altro il versante della tenerezza che salva: neppure un capello del vostro capo andrà perduto.
Il Vangelo non anticipa le cose ultime, svela il senso ultimo delle ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 13-11-2016)
Creatori di speranza
Ci avviciniamo alla fine dell'anno liturgico e ci lasciamo custodire da parole di grande speranza e consolazione; ad una prima vista il linguaggio ci appare severo, ma non possiamo confondere il linguaggio con il messaggio, perché ogni Parola che giunga a noi da Dio, anche la più forte, come scrivev ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 13-11-2016)
Commento su Luca 21,5-19
Ciò che dirò oggi è assai difficile da dire, ma soprattutto da ascoltare.
Naturalmente prendo le mosse dal Vangelo: le parole di Gesù sul tempio, hanno il sapore amaro di una profezia di rovina, di distruzione, avvenuta storicamente quarant'anni dopo, con l'ultima invasione delle truppe di Roma: co ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 13-11-2016)
Commento su Luca 21,5-19
Gesù insegna nel tempio di Gerusalemme, prima della sua passione, morte, sepoltura e risurrezione. Aveva iniziato col racconto dell'offerta dei ricchi e della povera vedova; ora che la sua attenzione è portata sulle "belle pietre e doni votivi", ne demolisce l'ammirazione prevedendone la catastrofe ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 13-11-2016)
Salverete la vostra vita
Quello che vedete
È stato facile per Luca visualizzare la distruzione del tempio, che avverrà effettivamente nel 70 per opera di Tito e che troviamo raffigurata a Roma nel suo arco, ma l'affermazione del Signore tocca marginalmente le belle pietre e i doni votivi, la catastrofe di cui parla è quell ... (continua)
#StradeDorate - Commento su Luca 21,5-19
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 13-11-2016)
Si conclude l'anno della misericordia
Domenica prossima si concluderà, con l'anno liturgico, anche l'Anno santo della misericordia: che però, nelle singole Diocesi, era stato previsto di far terminare oggi.
Si chiudono dunque oggi le simboliche "porte della misericordia", segnalate in tutte le cattedrali e nei santuari Diocesani; hanno ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 13-11-2016)
Non facciamoci ingannare da facili profezie sulla fine del mondo
Alla fine dell'anno liturgico, la parola di Dio di questa penultima domenica ci fa riflettere, soprattutto nel Vangelo, sulla fine del mondo, sulla seconda e definitiva venuta di Cristo sulla terra, per giudicare i vivi e i morti. Questa venuta, da sempre è stata vista come imminente, a scadenze tem ... (continua)
La Parola - commento a Lc 21,5-19
Commento a cura di don Luigi Maistrello, cappellano della Casa circondariale di san Pio X.
Registrato nella chiesa parrocchiale della Madonna della Pace, (Stanga) Vicenza. ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 13-11-2016)
Piedi sulla terra e occhi al Cielo
Si sta osservando la struttura del tempio di Gerusalemme quando Luca illustra questo episodio di predizione da parte di Gesù. I discepoli del Signore, mentre questi ha appena finito di esaltare la povera vedova che ha messo nel tesoro del tempio quelle pochissime risorse che aveva per vivere, stanno ... (continua)
Commento su Malachia 3,19-20; Luca 21,5-19
Oggi ci viene chiesto dalla liturgia di credere che il bene è più forte del male e che prevarrà.
Ci avviciniamo alla fine dell'anno liturgico, fra due domeniche inizierà con l'avvento il nuovo anno.
La nostra responsabilità è grande, siamo responsabili delle nostre scelte, che non riguardano solo ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 13-11-2016)
Commento su Ml 3,19-20; Sal 97; 2Ts 3,7-12; Lc 21,5-19
Alla fine di ogni anno liturgico ci viene proposto il discorso sulle realtà ultime, mediante il linguaggio apocalittico escatologico. Tra la fine del secolo scorso e l'inizio del nuovo secolo, non si fa altro che parlare e scrivere della fine del mondo, che sarà dovuta da questa o da quella catastro ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-11-2013)
Commento su Lc 21,5-19
E se ci fossimo davvero sbagliati? E se Dio si fosse sbagliato? E se la vita fosse davvero un coacervo inestricabile di luce e di tenebre che mastica e tritura ogni emozione e ogni sogno? E se Dio - tenero! - avesse esagerato con l'idea della libertà degli uomini e del fatto che l'uomo può farcela d ... (continua)