LA CHIESA

      


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LITURGIA

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  Santa Teresa di Gesù Bambino

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Teresa di Gesù Bambino
S1001 ; DO264

Una ragazza morta a ventiquattro anni diventa dopo neppure cinquant'anni modello di tutta la Chiesa. Pio XI era molto devoto di santa Teresa di Gesù Bambino e la nominò patrona delle Missioni, lei, la cui breve vita si svolse tutta fra Alenon e Lisieux e che dopo i suoi quindici anni non usci più dal convento.
Quanto spesso Gesù dimostra che i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, né le sue vie le nostre vie I nostri pensieri vengono dall'orgoglio, quelli di Dio dall'umiltà; le nostre vie sono tutte uno sforzo per essere grandi, quelle di Dio si percorrono solo diventando piccoli. Come sulle strade per andare a Nord bisogna prendere la direzione opposta al Sud, così per camminare sulle vie di Dio dobbiamo prendere la direzione opposta a quella verso cui il nostro orgoglio ci spinge.
Teresa aveva grandi ambizioni, grandi aspirazioni: voleva essere contemplativa e attiva, apostolo, dottore, missionario e martire, e scrive che una sola forma di martirio le sembrava poco e le desiderava tutte... il Signore le fece capire che c'è una sola strada per piacergli: farsi umili e piccoli, amarlo con la semplicità, la fiducia e l'abbandono di un bimbo verso il padre da cui si sa amato. "Non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre". ~ bellissimo salmo 130 può essere applicato alla lettera alla vita di Teresa.
Così questa giovanissima donna ravvivò nella Chiesa il più puro spirito evangelico ricordando una verità essenziale: prima di dare a Dio è necessario ricevere. Noi abbiamo la tendenza a guardare sempre a quello che diamo; Teresa ha capito che Dio è amore sempre pronto a dare e che tutto riceviamo da lui. Chi vuol mettere la propria generosità prima della misericordia, prima dell'amore misericordioso di Dio, è un superbo; chi riceve quello che Dio gli dà con la semplicità di un bambino arriva alla santità: è contento di non saper far nulla e riceve tutto da Dio. È un atteggiamento spirituale che è anch'esso dono di Dio ed è tutt'altro che passività. Teresa fece di sé un'offerta eroica e visse nella malattia e nella prova di spirito con l'energia e la forza di un gigante: la forza di Dio si manifestava nella sua debolezza, che ella abbandonava fiduciosamente nelle mani divine. Riuscì così in modo meraviglioso a trasformare la croce in amore, una croce pesante, se ella stessa dirà alla fine della sua vita che non credeva fosse possibile soffrire tanto.
Impariamo questa grande lezione di fiducia, di piccolezza, di gioia e preghiamo Teresa che ci aiuti a camminare come lei nella povertà di spirito e nell'umiltà del cuore. Saremo come lei inondati da un fiume di pace.




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Antifona d'ingresso
Il Signore la protesse e ne ebbe cura,
la custodì come pupilla del suo occhio.
Come un'aquila spiegò le ali e la prese,
la sollevò sulle sue ali.
Il Signore, lui solo l'ha guidata. (Cf. Dt 32,10-12)




Colletta
O Dio, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli,
fa' che seguiamo con fiducia
la via tracciata da santa Teresa [di Gesù Bambino],
perché, per sua intercessione, ci sia rivelata la tua gloria eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

Ne 8,1-4.5-6.7-12
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!

Dal libro di Neemìa

In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.

Parola di Dio






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Salmo responsoriale

Sal 18

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

















Canto al Vangelo (Mc 1,15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 10,1-12
La vostra pace scenderà su di lui.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio". Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: "Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino". Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore ci chiama a quest'eucaristia per farci suoi discepoli e consegnarci la legge dell'amore, Invochiamolo quindi con fede, dicendo:
Manda anche noi, Signore.

Per la Chiesa, istruita nell'amore da Cristo, perché mite e operosa vivifichi la comunità degli uomini. Preghiamo:
Per le nostre città, perché con pazienza diventino i luoghi per un'armoniosa convivenza umana. Preghiamo:
Per le nostre case, perché l'adesione amorosa alla legge del Signore ne faccia segni di riconciliazione e di pace. Preghiamo:
Per quanti hanno il compito di predicare il vangelo, perché lo Spirito li rivesta di scienza e di perseveranza, e prepari i cuori all'ascolto. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché ci sentiamo mandati ad annunciare la pace e il regno del Signore. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi della nostra comunità.
Per i missionari laici della nostra diocesi.

Accogli, Signore, la preghiera dei tuoi figli, perché la tua parola arrivi ai confini del mondo e si estenda ovunque il regno del tuo amore. Te lo chiediamo con fiducia per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, mirabile nei tuoi santi, che hai gradito
l'umile offerta di santa Teresa [di Gesù Bambino]
al tuo amore misericordioso,
accetta il sacrificio che ti offriamo
e consacraci sempre al tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
«Se non vi convertirete e non diventerete come bambini,
non entrerete nel regno dei cieli», dice il Signore. (Mt 18,3)


Preghiera dopo la comunione
Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Signore,
accenda in noi la forza di quell'amore
che spinse santa Teresa [di Gesù Bambino] ad affidarsi
interamente a te e a invocare per tutti la tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 30-09-2021)
Commento al Vangelo 30 settembre 2021
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don Domenico Bruno     (Omelia del 30-09-2021)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 30-09-2021)
Giovedì - XXVI del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 30-09-2021)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 01-10-2020)
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Commento al Vangelo di giovedì 1 ottobre 2020 - XXVI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Luca 10 1-12 Se vogliamo essere sapienti per davvero (che non vuol dire avere tante lauree) dobbiamo imparare a farci umili. E il primo e più vero segno dell' ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 01-10-2020)

Chi sono questi settantadue? Come i preti di oggi rispetto ai vescovi successori degli apostoli? Forse tra di essi vi sono invece molti "laici". Quindi il brano può riguardare anche il mandato ai fedeli laici che può essere come qui un invio più esplicitamente missionario. Ma Gesù parla un linguaggi ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-10-2019)
Commento su Lc.10,1-4
«Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in me ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 03-10-2019)
Pace in questa casa
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-10-2017)
Commento su Lc. 10,5
«In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!».» Lc. 10,5 Come vivere questa Parola? Gesù non è il "precettore" di tempi andati, con tanto di ferula in mano per bacchettarti le dita se non fai quello che Egli ha detto. È invece "nostra pace" (cfr. Ef.2,14). Così infatti leggiamo n ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 01-10-2015)

Il Signore invia i discepoli avanti a sé, a preparargli la strada. Non si sostituiscono a lui ma annunciano il suo arrivo, non si frappongono fra la folla e Dio, non si assumono un ruolo che è loro dato. Dovremmo ricordarcelo: la Chiesa esiste solo in funzione di Cristo, solo per annunciare il Vange ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-10-2013)
Commento su Lc 10,1-12
Per la seconda volta Luca parla di missione e questa volta a proposito di un gruppo numeroso di discepoli che richiamano i settanta anziani chiamati a sostenere Mosè nella gestione della giustizia del popolo di Israele. Come a dire che la missione non è affare di discepoli specializzati, non richied ...
(continua)