Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO221 ;
"Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi". Gesù si presenta. Egli è l'inviato, il Messia, colui sul quale è lo Spirito, colui che viene per liberare l'uomo. Non è più soltanto il figlio di Giuseppe. Non è un medico o un consolatore qualsiasi. Egli è il Cristo, l'Unto di Dio. È lui il Messia promesso e annunciato. La salvezza è giunta. E, quando Dio si rivela, l'uomo, ogni uomo assume una nuova dimensione.
"Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi". L'accoglienza del consacrato dallo Spirito Santo fa sì che l'uomo che accoglie la parola prenda parte a questa consacrazione. La rivelazione di Gesù nel suo ruolo di Messia e di Salvatore è la rivelazione dell'uomo giustificato dallo Spirito.
L'uomo che accoglie la parola, che crede, diventa, in lui, a sua volta, ciò che egli è. Sì, oggi si è compiuta questa parola della Scrittura che voi avete ascoltato, può compirsi se credete che Gesù di Nazaret è colui che è stato inviato da Dio.
Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
tu sei buono, o Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 85,3.5)
Colletta
Dio onnipotente,
unica fonte di ogni dono perfetto,
infondi nei nostri cuori l'amore per il tuo nome,
accresci la nostra dedizione a te,
fa' maturare ogni germe di bene
e custodiscilo con vigile cura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Quanto amo la tua legge!
La medito tutto il giorno.
Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici,
perché esso è sempre con me.
Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più intelligenza degli anziani,
perché custodisco i tuoi precetti.
Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero,
per osservare la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi.
Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Lc 4,16-30
Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo inaugura il suo regno annunciando la buona novella ai poveri. Certi della paternità di Dio, preghiamo insieme e diciamo:
Salva il tuo popolo, Signore.
Perché il popolo ebreo apra il cuore a Cristo Gesù che porta a compimento il piano di salvezza annunciato dalle Scritture. Preghiamo:
Perché la Chiesa, fedele alla sua tradizione, sappia anche oggi promuovere e sostenere iniziative sociali a favore degli ultimi. Preghiamo:
Perché il Signore invii sempre nelle nostre comunità uomini ricchi del suo Spirito, per alimentare la nostra speranza nella salvezza. Preghiamo:
Perché la parola di Dio proclamata nelle nostre assemblee liturgiche ottenga la nostra piena adesione e cambi le nostre prospettive. Preghiamo:
Perché i sacerdoti e i missionari esercitino il loro compito, fortificati dalla grazia divina e dalla preparazione culturale, per affrontare con coraggio il rifiuto e l'ostilità. Preghiamo:
Per i carcerati.
Perché a tutti sia aperto il regno dei cieli.
Signore, salvatore di tutti gli uomini, rafforza la nostra fede nel Cristo che viene su questo altare, perché aderiamo a lui con tutto il cuore. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo
ci ottenga la tua benedizione, o Signore,
perché si compia in noi con la potenza del tuo Spirito
la salvezza che celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono. (Sal 30,20)
Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia:
di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai saziati con il pane del cielo,
fa' che questo nutrimento del tuo amore
rafforzi i nostri cuori
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
#2minutiDiVangelo - Lunedì XXII TO - Cadiamo nello sconforto se ci capita qualcosa di brutto. E rinneghiamo Dio!
Commento al Vangelo del XXII lunedì del TO - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 4 16-30 ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 30-08-2021)
Il vangelo per i lontani (Lc 4,16-30)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-08-2021)
Lunedì - XXII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
#2minutiDiVangelo - Lunedì 31/08 - Gesù mi salva, ma non per forza come io pretendo!
Commento al Vangelo di lunedì 31 agosto 2020 - XXII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Luca 4 16-30
La polemica di Gesù è su un certo modo di intendere il suo compito: la sua salvezza raggiunge solo coloro che non assumono un atteggiamento di pre ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 31-08-2020)
Gli esseri umani possono desiderare tanto vedere Dio, ricevere il suo aiuto, ma senza la grazia corrispondente non possono riconoscerlo. In questo episodio, però, non è la grazia che manca. Sono gli interessi dei potenti che non vogliono che il loro ruolo possa venire messo in discussione, gli inter ... (continua)
Gesù, nella sinagoga di Nazareth, a casa sua, rischia la pelle. I suoi concittadini e i suoi famigliari proprio non hanno gradito la sua uscita durante la preghiera liturgica. Si è addirittura attribuito un brano profetico di Isaia, come se lo riguardasse. Un po' troppo per uno che tutti conoscono, ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 01-09-2014)
Gesù, dopo avere proclamato la Parola nella piccola sinagoga del suo paese, si appresta a dire alcune parole di commento, come era abitudine fare. Ma, certo, nessuno si sarebbe sognato di inventarsi alcunché: era prudente ripetere alcune delle frasi usate dal rabbino per commentare la Torah: lui ave ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 02-09-2013)
Commento su Lc 4,16-30
Gesù chiude il rotolo del profeta Isaia e si siede, come fanno i rabbini per insegnare. Poi annuncia che la profezia si è conclusa. La reazione dei presenti è feroce, rabbiosa. Perché? Tutti conoscevano quel rotolo, ogni sabato, a turno, si leggevano gli stessi passi. Agli esperti di Scrittura non s ... (continua)