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LITURGIA

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  San Bernardo

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Bernardo
S0820 ; DO204

Bernardo (Digione, Francia, 1090 - Chiaravalle-Clairvaux 20 agosto 1153), dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell'Ordine Cistercense. L'obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni di santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all'esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all'umanità di Cristo e alla Vergine Madre.

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Antifona d'ingresso
Il Signore ha ricolmato san Bernardo dello spirito di intelligenza:
egli servì il popolo di Dio con abbondanza di dottrina.


Colletta
O Dio, che hai suscitato nella Chiesa il santo abate Bernardo,
acceso di zelo per la tua casa
come lampada che arde e risplende,
per sua intercessione concedi a noi lo stesso fervore di spirito,
per camminare sempre come figli della luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

Gdc 11,29-39
Chiunque uscirà per primo dalle porte di casa mia, io lo offrirò in olocausto.

Dal libro dei Giudici

In quei giorni, lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manasse, passò a Mispa di Gàlaad e da Mispa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti.
Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu consegni nelle mie mani gli Ammoniti, chiunque uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io lo offrirò in olocausto».
Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore li consegnò nelle sue mani. Egli li sconfisse da Aroèr fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel Cheramìm. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti.
Poi Iefte tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con tamburelli e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli né altre figlie. Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».
Ella gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola al Signore, fa' di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici». Poi disse al padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne».
Egli le rispose: «Va'!», e la lasciò andare per due mesi. Ella se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità. Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli compì su di lei il voto che aveva fatto.

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
















Canto al Vangelo (Sal 94,8)
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.


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Vangelo

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Mt 22,1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: "Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!". Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: "La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze". Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?". Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore






Preghiera dei fedeli
Fratelli, consapevoli che quando accettiamo un invito a festa, rafforziamo il nostro legame di amicizia con chi ci invita, preghiamo il Signore perché siamo generosi nel rispondere alla sua chiamata:
Accogli al tuo banchetto, o Signore.

Per la santa Chiesa, perché offra a tutti gli uomini la possibilità di conoscere e amare il Signore. Preghiamo:
Per i cristiani assenti e non praticanti, perché riscoprano la gioia e la bellezza dell'impegno cristiano. Preghiamo:
Per i giovani, perché non abbiano paura di accettare l'invito al banchetto del Signore, anche se questo comporta ideali grandi e ardui. Preghiamo:
Per le nostre comunità parrocchiali, perché riscoprano il valore della domenica come giorno del Signore. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché nella nostra partecipazione al banchetto eucaristico, non ci manchi l'abito nuziale di una adeguata disposizione. Preghiamo:
Perché gli interessi della vita non impediscano la pratica della fede.
Perché tutti gli uomini si salvino.

Accogli, o Padre, la preghiera che ti rivolgiamo prima di partecipare con fede alla mensa eucaristica. Fà che il contatto con tuo Figlio Gesù generi in noi la vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Signore, il sacramento dell'unità e della pace
nella memoria di san Bernardo abate
che, insigne per la parola e l'azione,
operò instancabilmente per la concordia
e l'armonia nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore. (Gv 15,9)


Preghiera dopo la comunione
Il cibo che abbiamo ricevuto
compia in noi la sua opera, o Signore,
perché, nella memoria di san Bernardo,
confermati dal suo esempio e istruiti dal suo insegnamento,
siamo rapiti dall'amore del tuo Verbo fatto uomo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 19-08-2021)
Siamo tutti invitati alla festa (Mt 22,1-14)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 19-08-2021)
Giovedì - XX del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo
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don Marco Scandelli     (Omelia del 19-08-2021)
#2minutiDiVangelo - Giovedì XX TO - Entrarono alla festa di nozze buoni e cattivi. Perché erano "amici".
Commento al Vangelo del XX Giovedì del TO - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 22 1-14 ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 20-08-2020)
Siamo tutti invitati alla festa
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don Carlo Occelli     (Omelia del 20-08-2020)
Commento al Vangelo 20 agosto 2020
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 20-08-2020)

Si desidera la propria realizzazione, per essa si può chiedere aiuto a Dio ma si può rischiare di chiudersi nelle proprie vie che complicano l'opera che il Signore sta compiendo per rispondere ai nostri bisogni. Così il nostro diventa un affannarci ed un restare poi delusi. Dio ci dona tante cose be ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 20-08-2015)

La parabola raccolta da Matteo mischia diversi piani, salta subito agli occhi, inserzioni derivanti, probabilmente, da altri detti di Gesù. La prima parte racconta del rifiuto degli invitati, troppo occupati dalle cose di questo mondo per pensare seriamente a Dio. Anche noi corriamo il rischio di es ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-08-2014)

Cosa abbiamo di meglio da fare che essere felici? E scoprirci amati e al centro di un grandioso progetto di salvezza di cui possiamo essere protagonisti? Cosa abbiamo di meglio da fare del cercare nel nostro intimo la presenza di Dio? E, una volta trovatala, lasciarla dilagare in noi? Nulla, in teor ...
(continua)