Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: San Gregorio Magno S0903 ; DO224
Gregorio (Roma 540 - 12 marzo 604), già prefetto di Roma, divenne monaco e abate del monastero di sant'Andrea sul Celio. Eletto papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590. Nonostante la malferma salute, espletò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa, nella tutela delle popolazioni angariate dai barbari, nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletica e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo.
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Il beato Gregorio, salito sulla cattedra di Pietro,
cercava sempre il volto di Dio e abitava nella gioia del suo amore.
Colletta
O Dio, che guidi il tuo popolo
con la soavità e la forza dell'amore,
per intercessione del papa san Gregorio [Magno]
dona spirito di sapienza a coloro
che hai posto a guida della Chiesa,
perché il progresso del tuo santo gregge
sia gioia eterna dei pastori.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
Col 1,9-14
Ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.
Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Canto al Vangelo (Mt 4,19)
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Nessuna sapienza umana può dare la salvezza, ma soltanto quella che viene da Cristo e dalla sua parola. Per questo preghiamo insieme e diciamo:
Convertici a te, o Signore.
Tu che sei parola eterna, conferma tutto il bene che il Papa e i vescovi compiono nel mondo. Preghiamo:
Tu che sei venuto per illuminare coloro che vivono nelle tenebre, guida tutti gli uomini verso la tua luce di beatitudine. Preghiamo:
Tu che doni certezza, aiuta gli uomini a trovare in te la sicurezza che permette di essere sereni, anche di fronte agli avvenimenti negativi della vita. Preghiamo:
Tu che sei ricco di ogni bene, benedici il lavoro dei nostri missionari e concedi loro di raccogliere abbondantemente dove hanno seminato con fatica. Preghiamo:
Tu che sei venuto a chiamare i peccatori, rendi i membri di questa comunità capaci di abbandonare ogni cosa che impedisce di essere tuoi seguaci. Preghiamo:
Per chi è stanco di credere e di sperare.
Perché ci meravigliamo ogni giorno delle cose belle.
O Dio che in Gesù hai donato la salvezza a tutti gli uomini, aiutaci a riconoscere il posto che tu ci hai affidato e a svolgere la nostra missione a favore dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo su di noi, o Signore,
perché, nella memoria di san Gregorio,
l'offerta di questo sacrificio,
che cancella i peccati di tutto il mondo,
giovi alla salvezza del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ecco il servo fedele e prudente,
che il Signore ha messo a capo della sua famiglia,
per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12,42)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci nutri di Cristo, pane vivo,
nella festa di san Gregorio, formaci alla scuola di Cristo maestro,
perché conosciamo la tua verità e la viviamo nella carità fraterna.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 2 settembre 2021
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 02-09-2021)
#2minutiDiVangelo - Giovedì XXII TO - Come si ascolta davvero la Sua Parola?
Commento al Vangelo del XXII giovedì del TO - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 5 1-11 ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 02-09-2021)
Diventare pescatori di uomini (Lc 5,1-11)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 31-08-2021)
Giovedì - XXII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 03-09-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 3/9 - San Marino: quando un intagliatore di pietre può diventar santo!
Commento al Vangelo di giovedì 3 settembre 2020 - XXII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 5 13-16
La bellezza di san Marino è che è stato luce del mondo sopra un monte, come ci dice il Vangelo odierno. È stato capace di far lievitare le re ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 03-09-2020)
Commento al Vangelo 3 settembre 2020
... (continua)
Gesù accompagna ciascuno con delicatezza, sul proprio personalissimo cammino, verso l'aprire sempre più il cuore alla Luce. Pietro e i suoi compagni qui appaiono bravi ragazzi ancora non pronti a riconoscere più pienamente il Messia. Mentre Gesù parla essi continuano il loro lavoro. Il Maestro non l ... (continua)
Quale forza dovevano avere le parole di Gesù? E il suo modo di pronunciarle? E il suo tono di voce? Quanta intensità e credibilità dovevano contenere i suoi discorsi se le folle si accalcavano, facevano ressa per poterlo ascoltare? Quanta verità le persone coglievano nelle sue parabole, nei suoi ins ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 04-09-2014)
La folla fa ressa attorno a Gesù per sentire la Parola di Dio. Perché quella è la Parola che Gesù pronuncia: non vuoti discorsi religiosi o edificanti fervorini, non filippiche morali o prediche noiose. Parola di Dio: è ciò di cui ha bisogno la folla, ieri come oggi. Facciamo ressa appena individuia ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 05-09-2013)
Commento su Lc 5,1-11
Ci raggiunge sempre alla fine delle nostre notti, il Signore. Ci raggiunge alla fine delle nostre notti e dei nostri incubi, ci raggiunge quando siamo stanchi e depressi. Ci chiede un gesto di fiducia, all'apparenza inutile, ci chiede di gettare le reti dalla parte debole della nostra vita, di non c ... (continua)