Oggi contempliamo una bambina che si dà completamente al Signore.
La Chiesa ha capito che l'atteggiamento di Maria all'annunciazione non era una improvvisazione e che nella sua anima l'offerta andava preparandosi da tempo, si era già progressivamente realizzata. E commovente vedere una bambina attirata dalla santità di Dio, che vuoi darsi a Dio, una bambina che capisce che l'opera di Dio è importante, che bisogna mettersi al servizio di Dio, ciascuno con le proprie capacità, aprirsi a Dio; una bambina che capisce che non si può compiere l'opera di Dio senza essere santificati da lui, senza essere consacrati da lui, perché non è possibile neppure conoscere la volontà di Dio, se il peso della carne ci chiude gli occhi.
Maria realizzava quello che san Paolo più tardi proporrà come ideale dei cristiani: offrire se stessi:
"Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio... Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio" (cfr. Rm 12,12).
Cerchiamo allora di comprendere più profondamente le condizioni dell'offerta. Lo facciamo tenendo presente il canto del Magnificat, perché è chiaro che nessun Vangelo può corrispondere esattamente alla festa di oggi, che non è riportata in nessuna pagina della Bibbia: l'offerta di Maria bambina non è un avvenimento che abbia attirato l'attenzione e sia stato registrato. Scegliere il Magnificat non è un anacronismo, perché esso esprime i sentimenti che si sono formati nell'anima di Maria ben prima del giorno della visitazione, sentimenti di fondo che sono proprio la base della sua offerta:
già della sua offerta di bambina, poi della sua offerta all'annunciazione e infine della sua offerta sul Calvario. Tutto parla del riconoscimento dei doni di Dio. Prima dell'offerta c'è sempre il dono di Dio e il riconoscimento di questo dono. "Ha guardato l'umiltà (la povertà, l'insignificanza) della sua serva... Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente... Di generazione in generazione si stende la sua misericordia": è proprio la scoperta dell'amore di Dio che fa pensare all'offerta, è la riconoscenza che suscita il bisogno di offrire.
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Antifona d'ingresso
Salve, Madre santa, hai dato alla luce il Re
che governa il cielo e la terra nei secoli dei secoli.
Colletta
Nella gloriosa memoria della santissima Vergine Maria
concedi anche a noi, o Signore, per sua intercessione,
di partecipare alla pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ap 14,1-3.4-5
Recavano scritto sulla fronte il nome di Cristo e il nome del Padre suo.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi: ecco l'Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo (Mt 24,42)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 21,1-4
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Consapevoli che Dio non ha bisogno dei nostri doni, ma chiede piuttosto l'offerta del nostro cuore, rivolgiamogli le nostre preghiere, dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini, sazi dei beni di questo mondo, non chiudano il loro cuore a Dio, accontentandosi di dargli un culto puramente esteriore. Preghiamo:
Perché i poveri si trovino a loro agio nella Chiesa, accolti e venerati come i semplici del vangelo. Preghiamo:
Perché in questa nostra società consumistica, i cristiani siano esempio di sobrietà nell'uso del denaro e dei beni della terra. Preghiamo:
Perché coloro che vivono ammassati alle periferie delle città, trovino nelle istituzioni civili e religiose i luoghi per il recupero della loro dignità e per l'espressione della loro personalità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità impari a donare sempre con gioia e disinteresse, attuando già al proprio interno l'uguaglianza tra fratelli. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta pienamente accettato e amato da Dio.
Per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.
