LA CHIESA

      


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  SAN GIOVANNI

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Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: SAN GIOVANNI
S1227 ;

Si celebra oggi l'amore di Cristo in uno dei suoi discepoli a lui più vicini. Gesù, che era diventato l'amico più caro di Giovanni e che aveva condiviso con lui le gioie più intense e i dolori più profondi, era quel Dio che, come diceva l'Antico Testamento, non si poteva guardare senza morire. Eppure, giorno dopo giorno, Giovanni aveva guardato Gesù e aveva visto in lui un Dio il cui sguardo e il cui contatto danno la vita. Aveva spesso sentito la sua voce, ascoltato i suoi insegnamenti e ricevuto, per suo tramite, parole provenienti dal cuore del Padre. Aveva mangiato e bevuto con lui, camminato al suo fianco per molti chilometri, spinto da un irresistibile amore, che l'avrebbe portato inevitabilmente non al successo, ma alla morte: eppure, in ogni istante, aveva saputo che era quello il vero cammino di vita.
Nella lettura del Vangelo di oggi, vediamo il discepolo "che Gesù amava" correre con tutte le forze, spinto proprio da quest'amore, verso il luogo in cui il Signore aveva riposato dopo aver lottato con la morte. Vede le bende e il sudario - oggetti della morte - abbandonati dal Signore della vita: le potenze delle tenebre erano state vinte nella tomba vuota, e nel cuore di Giovanni, che nella risurrezione riconosceva il trionfo dell'amore, spuntava l'alba della fede.

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Antifona d'ingresso
Questi è Giovanni,
che nella cena posò il capo sul petto del Signore,
apostolo beato che conobbe i segreti del cielo
e diffuse nel mondo intero le parole della vita.

Oppure:
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca,
il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d'intelligenza;
gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15, 5)

Si dice il Gloria.










Colletta
O Dio, che per mezzo del santo apostolo Giovanni
ci hai dischiuso le misteriose profondità del tuo Verbo,
donaci intelligenza e sapienza
per comprendere l'insegnamento
che egli ha fatto mirabilmente risuonare ai nostri orecchi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

1Gv 1,1-4
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 96

Gioite, giusti, nel Signore.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.












Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.


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Vangelo

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Gv 20,2-8
L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Giovanni, il discepolo prediletto, posò il capo sul petto del Maestro, fu ai piedi della croce insieme a Maria e credette dinanzi alla tomba vuota del Signore. Preghiamo con la stessa confidenza dell'apostolo.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre della luce, ascoltaci.

1. Dio, che nel tuo Figlio fatto carne ci hai dato la grazia di vedere e toccare il Verbo della vita, rendi la tua Chiesa sempre più santa e feconda, con la potenza del tuo Spirito. Noi ti preghiamo.
2. Dio, che nel Natale del tuo Figlio hai fatto risplendere la vera luce, dissipa le tenebre del male che ancora avvolgono il mondo e dirigi i passi dei popoli sulla via della pace. Noi ti preghiamo.
3. Dio, che in ogni tempo cerchi testimoni veritieri del Vangelo, suscita degni ministri dell'altare e rendili perseveranti nella tua volontà. Noi ti preghiamo.
4. Dio, che riveli ai piccoli le profondità del tuo mistero, illumina le menti di quelli che ti cercano con cuore sincero e apri orizzonti di vita nuova a quanti hanno già riconosciuto il tuo amore. Noi ti preghiamo.
5. Dio, che hai ascoltato il tuo Figlio mentre affidava al discepolo Giovanni la Madre addolorata, rendici forti nel momento della prova e fa' di noi i testimoni credibili della Pasqua. Noi ti preghiamo.

Guarda, o Padre, alla tua Chiesa, sposa di Cristo e nostra madre, e suscita in tutti i tuoi figli, per l'intercessione dell'evangelista teologo, il desiderio di ascoltare con viva fede la tua parola, per dimorare nell'amore e ottenere la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.



Preghiera sulle offerte
Santifica, o Signore, i doni che ti offriamo
e fa' che attingiamo la conoscenza viva del mistero
del Verbo eterno da questo santo convito,
che fu per il tuo apostolo Giovanni fonte di rivelazione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all'amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE II
Nell'incarnazione Cristo reintegra l'universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l'umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell'incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. ( Gv 1,14-16)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
per questo mistero che abbiamo celebrato
fa' che il tuo Verbo fatto carne,
annunciato dal santo apostolo Giovanni,
dimori sempre in noi.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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don Domenico Bruno     (Omelia del 27-12-2021)
Il nostro audio quotidiano
Di Giovanni i Vangeli ci riportano un dato non di fede, ma sentimentale: Gesù amava un discepolo, Giovanni. Sempre la Scrittura ci presenta Giovanni come un ragazzino imberbe, rispetto agli altri che erano piuttosto avanti nell'età, e avviati nella vita sociale e lavorativa. È bello pensare a com ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-12-2018)
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«Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo cap ...
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Commento su Gv 20, 2-8
«Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'alt ...
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E vide... e credette
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Commento su 1 Gv. 1,3
"Quello che abbiamo veduto e udito noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è con il Padre con il Figlio Suo Gesù Cristo". 1 Gv. 1,3 Come vivere questa Parola? Nella sua prima lettera il discepolo "che Gesù amava" di un amore di predilezione ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 27-12-2013)
Commento su Gv 20,2-8
Ieri Stefano, oggi l'evangelista Giovanni, colui che più di ogni altro è volato alto, ha saputo fissare lo sguardo verso il sole, come, secondo la leggenda, sanno fare le aquile. Davanti all'apparente normalità della nascita di un primogenito di una coppia di giovani sposi, Giovanni vede e testimoni ...
(continua)