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(es. Mt 28,1-20):
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  Santi Cornelio e Cipriano

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Cornelio e Cipriano
S0916 ; DO243

CORNELIO (210 c. - 253), pontefice e pastore di animo grande e misericordioso, molto operò per il recupero e la riconciliazione dei cristiani che avevano ceduto alle persecuzioni, mentre difese l'unità della Chiesa contro gli scismatici novaziani, confortato dalla solidarietà di san Cipriano. Morì a Civitavecchia (Roma), esiliato dall'imperatore Gallo, e fu sepolto nel cimitero di Callisto.
CIPRIANO (Cartagine, Tunisia, 210 c. - Sesti, presso Cartagine, 14 settembre 258), convertitosi dal paganesimo nel 245, divenne vescovo di Cartagine nel 249. Fra i massimi esponenti, insieme a Tertulliano, della prima latinità cristiana, nel suo magistero diede un notevole contributo alla dottrina sull'unità della Chiesa raccolta intorno all'Eucaristia sotto la guida del vescovo. Morì martire nella persecuzione di Valeriano.
I loro nomi sono nell'elenco del Canone Romano.


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Antifona d'ingresso
Esultano in cielo le anime dei santi,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno effuso il proprio sangue,
ora con Cristo gioiscono per sempre.

Oppure:
Hanno effuso per il Signore il loro sangue:
hanno amato Cristo nella vita,
lo hanno imitato nella morte;
per questo hanno meritato la corona trionfale.









Colletta
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
per la loro intercessione rendici forti e perseveranti nella fede
e fa' che operiamo assiduamente per l'unità della Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

1Tm 3,14-16
Grande è il mistero della vera religiosità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.
Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità:
egli fu manifestato in carne umana
e riconosciuto giusto nello Spirito,
fu visto dagli angeli
e annunciato fra le genti,
fu creduto nel mondo
ed elevato nella gloria.

Parola di Dio








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Salmo responsoriale

Sal 110

Grandi sono le opere del Signore.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l'eredità delle genti.












Canto al Vangelo (Gv 6,63)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 7,31-35
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!".
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "È indemoniato". È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!".
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore vivifica e sempre rinnova la sua Chiesa con molteplici doni, perché sia espressione vivente ed efficace del suo amore. Noi ci rivolgiamo a lui, animati dallo Spirito e dal desiderio ardente di conformarci al suo Figlio Gesù e diciamo:
Dio di carità, ascoltaci!

Perché la comunità dei credenti sia un corpo armonico, uno stare insieme fraterno, nella libertà e nella pace del Risorto. Preghiamo:
Perché l'umanità proceda nella concordia e nella speranza verso Cristo salvatore, alfa e omega del creato. Preghiamo:
Perché i ministri della Chiesa, irradiando la luce della parola con sapienza e autorità, irradino anche il profumo della carità. Preghiamo:
Perché lo scorrere paziente dei giorni, tra fatiche e speranze, ci insegni la docilità di Maria e l'obbedienza amorosa di Cristo. Preghiamo:
Perché, resi nuovi dalla forza di questo sacramento, con la conversione personale collaboriamo al rinnovamento del mondo nella verità e nell'amore. Preghiamo:
Per chi ascolta con indifferenza le domande della fede.
Per gli scontenti e gli arrabbiati.

Accogli le nostre suppliche, Signore, tu che sei un Dio di pietà e di tenerezza. Te lo chiediamo per mezzo del tuo Figlio Gesù, mandato nel mondo a salvezza di tutti, e ora vive e regna con te, in unione con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni che il tuo popolo offre
per celebrare la passione dei tuoi martiri;
i divini misteri, che resero forti nella persecuzione
i santi Cornelio e Cipriano,
ottengano anche a noi costanza nelle prove della vita.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
«Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle prove
e io preparo per voi un regno
perché mangiate e beviate alla mia mensa»,
dice il Signore. (Lc 22,28-30)

Oppure:
Traboccante è il premio dei santi presso Dio:
morti per Cristo, vivranno in eterno.


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi santi misteri, o Signore,
ci confermi con la forza del tuo Spirito,
perché sull'esempio dei martiri Cornelio e Cipriano
possiamo rendere testimonianza alla verità del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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Ha ragione il Signore, assolutamente. Siamo come dei bambini viziati, mai contenti di ciò che accade, sempre pronti a lamentarci di tutto e di tutti, ovviamente anche di Dio. Pronti a fare l'elenco della cose che non funzionano, di come Dio dovrebbe amministrare il nostro piccolo pianeta e, principa ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 17-09-2014)

Anche noi, come i bambini che litigano in piazza, di cui parla Gesù, non siamo mai contenti. Una fede troppo rigida, ascetica, eroica come quella del Battista non ci piace. Ma nemmeno una tollerante e compassionevole come quella proposta da Gesù. E così via, di questo passo: era meglio il parroco di ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-09-2013)
Commento su Lc 7,31-35
Siamo un popolo di incontentabili, siamo sempre scontenti di ciò che abbiamo, passiamo il tempo a lamentarci. Come i bambini che litigano e non si mettono d'accordo sul gioco da fare, anche noi abbiamo sempre pronta un'interminabile lista di cose che Dio dovrebbe fare per fare bene il proprio mestie ...
(continua)