O Dio, Padre di bontà, ogni nostro desiderio è davanti a te. Rendici trasparenti e puri, perché amando la verità, possiamo vivere con cuore libero da ogni inganno e finzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, le preghiere e le offerte del tuo popolo
e per l'intercessione di Maria, Madre del tuo Figlio,
fa' che nessuna preghiera resti inascoltata
e nessuna speranza rimanga delusa.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Ci soccorra, o Signore,
l'immenso amore del tuo Figlio che, nascendo dalla Vergine,
non diminuì ma consacrò l'integrità della Madre,
e liberandoci da ogni colpa, ti renda gradito il nostro sacrificio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Antifona alla comunione
Beato il grembo della Vergine Maria,
che ha portato il Figlio dell'eterno Padre. (Cf. Lc 11,27)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dai sacramenti del cielo, o Signore,
invochiamo la tua misericordia:
a noi che ci rallegriamo nel gioioso ricordo
della beata Vergine Maria concedi che, imitando il suo esempio,
collaboriamo fedelmente al mistero della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 22 novembre 2021
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don Domenico Bruno (Omelia del 22-11-2021)
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don Marco Scandelli (Omelia del 22-11-2021)
#2minutiDiVangelo - Lunedì XXXIV settimana del Tempo Ordinario
Lc 21,1-4
Commento al Vangelo - a cura di don Marco Scandelli
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don Alessandro Farano (Omelia del 22-11-2021)
Lunedì - XXXIV del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa (Omelia del 22-11-2021)
Alza gli occhi e guarda (Lc 21,1-4)
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don Domenico Bruno (Omelia del 23-11-2020)
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don Carlo Occelli (Omelia del 23-11-2020)
Commento al Vangelo 23 novembre 2020
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don Marco Scandelli (Omelia del 23-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Lunedì 23/11 - Inutile apparire perfetti, quando si tiene il piede in due scarpe
Commento al Vangelo di lunedì 23 novembre 2020 - XXXIV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 21 1-4
Tante volte valutiamo i fatti sulla base di ciò che vediamo con gli occhi. Gesù ci insegna a giudicare le cose non tanto per quello che accade - c ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 23-11-2020)
Che bello venire portati, cercare di vivere, nella sempre più profonda in noi luce del vero. Lontani dalle apparenze e dalle loro nevrosi. Piccoli e semplici nell'amore di Dio ed in Lui in quello, di cuore, per i fratelli. ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2018)
Commento su Lc 21,1-4
Alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. 2Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, 3e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. 4Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro super ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-11-2017)
Commento su Lc 21, 2-4
«Vide anche una povera vedova che vi gettava due spiccioli e disse: "in verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti...nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere.»
Lc 21, 2-4
Come vivere questa Parola?
Lo sguardo del Maestro è "distratto" nella preghiera dal gesto di ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-11-2016)
Commento su Ap 14,1
«Io, Giovanni, vidi: ecco l'Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo».
Ap 14,1
Come vivere questa Parola?
Le ultime due settimane dell'anno liturgico sono accompagnate dal libro della ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 23-11-2015)
Il mondo si impoverisce mentre poche persone vivono nel lusso crescente e sconsiderato, e l'egoismo è ormai il modello imperante proposto senza pudore anche alle giovani generazioni. Gesù, oggi, propone come modello di discepolato il gesto insignificante della vedova che getta nel tesoro del tempio ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 23-11-2015)
Commento su Lc 21, 2
"Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine."
Lc 21, 2
Come vivere questa Parola?
La vedova povera non è il personaggio di una parabola: stavolta Gesù parte dalla realtà, da quello che è sotto gli occhi di tutti. Egli è nel tempio: sta parlando alla gente e il suo discorso già da ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 24-11-2014)
Quanto è importante l'elemosina nella vita del credente! In tutte le religioni esiste una forma di assistenza alle persone povere e tutte considerano importante occuparsi di quanti, più sfortunati di noi, faticano ad andare avanti. Ma la novità della proposta cristiana sta tutta in questo piccolo qu ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-11-2014)
Commento su Ap. 14, 4-5
"Seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia."
Ap. 14, 4-5
Come vivere questa Parola?
Questa pericope dell'Apocalisse tenta di esprimere qualcosa che, essendo ineffabi ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 25-11-2013)
Commento su Lc 21,1-4
L'abitudine di praticare l'elemosina facendosi ben vedere è molto antica, evidentemente. Soccorrere i poveri è qualcosa che ci rende onore, che ci rende più uomini. Purtroppo, però, molti non hanno letto tutto il vangelo e pretendono di vedere il proprio nome pubblicato in qualche bell'elenco pubbli ... (continua)