LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO212 ;
Noi ci rallegriamo interiormente quando sentiamo Cristo dileggiare con forza l'eccessivo formalismo rituale dei farisei, e, soprattutto, il loro pretendersi "a posto" di fronte a Dio, per via di gesti puramente esteriori.
Ma non dimentichiamo la frase-chiave di questo passo: "Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle". La polemica è cattiva consigliera e l'eccesso di formalismo rituale non deve farci dimenticare la necessità del rito. L'ipocrisia è cosa molto brutta, ma ancora più brutto è non fare sforzo alcuno, né di gesto, né di cuore, per avvicinarsi alla legge di Dio.
Non si rischia forse, condannandone l'eccesso, di dimenticarsi della pratica del rito?
Noi abbiamo bisogno sia di una disposizione interiore alla pietà, alla docilità e all'obbedienza, sia di una sua espressione esteriore per mezzo del gesto e del rito. E molto spesso non potremo verificare la disposizione del nostro cuore in altro modo, se non acconsentendo ad un gesto compiuto di fronte a noi, agli altri e a Dio. Dio ci vuole completamente, corpo e anima. Gesù ci chiede di non dimenticarci mai dell'uno, sia pure a profitto dell'altra.



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Antifona d'ingresso
Signore, tendi l'orecchio, rispondimi.
Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida.
Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)


Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché tra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

2Ts 2,1-3.13-17
Mantenete le tradizioni che avete appreso.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo!
Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 95

Vieni, Signore, a giudicare la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene.

Acclamino tutti gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.











Canto al Vangelo (Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace:
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.


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Vangelo

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Mt 23,23-26
Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito!».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Preghiamo il Signore Gesù Cristo, e chiediamogli di vivere nella speranza della sua venuta. Diciamo insieme:
Aiutaci, o Signore, a compiere la tua volontà.

O Signore, tu ci insegni che la giustizia, la misericordia e la fedeltà sono i valori più importanti della legge. Fà che essi diventino la base di ogni umana convivenza. Preghiamo:
O Cristo, figlio di Dio, aiuta i ministri della Chiesa a maturare un atteggiamento oblativo e fraterno nel servizio del tuo popolo. Fà che compiano tutto per la gloria del tuo nome. Preghiamo:
O Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, assisti e conforta coloro che soffrono perché oppressi e strumentalizzati. Accoglili con il tuo amore incondizionato e gratuito. Preghiamo:
O Cristo, figlio di Davide, guida la nostra comunità verso una vera libertà interiore. Ti onori non tanto con le labbra, ma con il cuore. Preghiamo:
O Gesù, figlio dell'uomo, aiuta ognuno di noi a rispecchiare te con il nostro comportamento. Rendici capaci di dialogare con il Padre come facevi tu. Preghiamo:
Perché impariamo ad usare misericordia.
Perché per primi interrompiamo la catena delle raccomandazioni.

O Dio, che nell'incarnazione del tuo Figlio hai riconciliato il mondo con te, conservaci sempre nella tua pace, guardaci con benevolenza e riempici dei tuoi beni. Per Cristo nostro Signore. Amen.








Preghiera sulle offerte
O Signore, che ti sei acquistato
una moltitudine di figli
con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo,
concedi a noi, nella tua Chiesa,
il dono dell'unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore;
tu trai il cibo dalla terra:
vino che allieta il cuore dell'uomo,
pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)

Oppure:
«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna
e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»,
dice il Signore. (Gv 6,54)


Preghiera dopo la comunione
Porta a compimento in noi, o Signore,
l'opera risanatrice della tua misericordia
e fa' che, interiormente rinnovati,
possiamo piacere a te in tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Marco Scandelli     (Omelia del 25-08-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 25-08-2020)
Commento al Vangelo 25 agosto 2020
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 25-08-2020)
La verità del cuore
...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 25-08-2020)

Lo Spirito ci conduce nella storia verso la verità tutta intera, ossia l'amore meraviglioso, liberante, rasserenante, vivificante, di Gesù. In questo cammino veniamo sciolti da strutturazioni fasulle, moralismi, sensi di colpa, cerebralismi, inutili lassismi. Veniamo sempre più messi in contatto col ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-08-2015)

Che parola dura! Ma autentica e vera... Anche noi, come i farisei, spesso filtriamo il moscerino e ingoiamo il cammello. I farisei erano molto amati dal popolo per la loro devozione e il loro zelo, per il loro profondo attaccamento alla Legge, scritta e orale, che si preoccupavano di rispettare fin ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-08-2014)

Anche noi, spesso, rischiamo di filtrare il moscerino e di ingoiare il cammello! Immagine fortissima ed efficace che ci richiama ad uno dei rischi che corriamo noi discepoli: quello di perderci nelle minuzie, nelle cose penultime dimenticando l'essenziale. Essenziale che, come ben ricorda Gesù, sono ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-08-2013)
Commento su Mt 23,23-26
È una questione di proporzione, di equilibrio, di priorità. I farisei ormai mettevano tutto sullo stesso piano: non nella teoria, ricordiamoci che il più grande rabbino dell'epoca, Hillel, proponeva una graduatoria nell'importanza dei comandamenti, come Gesù; ma nella pratica. Per una religiosità ba ...
(continua)