LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 7 Maggio 2015 <

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Giovedì della V settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP054 ;
"Se un uomo e una donna sono davvero marito e moglie - dice un proverbio cinese - allora è dolce anche essere mendicanti. In altre parole, se ci si ama, si può essere felici anche nelle circostanze più difficili.
La gioia è il segno del vero credente, che ama Dio e che resta nell'amore di Cristo. Il cuore dell'uomo, spesso chiuso e diffidente, a volte fatica ad accettare di essere infinitamente amato da Dio, nonostante i suoi peccati e i suoi rifiuti. Accettare l'amore non meritato di Cristo, accettare il fatto che egli ci ama di un amore eterno, significa provare una gioia senza limiti, quella gioia che si esprime nelle lacrime del pentimento e negli inni di lode e di ringraziamento. Perché questa gioia raggiunga la pienezza, l'anima deve restare nel suo amore, deve sforzarsi di fare sempre la sua volontà, essere pronta a portare la propria croce quotidiana, sopportare l'assenza di ogni altra gioia, anche se legittima e persino l'esperienza orrenda del non riconoscere la presenza di Dio, quella notte dell'anima che precede l'alba della gioia eterna, ora e nel mondo futuro.

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Antifona d'ingresso
Cantiamo al Signore perché ha mirabilmente trionfato.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza. Alleluia. (Cf. Es 15,1-2)


Colletta
O Dio, che per tua grazia
da peccatori ci fai giusti e da infelici ci rendi beati,
compi in noi le tue opere e sostienici con i tuoi doni,
perché a noi, giustificati per la fede,
non manchi la forza della perseveranza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

At 15,7-21
Ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, poiché era sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro».
Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro.
Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: "Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide, che era caduta; ne riedificherò le rovine e la rialzerò, perché cerchino il Signore anche gli altri uomini e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore, che fa queste cose, note da sempre". Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 95

Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.









Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


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Vangelo

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Gv 15,9-11
Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Il Padre è la fonte dell'amore che Cristo ci comunica nella pienezza della gioia. Invochiamo il Signore per tutti gli uomini, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Per il Papa, perchè sappia discernere i segni dei tempi e la presenza operante dello Spirito e li indichi con autorevolezza a tutti i cristiani. Preghiamo.
- Per tutti coloro che cercano Dio, invocando il suo nome, perchè sappiamo scoprire il volto di Cristo rivelatore del Padre. Preghiamo.
- Per ogni uomo che vive le varie esperienze dell'amore umano nella famiglia, nell'amicizia e nella solidarietà, perchè sappia comprendere il valore profondo della carità cristiana. Preghiamo.
- Per le autorità religiose e politiche dei popoli, perchè rispettino i diritti di libertà dei loro cittadini e non si lascino vincere da discriminazioni o favoritismi. Preghiamo.
- Per noi che siamo stati generati nel battesimo dall'amore del Padre, perchè come discepoli di Cristo imitiamo la sua osservanza della volontà divina, per godere della sua gioia piena. Preghiamo.
- Per chi ha difficoltà ad accettare l'insegnamento del Magistero della Chiesa. Preghiamo.
- Per chi non tiene conto dei comandamenti del Signore. Preghiamo.

O Dio, che ci hai fatto dono del tuo stesso amore per il tuo Unigenito, rendici degni di rimanere fedeli nella comunione di vita divina con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.










Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accetta, Padre, i doni che ti offriamo
e concedi che, vivendo in maniera degna
del Vangelo di Cristo,
possiamo cooperare al suo annuncio nel mondo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE V
Cristo Agnello e sacerdote

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi
e, donandosi per la nostra redenzione,
divenne altare, Agnello e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-IV


Antifona alla comunione
Cristo è morto per tutti,
perché quelli che vivono non vivano più per se stessi,
ma per colui che è morto e risorto per loro.
Alleluia. (2Cor 5,15)

Oppure:
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore. Alleluia. (Gv 15,9)


Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
Signore, il pegno dell'eterna salvezza,
che abbiamo ricevuto nei sacramenti pasquali,
ci sostenga nel cammino della vita presente
e ci guidi alla gloria futura.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 06-05-2021)
Commento al Vangelo 6 maggio 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 06-05-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 06-05-2021)
#2minutiDiVangelo - 5 Giovedì Pasqua - Dio ti ama! Te ne rendi conto di cosa vuol dire?
Commento al Vangelo del V giovedì di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 15 9-11 ...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 06-05-2021)
Giovedi? - V settimana di Pasqua - Commento al Vangelo
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 06-05-2021)
Come Dio Padre ama me, così io amo voi (Gv 15,9-11)
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 14-05-2020)
Festa San Mattia Apostolo
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-05-2019)
Commento su At 15, 7- 9
"In quei giorni, poiché era sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in lo ...
(continua)
don Cristiano Mauri     (Omelia del 18-05-2017)
Fantasmi cristiani
Nei versetti precedenti Gesù ha declinato il proprio rapporto con il Padre e con i suoi discepoli attraverso l'immagine ricca della Vite (Gesù), i Tralci (discepoli) e il Vignaiolo (il Padre). «Rimanere in me» è l'invito forte fatto ai suoi, come via per restare nella cura del Padre e portare frut ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-05-2017)
Commento su Gv 15,10
«La mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Gv 15,10 Come vivere questa Parola? La gioia è la manifestazione del credente che nulla antepone all'amore di Dio e vive alla presenza di Cristo. Dio ci ha amato per primo e si è manifestato nel suo Figlio, che per noi ha sofferto ed è risort ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-04-2016)
Commento su Gv 15, 9-11
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Gv ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-05-2015)

Il lungo discorso che Gesù fa dopo l'ultima cena è un crescendo di teologia e di compassione, di misericordia e di stupore. L'evangelista Giovanni pone in queste pagine il testamento spirituale del Signore e la sintesi del discorso che Gesù fa è una sola: ci invita a dimorare, a restare, a perdurare ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-05-2015)
Commento su Gv. 15,9.11
«Rimanete nel mio amore,... perché la vostra gioia sia piena». Gv. 15,9.11 Come vivere questa Parola? Rimanere nell'amore è vivere sotto la luce della parola di Dio, lasciarsi guidare dallo Spirito che ci rasserena. Vuol dire esercitarsi nella fedeltà a Dio, desiderare di fare la sua volontà. "Ri ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-05-2014)

Rimanere nell'amore. Dimorare, restare, non scappare. Come quando, su un palco teatrale, uno stretto fascio di luce illumina il protagonista, lasciando nell'ombra tutto il resto. Se restiamo nella luce dello sconfinato amore di Dio possiamo nutrirci e crescere e vivere. Fuori da quell'amore solo ten ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-05-2013)
Commento su Gv 15,9-11
Il lungo discorso fatto da Gesù dopo l'ultima cena, nel vangelo di Giovanni, di fatto riassume tutta la predicazione del Signore, e l'evangelista lo pone prima dell'arresto nell'orto per sottolinearne la drammaticità e l'importanza. Oggi in pochi versetti, Gesù riassume tutta la sua opera e la nostr ...
(continua)