Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO346 ;
Le parole di Gesù ci chiedono di essere pronti e vigilanti: l'ultimo giorno è vicino. Dunque bisogna prepararsi ad esso.
Questo avvertimento ci ricorda che esiste la Verità e che la nostra vita ha un senso profondo. Questa Verità è precisamente nostro Signore, che dà un fondamento alla nostra esistenza e che con la sua grazia illumina il nostro essere interiore. È a motivo di questo dono e del suo appello che è necessario che rimaniamo pronti e vigilanti.
Per questa ragione, il dovere della vigilanza è un imperativo primordiale in vista del mondo futuro. Ogni uomo ha il dovere di preoccuparsi della sua vita personale, in modo che la morte non lo colga in stato di peccato mortale. L'avvertimento, l'esortazione che costituisce questo brano di Vangelo si applica anche alla nostra situazione presente, all'importanza, al significato e al valore del tempo che viviamo.
Per comprendere nel modo giusto la fine del mondo, è necessario che non perdiamo di vista questo: il regno di Dio (il regno di Gesù) arriverà domani e la prossimità della sua venuta comporta un sovrappiù di tentazioni e un combattimento più grande; ma essa ci porta nello stesso tempo la speranza di avere parte alla risurrezione di Cristo. Nella nostra esistenza quaggiù, siamo simultaneamente portatori di segni di morte e di risurrezione. Per questo dobbiamo essere attenti alla parola di Gesù e impregnare di essa la nostra esistenza per non correre il rischio di essere condannati al momento del giudizio finale.
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Antifona d'ingresso
L'Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza, forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5,12;1,6)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto ricapitolare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo,
fa' che ogni creatura,
libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ap 22,1-7
Non vi sarà più notte perché il Signore Dio li illuminerà.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
L'angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
vedranno il suo volto
e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli.
E mi disse: «Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Perché grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l'ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Canto al Vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 21,34-36
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo al Padre le nostre preghiere perché ci aiuti a tenere sempre desto in noi il desiderio della completa liberazione, secondo la sua promessa. Preghiamo insieme e diciamo:
Dio della speranza, ascoltaci.
Perché gli uomini aprano le porte a Cristo, lo riconoscano presente nella loro vita e accolgano il messaggio della sua parola e dell'insegnamento della Chiesa. Preghiamo:
Perché la Chiesa viva in costante atteggiamento di conversione ed esprima, soprattutto nella vigilanza e nella preghiera, l'attesa del suo Signore. Preghiamo:
Perché chi ha conosciuto l'amarezza del vizio, ma lotta per uscire dal suo potere, incontri il volto sereno del Cristo e gusti la gioia profonda del bene. Preghiamo:
Perché chi si sente vinto dall'alcol, trovi nell'abbraccio del Signore e nella comprensione dei vicini, la strada del recupero e della redenzione. Preghiamo:
Perché ci prepariamo ad accettare e vivere la nostra morte come il sereno tramonto che prepara un'alba nuova che non avrà mai fine. Preghiamo:
Perché crediamo nella forza rigeneratrice della preghiera.
Perché viviamo con fede le difficoltà della vita di ogni giorno.
O Cristo che sei l'alfa e l'omega, il principio e la fine, insegnaci a sperare in te e non saremo confusi in eterno. Tu che vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Padre, il sacrificio di Cristo
per la nostra riconciliazione,
e ti preghiamo umilmente:
il tuo Figlio conceda a tutti i popoli
il dono dell'unità e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Antifona alla comunione
Il Signore siede re per sempre:
benedirà il suo popolo con la pace.
(Sal 28,10-11)
Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il pane della vita immortale,
fa' che obbediamo con gioia
ai comandamenti di Cristo, Re dell'universo,
per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento al Vangelo 27 novembre 2021
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don Domenico Bruno (Omelia del 27-11-2021)
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don Marco Scandelli (Omelia del 27-11-2021)
#2minutiDiVangelo - Sabato XXXIV settimana del Tempo Ordinario
Lc 21,34-36
Commento al Vangelo - a cura di don Marco Scandelli
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don Nicola Salsa (Omelia del 27-11-2021)
State attenti a voi stessi (Lc 21,34-36)
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don Alessandro Farano (Omelia del 27-11-2021)
Sabato - XXXIV del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Carlo Occelli (Omelia del 28-11-2020)
Commento al Vangelo 28 novembre 2020
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don Marco Scandelli (Omelia del 28-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Sabato 28/11 - Non c'è mai soluzione ai problemi. E se bastasse stare con Dio?
Commento al Vangelo di sabato 28 novembre 2020 - XXXIV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
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Lc 21 34-36
Le cose, le relazioni, i beni, le amicizie sono tutte cose importanti, ma vi è una cosa che è la più importante e che unica deve coprire lo spaz ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 28-11-2020)
Serenità e attenzione. Gli estremi sono sempre due. Dio ci fa crescere nella pace senza che questa diventi la quiete di un morto. Attenti al sempre nuovo venire di Gesù, alle vie della crescita, al superamento di blocchi, ferite, strutturazioni fasulle, reazioni inadeguate. Ma ciò secondo la amorevo ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 28-11-2020)
Vegliate in ogni momento (Lc 21,34-36)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-12-2018)
Commento su Lc 21,34-36
«34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.36Vegliate in ogn ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-12-2017)
Commento su Lc 21, 36
«Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo.»
Lc 21, 36
Come vivere questa Parola?
Siamo alla soglia della grande attesa: l'Avvento del Signore Gesù. Ci raggiunge chiara la parola del Maestro, c ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-11-2016)
Commento su Ap 22,7
«Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
Ap 22,7
Come vivere questa Parola?
Ecco io vengo ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 28-11-2015)
Occorre vigilare, ammonisce Gesù nel Vangelo di oggi. Le dissipazioni, le ubriachezze e gli affanni della vita possono impedirci di vedere, impedirci di vivere. Le dissipazioni: in un mondo in cui siamo costretti alla frenesia, ritrovare un ritmo di interiorità richiede una forza di carattere notevo ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-11-2015)
Commento su Lc 21, 34
"State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano..."
Lc 21, 34
Come vivere questa Parola?
Il discorso di Gesù va esaurendosi e alla fine viene il bello. Tanti segni premonitori temibili e catastrofici potrebbero essere niente in confronto a ciò che dal cuore nostro potrà ess ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 29-11-2014)
Viene il Signore Gesù. Maranatah! Con questa grande invocazione chiudiamo l'anno liturgico per iniziare l'avvento, leggendo il vangelo di Marco. Ma abbiamo ancora il tempo per un ultimo appello, un grido di speranza, una raccomandazione rivolta a tutti noi: vigiliamo su noi stessi! Perché il tratto ... (continua)